ALONE
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aldo1953
Giangiò
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Marco53
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ALONE
Alone non nel senso di residuo di macchia su un tessuto, bensì nel senso inglese della parola, cioé solo. Che tristezza. Proprio quest'anno in cui festeggio il più lungo periodo praticamente scalzo della mia storia, cioé dal 20 giugno ininterrottamente fino a oggi, devo confessare di essermi sentito tanto solo. Pazienza fino al 15 luglio, che sono stato a Coazze, paese della Val Sangone vicino a Torino, per motivi di restauri alla casetta dei miei, necessari a evitare poi guasti molto più costosi. Ho tagliato l'erba del prato, lavorato in casa, fatte tutte le commissioni (panettiere, fruttivendolo, mercato di Giaveno, giornalaio ecc ecc) sempre e solo scalzo. Però qui è davvero difficile trovare altri scalzipiedi...
Poi, finiti i lavori, via: sono partito per quelle che io considero le mie vere ferie,e cioé un viaggio in auto per Svizzera (poca per via del cambio e dei prezzi spaventosi) e Germania. Sono salito fino a Brema totalizzando 3270km in 10 giorni. Guidando scalzo, visitando negozi e musei senza scarpe e perfino andando alla S.Messa a piedi nudi per due domeniche...
Sentendomi sempre bene, a mio agio, comodo, proprio come se non avessi le scarpe e ancora mi chiedo perché ho occupato spazio in macchina per tenerci le mie Birkenstock. Mah?
Però, però... il tutto assolutamente solo.
Tutti maledettamente "scarpati". In Svizzera solo una ragazza all'andata, due bambini e un giovanotto avvistati al ritorno (ad Appenzell). In Germania n-e-s-s-u-n-o !!!
E sì che non faceva freddo (33°C a Brema !!!), e non ha praticamente mai piovuto (eccetto qualcosetta durante tratte di trasferimento in auto).
Ma che tristezza. Proprio quando mi sono sentito così lanciato, al punto che, di ritorno a Torino, sono andato fin dal barbiere (che tra l'altro è a 2,3km da casa, trovandosi vicino al mio ex-ufficio) lasciando ogni protesi di scarpe a casa... Lui si è divertito molto!!!
Vi mando una foto scattata al Rigi-Kulm, sul lago dei 4 cantoni. Indosso un giubbotto ma non era strettamente necessario: solo c'era un po' di vento al momento del pranzo e l'avevo indossato per proteggere la panza da un possibile colpo di freddo mentre si mangiava. Poi l'ho tenuto su ed è stata la mia fortuna perché la mia pelle è delicata e avevo già preso abbastanza sole da rasentare la scottatura senza rendermene conto (l'ho evitata per un soffio)...
Che peccato non avere incrociato nessuno coi piedi da fuori come me...
Saluti solitari.
Marco53
Poi, finiti i lavori, via: sono partito per quelle che io considero le mie vere ferie,e cioé un viaggio in auto per Svizzera (poca per via del cambio e dei prezzi spaventosi) e Germania. Sono salito fino a Brema totalizzando 3270km in 10 giorni. Guidando scalzo, visitando negozi e musei senza scarpe e perfino andando alla S.Messa a piedi nudi per due domeniche...
Sentendomi sempre bene, a mio agio, comodo, proprio come se non avessi le scarpe e ancora mi chiedo perché ho occupato spazio in macchina per tenerci le mie Birkenstock. Mah?
Però, però... il tutto assolutamente solo.
Tutti maledettamente "scarpati". In Svizzera solo una ragazza all'andata, due bambini e un giovanotto avvistati al ritorno (ad Appenzell). In Germania n-e-s-s-u-n-o !!!
E sì che non faceva freddo (33°C a Brema !!!), e non ha praticamente mai piovuto (eccetto qualcosetta durante tratte di trasferimento in auto).
