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Marco53
Andrea Grasselli
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Messaggio  Andrea Grasselli Dom Lug 03 2011, 17:26

ciao a tutt*,

voglio raccontarvi tre episodi che mi sono capitati recentemente e che trovo belli. ho intitolato questo argomento "facilità" perché mostrano la facilità delle situazioni in cui mi sono trovato a piedi nudi.

il primo all'aeroporto di zurigo kloten: sul tetto del terminale 9 esiste una terrazza aperta al pubblico per osservare gli aerei parcheggiati e in partenza e arrivo. siccome questo terminale è un'isola in mezzo alle tre piste di decollo e atterraggio, per recarsi bisogna prendere un autobus. ho passato un controllo come quelli effettuati prima di salire su un aeroplano: deposito delle chiavi e altri oggetti metallici nella baccinella, passaggio nel metal detector. i miei piedi nudi non hanno destato nessunissima reazione: ero solo al momento del passaggio e ho proprio sentito che per il personale addetto l'assenza o la presenza di calzature non faceva nessunissima differenza. così è giusto che sia.

il secondo episodio a Hornbach a Villeneuve - Svizzera (una specie di hobby casa immenso dove si può comperare quasi tutto per costruire una casa dalla A alla Z). essendo un posto immenso (e anche vicino ad una cava con relativa polvere) è impensabile che la merce possa essere spolverata, quindi alla fine degli acquisti le mani sono sporche. alla cassa ho parlato con la simpatica cassiera delle mani sporche: mi ha detto che le mani sporche fanno parte degli acquisti presso Hornbach; se non si hanno le mani sporche non è Hornbach. ho detto che si puliscono facilmente, così come i piedi nudi e polverosissimi si puliscono facilmente. la cassiera mi ha detto che non mi ha mai visto con calzature! ed era piena di ammirazione per il fatto che vivo a piedi nudi! mi ha anche detto che il personale è obbligato a portare scarpe di sicurezza e che lei se le toglie con grande sollievo appena arriva a casa. siccome non c'era nessuno che "premeva dietro" alla cassa, le ho parlato dei benefici e del piacere che provo vivendo a diretto contatto con il suolo. lei mi ha detto che deve essere bello camminare a piedi nudi sul pavimento liscio in cemento all'interno del centro commerciale, cosa che evidentemente ho confermato. alla fine l'ho incoraggiata a provare anche lei a deambulare scalza, con progressività. un bell'incontro! così è giusto che sia.

il terzo episodio alla coop di Châtel St. Denis - Svizzera. una signora aveva un banchetto per promuovere il succo di albicocche vallesano. l'ho degustato (molto buono - l'ho poi comperato) e mi ha chiesto ammirata se vivo scalzo, ed ho risposto affermativamente. mi ha poi chiesto se ho difficoltà a volte ad entrare nei negozi. le ho risposto che non ho quasi mai difficoltà e le ho raccontato di quella volta in cui in un'altra coop della svizzera francese un'addetta voleva impedirmi di continuare a deambulare scalzo nel supermercato; le avevo richiesto in modo secco di mostrarmi il regolamento che mi vietava i piedi nudi e lei se ne era andata. la signora delle albicocche mi ha detto che ho fatto proprio bene ad essere deciso! ho parlato dei benefici di vivere a piedi nudi e ho invitato anche lei a provare. un altro bell'incontro! così è giusto che sia.

penso che più siamo convinti della bellezza, della giustezza, del piacere, della salubrità e dei benefici di vivere a piedi nudi, più possiamo far passare questo nostro bel messaggio alle altre persone. evidentemente non tutte saranno d'accordo con noi, ma penso che tante lo sono!

già che ci sono, altri due piccoli episodi: il primo di qualche tempo fa, sempre alla coop di Châtel St. Denis: all'uscita del supermercato c'è un gruppetto di ragazzine e ragazzini, vedo che ridacchiano dei miei piedi nudi, passo e vado... arrivato alla macchina mi rendo conto che ho dimenticato qualcosa, rientro, acquisto e riesco. sento una delle ragazzine che dice: "prima ho visto uno a piedi nudi". e io, tra il serio e il divertito: "sì, sono io!".

qualche giorno fa, sempre a Châtel St. Denis, ho visto due ragazze a piedi nudi che portavano a spasso il cane, con semplicità e naturalezza. come è giusto che sia!

un saluto dalla svizzera francese
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Messaggio  Marco53 Lun Lug 04 2011, 09:26

