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Nel bosco e altrove

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Messaggio  Paolo G Mer Ago 05 2009, 08:35

Ormai è diventata quasi un'abitudine fare la passeggiata serale sclaza su strade asfaltate di campagna, alcune delle quali con asfalto ruvido e molto sitmolante per le suole che, così, si sono rinforzate.
Ma la'tra mattina ho voluto provare anche il sentiero nel bosco. Ero con mia moglie ed eravamo diretti in un pascolo attiguo alla sua vecchia casa di famiglia, ormai ridotta ad un rudere, per raccogliere more e vedere a che punto era la maturazione.
Uscito di casa scalzo, guidato scalzo, arrivato all'inizio del sentiero, mia moglie mi dice: "non ti metti i sandali?" "no" ed ho iniziato il percorso, uno sterrato con fondo abbastanza duro e sconnesso, ma senza ghiaino e con terra ridotta spesso a sabbia a causa della mancanza di pioggia.
Ho messo solo i sandali per passare in un bosco di castagni ove abbondanti a terra erano i ricci (vecchi e nuovi), nel sentiero per arrivare al pascolo (sconnesso e pieno di pietre a lama) e nel pascolo (abbondante presenza di rovi e di altre piante spinose).
Dirò che dopo questa passeggiata (almeno 3 Km) le suole si sono ulteriormente rafforzate.
Così sabato e domenica li passerò scalzo tra le strazioni di Tarvisio e Trieste insieme ad altri amici alla caccia di treni da fotografare.
PAOLO G.

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Messaggio  Marc_63 Mer Ago 05 2009, 13:50

Ormai è diventata quasi un'abitudine fare la passeggiata serale sclaza su strade asfaltate di campagna, alcune delle quali con asfalto ruvido e molto sitmolante per le suole che, così, si sono rinforzate.
Ma la'tra mattina ho voluto provare anche il sentiero nel bosco. Ero con mia moglie ed eravamo diretti in un pascolo attiguo alla sua vecchia casa di famiglia, ormai ridotta ad un rudere, per raccogliere more e vedere a che punto era la maturazione.
Uscito di casa scalzo, guidato scalzo, arrivato all'inizio del sentiero, mia moglie mi dice: "non ti metti i sandali?" "no" ed ho iniziato il percorso, uno sterrato con fondo abbastanza duro e sconnesso, ma senza ghiaino e con terra ridotta spesso a sabbia a causa della mancanza di pioggia.
Ho messo solo i sandali per passare in un bosco di castagni ove abbondanti a terra erano i ricci (vecchi e nuovi), nel sentiero per arrivare al pascolo (sconnesso e pieno di pietre a lama) e nel pascolo (abbondante presenza di rovi e di altre piante spinose).
Dirò che dopo questa passeggiata (almeno 3 Km) le suole si sono ulteriormente rafforzate.
Così sabato e domenica li passerò scalzo tra le strazioni di Tarvisio e Trieste insieme ad altri amici alla caccia di treni da fotografare.
PAOLO G.

Fa davvero piacere sentir raccontare queste esperienze.
In fondo si ha bisogno di quotidianità, e di capire come vivendola a piedi nudi essa si trasforma perdendo quegli aspetti che spesso la fanno scadere nella più squallida banalità.
Posso dire solo questo : che da quando cammino scalzo ho imparato ad apprezzare molto di più la realtà che mi circonda; forse perchè ho l'occhio più attento nel guardare dove cammino e mi concentro sulla camminata e sull'ambiente che attraverso.
Camminando con le scarpe, invece, è facile che la mente divaghi altrove e che si perda il gusto dell'osservare ciò che abbiamo intorno.
Io ero un pessimo camminatore, se fosse stato per me sarei entrato nei negozi con l'auto; ora, se posso, lascio la macchina ben distante dalla meta, il più distante possibile. Mi rendo conto che ogni passo in più ha un valore immenso, una sensazione sempre nuova e sempre diversa.
All'inizio cercavo l'asfalto liscio, ora invece cammino spedito anche su quello ruvido, granuloso, anzi, è molto più stimolante; sembra e forse è così, che quei granuli stimolino i centri nervosi creando una grande situazione di benessere a tutto il fisico.
Poi alla fine del tuo messaggio scrivi una cosa che mi ha fatto "drizzare le antenne" : vai a caccia di treni da fotografare ! ..... Vedo che non abbiamo in comune solo la passione per l'andare scalzi..... ma per questo ti scrivo in privato.
Ciao a tutti.
Marc_63
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Messaggio  ChiccoB Mer Ago 05 2009, 14:21