Ma che tristezza. Proprio quando mi sono sentito così lanciato, al punto che, di ritorno a Torino, sono andato fin dal barbiere (che tra l'altro è a 2,3km da casa, trovandosi vicino al mio ex-ufficio) lasciando ogni protesi di scarpe a casa... Lui si è divertito molto!!!
Vi mando una foto scattata al Rigi-Kulm, sul lago dei 4 cantoni. Indosso un giubbotto ma non era strettamente necessario: solo c'era un po' di vento al momento del pranzo e l'avevo indossato per proteggere la panza da un possibile colpo di freddo mentre si mangiava. Poi l'ho tenuto su ed è stata la mia fortuna perché la mia pelle è delicata e avevo già preso abbastanza sole da rasentare la scottatura senza rendermene conto (l'ho evitata per un soffio)...
Che peccato non avere incrociato nessuno coi piedi da fuori come me...
Saluti solitari.
Marco53
Marco53- Numero di messaggi : 1092
Data d'iscrizione : 02.01.08
Re: ALONE
Non prendertela Marco, "meglio pochi ma buoni" si diceva degli amici nell'era pre-Facebook.
Meglio abituarsi a fare parte della ristretta élite di persone sufficientemente in gamba e sveglie da riuscire ancora a pensare con la propria testa e non accettare supinamente gli sciocchi dettami della società dei consumi.
Anche a me rende triste riscontrare che, a parte me e i miei figli, di scalzi in giro non se ne vede manco l'ombra, anche in luoghi dove potrebbe essere appropriato. Pure al mio paese, a parte il momento di grande interesse iniziale e curiosità verso lo scalzismo che avevo suscitato, la situazione è rientrata nella consuetudine. O meglio: noto con piacere che, almeno nella stagione calda, il numero di genitori/nonni che lasciano giocare i propri figli scalzi al parco sembra discretamente aumentato, ma parliamo di massimo una decina di piccoli scalzi e non di più, ovviamente solo al parco, guai in giro.
Per il resto la gente non ha mai smesso di guardare me e i miei bambini come se vedesse i marziani, ma sinceramente ce ne freghiamo e andiamo per la nostra strada.
Non voglio sembrare pessimista, ma credo che di scalzi se ne vedranno in giro sempre meno.
La nostra economia è basata sul consumo e per costringere la gente a consumare occorre creare nuove necessità, non importa se superflue o addirittura dannose. Come fare a costringere la gente ad avere nuove necessità? Attraverso l'omologazione a tutti i costi, indotta forzatamente attraverso le cosiddette "mode" e mediante l'utilizzo spregiudicato dei mezzi tecnologici di comunicazione che al giorno d'oggi abbondano.
La tua generazione, o al più la mia (sono nato nel 1980), ha avuto il privilegio di vivere una manciata d'anni in cui l'incubo di cui sopra era solo agli inizi e probabilmente non ne siamo rimasti condizionati più di tanto. Abbiamo ancora la capacità di pensare con la nostra testa e la forza interiore per riuscire a fare scelte controcorrente.
Tutti coloro invece che sono nati dagli anni '90 in poi si sono trovati fin dal primo istante immersi in questo sistema unico e omologato di vita e pensiero, perciò non hanno mai potuto vedere come si viveva prima o come sia la vita fuori dalla prigione dorata in cui si trovano.
Per loro quindi indossare le scarpe è qualcosa di assolutamente scontato e naturale, probabilmente il pensiero di andare scalzi manco gli passa per la testa o al massimo lo reprimono con forza ritenendolo follia.
E andando avanti secondo me andrà sempre peggio.
Meglio abituarsi a fare parte della ristretta élite di persone sufficientemente in gamba e sveglie da riuscire ancora a pensare con la propria testa e non accettare supinamente gli sciocchi dettami della società dei consumi.
Anche a me rende triste riscontrare che, a parte me e i miei figli, di scalzi in giro non se ne vede manco l'ombra, anche in luoghi dove potrebbe essere appropriato. Pure al mio paese, a parte il momento di grande interesse iniziale e curiosità verso lo scalzismo che avevo suscitato, la situazione è rientrata nella consuetudine. O meglio: noto con piacere che, almeno nella stagione calda, il numero di genitori/nonni che lasciano giocare i propri figli scalzi al parco sembra discretamente aumentato, ma parliamo di massimo una decina di piccoli scalzi e non di più, ovviamente solo al parco, guai in giro.
