Non ci posso credere...
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Non ci posso credere...
Vorrei andare via qualche giorno ed ho mandato alcune mail a vari hotel, principalmente in Svizzera. Guardate cosa mi ha risposto uno...
https://imageshack.us/i/pmdOQ8AUj
Assurdo, assurdo...
https://imageshack.us/i/pmdOQ8AUj
Assurdo, assurdo...
scalzoforever- Numero di messaggi : 708
Data d'iscrizione : 02.01.08
Re: Non ci posso credere...
Al di la del'insensata "questione igienica" dei piedi scalzi sulla moquette credo che NON sia una buona mossa chiedere in anticipo ai gestori dell'hotel il permesso di girare a piedi scalzi.
Così facendo rischi di costringere il semplice impiegato incaricato di rispondere alle mail a girare la tua richiesta alla direzione, dove magari trovi l'imbecille-fobico di turno che ovviamente risponde che è vietato.
Oppure è lo stesso gestore fobico che ha tutto il tempo per elaborare mentalmente la tua richiesta, con tutti gli eventuali condizionamenti del caso... E comunque via mail tutti sono capaci di "fare la voce grossa", di persona invece le cose sono leggermente diverse.
Invece se tu ti presenti direttamente scalzo li cogli di sorpresa e se non te lo contestano subito probabilmente ti lasceranno girare tranquillamente scalzo. Credo poi che una volta accettata e confermata la tua prenotazione, NON possano rifiutarti la stanza per motivazioni non certo riportate nel regolamento dell'hotel.
Tornando sulla questione igienica a questo punto eviterei quell'hotel perchè, per come interpreto io la loro risposta, le loro moquette sono talmente sporche che costituiscono sicuramente un rischio igienico per chi non indossa scarpe!
Così facendo rischi di costringere il semplice impiegato incaricato di rispondere alle mail a girare la tua richiesta alla direzione, dove magari trovi l'imbecille-fobico di turno che ovviamente risponde che è vietato.
Oppure è lo stesso gestore fobico che ha tutto il tempo per elaborare mentalmente la tua richiesta, con tutti gli eventuali condizionamenti del caso... E comunque via mail tutti sono capaci di "fare la voce grossa", di persona invece le cose sono leggermente diverse.
Invece se tu ti presenti direttamente scalzo li cogli di sorpresa e se non te lo contestano subito probabilmente ti lasceranno girare tranquillamente scalzo. Credo poi che una volta accettata e confermata la tua prenotazione, NON possano rifiutarti la stanza per motivazioni non certo riportate nel regolamento dell'hotel.
Tornando sulla questione igienica a questo punto eviterei quell'hotel perchè, per come interpreto io la loro risposta, le loro moquette sono talmente sporche che costituiscono sicuramente un rischio igienico per chi non indossa scarpe!
Young_barefooter- Numero di messaggi : 1576
Data d'iscrizione : 02.01.08
Re: Non ci posso credere...
young_barefooter ha scritto:Al di la del'insensata "questione igienica" dei piedi scalzi sulla moquette credo che NON sia una buona mossa chiedere in anticipo ai gestori dell'hotel il permesso di girare a piedi scalzi.
Così facendo rischi di costringere il semplice impiegato incaricato di rispondere alle mail a girare la tua richiesta alla direzione, dove magari trovi l'imbecille-fobico di turno che ovviamente risponde che è vietato.
Oppure è lo stesso gestore fobico che ha tutto il tempo per elaborare mentalmente la tua richiesta, con tutti gli eventuali condizionamenti del caso... E comunque via mail tutti sono capaci di "fare la voce grossa", di persona invece le cose sono leggermente diverse.
Invece se tu ti presenti direttamente scalzo li cogli di sorpresa e se non te lo contestano subito probabilmente ti lasceranno girare tranquillamente scalzo. Credo poi che una volta accettata e confermata la tua prenotazione, NON possano rifiutarti la stanza per motivazioni non certo riportate nel regolamento dell'hotel.
Tornando sulla questione igienica a questo punto eviterei quell'hotel perchè, per come interpreto io la loro risposta, le loro moquette sono talmente sporche che costituiscono sicuramente un rischio igienico per chi non indossa scarpe!
Si infatti...
Comunque preferisco chiedere prima perché poi ci rimarrei male se non lo accettassero... E comunque qualcuno mi ha risposto positivamente...
scalzoforever- Numero di messaggi : 708
Data d'iscrizione : 02.01.08
Re: Non ci posso credere...
scalzoforever ha scritto:
Si infatti...
Comunque preferisco chiedere prima perché poi ci rimarrei male se non lo accettassero... E comunque qualcuno mi ha risposto positivamente...
