Scalzi in aeroplano
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hadashi
aldo1953
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Scalzi in aeroplano
Da un po' di tempo cerco di ricordare dove abbia visto il link... qui certo Rei può essermi (ci) di aiuto.
Riguardava la protesta degli equipaggi di cabina nei confronti della maleducazione dei passeggeri, e mostrava come prima immagine un tipo in shorts e scalzo, si vedevano solo le gambe.
Ora, che la maleducazione dei passeggeri stia aumentando in modo esponenziale è vero, forse parallelamente a quella generale anche con ... i piedi per terra.
Provate a farvi 6/7 ore con accanto un ubriaco logorroico e col fiato pestilenziale e mi saprete dire. Poi non capisco perchè si debbano ridurre i bagni a porcili in due ore o perchè si debbano buttare a terra cartacce varie.
Concordo anche sula scarsa considerazione che il vacanziero medio ha dell' equipaggio di cabina ignorando che la loro preparazione potrebbe fare la differenza al malaugurato momento del bisogno.
Ma come esempio di maleducazione era vistosamente indicato il fatto di stare scalzi.
Concordo che se uno ha tenuto le scarpe + calze tutto il giorno, potrebbe fare a meno di togliersele con vantaggio di tutti. Ma se una persona sale già scalza o in infradito non vedo dove sia il problema.
Tra l' altro durante una tratta Dubai-Milano ebbi la fortuna di avere il posto davanti a quelli dell' equipaggio, tale posto fu spesso ocupato da una deliziosa hostess italiana che mentre mi raccontava della sua vita nomade regolarmente si toglieva le scarpe e si massaggiava i piedi martoriati dai pur bassi tacchi.
Scalzofobia anche questa ? Eh sì.
Voi cosa ne pensate ?
Riguardava la protesta degli equipaggi di cabina nei confronti della maleducazione dei passeggeri, e mostrava come prima immagine un tipo in shorts e scalzo, si vedevano solo le gambe.
Ora, che la maleducazione dei passeggeri stia aumentando in modo esponenziale è vero, forse parallelamente a quella generale anche con ... i piedi per terra.
Provate a farvi 6/7 ore con accanto un ubriaco logorroico e col fiato pestilenziale e mi saprete dire. Poi non capisco perchè si debbano ridurre i bagni a porcili in due ore o perchè si debbano buttare a terra cartacce varie.
Concordo anche sula scarsa considerazione che il vacanziero medio ha dell' equipaggio di cabina ignorando che la loro preparazione potrebbe fare la differenza al malaugurato momento del bisogno.
Ma come esempio di maleducazione era vistosamente indicato il fatto di stare scalzi.
Concordo che se uno ha tenuto le scarpe + calze tutto il giorno, potrebbe fare a meno di togliersele con vantaggio di tutti. Ma se una persona sale già scalza o in infradito non vedo dove sia il problema.
Tra l' altro durante una tratta Dubai-Milano ebbi la fortuna di avere il posto davanti a quelli dell' equipaggio, tale posto fu spesso ocupato da una deliziosa hostess italiana che mentre mi raccontava della sua vita nomade regolarmente si toglieva le scarpe e si massaggiava i piedi martoriati dai pur bassi tacchi.
Scalzofobia anche questa ? Eh sì.
Voi cosa ne pensate ?
aldo1953- Numero di messaggi : 1171
Età : 70
Data d'iscrizione : 08.11.11
Re: Scalzi in aeroplano
si, ricordo anch'io l'articolo. La cosa "interessante" era che il sondaggio era stato fatto in ambito internazionale, perció vuol dire che anche gran parte degli operatori stranieri si sono mostrati scalzofobi...
cmq immagino la causa è che tutti partono dall'idea che le scarpe vengono tolte sull'aereo (con tanto di tanfo associato). sarebbe interessante sapere se considerano maleducato anche salire sull'aereo scalzo
cmq immagino la causa è che tutti partono dall'idea che le scarpe vengono tolte sull'aereo (con tanto di tanfo associato). sarebbe interessante sapere se considerano maleducato anche salire sull'aereo scalzo
hadashi- Numero di messaggi : 772
Età : 52
Data d'iscrizione : 08.05.09
Re: Scalzi in aeroplano
Considerare maleducato togliersi le scarpe in pubblico penso sia legato al consueto stereotipo "piedi = parti anatomiche indegne da nascondere in quanto brutti e puzzolenti".