Per il resto la gente non ha mai smesso di guardare me e i miei bambini come se vedesse i marziani, ma sinceramente ce ne freghiamo e andiamo per la nostra strada.
Non voglio sembrare pessimista, ma credo che di scalzi se ne vedranno in giro sempre meno.
La nostra economia è basata sul consumo e per costringere la gente a consumare occorre creare nuove necessità, non importa se superflue o addirittura dannose. Come fare a costringere la gente ad avere nuove necessità? Attraverso l'omologazione a tutti i costi, indotta forzatamente attraverso le cosiddette "mode" e mediante l'utilizzo spregiudicato dei mezzi tecnologici di comunicazione che al giorno d'oggi abbondano.
La tua generazione, o al più la mia (sono nato nel 1980), ha avuto il privilegio di vivere una manciata d'anni in cui l'incubo di cui sopra era solo agli inizi e probabilmente non ne siamo rimasti condizionati più di tanto. Abbiamo ancora la capacità di pensare con la nostra testa e la forza interiore per riuscire a fare scelte controcorrente.
Tutti coloro invece che sono nati dagli anni '90 in poi si sono trovati fin dal primo istante immersi in questo sistema unico e omologato di vita e pensiero, perciò non hanno mai potuto vedere come si viveva prima o come sia la vita fuori dalla prigione dorata in cui si trovano.
Per loro quindi indossare le scarpe è qualcosa di assolutamente scontato e naturale, probabilmente il pensiero di andare scalzi manco gli passa per la testa o al massimo lo reprimono con forza ritenendolo follia.
E andando avanti secondo me andrà sempre peggio.
Young_barefooter- Numero di messaggi : 1576
Data d'iscrizione : 02.01.08
Re: ALONE
Caro Marco, se tu fossi passato a Rubiana il 17 luglio scorso di scalzi oltre a me ne avresti trovati una trentina (non nel senso di ''ragazza di Trento''!);in occasione del ''primo festival del benessere''organizzato all'interno di villa Tabusso (pittore naif deceduto nel 2012) in un parco bellissimo ,l'occasione per praticare meditazione dinamica(con la bravissima Alessandra Barison) e ricerca interiore corpo anima-le(con la altrettanto brava Loredana Savarino) ha fatto sì che la maggior parte dei partecipanti si sia liberata delle scarpe appena mi hanno visto entrare........Alla domanda :perchè sei scalzo? ho risposto > se questo è un festival del benessere,io sto bene SEMPRE senza scarpe.....<
Nel giro di cinque minuti erano quasi tutti scalzi....e lo sono rimasti fino a sera al concerto di musica classica indiana del maestro Debojyoti Gupta(sitar) accompagnato da Franco Rivoira(tabla).
Certo è che le persone partecipanti erano già ben predisposte verso una visione più aperta dello stare scalzi ma comunque si sono molto interessate al Club dei Nati Scalzi.....e quindi praticamente ho improvvisato una piccola conferenza informale che ha riscosso parecchi consensi......se son rose fioriranno....
Giornata stupenda che spero ripeteremo il prossimo anno.......
P.S.
Le foto del concerto sono state realizzate da me.
Nel giro di cinque minuti erano quasi tutti scalzi....e lo sono rimasti fino a sera al concerto di musica classica indiana del maestro Debojyoti Gupta(sitar) accompagnato da Franco Rivoira(tabla).
Certo è che le persone partecipanti erano già ben predisposte verso una visione più aperta dello stare scalzi ma comunque si sono molto interessate al Club dei Nati Scalzi.....e quindi praticamente ho improvvisato una piccola conferenza informale che ha riscosso parecchi consensi......se son rose fioriranno....
Giornata stupenda che spero ripeteremo il prossimo anno.......
