Quanto durerà ?
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Quanto durerà ?
Finesettimana in collina sempre scalzo. Ieri cena cena al ristorante e passeggiata scalza nel mio quartiere a braccetto con mia moglie. Questa mattina un' operaio stava cambiando la moquette dell' androne. Il solito vicino (e per fortuna che c' è) in pensione, che supervisiona . Faccio i complimenti per il bel colore rosso acceso e lui : Il dottore è il più contento, va scalzo !
Questa mattina scalzo anche all' ingresso in studio.
Già ma quanto durerà ?
Vabbè non ci penso e mi godo lo splendido Agosto milanese.
Questa mattina scalzo anche all' ingresso in studio.
Già ma quanto durerà ?
Vabbè non ci penso e mi godo lo splendido Agosto milanese.
aldo1953- Numero di messaggi : 1171
Età : 70
Data d'iscrizione : 08.11.11
Quanto durerà ?
Durerà sempre di più.
Ecco.
Perché si allungherà sempre di più il desiderio di stare scalzo e/o indossare scarpe minimali. Se leggi "Huckleberry Finn" di Mark Twain, c'é proprio un passo in cui si dice che lui era quello che aspettava fin quasi a novembre per rimettere le scarpe ed era il primo a toglierle. I suoi piedi dovevano essere liberi come il suo spirito.
E piano piano ce la possiamo fare tutti. Anche ben più in là che novembre.
Ci sono storie di ragazzini americani che negli anni Trenta andavano a scuola scalzi in pieno inverno: ma non girato l'angolo, bensì a più di due miglia da casa (3,2 km), quindi nella neve ci stavano anche parecchio. Mica sono morti o gli hanno amputato le dita !!! Beh. ricordiamoci solo di non estremizzare mai e che le temperature troppo sotto zero si possono affrontare con allenamento e per un tempo ridotto. Ma anche di questo è stato dimostrato il contrario quando l'olandese Wim Hof ha corso mezza maratona (22 e pussa km) in inverno, in Finlandia, con una media di -18°C indossando solo un berretto di lana e dei pantaloncini corti... con appena un principio di congelamento a uno o due ditini.
Non è il caso.
E quando i marciapiedi scottano ricordiamoci quelli che praticano la pirobazia, cioè danzano a piedi nudi sui carboni ardenti.
Anche qui non è il caso di provarci a tutti i costi.
Però sappiamo che il nostro corpo riserba grosse sorprese e che i nostri piedi, più sono liberi e più ci sorprendono per cosa sono capaci di fare.
Anche per me ci sono soddisfazioni. Un tempo mi restava difficile percorrere una strada inghiaiata, adesso (se proprio non posso evitarla) l'affronto tranquillamente, magari con un passo impercettibilmente più lento e misurato, ma senza il fastidio e (diciamolo pure) il male che sentivo anni fa...
Saluti allenati.
Marco
Ecco.
Perché si allungherà sempre di più il desiderio di stare scalzo e/o indossare scarpe minimali. Se leggi "Huckleberry Finn" di Mark Twain, c'é proprio un passo in cui si dice che lui era quello che aspettava fin quasi a novembre per rimettere le scarpe ed era il primo a toglierle. I suoi piedi dovevano essere liberi come il suo spirito.
E piano piano ce la possiamo fare tutti. Anche ben più in là che novembre.
Ci sono storie di ragazzini americani che negli anni Trenta andavano a scuola scalzi in pieno inverno: ma non girato l'angolo, bensì a più di due miglia da casa (3,2 km), quindi nella neve ci stavano anche parecchio. Mica sono morti o gli hanno amputato le dita !!! Beh. ricordiamoci solo di non estremizzare mai e che le temperature troppo sotto zero si possono affrontare con allenamento e per un tempo ridotto. Ma anche di questo è stato dimostrato il contrario quando l'olandese Wim Hof ha corso mezza maratona (22 e pussa km) in inverno, in Finlandia, con una media di -18°C indossando solo un berretto di lana e dei pantaloncini corti... con appena un principio di congelamento a uno o due ditini.
Non è il caso.