Credo che il "non accettarti perchè scalzo" sia una discriminazione bella e buona, nel caso in cui il regolamento dell'hotel non vieti esplicitamente di entrare e girare a piedi nudi negli spazi comuni.
E nel caso di discriminazione puoi fare valere i tuoi diritti ricorrendo al supporto delle forze dell'ordine che sono obbligate a tutelarti in una situazione del genere.
Poi ovviamente non tutti sono "tosti" abbastanza da tenere testa al cafone di turno e arrivare magari a chiamare i tutori della legge ma penso sia giusto chiarire bene le cose.
Se ho detto fesserie qualcuno più "esperto" in fatto di hotel può correggermi.
Young_barefooter- Numero di messaggi : 1576
Data d'iscrizione : 02.01.08
Re: Non ci posso credere...
Tu pensala come vuoi ma chiedere il permesso di stare scalzi dove NON è vietato e non può esserlo è una cosa sbagliata.scalzoforever ha scritto:Vorrei andare via qualche giorno ed ho mandato alcune mail a vari hotel, principalmente in Svizzera. Guardate cosa mi ha risposto uno...
https://imageshack.us/i/pmdOQ8AUj
Assurdo, assurdo...
bfpaul
Re: Non ci posso credere...
Francamente pure io eviterei di chiedere. Eviterei sia x costi sia perché non mi piace il genere gli hotel lussuosi dove personalmente mi sentirei a disagio perché li potrebbero non solo romperti le scatole x i piedi scalzi ma anche per come ti vesti. Ma se parliamo di un normale 3 stelle non dovresti avere problemi. Anche perché se ti presenti scalzo ma ben messo capiscono che magari sei un po eccentrico ma che pagherai profumatamente e questo è quello che interessa loro. Se uno si presenta ben educato e cortese anche se sei scalzo non ti diranno nulla. Poi capisco che tu vuoi essere più tranquillo e chiedi x non avere sorprese ma concordo che ricevere una mail con una simile domanda può fare più danno che altro.
GECO- Numero di messaggi : 1040
Data d'iscrizione : 25.05.16
Re: Non ci posso credere...
Una domanda preventiva posta in questo modo ha il solito significato come se tu chiedessi il permesso di entrare con gli occhiali dal verduraio.
Re: Non ci posso credere...
Grand Choeur ha scritto:Una domanda preventiva posta in questo modo ha il solito significato come se tu chiedessi il permesso di entrare con gli occhiali dal verduraio.
Ah ah ah, bella questa...
Però in effetti avete ragione. È però che un conto è entrare in un locale vicino a dove abiti, un conto è entrare in un hotel fuori dalla città in cui vivi. Poi non vorrei trovarmi "costretto" a comprarmi un paio di infradito da mettere dentro l'hotel.
Comunque prima o poi proverò ad entrare in un hotel senza chiedere nulla prima e vedere cosa succede...
scalzoforever- Numero di messaggi : 708
Data d'iscrizione : 02.01.08
Re: Non ci posso credere...
scalzoforever ha scritto:Poi non vorrei trovarmi "costretto" a comprarmi un paio di infradito da mettere dentro l'hotel.
Appunto, gli dici che per tua scelta personale non possiedi proprio scarpe.
Vorrei proprio vedere quale addetto dell'hotel avrebbe la faccia di dirti di andarne a comprare un paio.
Posto questo, io in queste vacanze sono stato quasi sempre scalzo, in agriturismi e resort tra Abruzzo e Campania.
Posto che nei locali frequentati non vi è nessun dress code specifico, mai uno del personale che si sia permesso di dirmi qualcosa.
cyberteam- Numero di messaggi : 803
Data d'iscrizione : 16.04.09
Re: Non ci posso credere...
cyberteam ha scritto:scalzoforever ha scritto:Poi non vorrei trovarmi "costretto" a comprarmi un paio di infradito da mettere dentro l'hotel.
Appunto, gli dici che per tua scelta personale non possiedi proprio scarpe.
Vorrei proprio vedere quale addetto dell'hotel avrebbe la faccia di dirti di andarne a comprare un paio.
Posto questo, io in queste vacanze sono stato quasi sempre scalzo, in agriturismi e resort tra Abruzzo e Campania.
Posto che nei locali frequentati non vi è nessun dress code specifico, mai uno del personale che si sia permesso di dirmi qualcosa.
Ok. La prossima volta ci proverò...
scalzoforever- Numero di messaggi : 708
Data d'iscrizione : 02.01.08
Re: Non ci posso credere...
Salve a tutti,
vorrei invece porre l' attenzione su una altro aspetto della risposta che l' albergatore ha fornito ad Antonino.