P.S.
Le foto del concerto sono state realizzate da me.
Giangiò- Numero di messaggi : 177
Età : 72
Data d'iscrizione : 25.03.15
complemento d' arredo ?
Caro Marco,
proprio ieri pomeriggio ero al tavolino del bar a tentare l' impossibile, cioè indovinare i numeri del lotto e nel frattempo che cercavo nuove strategie mi guardavo attorno. C' era parecchia gente e più o meno le osservazioni sono queste:
Scalzo uno , che peraltro non fa più scalpore
uomini al 95 % pesantemente scarpati 5 % in sandali
donne giovani quasi tutte in scarpe da ginnastica
donne "mature" in sandali .
Ora, la temperatura era perfetta, siamo in Agosto, gli abiti sono necessariamente e fortunamente più rilassati... perchè tante scarpe ?
Capisco che l' andare scalzi è nella mente di pochi eletti, ma con le scarpe a 34 ° mi sembra un masochismo assoluto.
E allora mi è venuta l' idea che in realtà la scarpa sia un complemento d' arredo, un po' come le tende alle finestre che non servono a nulla ma senza delle quali la casa sembra agli occhi dei più e soprattutto delle più, "vuota".
Condivido il pessimismo, vedrò sempre meno scalzi (ma meno di uno farebbe... zero, e questo non capiterà).
proprio ieri pomeriggio ero al tavolino del bar a tentare l' impossibile, cioè indovinare i numeri del lotto e nel frattempo che cercavo nuove strategie mi guardavo attorno. C' era parecchia gente e più o meno le osservazioni sono queste:
Scalzo uno , che peraltro non fa più scalpore
uomini al 95 % pesantemente scarpati 5 % in sandali
donne giovani quasi tutte in scarpe da ginnastica
donne "mature" in sandali .
Ora, la temperatura era perfetta, siamo in Agosto, gli abiti sono necessariamente e fortunamente più rilassati... perchè tante scarpe ?
Capisco che l' andare scalzi è nella mente di pochi eletti, ma con le scarpe a 34 ° mi sembra un masochismo assoluto.
E allora mi è venuta l' idea che in realtà la scarpa sia un complemento d' arredo, un po' come le tende alle finestre che non servono a nulla ma senza delle quali la casa sembra agli occhi dei più e soprattutto delle più, "vuota".
Condivido il pessimismo, vedrò sempre meno scalzi (ma meno di uno farebbe... zero, e questo non capiterà).
aldo1953- Numero di messaggi : 1171
Età : 70
Data d'iscrizione : 08.11.11
Re: ALONE
aldo1953 ha scritto:Caro Marco,
proprio ieri pomeriggio ero al tavolino del bar a tentare l' impossibile, cioè indovinare i numeri del lotto e nel frattempo che cercavo nuove strategie mi guardavo attorno. C' era parecchia gente e più o meno le osservazioni sono queste:
Scalzo uno , che peraltro non fa più scalpore
uomini al 95 % pesantemente scarpati 5 % in sandali
donne giovani quasi tutte in scarpe da ginnastica
donne "mature" in sandali .
Ora, la temperatura era perfetta, siamo in Agosto, gli abiti sono necessariamente e fortunamente più rilassati... perchè tante scarpe ?
Capisco che l' andare scalzi è nella mente di pochi eletti, ma con le scarpe a 34 ° mi sembra un masochismo assoluto.
E allora mi è venuta l' idea che in realtà la scarpa sia un complemento d' arredo, un po' come le tende alle finestre che non servono a nulla ma senza delle quali la casa sembra agli occhi dei più e soprattutto delle più, "vuota".
Condivido il pessimismo, vedrò sempre meno scalzi (ma meno di uno farebbe... zero, e questo non capiterà).
Spero di non aver esagerato con la mia visione pessimistica, comunque condivido il discorso del "complemento d'arredo" (peraltro ritenuto indispensabile).