Bello bello bello. Very Happy
La facilità con cui il corpo si abitua alle nuove sensazioni è straordinaria. Ed è anche vero che più si sta scalzi e più si vorrebbe stare. Dopo i 4 giorni assolutamente scalzo in Svizzera/Germania (vedi il mio post sui "Piedi SUV") è davvero dura rientrare nelle scarpe, anche semplici sandali. Ed è sempre più facile uscirne.
Per la serie dei progressi posso dire che ultimamente sto andando a buttare il pattume scalzo anche quando si tratta del vetro/carta/plastica che sono a 50m dal portone e proprio vicini a un incrocio trafficato e davanti alla fermata del tram. Poi mi sono sorpreso da me stesso Question a camminare scalzo con le infradito chiuse in una busta o anche in mano, nelle zone più circumvicine a casa (tragitto parrocchia-casa o banca/supermercato-casa). Ieri c'era una manifestazione di libri usati in via Roma, per la verità solo nel tratto più vicino alla Stazione di Porta Nuova e perciò nel tratto opposto a quello di piazza Castello che è più vicina a dove abito. Complice un amico da accompagnare alla stazione sono uscito di casa scalzo e ci sono anche tornato prendendo il tram della linea turistica Exclamation che è meno frequentato dei soliti mezzi pubblici, ma pur sempre frequentato... Insomma, dei bei progressi anche per me, e stamattina al lavoro con le Birkenstock in mano per tutto il tragitto fin quasi sul portone dell'ufficio...
Facile ? Beh... ieri alle 15.30 certi marciapiedi in pietra orientati verso il sole erano veramente micidiali e non sempre evitabili!!! Evil or Very Mad
Preferisco affrontare la brina e la neve, ma un marciapiede rovente troppo lungo può ben essere una grossa difficoltà per i miei piedi e nonostante gli sforzi ancora non riesco ad allenarli sufficientemente per quella eventualità. Il calore di ieri è stato notevole e, pur senza aver sviluppato alcuna bolla o vescica, le suole dei piedi hanno poi dato una curiosa sensazione come di "continuare a friggere" fino a sera. A voi è mai capitato? sunny
Saluti impanati e fritti
Marco
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Messaggio  october Lun Lug 04 2011, 13:31

Marco53 ha scritto: le suole dei piedi hanno poi dato una curiosa sensazione come di "continuare a friggere" fino a sera. A voi è mai capitato?

Come no. Ogni volta che corro (anche se l'asfalto non è necessariamente caldo, visto che tendo a correre verso le 6 o le 7 della mattina) per il resto della giornata le piante dei piedi sono particolarmente sensibili. E il bello è che il giorno dopo non solo mi sembrano del tutto normali, ma addirittura già più toste del giorno prima.

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Messaggio  lucignolo Lun Lug 04 2011, 21:43

Marco53 ha scritto:Il calore di ieri è stato notevole e, pur senza aver sviluppato alcuna bolla o vescica, le suole dei piedi hanno poi dato una curiosa sensazione come di "continuare a friggere" fino a sera. A voi è mai capitato? sunny
Cammino anche con temperature da fonderia.
E penso che, in ogni caso, sia molto difficile per un barefooter (leggi: esperto) andare incontro ad ustioni di secondo grado (=vescica); però e possibile contrarre ustioni di primo grado: arrossamento e bruciore.
E su questo primo insulto è molto più facile che un secondo assalto possa portare alla dolorosa vescica.
Una somma di agenti stressanti che supera le nostre capacità di difesa.
Mi è successo a Roma, ma sono sicuro che quest'anno potrei camminare sui carboni ardenti, perché mai come ora ho camminato a piedi nudi.
Attenti, se non siete bene allenati: uno stressor può essere ampiamente tollerato, due insieme no.
Se camminate sull'asfalto rovente non fermatevi, se abitualmente camminate due ore, dimezzate i tempi e rientrate dopo un'ora.
Non c'è regola, solo un attento ascolto dei messaggi lanciati dal vostro corpo.
Sbaglierete spesso, ma se riuscite a far tesoro della vostra esperienza, vedrete che vi stupirete di voi stessi.
Ma prudenza, sempre.
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Messaggio  Alexey Mar Lug 05 2011, 16:05

Grande Andrea, i tuoi racconti sono sempre molto belli e propositivi, è un vero piacere leggere i tuoi post.
Io sono tra quelli che preferiscono l'inverno, anche perchè soffro molto il caldo, anche se pian piano mi sto abituando a camminare anche sull'asfalto rovente.
Però per me camminare sul terreno freddo e sulla neve è impareggiabile!!



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Messaggio  Elan Mer Lug 06 2011, 00:41

concordo al 100% ... ma, insieme ad Hadashi, aggiungerei il fango (specialmente quando ha il giusto punto di plasticità)-
Elan
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Messaggio  Andrea Grasselli Mer Lug 06 2011, 01:09

ciao Alessio,
Alexey ha scritto:Grande Andrea, i tuoi racconti sono sempre molto belli e propositivi, è un vero piacere leggere i tuoi post.
grazie, sono contento che i miei racconti ti piacciono. a me piace raccontare perché trovo piacevole condividere le esperienze, perché è bello constatare di essere accettato come sono e perché spero che qualche "nuovo" si senta incoraggiato nel provare a scalzarsi e/o ad affacciarsi qui per esprimere il suo sentire rispetto alla voglia di sentire la terra su cui viviamo.

Alexey ha scritto:Io sono tra quelli che preferiscono l'inverno, anche perchè soffro molto il caldo, anche se pian piano mi sto abituando a camminare anche sull'asfalto rovente.
Però per me camminare sul terreno freddo e sulla neve è impareggiabile!!
io sono invece più estivo: mi piace il caldo e mi piace sentire il caldo del terreno che mi entra nel corpo dai piedi!

saluti estivi dalla svizzera
Andrea
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Messaggio  Andrea Grasselli Mer Lug 06 2011, 01:13

ciiao Elan,
Elan ha scritto:concordo al 100% ... ma, insieme ad Hadashi, aggiungerei il fango (specialmente quando ha il giusto punto di plasticità)-
eh sì... il fango è impareggiabile! lo trovo piacevolissimo, specialmente quando si sprofonda fino alle caviglie e oltre.

un saluto dalla svizzera
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