Ovvero, se io entro nella struttura dall' esterno perfettamente calzato l' igiene della moquette è garantito?
E come, di grazia?
Se ho i piedi sporchi perchè arrivo dall' esterno me li posso anche lavare (vedi moschea) ma con le scarpe come faccio?
Mi piacerebbe proprio avere una risposta da questo preciso albergatore elvetico.
Saluti "moquettati"
Valerio
vorrei invece porre l' attenzione su una altro aspetto della risposta che l' albergatore ha fornito ad Antonino.
Ovvero, se io entro nella struttura dall' esterno perfettamente calzato l' igiene della moquette è garantito?
E come, di grazia?
Se ho i piedi sporchi perchè arrivo dall' esterno me li posso anche lavare (vedi moschea) ma con le scarpe come faccio?
Mi piacerebbe proprio avere una risposta da questo preciso albergatore elvetico.
Saluti "moquettati"
Valerio
tarzone- Presidente Club NatiScalzi
- Numero di messaggi : 348
Età : 67
Data d'iscrizione : 05.01.08
Re: Non ci posso credere...
tarzone ha scritto:Salve a tutti,
vorrei invece porre l' attenzione su una altro aspetto della risposta che l' albergatore ha fornito ad Antonino.
Ovvero, se io entro nella struttura dall' esterno perfettamente calzato l' igiene della moquette è garantito?
E come, di grazia?
Se ho i piedi sporchi perchè arrivo dall' esterno me li posso anche lavare (vedi moschea) ma con le scarpe come faccio?
Mi piacerebbe proprio avere una risposta da questo preciso albergatore elvetico.
Saluti "moquettati"
Valerio
in effetti, non ci avevo pensato...
scalzoforever- Numero di messaggi : 708
Data d'iscrizione : 02.01.08
Re: Non ci posso credere...
scalzoforever ha scritto:
Ah ah ah, bella questa...
Però in effetti avete ragione. È però che un conto è entrare in un locale vicino a dove abiti, un conto è entrare in un hotel fuori dalla città in cui vivi. Poi non vorrei trovarmi "costretto" a comprarmi un paio di infradito da mettere dentro l'hotel.
Comunque prima o poi proverò ad entrare in un hotel senza chiedere nulla prima e vedere cosa succede...
Non capisco l'esigenza di "provare e vedere cosa succede": o te la senti ed entri scalzo (e conseguentemente fai valere i tuoi diritti se qualcuno ti impone divieti inventati) oppure NON te la senti ed entri con le scarpe. Fine della storia.
Vorrei capire cosa faresti a fronte di contestazioni ingiuste da parte del personale alla reception: se cedi e te ne vai o corri a comprarti delle infradito vuol dire che tu stesso stai ragionando come loro e sei disposto addirittura a negare un tuo diritto per abbassarti al loro livello di ottusità...
Dai tuoi racconti traspare a volte una sorta di compiacimento per le situazioni che ti vedono scalzo al centro dell'attenzione, come se il benessere (fisico e mentale) che deriva dal non indossare calzature passasse in secondo piano rispetto a come gli altri ti vedono e reagiscono.
Andare scalzi non è una sorta di "esperimento sociale" o una sfida verso la società, è semplicemente un modo per sentirsi liberi e in armonia con se stessi e col resto del mondo. Le reazioni degli altri (positive o negative che siano) vanno relegate nell'ambito degli "effetti collaterali" e non elevate a fine ultimo del nostro andare scalzi.
Young_barefooter- Numero di messaggi : 1576
Data d'iscrizione : 02.01.08
Re: Non ci posso credere...
young_barefooter ha scritto:scalzoforever ha scritto:
Ah ah ah, bella questa...
Però in effetti avete ragione. È però che un conto è entrare in un locale vicino a dove abiti, un conto è entrare in un hotel fuori dalla città in cui vivi. Poi non vorrei trovarmi "costretto" a comprarmi un paio di infradito da mettere dentro l'hotel.
Comunque prima o poi proverò ad entrare in un hotel senza chiedere nulla prima e vedere cosa succede...
Non capisco l'esigenza di "provare e vedere cosa succede": o te la senti ed entri scalzo (e conseguentemente fai valere i tuoi diritti se qualcuno ti impone divieti inventati) oppure NON te la senti ed entri con le scarpe. Fine della storia.
Vorrei capire cosa faresti a fronte di contestazioni ingiuste da parte del personale alla reception: se cedi e te ne vai o corri a comprarti delle infradito vuol dire che tu stesso stai ragionando come loro e sei disposto addirittura a negare un tuo diritto per abbassarti al loro livello di ottusità...