Probabilmente chi indossa scarpe chiuse anche col caldo estivo (a meno che non abbia i piedi completamente insensibili) percepisce eccome il fastidio e la pesantezza di indossarle, ma probabilmente lo considera un "fastidio necessario" (un po' come le code alle poste o ai caselli autostradali) in quanto ritiene che farne a meno sia impossibile, perciò si adatta e sopporta.
E poi c'è il discorso estetico / pseudo-igienico: il piede (soprattutto maschile) è considerato antiestetico e fonte di cattivi odori, pertanto è una parte del corpo che tanti considerano "indegna" e da nascondere il più possibile. Ci sono poi quelli fissati con la sporcizia che temono quasi di essere "contaminati" indossando calzature aperte (conosco gente che a Milano non andrebbe mai in infradito perchè come si fa con tutto lo sporco che c'è?).
Young_barefooter- Numero di messaggi : 1576
Data d'iscrizione : 02.01.08
Re: ALONE
young_barefooter ha scritto:aldo1953 ha scritto:Caro Marco,
proprio ieri pomeriggio ero al tavolino del bar a tentare l' impossibile, cioè indovinare i numeri del lotto e nel frattempo che cercavo nuove strategie mi guardavo attorno. C' era parecchia gente e più o meno le osservazioni sono queste:
Scalzo uno , che peraltro non fa più scalpore
uomini al 95 % pesantemente scarpati 5 % in sandali
donne giovani quasi tutte in scarpe da ginnastica
donne "mature" in sandali .
Ora, la temperatura era perfetta, siamo in Agosto, gli abiti sono necessariamente e fortunamente più rilassati... perchè tante scarpe ?
Capisco che l' andare scalzi è nella mente di pochi eletti, ma con le scarpe a 34 ° mi sembra un masochismo assoluto.
E allora mi è venuta l' idea che in realtà la scarpa sia un complemento d' arredo, un po' come le tende alle finestre che non servono a nulla ma senza delle quali la casa sembra agli occhi dei più e soprattutto delle più, "vuota".
Condivido il pessimismo, vedrò sempre meno scalzi (ma meno di uno farebbe... zero, e questo non capiterà).
Ci sono poi quelli fissati con la sporcizia che temono quasi di essere "contaminati" indossando calzature aperte (conosco gente che a Milano non andrebbe mai in infradito perchè come si fa con tutto lo sporco che c'è?).
Quelli che fanno questo "ragionamento" mi provocano una fastidiosa orchite...
John & Jane- Numero di messaggi : 467
Età : 75
Data d'iscrizione : 27.09.11
Re: ALONE
Altra cosa che mi infastidisce molto è vedere quotidianamente bambini "rovinati" dalle paturnie dei genitori.
Mi spiego meglio: andando tutti i giorni al parco coi miei figli ho modo di avere a che fare con tanti bambini, di età ed etnie differenti, e di poterli osservare durante l'attività a loro più congeniale, il gioco. Ebbene, quello che salta all'occhio facilmente è che tanti, ovviamente tra quelli la cui età gli consente di muoversi e giocare in autonomia rispetto ai genitori, si mostrano molto timorosi di sporcarsi o di sporcare i vestiti.
La percezione è che più che lo sporco temano le reazioni isteriche dei genitori, per la maggior parte con la fissa maniacale per l'igiene.
E quindi mi capita di vedere faccini allibiti (e pieni di malcelata invidia) quando vedono i miei bambini scalzi che giocano senza ritegno anche in mezzo al fango o alla polvere. I più grandi spesso ci chiedono come mai siamo scalzi e fanno facce stralunate quando gli spiego che andiamo sempre scalzi perchè ci piace e fa molto bene alla salute soprattutto dei bambini. Inevitabilmente arrivati a questo punto esce la famigerata frase "ma la mamma non vuole" oppure "una volta sono andato a piedi nudi ma la mamma si è arrabbiata tanto".
Ammetto che vedere bambini condizionati a tal punto da negare il loro più positivi e naturali istinti mi rattrista e mi fa anche parecchio arrabbiare! Arrabbiare perchè vedo la loro età più spensierata che appassisce nella distorta volontà degli adulti di farne delle copie in miniatura di se stessi, comprese tutte le loro paturnie e fobie.