Stereotipo o meno devo tuttavia ammettere che, fino a quando le scarpe (soprattutto quelle chiuse) saranno considerate indispensabili, a volte può diventare davvero problematico togliersele...
Io stesso, dopo una giornata passata al lavoro con le scarpe chiuse, se dovessi toglierle dopo essere salito in treno probabilmente verrei denunciato per tentata strage con armi chimiche e batteriologiche. Fortunatamente togliendole appena fuori dall'ufficio e facendo almeno 10 minuti con i piedi all'aria aperta riesco in qualche modo a dissipare la maggior parte degli effluvi venefici che si sono accumulati durante la giornata.
E non ci sono scarpe aperte, sandali o infradito che tengano (o versioni più economiche o pregiate delle medesime calzature), dopo una giornata con quelle orribili trappole addosso il risultato più o meno è sempre lo stesso: piedi umidicci se non indosso i calzini, calze zuppe e pelle macerata se per disperazione metto i calzini.
E purtroppo da quando vado frequentemente scalzo le cose sono parecchio peggiorate: già di base, essendo un tipo piuttosto ansioso, ho mani e piedi che tendono a sudare facilmente, ora sembra quasi che i piedi siano diventati intolleranti alle calzature, dopo pochi minuti iniziano a bollire, indipendentemente dalla tipologia che tento di indossare.
Questo rende evidente l'incoerenza del mio voler quasi obbligare le persone che vengono a casa mia a lasciare le scarpe all'ingresso quando io stesso sarei in grande imbarazzo se mi fosse richiesta la stessa cosa.
L'unico sano compromesso sarebbe quello di abolire del tutto le scarpe ma non credo sarò mai psicologicamente pronto a una scelta del genere.
Stereotipo o meno devo tuttavia ammettere che, fino a quando le scarpe (soprattutto quelle chiuse) saranno considerate indispensabili, a volte può diventare davvero problematico togliersele...
Io stesso, dopo una giornata passata al lavoro con le scarpe chiuse, se dovessi toglierle dopo essere salito in treno probabilmente verrei denunciato per tentata strage con armi chimiche e batteriologiche. Fortunatamente togliendole appena fuori dall'ufficio e facendo almeno 10 minuti con i piedi all'aria aperta riesco in qualche modo a dissipare la maggior parte degli effluvi venefici che si sono accumulati durante la giornata.
E non ci sono scarpe aperte, sandali o infradito che tengano (o versioni più economiche o pregiate delle medesime calzature), dopo una giornata con quelle orribili trappole addosso il risultato più o meno è sempre lo stesso: piedi umidicci se non indosso i calzini, calze zuppe e pelle macerata se per disperazione metto i calzini.
E purtroppo da quando vado frequentemente scalzo le cose sono parecchio peggiorate: già di base, essendo un tipo piuttosto ansioso, ho mani e piedi che tendono a sudare facilmente, ora sembra quasi che i piedi siano diventati intolleranti alle calzature, dopo pochi minuti iniziano a bollire, indipendentemente dalla tipologia che tento di indossare.
Questo rende evidente l'incoerenza del mio voler quasi obbligare le persone che vengono a casa mia a lasciare le scarpe all'ingresso quando io stesso sarei in grande imbarazzo se mi fosse richiesta la stessa cosa.
L'unico sano compromesso sarebbe quello di abolire del tutto le scarpe ma non credo sarò mai psicologicamente pronto a una scelta del genere.
Young_barefooter- Numero di messaggi : 1576
Data d'iscrizione : 02.01.08
Re: Scalzi in aeroplano
young_barefooter ha scritto:Considerare maleducato togliersi le scarpe in pubblico penso sia legato al consueto stereotipo "piedi = parti anatomiche indegne da nascondere in quanto brutti e puzzolenti".
Stereotipo o meno devo tuttavia ammettere che, fino a quando le scarpe (soprattutto quelle chiuse) saranno considerate indispensabili, a volte può diventare davvero problematico togliersele...
Io stesso, dopo una giornata passata al lavoro con le scarpe chiuse, se dovessi toglierle dopo essere salito in treno probabilmente verrei denunciato per tentata strage con armi chimiche e batteriologiche. Fortunatamente togliendole appena fuori dall'ufficio e facendo almeno 10 minuti con i piedi all'aria aperta riesco in qualche modo a dissipare la maggior parte degli effluvi venefici che si sono accumulati durante la giornata.
