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Stanchezza e piedi nudi

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Messaggio  Marco53 Ven Mar 13 2009, 08:54

Si è accennato in uno degli elefantiaci "Topic" da 5 o 6 pagine al problema della stanchezza e del mal di schiena. Ho già raccontato in parte quanto sto per raccontare Rolling Eyes , ma lo ripeto per i nuovi, per la statistica e perché anche l'argomento è coerente con piedi e salute. Ma la prendo alla lontana perché sono vecchio (beh... ma non troppo, eh?) e mi piace affondare il mio neurone rimasto nei ricordi di quando ero giovane.
Cominciamo col ricordare a tutti della mia passione per le auto e che, abitando a Torino, vivevo di saloni dell'automobile, a cui partecipavo portando a casa chili di cataloghi che oggi costituiscono una preziosa documentazione per il mio dopolavoro di articolista e storico dell'auto.
Nel 1974 andai al Salone di Ginevra per la prima volta. Eravamo in tre con una piccola Fiat 850. Partimmo da Torino con una pioggia terrificante, ma dopo il Bianco la giornata era splendida e primaverile. Vestiti invernali e con le scarpe da pioggia visitammo il salone, poi partimmo per Losanna per andare a trovare una persona e lì incrociammo un ragazzone più o meno della nostra età che se ne girava scalzo per il centro in maniche di camicia. Ai primi di marzo era per noi impensabile e inconsueto.
Negli anni successivi non persi un salone eccetto che il 1978 che ci fu troppa neve e non fu possibile trovare nemmeno un giorno compatibile per tentare di passare le Alpi.
Si andava con un tranquillo Maggiolino, si visitava il Salone, si faceva un breve giro in centro e si tornava a casa, peraltro abbastanza stanchi. Soprattutto per il peso dei cataloghi ma anche, e questo lo avrei scoperto dopo, per le scarpe che stritolano i piedi.
Ogni visita da appassionati comporta da 4 a 5 ore di cammino - e sono chilometri - e la 'raccolta' di chili di cataloghi (da 28 degli anni d'oro ai 10-12 attuali, perché le Case vogliono risparmiare e pensano che una buona navigata su Internet sostituisca il piacere di sfogliare leggere e osservare le foto di un catalogo).
La mia evoluzione - per stancarmi meno - è stata in primis di depositare al guardaroba i sacchi pieni di cataloghi a due terzi della visita, in modo da finire 'leggeri'. Nel frattempo siamo rimasti orfani del glorioso Salone di Torino e Ginevra (che oltre a tutto è annuale) è diventata un appuntamento ancor più importante. Ora abbiamo anche il Motor Show di Bologna ma, a parte l'esrobitante costo del biglietto d'ingresso, facendo tutti i calcoli, andare a Bologna da Torino costa di più che andare a Ginevra, perfino se si va in treno....
Poi è subentrata la fase dei sandali Birkenstock, da indossarsi assolutamente SENZA calzini per non fare la figura dell'inglese clown . Ho scoperto che visitando il salone con quelli, pur essendo meno giovane, la stanchezza diminuiva.
Il terzo passaggio è stata l'abbinata dei SANDALI+TROLLEY, una volpata unica che permette di trainarsi dietro il peso della cultura automobilistica, con uno sforzo assai minore e senza dover correre al guardaroba a lasciare dei sacchetti.
Ma il passaggio più importante, e qui entrano in gioco anche i Natiscalzi che, con le loro discussioni, hanno permesso di togliersi un po' di ruggine dalle poche idee ma ben confuse che ci si trascina dai condizionamenti infantili e giovanili, all'età di oltre 50 anni (sempre fedelissimo al Salone, ringraziando Iddio), ho scoperto che lo si poteva visitare A PIEDI SCALZI Very Happy senza che succedesse niente...
Non è vero. E' successo che incredibilmente, nonostante l'età che avanza, il mio bel peso (quasi 110), la schiena non perfetta e spesso dolorante, a fare 4-5 ore di cammino scalzo ci guadagnavo parecchio: soprattutto si terminava la visita con una stanchezza MOLTO inferiore a quella delle occasioni precedenti.
Quest'anno (sono andato ieri con l'amico Valerio), dopo aver guidato scalzo fin da Torino (270 km circa compreso l'allungo sulla tangenziale francese di Ginevra) ho lasciato le scarpe in macchina nel parcheggio e la visita è iniziata assolutamente senza, e dalle 11.45 è durata fino alle 17.00, e poi senza scarpe siamo andati ancora in centro a fare un paio di acquisti tipici svizzeri alla COOP locale e via. Stanchezza ? Compatibilmente con le ore di trekking fieristico e quelle di viaggio (a Ginevra si va e si torna in giornata sveglia al mattino alle 6.30 e rientro tra le 21 e le 22), mooolto contenuta e sicuramente inferiore (!) a quando ci andavo da giovane (e di BELLE speranze) scarpato e coi cataloghi a mano...
Invecchiare felicemente scalzi si può Laughing
Saluti automobilistici
Marco
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Messaggio  tarzone Ven Mar 13 2009, 10:04

Aggiungo un particolarae a quanto già scritto da Marco. Mentre lui era indaffarato a sistemare le sue quantità industriali di depliants nel trolley si è avvicinata a me, che invece stavo a guaradre, una ragazza che lavora nello stand presso il quale si stavano svolgendo le operazioni di stivaggio. La ragazza che, sebbene svizzera parlava un ottimo italiano, si rivolge a me e chiede; <<Ma vi siete dimenticati le scarpe?>> Al che non ci è parso vero spiegare il perchè ed il percome noi over 50 girassimo nel Salone a zampe nude. Dopo aver illustrato tutto ciò che Marco ha già detto riguardo ai benefici risultati che si possono ottenere visitando il Salone scalzi, la ragazza ribatte: << Vi invidio, potessi stare anch'io scalza, ma non posso perchè ho la divisa e per fortuna il mio capo mi consente di lavorare con i tacchi bassi ( in effetti non erano oltre i 3 cm)>> Insieme abbiamo riflettuto alla stanchezza che dovranno avere alla sera quelle ragazze che se ne stanno negli stand per 10 o più ore con scarpe/ stivali con tacchi ben oltre i 10 cm.
Alla fine Marco le ha dato un biglietto da visita dei nati scalzi e ci siamo incamminati verso l' uscita.
Saluti ginevrini
Valerio
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