Dai tuoi racconti traspare a volte una sorta di compiacimento per le situazioni che ti vedono scalzo al centro dell'attenzione, come se il benessere (fisico e mentale) che deriva dal non indossare calzature passasse in secondo piano rispetto a come gli altri ti vedono e reagiscono.
Andare scalzi non è una sorta di "esperimento sociale" o una sfida verso la società, è semplicemente un modo per sentirsi liberi e in armonia con se stessi e col resto del mondo. Le reazioni degli altri (positive o negative che siano) vanno relegate nell'ambito degli "effetti collaterali" e non elevate a fine ultimo del nostro andare scalzi.
Ri-ri-ri-diciamolo ancora una volta.
Si va scalzi perché piace e perché così ci sentiamo noi stessi; a meno che andare scalzi non sia proibito (e devono esserci ragioni valide, non chiacchiere) si ha diritto di andare scalzi. Dovunque.
Tutto il resto sono chiacchiere.
Chi si preoccupa di come lo possono vedere gli altri deve ancora liberare la propria mente dalla convinzione più o meno inconscia che debba giustificare il suo scalzismo a chicchessia.
Essere scalzi è come essere pettinati con la riga a destra: sono cavolacci miei e non devo giustificare questa decisione con nessuno: sono così e basta, o mi prendete così o ANDATE A REMENGO.
Voi, non io.
Sono stato abbastanza chiaro? Se è necessario posso anche spiegarmi meglio.
Ergo, mai e poi mai prenoterò un albergo dicendo: guardate che sono scalzo; ci vado e poi vediamo se mi buttano fuori. E' la volta che chiamo i Carabinieri e lo dice uno che è portato a conciliare ...
bfpaul
Si va scalzi perché piace e perché così ci sentiamo noi stessi; a meno che andare scalzi non sia proibito (e devono esserci ragioni valide, non chiacchiere) si ha diritto di andare scalzi. Dovunque.
Tutto il resto sono chiacchiere.
Chi si preoccupa di come lo possono vedere gli altri deve ancora liberare la propria mente dalla convinzione più o meno inconscia che debba giustificare il suo scalzismo a chicchessia.
Essere scalzi è come essere pettinati con la riga a destra: sono cavolacci miei e non devo giustificare questa decisione con nessuno: sono così e basta, o mi prendete così o ANDATE A REMENGO.
Voi, non io.
Sono stato abbastanza chiaro? Se è necessario posso anche spiegarmi meglio.
Ergo, mai e poi mai prenoterò un albergo dicendo: guardate che sono scalzo; ci vado e poi vediamo se mi buttano fuori. E' la volta che chiamo i Carabinieri e lo dice uno che è portato a conciliare ...
bfpaul
Re: Non ci posso credere...
young_barefooter ha scritto:
Non capisco l'esigenza di "provare e vedere cosa succede": o te la senti ed entri scalzo (e conseguentemente fai valere i tuoi diritti se qualcuno ti impone divieti inventati) oppure NON te la senti ed entri con le scarpe. Fine della storia.
Vorrei capire cosa faresti a fronte di contestazioni ingiuste da parte del personale alla reception: se cedi e te ne vai o corri a comprarti delle infradito vuol dire che tu stesso stai ragionando come loro e sei disposto addirittura a negare un tuo diritto per abbassarti al loro livello di ottusità...
Dai tuoi racconti traspare a volte una sorta di compiacimento per le situazioni che ti vedono scalzo al centro dell'attenzione, come se il benessere (fisico e mentale) che deriva dal non indossare calzature passasse in secondo piano rispetto a come gli altri ti vedono e reagiscono.
Andare scalzi non è una sorta di "esperimento sociale" o una sfida verso la società, è semplicemente un modo per sentirsi liberi e in armonia con se stessi e col resto del mondo. Le reazioni degli altri (positive o negative che siano) vanno relegate nell'ambito degli "effetti collaterali" e non elevate a fine ultimo del nostro andare scalzi.
Beh, quando la guardia giurata mi ha ripreso, qualche settimana fa, alla Coop vicino a casa (dove vado sempre scalzo), lì ero pressoché fermo e deciso ad entrare scalzo nel negozio e a restarci.
Ci sono però delle situazioni che a volte mi mettono un po' di ansia, e allora mi regolo di conseguenza...
D'altronde qualcosa ho preso da mia mamma: l'ansia...
scalzoforever- Numero di messaggi : 708
Data d'iscrizione : 02.01.08
Re: Non ci posso credere...
bfpaul ha scritto:.
Ergo, mai e poi mai prenoterò un albergo dicendo: guardate che sono scalzo; ci vado e poi vediamo se mi buttano fuori. E' la volta che chiamo i Carabinieri e lo dice uno che è portato a conciliare ...
bfpaul
Beh, io ad esempio per questo non sono ancora pronto, credo...