Marc_63 ha scritto:
Ormai è diventata quasi un'abitudine fare la passeggiata serale sclaza su strade asfaltate di campagna, alcune delle quali con asfalto ruvido e molto sitmolante per le suole che, così, si sono rinforzate.
Ma la'tra mattina ho voluto provare anche il sentiero nel bosco. Ero con mia moglie ed eravamo diretti in un pascolo attiguo alla sua vecchia casa di famiglia, ormai ridotta ad un rudere, per raccogliere more e vedere a che punto era la maturazione.
Uscito di casa scalzo, guidato scalzo, arrivato all'inizio del sentiero, mia moglie mi dice: "non ti metti i sandali?" "no" ed ho iniziato il percorso, uno sterrato con fondo abbastanza duro e sconnesso, ma senza ghiaino e con terra ridotta spesso a sabbia a causa della mancanza di pioggia.
Ho messo solo i sandali per passare in un bosco di castagni ove abbondanti a terra erano i ricci (vecchi e nuovi), nel sentiero per arrivare al pascolo (sconnesso e pieno di pietre a lama) e nel pascolo (abbondante presenza di rovi e di altre piante spinose).
Dirò che dopo questa passeggiata (almeno 3 Km) le suole si sono ulteriormente rafforzate.
Così sabato e domenica li passerò scalzo tra le strazioni di Tarvisio e Trieste insieme ad altri amici alla caccia di treni da fotografare.
PAOLO G.

Fa davvero piacere sentir raccontare queste esperienze.
In fondo si ha bisogno di quotidianità, e di capire come vivendola a piedi nudi essa si trasforma perdendo quegli aspetti che spesso la fanno scadere nella più squallida banalità.
Posso dire solo questo : che da quando cammino scalzo ho imparato ad apprezzare molto di più la realtà che mi circonda; forse perchè ho l'occhio più attento nel guardare dove cammino e mi concentro sulla camminata e sull'ambiente che attraverso.
Camminando con le scarpe, invece, è facile che la mente divaghi altrove e che si perda il gusto dell'osservare ciò che abbiamo intorno.
Io ero un pessimo camminatore, se fosse stato per me sarei entrato nei negozi con l'auto; ora, se posso, lascio la macchina ben distante dalla meta, il più distante possibile. Mi rendo conto che ogni passo in più ha un valore immenso, una sensazione sempre nuova e sempre diversa.
All'inizio cercavo l'asfalto liscio, ora invece cammino spedito anche su quello ruvido, granuloso, anzi, è molto più stimolante; sembra e forse è così, che quei granuli stimolino i centri nervosi creando una grande situazione di benessere a tutto il fisico.
Poi alla fine del tuo messaggio scrivi una cosa che mi ha fatto "drizzare le antenne" : vai a caccia di treni da fotografare ! ..... Vedo che non abbiamo in comune solo la passione per l'andare scalzi..... ma per questo ti scrivo in privato.
Ciao a tutti.
Ciao marc,mi fa piacere che tu abbia sottolineato che si abbia bisogno di quotidianità. Sono fermamente convinto che ogni singolo messaggio da parte nostra,sia importante. Non è assolutamente banale scivere semplicemente che oggi si è andati a prendere il latte (per esempio) e vi si è andati scalzi. Se tu guardi nei post del forum tra l'altro troverai un titolo che dice:DIARIO,(credo di ricordare bene....),dove appunto chi vuole può scrivere le sue esperienze quotidiane. Anche se mi sto abituando con molto entusiasmo ad andare scalzo sempre di più e sempre per maggiore tempo,leggo sempre molto volentieri le esperienze dei barefooter,e non importa se non sono imprese "storiche",va benissimo come sostengo,anche il resoconto della passeggiatina scalzo quotidiana,a dimostrazione che giorno per giorno,si costruisce qualcosa. Continuo a ripetere a ma stesso che anche se è veramente bello e liberatorio andare scalzi,è comunque sempre difficile farlo,più psicologicamente che fisicamente, per una vasta serie di motivi. Chicco.

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