Mi spiego meglio: andando tutti i giorni al parco coi miei figli ho modo di avere a che fare con tanti bambini, di età ed etnie differenti, e di poterli osservare durante l'attività a loro più congeniale, il gioco. Ebbene, quello che salta all'occhio facilmente è che tanti, ovviamente tra quelli la cui età gli consente di muoversi e giocare in autonomia rispetto ai genitori, si mostrano molto timorosi di sporcarsi o di sporcare i vestiti.
La percezione è che più che lo sporco temano le reazioni isteriche dei genitori, per la maggior parte con la fissa maniacale per l'igiene.
E quindi mi capita di vedere faccini allibiti (e pieni di malcelata invidia) quando vedono i miei bambini scalzi che giocano senza ritegno anche in mezzo al fango o alla polvere. I più grandi spesso ci chiedono come mai siamo scalzi e fanno facce stralunate quando gli spiego che andiamo sempre scalzi perchè ci piace e fa molto bene alla salute soprattutto dei bambini. Inevitabilmente arrivati a questo punto esce la famigerata frase "ma la mamma non vuole" oppure "una volta sono andato a piedi nudi ma la mamma si è arrabbiata tanto".
Ammetto che vedere bambini condizionati a tal punto da negare il loro più positivi e naturali istinti mi rattrista e mi fa anche parecchio arrabbiare! Arrabbiare perchè vedo la loro età più spensierata che appassisce nella distorta volontà degli adulti di farne delle copie in miniatura di se stessi, comprese tutte le loro paturnie e fobie.
Young_barefooter- Numero di messaggi : 1576
Data d'iscrizione : 02.01.08
Re: ALONE
Sono d'accordo con voi, di scalzi in giro quest'anno...neanche l'ombra! Sono da circa un mese in vacanza in quel del Tigullio dove ho casa ed ormai non so più cosa siano nemmeno le infradito, ma del resto per noi barefooters penso che questa al mare sia la cosa più normale e scontata da sfruttare al massimo! Avanti e indietro per le spiagge della riviera di levante su e giù dai treni quasi perennemente scalzo, nessun problema e nemmeno commenti o sguardi particolarmente basiti, ma di avvistamenti di altri scalzi per strada non se ne parla, il solito mare di infradito anzi, a dire il vero, quest'anno molti giovani in giro con le scarpe da ginnastica (o snickers come si chiamano?) che il solo vederli andare pure in spiaggia con quelle mi fa accapponare la pelle, pensando alle condizioni dei loro piedi e soprattutto alla comodità e praticità di ricalzarle coi piedi insabbiati o bagnati| Mah..non so proprio che dire o pensare! L'unico episodio curioso mi è capitato qualche giorno fa: stavo transitando dalla Stazione di Genova Brignole, ovviamente scalzo, ed un barbone (o homeless che dir si voglia) pure lui scalzo se ne stava accovacciato in un angolo dell'atrio centrale. Gli passo davanti velocemente e, al vedere le mie suole nere esclama: bravo!! Al che mi giro, gli sorrido ammiccando e proseguo la mia corsa per prendere il treno. Bella soddisfazione - direte voi - sì certamente...ma meglio che niente! Saluti a tutti e buone vacanze scalze.
paolo fratter- Numero di messaggi : 434
Data d'iscrizione : 27.12.07
Re: ALONE
Ciao Giangiò!Giangiò ha scritto:Caro Marco, se tu fossi passato a Rubiana il 17 luglio scorso di scalzi oltre a me ne avresti trovati una trentina (non nel senso di ''ragazza di Trento''!);in occasione del ''primo festival del benessere''organizzato all'interno di villa Tabusso (pittore naif deceduto nel 2012) in un parco bellissimo ,l'occasione per praticare meditazione dinamica(con la bravissima Alessandra Barison) e ricerca interiore corpo anima-le(con la altrettanto brava Loredana Savarino) ha fatto sì che la maggior parte dei partecipanti si sia liberata delle scarpe appena mi hanno visto entrare........Alla domanda :perchè sei scalzo? ho risposto > se questo è un festival del benessere,io sto bene SEMPRE senza scarpe.....<
Nel giro di cinque minuti erano quasi tutti scalzi....e lo sono rimasti fino a sera al concerto di musica classica indiana del maestro Debojyoti Gupta(sitar) accompagnato da Franco Rivoira(tabla).