Nel senso che, se si impuntano e non vogliono farmi entrare, non ho neanche tanta voglia di chiamare polizia o carabinieri, anche perché di solito ci vado per vacanza e quindi per rilassarmi, non per avere "rogne"...
D'altronde, alcuni ristoratori mi hanno risposto dicendo che posso stare tranquillamente scalzo, come quello in cui sto andando adesso: per me è meglio così. Non ho la pretesa di cambiare il mondo: semplicemente, non mi accetti scalzo in albergo? Pazienza, ne provo un altro, non mi cambia la vita...
Io, almeno, ragiono così...
scalzoforever- Numero di messaggi : 708
Data d'iscrizione : 02.01.08
Re: Non ci posso credere...
scalzoforever ha scritto:bfpaul ha scritto:.
Ergo, mai e poi mai prenoterò un albergo dicendo: guardate che sono scalzo; ci vado e poi vediamo se mi buttano fuori. E' la volta che chiamo i Carabinieri e lo dice uno che è portato a conciliare ...
bfpaul
Beh, io ad esempio per questo non sono ancora pronto, credo...
Nel senso che, se si impuntano e non vogliono farmi entrare, non ho neanche tanta voglia di chiamare polizia o carabinieri, anche perché di solito ci vado per vacanza e quindi per rilassarmi, non per avere "rogne"...
D'altronde, alcuni ristoratori mi hanno risposto dicendo che posso stare tranquillamente scalzo, come quello in cui sto andando adesso: per me è meglio così. Non ho la pretesa di cambiare il mondo: semplicemente, non mi accetti scalzo in albergo? Pazienza, ne provo un altro, non mi cambia la vita...
Io, almeno, ragiono così...
Ovviamente sei libero di comportarti come meglio credi.
Però lasciami dire: avvisare che sei scalzo è come chiedere il permesso di esserlo.
No, tu sei Antonino e non devi chiedere il permesso a nessuno di essere Antonino; poi Antonino va scalzo e allora?
Antonino è cosi. Punto.
bfpaul
Però lasciami dire: avvisare che sei scalzo è come chiedere il permesso di esserlo.
No, tu sei Antonino e non devi chiedere il permesso a nessuno di essere Antonino; poi Antonino va scalzo e allora?
Antonino è cosi. Punto.
bfpaul
Re: Non ci posso credere...
Una persona che conosco mi ha fatto leggere questo sito:
http://www.lucianoschiazza.it/documenti/infezioni_micotiche.html
Cosa ne pensate?
http://www.lucianoschiazza.it/documenti/infezioni_micotiche.html
Cosa ne pensate?
scalzoforever- Numero di messaggi : 708
Data d'iscrizione : 02.01.08
Re: Non ci posso credere...
scalzoforever ha scritto:Una persona che conosco mi ha fatto leggere questo sito:
http://www.lucianoschiazza.it/documenti/infezioni_micotiche.html
Cosa ne pensate?
Ritengo che ci interessi solo quanto riguarda i piedi ...
Riporto dal sito indicato:
TINEA PEDIS
E’ una infezione che interessa la superficie plantare e gli spazi interdigitali dei piedi.
E’ la più comune delle micosi dell’uomo e la più prevalente di tutte le malattie infettive, presente nei vari continenti ad interessare il 30-70% della popolazione mondiale.
E’ anche la più nuova delle dermatofizie essendo stata scoperta tra la fine del XIX e l’inizio del XX secolo.
Si può considerare una malattia della civiltà e dell’uso delle calzature. L’umidità ed il calore negli spazi interdigitali (indotti da scarpe e calze) inducono un microclima umido che stimola la crescita dei funghi.
La manifestazione più significativa si ha nello spazio interdigitale tra il 4° e 5° dito.
Condizioni favorenti
Le condizioni favorenti sono:
- l’uso collettivo, ripetuto di bagni, docce, piscine, spogliatoi di palestre o altri impianti sportivi: i dermatofiti patogeni si trovano sparsi sul pavimento delle piscine, degli spogliatoi, delle camere d’albergo, delle saune, della propria casa, sulle pedane in legno delle docce, nei box doccia, sugli zerbini, negli asciugamani, nella biancheria.
- l’uso di scarpe chiuse e/o di gomma, specie se strette, oppure l’uso di calzini non traspiranti favoriscono l’aumento della temperatura locale e l’iperidrosi, creando macerazione ed un innalzamento del pH cutaneo, rendendo più facile la colonizzazione e l’insediamento parassitario dei funghi.
