Piacere o sollievo?
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Piacere o sollievo?
In questo forum si parla spesso (ovviamente! direte voi) dello stare a piedi liberi come di un piacere o di una passione, ma la mia esperienza personale non è di questo genere.
Mi spiego meglio.
Finiti gli obblighi della giornata, il mio primo gesto di libertà consiste nello sfilarmi le scarpe e sostituire gli abiti formali con quelli comodi di casa - insomma nel liberarmi da un fastidio.
Poi, passati i primi due minuti di sollievo, mi dimentico definitivamente dei miei piedi, esattamente come mi dimentico della sete dopo aver bevuto un bel bicchiere d’acqua fresca.
Resta solamente la percezione distratta del suolo, che si aggiunge a quella della luce, della temperatura, degli odori e dei rumori.
L’unico vero piacere non è fisico, ma sociale, e consiste nell’espandere progressivamente il mio “spazio di normalità”, abituando (ma direi quasi: allenando) poco alla volta parenti, amici e conoscenti a percepire la normalità dei miei piedi liberi.
Qual è la vostra esperienza?
Mi spiego meglio.
Finiti gli obblighi della giornata, il mio primo gesto di libertà consiste nello sfilarmi le scarpe e sostituire gli abiti formali con quelli comodi di casa - insomma nel liberarmi da un fastidio.
Poi, passati i primi due minuti di sollievo, mi dimentico definitivamente dei miei piedi, esattamente come mi dimentico della sete dopo aver bevuto un bel bicchiere d’acqua fresca.
Resta solamente la percezione distratta del suolo, che si aggiunge a quella della luce, della temperatura, degli odori e dei rumori.
L’unico vero piacere non è fisico, ma sociale, e consiste nell’espandere progressivamente il mio “spazio di normalità”, abituando (ma direi quasi: allenando) poco alla volta parenti, amici e conoscenti a percepire la normalità dei miei piedi liberi.
Qual è la vostra esperienza?
Biagio- Numero di messaggi : 368
Data d'iscrizione : 19.10.10
Re: Piacere o sollievo?
Penso che alcuni di noi hanno un'approcio un pò più (passami il termine) "zen" e cercano di assaporare ogni attimo dell'andare scalzi,raccogliendo ogni sfumatura, mentre altri lasciano un pò di più che le cose diventino "quasi automatiche", un sottofondo che la nostra parte inconscia governa perfettamente (come accade quando torniamo a vedere se abbiamo chiuso la macchina e scopriamo che l'avevamo chiusa anche se non ce lo ricordavamo) ; secondo me questo dipende dalle caratteristiche individuali di ognuno di noi.
L'atto di togliersi le scarpe e camminare a piedi nudi diventa sempre più acquisito e può diventare un pò come guidare o andare in bicicletta.
Penso che questo può essere positivo, dal momento che per te evidentemente diventa sempre pù una cosa naturale girare a piedi nudi; sono convinto però che il nostro inconscio lavori sempre e ne goda ogni attimo.
L'atto di togliersi le scarpe e camminare a piedi nudi diventa sempre più acquisito e può diventare un pò come guidare o andare in bicicletta.
Penso che questo può essere positivo, dal momento che per te evidentemente diventa sempre pù una cosa naturale girare a piedi nudi; sono convinto però che il nostro inconscio lavori sempre e ne goda ogni attimo.
Alexey- Numero di messaggi : 1416
Età : 43
Data d'iscrizione : 11.04.11
Re: Piacere o sollievo?
Biagio ha scritto:L’unico vero piacere non è fisico, ma sociale, e consiste nell’espandere progressivamente il mio “spazio di normalità”, abituando (ma direi quasi: allenando) poco alla volta parenti, amici e conoscenti a percepire la normalità dei miei piedi liberi.
Qual è la vostra esperienza?
Io ci sono passato.
Vedi, tutti dicono: "Eh, Lucignolo sta a piedi nudi la maggior parte del suo tempo e ne ha fatto una filosofia di vita".
Invece Lucignolo è arrossito, si è nascosto, si è vergognato ed ha cercato di allenare poco alla volta parenti ed amici e l'opera non è ancora conclusa.
Qualcuno mi disse: "Il Presidente od il suo vice dovrebbero trasmettere un'immagine di grande sicurezza".
Capisco il punto di vista, ma non è il mio.
Vedete, noi veterani non siamo alieni scesi da un altro pianeta.
Siamo come voi, con un percorso un po' più lungo.
Ho sempre cercato di confessare le mie insicurezze, perché credo fermamente che in queste confessioni ci sia un messaggio importantissimo e prezioso: se ci sono riuscito io, ci potete riuscire anche voi.
Ci vuole pazienza ed esperienza.
Il percorso può essere più lungo o più corto, ma dovete convincervi che il punto di arrivo è lo stesso.
Vi aspetto, cari ragazzi, con fiducia.
Non abbiate fretta.
So già che qualcun altro più avanti di me farà la stessa cosa nei miei confronti.
Vedi, tutti dicono: "Eh, Lucignolo sta a piedi nudi la maggior parte del suo tempo e ne ha fatto una filosofia di vita".
Invece Lucignolo è arrossito, si è nascosto, si è vergognato ed ha cercato di allenare poco alla volta parenti ed amici e l'opera non è ancora conclusa.
Qualcuno mi disse: "Il Presidente od il suo vice dovrebbero trasmettere un'immagine di grande sicurezza".
Capisco il punto di vista, ma non è il mio.
Vedete, noi veterani non siamo alieni scesi da un altro pianeta.
Siamo come voi, con un percorso un po' più lungo.
Ho sempre cercato di confessare le mie insicurezze, perché credo fermamente che in queste confessioni ci sia un messaggio importantissimo e prezioso: se ci sono riuscito io, ci potete riuscire anche voi.
Ci vuole pazienza ed esperienza.
Il percorso può essere più lungo o più corto, ma dovete convincervi che il punto di arrivo è lo stesso.
Vi aspetto, cari ragazzi, con fiducia.
Non abbiate fretta.
So già che qualcun altro più avanti di me farà la stessa cosa nei miei confronti.
lucignolo- Numero di messaggi : 2661
Età : 69
Data d'iscrizione : 02.01.08
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