E quando i marciapiedi scottano ricordiamoci quelli che praticano la pirobazia, cioè danzano a piedi nudi sui carboni ardenti.
Anche qui non è il caso di provarci a tutti i costi.
Però sappiamo che il nostro corpo riserba grosse sorprese e che i nostri piedi, più sono liberi e più ci sorprendono per cosa sono capaci di fare.
Anche per me ci sono soddisfazioni. Un tempo mi restava difficile percorrere una strada inghiaiata, adesso (se proprio non posso evitarla) l'affronto tranquillamente, magari con un passo impercettibilmente più lento e misurato, ma senza il fastidio e (diciamolo pure) il male che sentivo anni fa...
Saluti allenati.
Marco
Marco53- Numero di messaggi : 1092
Data d'iscrizione : 02.01.08
Re: Quanto durerà ?
Marco53 ha scritto:Durerà sempre di più.
Ecco.
Perché si allungherà sempre di più il desiderio di stare scalzo e/o indossare scarpe minimali. Se leggi "Huckleberry Finn" di Mark Twain, c'é proprio un passo in cui si dice che lui era quello che aspettava fin quasi a novembre per rimettere le scarpe ed era il primo a toglierle. I suoi piedi dovevano essere liberi come il suo spirito.
E piano piano ce la possiamo fare tutti. Anche ben più in là che novembre.
Ci sono storie di ragazzini americani che negli anni Trenta andavano a scuola scalzi in pieno inverno: ma non girato l'angolo, bensì a più di due miglia da casa (3,2 km), quindi nella neve ci stavano anche parecchio. Mica sono morti o gli hanno amputato le dita !!! Beh. ricordiamoci solo di non estremizzare mai e che le temperature troppo sotto zero si possono affrontare con allenamento e per un tempo ridotto. Ma anche di questo è stato dimostrato il contrario quando l'olandese Wim Hof ha corso mezza maratona (22 e pussa km) in inverno, in Finlandia, con una media di -18°C indossando solo un berretto di lana e dei pantaloncini corti... con appena un principio di congelamento a uno o due ditini.
Non è il caso.
E quando i marciapiedi scottano ricordiamoci quelli che praticano la pirobazia, cioè danzano a piedi nudi sui carboni ardenti.
Anche qui non è il caso di provarci a tutti i costi.
Però sappiamo che il nostro corpo riserba grosse sorprese e che i nostri piedi, più sono liberi e più ci sorprendono per cosa sono capaci di fare.
Anche per me ci sono soddisfazioni. Un tempo mi restava difficile percorrere una strada inghiaiata, adesso (se proprio non posso evitarla) l'affronto tranquillamente, magari con un passo impercettibilmente più lento e misurato, ma senza il fastidio e (diciamolo pure) il male che sentivo anni fa...
Saluti allenati.
Marco
Eh, il problema non è certo il freddo, tutto l' inverno scorso me lo sono fatto con le infradito e tra quelle e senza non è che ci sia tanta differenza. Il problema è che oggi la gente è più indulgente per il caldo che abbiocca un po' tutti, ma alludevo invece a quando il ritmo della vita riprendera a pieno regime, con tutti scarpati e impiuminati, allora sarà certo più difficile. Per questo sto lavorando a fondo per rafforzare la mia immagine scalza sempre e comunque.
aldo1953- Numero di messaggi : 1171
Età : 70
Data d'iscrizione : 08.11.11
Re: Quanto durerà ?
Per esperienza personale il periodo in cui riesco ad andare scalzo si sta allargando: ho cominciato in agosto (quando in città non c'è nessuno.) e sono arrivato al semestre aprile/ottobre, anche se lo faccio solo saltuariamente. Non dubito lo si possa fare anche di inverno con un po' di allenamento (p.s.: scalzi mi pare più impegnativo che con le infradito perché c'è il contatto con il terreno che può essere piuttosto freschino...). Soprattutto però mi sentirei un po' in imbarazzo vestito di tutto punto, magari con la cuffia di lana antisinusite ben calzata in testa, e a piedi nudi. E' solo un mio problema?