Contagio
Il contagio è pressoché sempre indiretto, per l’intermediazione di frammenti di pelle parassitata (contatto con i piedi nudi col pavimento di una piscina o di una palestra, con un parquet, con un tappetino da bagno o asciugamani, con ciabatte indossate da altri). Lo sviluppo è favorito dalla macerazione e dalla mancata traspirazione.
Clinica
Si ritiene che il 30-70% dei soggetti adulti siano portatori di tali patogeni; in molti però tale esposizione non sfocia in malattia. L’incidenza della malattia sintomatica cresce con l’età.
Tra le varie forme cliniche quella interdigitale cronica è la più comune. Più spesso è interessato lo spazio interdigitale tra il 4° e 5° dito, probabilmente per il più stretto contatto che in tale zona si ha tra le facce contigue delle dita e per la compressione indotta dalla scarpe ed anche perché il meno ventilato.
La zona infetta è ricoperta da cute desquamata che si accumula in piccoli ammassi secchi i quali possono macerare conferendo alla zona un aspetto biancastro, lessato accompagnato frequentemente da un odore fetido.
Prevenzione della Tinea pedis
- usare calzature non occlusive
- se ciò non è possibile, cambiare le scarpe ogni 2-3 giorni e lasciarle all’aria
- mettere polvere antimicotica all’interno delle scarpe ogni giorno
- usare calze di cotone
- evitare di camminare a piedi nudi in piscina
- dopo la doccia asciugare accuratamente i piedi, in particolare gli spazi interdigitale
Terapia
E’ la stessa utilizzata per la tinea corporis.
Tutte cose dette e stradette dai vari esperti di barefooting e ripetute più volte nel nostro sito.
Ergo: ancora una volta da qualcuno che non promuove certamente lo scalzismo vengono affermazioni e consigli professionali che confermano quanto andiamo sostenendo da sempre.
bfpaul
P.S. Antonino, ma non sei in vacanza? Che idee curiose ti vengono !!Riporto dal sito indicato:
TINEA PEDIS
E’ una infezione che interessa la superficie plantare e gli spazi interdigitali dei piedi.
E’ la più comune delle micosi dell’uomo e la più prevalente di tutte le malattie infettive, presente nei vari continenti ad interessare il 30-70% della popolazione mondiale.
E’ anche la più nuova delle dermatofizie essendo stata scoperta tra la fine del XIX e l’inizio del XX secolo.
Si può considerare una malattia della civiltà e dell’uso delle calzature. L’umidità ed il calore negli spazi interdigitali (indotti da scarpe e calze) inducono un microclima umido che stimola la crescita dei funghi.
La manifestazione più significativa si ha nello spazio interdigitale tra il 4° e 5° dito.
Condizioni favorenti
Le condizioni favorenti sono:
- l’uso collettivo, ripetuto di bagni, docce, piscine, spogliatoi di palestre o altri impianti sportivi: i dermatofiti patogeni si trovano sparsi sul pavimento delle piscine, degli spogliatoi, delle camere d’albergo, delle saune, della propria casa, sulle pedane in legno delle docce, nei box doccia, sugli zerbini, negli asciugamani, nella biancheria.
- l’uso di scarpe chiuse e/o di gomma, specie se strette, oppure l’uso di calzini non traspiranti favoriscono l’aumento della temperatura locale e l’iperidrosi, creando macerazione ed un innalzamento del pH cutaneo, rendendo più facile la colonizzazione e l’insediamento parassitario dei funghi.
Contagio
Il contagio è pressoché sempre indiretto, per l’intermediazione di frammenti di pelle parassitata (contatto con i piedi nudi col pavimento di una piscina o di una palestra, con un parquet, con un tappetino da bagno o asciugamani, con ciabatte indossate da altri). Lo sviluppo è favorito dalla macerazione e dalla mancata traspirazione.
Clinica
Si ritiene che il 30-70% dei soggetti adulti siano portatori di tali patogeni; in molti però tale esposizione non sfocia in malattia. L’incidenza della malattia sintomatica cresce con l’età.
Tra le varie forme cliniche quella interdigitale cronica è la più comune. Più spesso è interessato lo spazio interdigitale tra il 4° e 5° dito, probabilmente per il più stretto contatto che in tale zona si ha tra le facce contigue delle dita e per la compressione indotta dalla scarpe ed anche perché il meno ventilato.
La zona infetta è ricoperta da cute desquamata che si accumula in piccoli ammassi secchi i quali possono macerare conferendo alla zona un aspetto biancastro, lessato accompagnato frequentemente da un odore fetido.