E non ci sono scarpe aperte, sandali o infradito che tengano (o versioni più economiche o pregiate delle medesime calzature), dopo una giornata con quelle orribili trappole addosso il risultato più o meno è sempre lo stesso: piedi umidicci se non indosso i calzini, calze zuppe e pelle macerata se per disperazione metto i calzini.
E purtroppo da quando vado frequentemente scalzo le cose sono parecchio peggiorate: già di base, essendo un tipo piuttosto ansioso, ho mani e piedi che tendono a sudare facilmente, ora sembra quasi che i piedi siano diventati intolleranti alle calzature, dopo pochi minuti iniziano a bollire, indipendentemente dalla tipologia che tento di indossare.
Questo rende evidente l'incoerenza del mio voler quasi obbligare le persone che vengono a casa mia a lasciare le scarpe all'ingresso quando io stesso sarei in grande imbarazzo se mi fosse richiesta la stessa cosa.
L'unico sano compromesso sarebbe quello di abolire del tutto le scarpe ma non credo sarò mai psicologicamente pronto a una scelta del genere.
Mah, ho preso l'aereo un sacco di volte e mai una volta che sia una, il personale di bordo mi ha fatto alcuna osservazione; anzi, qualche hostess se n'è accorta ma mi ha fatto il sorriso migliore di cui disponeva.
Penso che apprezzino perché la compagnie le costringono a stare sui tacchi durante il loro servizio.
bfpaul
Penso che apprezzino perché la compagnie le costringono a stare sui tacchi durante il loro servizio.
bfpaul
Re: Scalzi in aeroplano
La mia unica esperienza risale al volo sul trimotore Junkers Ju 52 degli anni Trenta, decollato dall'aeroporto tedesco di Friedrichshafen per un volo turistico di poco meno di un'ora e devo dire che né al check-in né al controllo bagagli (fatti in piena regola come per un normale volo di linea) n-e-s-s-u-n-o ha obiettato alcunché circa i miei piedini 47 da fuori. E sì che se avessero detto qualcosa mi sarei sentito inguaiato, perché le mie scarpe erano in parcheggio in Svizzera, dall'altra parte del Lago di Costanza, dove abbiano preso il traghetto per Friedrichshafen...
Era l'unica mia angoscia, avendo pagato il volo quasi 200 euro con parecchi mesi d'anticipo (lo Junkers non è certo un Jumbo e ha solo 18 combattutissimi posti !!!).
Da appassionato di aerei, oltre che di auto, questa è stata una delle esperienze più belle che ho fatto, anzi, doppiamente bella perché sentita anche con le suole.
Saluti aeronautici.
Marco53
Era l'unica mia angoscia, avendo pagato il volo quasi 200 euro con parecchi mesi d'anticipo (lo Junkers non è certo un Jumbo e ha solo 18 combattutissimi posti !!!).
Da appassionato di aerei, oltre che di auto, questa è stata una delle esperienze più belle che ho fatto, anzi, doppiamente bella perché sentita anche con le suole.
Saluti aeronautici.
Marco53
Marco53- Numero di messaggi : 1091
Data d'iscrizione : 02.01.08
Re: Scalzi in aeroplano
Dopo due bellissimi giorni passati a Napoli e ad Amalfi con le scarpe lasciate in valigia (peccato solo per il tempo orrido... e pensare che a Milano c'era il sole, porca peppina...), ieri mattina mi sono presentato all'aeroporto di Capodichino per salire sull'Alitalia per Milano delle 11:40.
A piedi nudi, ovviamente, ma l'ho fatto tante di quelle volte, anche all'estero, che ormai io non ci faccio più caso, che se ne accorgano gli altri o meno.
Ormai, anche in occasioni dove magari "potrebbe" essere opportuno tenere le scarpe, io forzo un poco la mano a me stesso, e rimango scalzo (o mi scalzo, se del caso). Non me ne sono mai pentito.
Anche ieri, simpatica conversazione col capo steward di bordo: nessun problema da parte loro, solo tanta curiosità subito soddisfatta.
Sono incredibilmente numerose le occasioni di socializzazione che si creano andandosene in giro per il mondo a piedi nudi!
A piedi nudi, ovviamente, ma l'ho fatto tante di quelle volte, anche all'estero, che ormai io non ci faccio più caso, che se ne accorgano gli altri o meno.
Ormai, anche in occasioni dove magari "potrebbe" essere opportuno tenere le scarpe, io forzo un poco la mano a me stesso, e rimango scalzo (o mi scalzo, se del caso). Non me ne sono mai pentito.