Appleseed- Numero di messaggi : 847
Data d'iscrizione : 01.08.13
Re: Quanto durerà ?
Ma volete mettere il divertimento di vedere a gennaio uno che quasi si prende un coccolone perché si è accorto che ero scalzo?
Divertirsi invece di vergognarsi, questo è il segreto.
P.s.:L'anno scorso, a febbraio, non seguii l'invito di una coppia di amici con cui ero a cena a ristorante e tenni i sandali, nonostante la temperatura invernale ma gradevole.
Ero nel mio periodo freddoloso.
Caddi dai sandali e mi ruppi una caviglia.
E visto che tendo a non ripetere gli errori, mai più farò quell'errore!
Divertirsi invece di vergognarsi, questo è il segreto.
P.s.:L'anno scorso, a febbraio, non seguii l'invito di una coppia di amici con cui ero a cena a ristorante e tenni i sandali, nonostante la temperatura invernale ma gradevole.
Ero nel mio periodo freddoloso.
Caddi dai sandali e mi ruppi una caviglia.
E visto che tendo a non ripetere gli errori, mai più farò quell'errore!
Rei- Numero di messaggi : 2678
Data d'iscrizione : 03.01.08
Re: Quanto durerà ?
Appleseed ha scritto:Per esperienza personale il periodo in cui riesco ad andare scalzo si sta allargando: ho cominciato in agosto (quando in città non c'è nessuno.) e sono arrivato al semestre aprile/ottobre, anche se lo faccio solo saltuariamente. Non dubito lo si possa fare anche di inverno con un po' di allenamento (p.s.: scalzi mi pare più impegnativo che con le infradito perché c'è il contatto con il terreno che può essere piuttosto freschino...). Soprattutto però mi sentirei un po' in imbarazzo vestito di tutto punto, magari con la cuffia di lana antisinusite ben calzata in testa, e a piedi nudi. E' solo un mio problema?
Per la verità l' inverno scorso ho sempre girato in infradito (Lunasandals) e piumino, è solo questione di farci l' occhio.
aldo1953- Numero di messaggi : 1171
Età : 70
Data d'iscrizione : 08.11.11
Re: Quanto durerà ?
aldo1953 ha scritto:Appleseed ha scritto:Per esperienza personale il periodo in cui riesco ad andare scalzo si sta allargando: ho cominciato in agosto (quando in città non c'è nessuno.) e sono arrivato al semestre aprile/ottobre, anche se lo faccio solo saltuariamente. Non dubito lo si possa fare anche di inverno con un po' di allenamento (p.s.: scalzi mi pare più impegnativo che con le infradito perché c'è il contatto con il terreno che può essere piuttosto freschino...). Soprattutto però mi sentirei un po' in imbarazzo vestito di tutto punto, magari con la cuffia di lana antisinusite ben calzata in testa, e a piedi nudi. E' solo un mio problema?
Per la verità l' inverno scorso ho sempre girato in infradito (Lunasandals) e piumino, è solo questione di farci l' occhio.
E' proprio questo il punto, la mente per inerzia si aspetta sempre le solite cose e tende a dare per scontato il mondo che ci viene offerto, ma il segreto è imparare a guardare senza pregiudizio, il puro osservare seguito poi dal ragionamento, liberare la mente per un' attimo e guardare le cose in modo il più imparziale possibile, un pò come il bambino (quelli che non sono stati ancora indottrinati dai genitori sull' argomento), che guarda stupito ma senza il pregiudizio e l'ottusità dell' adulto, radicato sulle proprie posizioni e sulla propria visione del mondo, incapace di gestire il "cambiamento".
Il cambiamento e l'anormalità ci porta stress e turbamenti, molto più facile vivere di "false" certezze che guardare aldilà, però per cambiare le cose dobbiamo prima cambiare noi, quando andare scalzi col piumino comincerà ad essere normale per noi, allora potremmo iniziare a lavorare per renderlo un pò più normale anche per gli altri.
Alexey- Numero di messaggi : 1416
Età : 43
Data d'iscrizione : 11.04.11
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