Prevenzione della Tinea pedis
- usare calzature non occlusive
- se ciò non è possibile, cambiare le scarpe ogni 2-3 giorni e lasciarle all’aria
- mettere polvere antimicotica all’interno delle scarpe ogni giorno
- usare calze di cotone
- evitare di camminare a piedi nudi in piscina
- dopo la doccia asciugare accuratamente i piedi, in particolare gli spazi interdigitale
Terapia
E’ la stessa utilizzata per la tinea corporis.
Tutte cose dette e stradette dai vari esperti di barefooting e ripetute più volte nel nostro sito.
Ergo: ancora una volta da qualcuno che non promuove certamente lo scalzismo vengono affermazioni e consigli professionali che confermano quanto andiamo sostenendo da sempre.
bfpaul
Re: Non ci posso credere...
bfpaul ha scritto:scalzoforever ha scritto:Una persona che conosco mi ha fatto leggere questo sito:
http://www.lucianoschiazza.it/documenti/infezioni_micotiche.html
Cosa ne pensate?Ritengo che ci interessi solo quanto riguarda i piedi ...P.S. Antonino, ma non sei in vacanza? Che idee curiose ti vengono !!
Riporto dal sito indicato:
TINEA PEDIS
E’ una infezione che interessa la superficie plantare e gli spazi interdigitali dei piedi.
E’ la più comune delle micosi dell’uomo e la più prevalente di tutte le malattie infettive, presente nei vari continenti ad interessare il 30-70% della popolazione mondiale.
E’ anche la più nuova delle dermatofizie essendo stata scoperta tra la fine del XIX e l’inizio del XX secolo.
Si può considerare una malattia della civiltà e dell’uso delle calzature. L’umidità ed il calore negli spazi interdigitali (indotti da scarpe e calze) inducono un microclima umido che stimola la crescita dei funghi.
La manifestazione più significativa si ha nello spazio interdigitale tra il 4° e 5° dito.
Condizioni favorenti
Le condizioni favorenti sono:
- l’uso collettivo, ripetuto di bagni, docce, piscine, spogliatoi di palestre o altri impianti sportivi: i dermatofiti patogeni si trovano sparsi sul pavimento delle piscine, degli spogliatoi, delle camere d’albergo, delle saune, della propria casa, sulle pedane in legno delle docce, nei box doccia, sugli zerbini, negli asciugamani, nella biancheria.
- l’uso di scarpe chiuse e/o di gomma, specie se strette, oppure l’uso di calzini non traspiranti favoriscono l’aumento della temperatura locale e l’iperidrosi, creando macerazione ed un innalzamento del pH cutaneo, rendendo più facile la colonizzazione e l’insediamento parassitario dei funghi.
Contagio
Il contagio è pressoché sempre indiretto, per l’intermediazione di frammenti di pelle parassitata (contatto con i piedi nudi col pavimento di una piscina o di una palestra, con un parquet, con un tappetino da bagno o asciugamani, con ciabatte indossate da altri). Lo sviluppo è favorito dalla macerazione e dalla mancata traspirazione.
Clinica
Si ritiene che il 30-70% dei soggetti adulti siano portatori di tali patogeni; in molti però tale esposizione non sfocia in malattia. L’incidenza della malattia sintomatica cresce con l’età.
Tra le varie forme cliniche quella interdigitale cronica è la più comune. Più spesso è interessato lo spazio interdigitale tra il 4° e 5° dito, probabilmente per il più stretto contatto che in tale zona si ha tra le facce contigue delle dita e per la compressione indotta dalla scarpe ed anche perché il meno ventilato.
La zona infetta è ricoperta da cute desquamata che si accumula in piccoli ammassi secchi i quali possono macerare conferendo alla zona un aspetto biancastro, lessato accompagnato frequentemente da un odore fetido.
Prevenzione della Tinea pedis
- usare calzature non occlusive
- se ciò non è possibile, cambiare le scarpe ogni 2-3 giorni e lasciarle all’aria
- mettere polvere antimicotica all’interno delle scarpe ogni giorno
- usare calze di cotone
- evitare di camminare a piedi nudi in piscina
- dopo la doccia asciugare accuratamente i piedi, in particolare gli spazi interdigitale
Terapia
E’ la stessa utilizzata per la tinea corporis.
Tutte cose dette e stradette dai vari esperti di barefooting e ripetute più volte nel nostro sito.
Ergo: ancora una volta da qualcuno che non promuove certamente lo scalzismo vengono affermazioni e consigli professionali che confermano quanto andiamo sostenendo da sempre.
bfpaul
Beh si, sono in vacanza, ma la mente lavora sempre...
scalzoforever- Numero di messaggi : 708
Data d'iscrizione : 02.01.08
Re: Non ci posso credere...
Ce l'ho, ce l'ho !!! Cosa ho vinto ?