Anche ieri, simpatica conversazione col capo steward di bordo: nessun problema da parte loro, solo tanta curiosità subito soddisfatta.
Sono incredibilmente numerose le occasioni di socializzazione che si creano andandosene in giro per il mondo a piedi nudi!
Re: Scalzi in aeroplano
lucione ha scritto:Dopo due bellissimi giorni passati a Napoli e ad Amalfi con le scarpe lasciate in valigia (peccato solo per il tempo orrido... e pensare che a Milano c'era il sole, porca peppina...), ieri mattina mi sono presentato all'aeroporto di Capodichino per salire sull'Alitalia per Milano delle 11:40.
A piedi nudi, ovviamente, ma l'ho fatto tante di quelle volte, anche all'estero, che ormai io non ci faccio più caso, che se ne accorgano gli altri o meno.
Ormai, anche in occasioni dove magari "potrebbe" essere opportuno tenere le scarpe, io forzo un poco la mano a me stesso, e rimango scalzo (o mi scalzo, se del caso). Non me ne sono mai pentito.
Anche ieri, simpatica conversazione col capo steward di bordo: nessun problema da parte loro, solo tanta curiosità subito soddisfatta.
Sono incredibilmente numerose le occasioni di socializzazione che si creano andandosene in giro per il mondo a piedi nudi!
Ciao Lucione,
scusa se mi intrometto andando fuori tema ma sono ancora curioso di sapere se il protagonista di un mio "avvistamento scalzo" di questa estate eri proprio tu.
Era il 1 Agosto e mi trovavo con la famiglia a fare la spesa all'ipermercato Bennet di Pieve Fissiraga in provincia di Lodi. Tra le corsie del supermarket ho visto praticamente un tuo sosia con maglietta gialla, scalzo con finti-sandali che faceva tranquillamente la spesa.
Purtroppo al momento avevo pensato che potevi essere tu ma non essendone certo ho preferito evitare di attaccare discorso.
Saluti timidi.
Young_barefooter- Numero di messaggi : 1576
Data d'iscrizione : 02.01.08
Re: Scalzi in aeroplano
lucione ha scritto:[...]Sono incredibilmente numerose le occasioni di socializzazione che si creano andandosene in giro per il mondo a piedi nudi!
Mi piacerebbe avere un po' di faccia tosta in più e non sentirmi come un evaso in fuga quando sono scalzo in mezzo alla gente, vorrei tanto condividere la tua opinione riguardo le occasioni di socializzazione.
Ma purtroppo ho sempre faticato a socializzare, lo scalzismo in effetti ora me ne offre parecchie di occasioni, peccato che non sappia mai coglierle al volo e viva sempre questa esperienza piacevole con mille timori e insicurezze.
Young_barefooter- Numero di messaggi : 1576
Data d'iscrizione : 02.01.08
Re: Scalzi in aeroplano
Ero io, senza alcuna ombra di dubbio! Vado spesso al Bennet appena fuori dal casello di Lodi dell'A1.
Peccato, peccato davvero che tu non mi abbia fermato, veniva fuori sicuramente un'occasione bellissima.
E non hai guardato bene: in realtà i miei simil-sandali sono costituiti esclusivamente da un cinghino (home-made) che avvolgo attorno alla caviglia, e che va (arrotolato) fino alle tre dita centrali del piede: è tutto qui, assolutamente nulla sotto, perché voglio mantenere il pieno contatto col suolo sottostante.
E poi, non hai neppure notato i 48 anellini d'oro e d'argento (lo so, fanno molto Re Magi...) che ho a tutte le dita dei piedi? Quello sì che è il mio "marchio di fabbrica", e per questo sono avvistabile a parecchia distanza!!!
Quanto alla socializzazione: certamente, il fatto di girare appena possibile scalzo ha dato un grande incentivo alla mia naturale voglia di parlare o di scambiare anche solo due parole e un saluto con le persone che mi fermano in mezzo alla strada (o nei posti più disparati: in aeroplano, nei centri commerciali, in banca ecc ecc).
Oppure che si gira solo a guardarmi: allora lo "aggancio" io, dicendo "sì, lei ha visto bene, sono proprio a piedi nudi!"... con l'immancabile serie di domande da parte del tizio. Ogni tanto qualcuno mi dice anche "mi ha convinto, ci proverò anch'io"!
Tutto qua, prova a farlo anche tu, ma con grande naturalezza, senza alcuna ombra di vergogna, non nascondendo i piedi nudi, ma anzi facendoli protagonisti della tua nuova, forte personalità!