Certo è che le persone partecipanti erano già ben predisposte verso una visione più aperta dello stare scalzi ma comunque si sono molto interessate al Club dei Nati Scalzi.....e quindi praticamente ho improvvisato una piccola conferenza informale che ha riscosso parecchi consensi......se son rose fioriranno....
Bella iniziativa e belle foto.
Aspettiamo la fioritura delle rose
bfpaul
Re: ALONE
bfpaul ha scritto:Ciao Giangiò!Giangiò ha scritto:Caro Marco, se tu fossi passato a Rubiana il 17 luglio scorso di scalzi oltre a me ne avresti trovati una trentina (non nel senso di ''ragazza di Trento''!);in occasione del ''primo festival del benessere''organizzato all'interno di villa Tabusso (pittore naif deceduto nel 2012) in un parco bellissimo ,l'occasione per praticare meditazione dinamica(con la bravissima Alessandra Barison) e ricerca interiore corpo anima-le(con la altrettanto brava Loredana Savarino) ha fatto sì che la maggior parte dei partecipanti si sia liberata delle scarpe appena mi hanno visto entrare........Alla domanda :perchè sei scalzo? ho risposto > se questo è un festival del benessere,io sto bene SEMPRE senza scarpe.....<
Nel giro di cinque minuti erano quasi tutti scalzi....e lo sono rimasti fino a sera al concerto di musica classica indiana del maestro Debojyoti Gupta(sitar) accompagnato da Franco Rivoira(tabla).
Certo è che le persone partecipanti erano già ben predisposte verso una visione più aperta dello stare scalzi ma comunque si sono molto interessate al Club dei Nati Scalzi.....e quindi praticamente ho improvvisato una piccola conferenza informale che ha riscosso parecchi consensi......se son rose fioriranno....
Bella iniziativa e belle foto.
Aspettiamo la fioritura delle rose
bfpaul
Grazie mille, non poteva andare meglio......visto l'andazzo a cui siamo abituati.....(la maggior parte comunque erano donne ,ma anche qualche maschietto son riuscito a scalzarlo......)
Giangiò
Giangiò- Numero di messaggi : 177
Età : 72
Data d'iscrizione : 25.03.15
Re: ALONE
A qualcosa però le scarpe servono, andate a cercavi la foto di un ufficio postale di Lecce, la prenotazione del posto in coda si fa lasciando le scarpe in coda e sedendosi scalzi sulle sedie poste appositamente per l' attesa.
Almeno in questo modo le scarpe si rivelano utili.
Saluti postali
Valerio
Almeno in questo modo le scarpe si rivelano utili.
Saluti postali
Valerio
tarzone- Presidente Club NatiScalzi
- Numero di messaggi : 348
Età : 67
Data d'iscrizione : 05.01.08
Re: ALONE
Grazie per l'invito, Giangiò... Se il mio neurone regge, terrò presente per l'anno prossimo, anche se di solito io faccio le "ferie" a luglio. Lo so che per un neo-pensionato ferie non vuole più dire gran ché, comunque io per "ferie" intendo un viaggio in qualche posto (meglio se itinerante, come quest'anno a Brema) e in luglio. In agosto le città grandi come Torino sono più umane, anche se resta a casa tanta gente, però i rompi in genere se ne vanno almeno un po' di giorni e vanno a romperli altrove, fracassando i timpani al mare, intasando le montagne e soprattutto le strade...