Scherzi a parte, ricordate il podologo anti-scalzista ? Ho fatto da lui l'ultima visita per controllare la corretta ricrescita della mia famosa unghia ormai ex-incarnita, e gli ho parlato proprio di questi sintomi, che ho riscontrato da un anno a questa parte (ovvero da quando sono tornato a vivere stabilmente con i miei genitori, e quindi non posso stare scalzo in casa come facevo quando vivevo da solo...coincidenza ??? )
L'unico consiglio che ha saputo darmi è di asciugare bene in mezzo alle dita dopo la doccia. Nessun accenno agli altri consigli qui riportati, che ora proverò a seguire.
Ah, io non frequento palestre e piscine, quindi trattasi, immagino, di scarpe chiuse e calze non traspiranti. O meglio, fino all'anno scorso frequentavo una sauna, però lì era obbligatorio ovunque l'uso di ciabatte di gomma fornite dalla direzione stessa (presumo venissero ogni volta lavate, sterilizzate, ecc., lì ci tenevano molto alla pulizia, per ovvi motivi...avrete capito di che tipo di sauna si tratta.)
La cosa è cominciata lì, effettivamente, mentre prima non mi era mai successo. Però è continuata anche dopo che ho smesso di andarci.
A questo punto domanda da ignorante :
dove trovo la polvere antimicotica ?
Dato che è da mettere nelle scarpe non credo sia un farmaco, quindi non penso si trovi in farmacia.
Scherzi a parte, ricordate il podologo anti-scalzista ? Ho fatto da lui l'ultima visita per controllare la corretta ricrescita della mia famosa unghia ormai ex-incarnita, e gli ho parlato proprio di questi sintomi, che ho riscontrato da un anno a questa parte (ovvero da quando sono tornato a vivere stabilmente con i miei genitori, e quindi non posso stare scalzo in casa come facevo quando vivevo da solo...coincidenza ??? )
L'unico consiglio che ha saputo darmi è di asciugare bene in mezzo alle dita dopo la doccia. Nessun accenno agli altri consigli qui riportati, che ora proverò a seguire.
Ah, io non frequento palestre e piscine, quindi trattasi, immagino, di scarpe chiuse e calze non traspiranti. O meglio, fino all'anno scorso frequentavo una sauna, però lì era obbligatorio ovunque l'uso di ciabatte di gomma fornite dalla direzione stessa (presumo venissero ogni volta lavate, sterilizzate, ecc., lì ci tenevano molto alla pulizia, per ovvi motivi...avrete capito di che tipo di sauna si tratta.)
La cosa è cominciata lì, effettivamente, mentre prima non mi era mai successo. Però è continuata anche dopo che ho smesso di andarci.
A questo punto domanda da ignorante :
dove trovo la polvere antimicotica ?
Dato che è da mettere nelle scarpe non credo sia un farmaco, quindi non penso si trovi in farmacia.
BarefootSoul- Numero di messaggi : 405
Età : 42
Data d'iscrizione : 07.03.16
Re: Non ci posso credere...
BarefootSoul ha scritto:
...lì ci tenevano molto alla pulizia, per ovvi motivi...avrete capito di che tipo di sauna si tratta...
In realtà no.
Tutti i centri benessere frequentati proibivano l'utilizzo di ciabatte e costumi in sauna.
Solo asciugamani di cotone per coprirsi.
Arky- Numero di messaggi : 220
Data d'iscrizione : 21.02.12
Re: Non ci posso credere...
Infatti per coprirsi si ha solo l'asciugamano di cotone, fornito dalla direzione insieme alle ciabatte di gomma e...ehm...al necessaire per altre attività...
Le ciabatte le considerano imprescindibili, al punto che nemmeno durante le serate in cui si può girare completamente senza veli ti lasciano andare scalzo...lo so perché l'ho chiesto espressamente.
Le ciabatte le considerano imprescindibili, al punto che nemmeno durante le serate in cui si può girare completamente senza veli ti lasciano andare scalzo...lo so perché l'ho chiesto espressamente.
BarefootSoul- Numero di messaggi : 405
Età : 42
Data d'iscrizione : 07.03.16
Re: Non ci posso credere...
BarefootSoul ha scritto:.............................
dove trovo la polvere antimicotica ?
Dato che è da mettere nelle scarpe non credo sia un farmaco, quindi non penso si trovi in farmacia.
In farmacia vendono anche l'aria; basta che chiedi una polvere antimicotica per i piedi e dovrai scegliere.
Però, lasciami dire: quando proprio non puoi andare scalzo, metti i sandali e abituati, ti dimenticherai i funghi.
bfpaul
Però, lasciami dire: quando proprio non puoi andare scalzo, metti i sandali e abituati, ti dimenticherai i funghi.
bfpaul
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