Un abbraccio (a piedi indovina come).
lucione
Peccato, peccato davvero che tu non mi abbia fermato, veniva fuori sicuramente un'occasione bellissima.
E non hai guardato bene: in realtà i miei simil-sandali sono costituiti esclusivamente da un cinghino (home-made) che avvolgo attorno alla caviglia, e che va (arrotolato) fino alle tre dita centrali del piede: è tutto qui, assolutamente nulla sotto, perché voglio mantenere il pieno contatto col suolo sottostante.
E poi, non hai neppure notato i 48 anellini d'oro e d'argento (lo so, fanno molto Re Magi...) che ho a tutte le dita dei piedi? Quello sì che è il mio "marchio di fabbrica", e per questo sono avvistabile a parecchia distanza!!!
Quanto alla socializzazione: certamente, il fatto di girare appena possibile scalzo ha dato un grande incentivo alla mia naturale voglia di parlare o di scambiare anche solo due parole e un saluto con le persone che mi fermano in mezzo alla strada (o nei posti più disparati: in aeroplano, nei centri commerciali, in banca ecc ecc).
Oppure che si gira solo a guardarmi: allora lo "aggancio" io, dicendo "sì, lei ha visto bene, sono proprio a piedi nudi!"... con l'immancabile serie di domande da parte del tizio. Ogni tanto qualcuno mi dice anche "mi ha convinto, ci proverò anch'io"!
Tutto qua, prova a farlo anche tu, ma con grande naturalezza, senza alcuna ombra di vergogna, non nascondendo i piedi nudi, ma anzi facendoli protagonisti della tua nuova, forte personalità!
Un abbraccio (a piedi indovina come).
lucione
Re: Scalzi in aeroplano
lucione ha scritto:Ero io, senza alcuna ombra di dubbio! Vado spesso al Bennet appena fuori dal casello di Lodi dell'A1.
Peccato, peccato davvero che tu non mi abbia fermato, veniva fuori sicuramente un'occasione bellissima.
E non hai guardato bene: in realtà i miei simil-sandali sono costituiti esclusivamente da un cinghino (home-made) che avvolgo attorno alla caviglia, e che va (arrotolato) fino alle tre dita centrali del piede: è tutto qui, assolutamente nulla sotto, perché voglio mantenere il pieno contatto col suolo sottostante.
E poi, non hai neppure notato i 48 anellini d'oro e d'argento (lo so, fanno molto Re Magi...) che ho a tutte le dita dei piedi? Quello sì che è il mio "marchio di fabbrica", e per questo sono avvistabile a parecchia distanza!!!
Quanto alla socializzazione: certamente, il fatto di girare appena possibile scalzo ha dato un grande incentivo alla mia naturale voglia di parlare o di scambiare anche solo due parole e un saluto con le persone che mi fermano in mezzo alla strada (o nei posti più disparati: in aeroplano, nei centri commerciali, in banca ecc ecc).
Oppure che si gira solo a guardarmi: allora lo "aggancio" io, dicendo "sì, lei ha visto bene, sono proprio a piedi nudi!"... con l'immancabile serie di domande da parte del tizio. Ogni tanto qualcuno mi dice anche "mi ha convinto, ci proverò anch'io"!
Tutto qua, prova a farlo anche tu, ma con grande naturalezza, senza alcuna ombra di vergogna, non nascondendo i piedi nudi, ma anzi facendoli protagonisti della tua nuova, forte personalità!
Un abbraccio (a piedi indovina come).
lucione
Accidenti allora eri proprio tu!
Ci siamo incrociati in una corsia del reparto tecnologia dell'ipermercato: probabilmente non ci hai fatto caso perchè stavi parlando al cellulare in quel momento, comunque io ero il tizio con la maglietta nera con un grande smile giallo che spingeva un passeggino con dentro una bimba (scalza), vestita di rosa e addormentata (mia figlia Camilla).
Purtroppo non ero sicuro al 100% che fossi tu e non sapevo come attaccare discorso.
Oltretutto ero in crisi nera perchè ero partito da casa con l'idea di lasciare le infradito in macchina ma la presenza di mia moglie mi aveva fatto desistere dal mio intento...
Comunque sei un grande! Vorrei avere anche solamente 1/10 della sicurezza che hai tu.
Young_barefooter- Numero di messaggi : 1576
Data d'iscrizione : 02.01.08
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