Le città svuotate (comunque un po') sono anche di stimolo per stare scalzi più a lungo: in fin dei conti c'é meno gente e ti vengono meno paturnie mentali. Almeno a me ha sempre aiutato molto e quest'anno riesco a salire con disinvoltura anche sui mezzi pubblici e perfino, come ho detto in apertura, andare scalzo dal barbiere...
A proposito di ferie: si sbandierano sempre utilizzando spesso i piedi come simbolo di benessere e relax e poi non succede proprio niente...
Ad esempio si veda questo cartello di chiusura per ferie visto in Svizzera giusto pochi giorni fa...
Sono però contento che molti quest'anno si sentono più motivati e molto attivi, per non parlare di Sergio e di Gabriele che sono diventati una forza della natura... Bellissimo! Se la Svizzera non fosse diventata così cara, amico Sergio, potresti proporre a tuo figlio un giro scalzo in trenino con un rientro a piedi nudi passando per i prati e le torbiere del sentiero scalzo che è stato predisposto con appositi segnali per sentieri ad Appenzell fin dal 1982.
Un incoraggiamento agli amici qui a Torino e zone circumvicine affinché comincino il "training" per formarsi la pelle delle suole in modo da non andare in crisi dopo appena 100 metri... Così possiamo anche incontrarci qualche volta, no?
Saluti incoraggianti.
Marco53
Le città svuotate (comunque un po') sono anche di stimolo per stare scalzi più a lungo: in fin dei conti c'é meno gente e ti vengono meno paturnie mentali. Almeno a me ha sempre aiutato molto e quest'anno riesco a salire con disinvoltura anche sui mezzi pubblici e perfino, come ho detto in apertura, andare scalzo dal barbiere...
A proposito di ferie: si sbandierano sempre utilizzando spesso i piedi come simbolo di benessere e relax e poi non succede proprio niente...
Ad esempio si veda questo cartello di chiusura per ferie visto in Svizzera giusto pochi giorni fa...
Sono però contento che molti quest'anno si sentono più motivati e molto attivi, per non parlare di Sergio e di Gabriele che sono diventati una forza della natura... Bellissimo! Se la Svizzera non fosse diventata così cara, amico Sergio, potresti proporre a tuo figlio un giro scalzo in trenino con un rientro a piedi nudi passando per i prati e le torbiere del sentiero scalzo che è stato predisposto con appositi segnali per sentieri ad Appenzell fin dal 1982.
Un incoraggiamento agli amici qui a Torino e zone circumvicine affinché comincino il "training" per formarsi la pelle delle suole in modo da non andare in crisi dopo appena 100 metri... Così possiamo anche incontrarci qualche volta, no?
Saluti incoraggianti.
Marco53
Marco53- Numero di messaggi : 1092
Data d'iscrizione : 02.01.08
Re: ALONE
Ciao,Marco, io son sempre disponibile a far quattro passi scalzi per Torino.......Lunedì scorso ho lasciato la vettura in c.so Francia/ piazza Rivoli e sono andato su fino al monte dei Cappuccini e ritorno attraverso c.so Vittorio, via Garibaldi> piazza Statuto > c.so Francia.......Le suole di un bel colore nero pneumatico .
Lo faccio spesso, perchè amo l'asfalto bollente che mi rigenera......Metto via calore per l'inverno........
Saluti bollenti,
Giangiò
Lo faccio spesso, perchè amo l'asfalto bollente che mi rigenera......Metto via calore per l'inverno........
Saluti bollenti,
Giangiò
Giangiò- Numero di messaggi : 177
Età : 72
Data d'iscrizione : 25.03.15
ALONE
A ognuno il suo... io amo stare scalzo d'inverno, così spero di metter via frigorie per l'estate....amo l'asfalto bollente che mi rigenera......Metto via calore per l'inverno...... ha scritto:
Comunque se vieni a Torino proviamo a sentirci, magari riusciamo anche a "trovarci"...
Saluti bollenti.
Marco53
Marco53- Numero di messaggi : 1092
Data d'iscrizione : 02.01.08
Pagina 1 di 1
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