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Messaggio  Paolo G Mer Ago 19 2009, 10:07

Nei giorni 8 e 9 agosto, alla faccia della code in autostrada (che non ho evitato ma non ho preso) sono andato con altri tre amici a caccia di immagini fotografiche sui nostri confini orientali: Tarvisio e Trieste con sconfinamenti in Austria (Villach) eSlovenia (altopiano carsico).
Della compagni, due sapevano e non si sono stupiti, il terzo, che già mi conosceva ma non sapeva, ha durato due giorni a chiedermi come facevo a camminare così bene scalzo senza troppi problemi. Naturlamente costui si è esibito sabato sera in infradito dicendo che "più di così non poteva": in realtà il trottare avanti e indietro tra i binari delle staizoni visitate nella giornata con i piedi stretti nelle scarpe (con i calzini) gli avevano ridotte le stremità da due evidenti wurstel.
Oltre a lui nessuno, nemmeno la Polfer, mi ha detto qualcosa e pensate che ho visitato scalzo anche la rimessa locomotive di Villach.
Con le temperature della montagna tutto è andato bene; a Trieste invece nelle ore più calde un poco le suole hanno risentito dell'asfalto caldo. Tuttavia ho notato che esse, rinforzate meglio dello scorso anno, resistono di più sopra l'asfalto rovente. Anche ieri, facendo il tragitto Tribunale - Stazione scalzo, ho notato la differenza.
Dunque tutto bene; ma ho purtroppo notato che, salvo un bambino in stazione a Villach, che con i genitori fotografava i treni, nessun altro ho incrociato scalzo come me.
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Messaggio  lucignolo Mer Ago 19 2009, 21:42

Paolo G ha scritto:Oltre a lui nessuno, nemmeno la Polfer, mi ha detto qualcosa e pensate che ho visitato scalzo anche la rimessa locomotive di Villach.
Ma dimmi, oh potentissimo!
Avremmo qualche speranza di fare opposizione?
Wink
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Messaggio  Paolo G Lun Ago 24 2009, 08:30

In realtà ho notato una enorme differenza comportamentale tra i ferrovieri italiani e quelli austriaci e sloveni.
Sia a Pontebba che a Tarvisio, vedendoci fotografare, i ferrovieri sono usciti con tanto di antichi regolamenti risalenti all'epoca del teno a vapore, grida manzoniane, bolle pontifice, regolamenti di Cecco Bebbe gridandoci il divieto di fotografare stazioni e treni, segreto militare (!), introduzione abusiva in stazione, lesa maestà, minacciando di chiamare la Polfer (che 5 minuti prima ci aveva detto che non c'erano problemi) e chi più ne ha più ne metta.
Io me la sono cavata presentando la mia tessera di iscrizione al collegio ingegneri Ferroviari, loro hanno detto che sì non si può, però visto che, considerato che, ecc. ecc. ci concedevano (bontà loro) di fotografare. Anzi a Tarvisio ci hanno pure annunicato i treni merci in arrivo e in partenza.
In Austria invece porte aperte. Dopo esserci presentati con uno stentato tedesco, siamo stati autorizzati a fotografare e ad andare ovunque dento lo scalo, con la sola avvertanza di stare attenit i treni in movimento.
Così pure in Slovenia.
Allora mi viene da dire che basta mettere un berretto in testa ad un Italiano che questo si crede di essere il padrone del vapore.....
D'altra parte, con i satelliti che spiano a ci contano quanti capelli abbiamo in capo, quattro poveri sparuti fotografi dilettanti di cui uno scalzo, che spionaggio faranno?
Ah, dimenticavo di dirvi che ho lontane origini afghane e Bin Laden è mio cugino ed ogni tanto viene a trovarmi in incognito!!!!!!!!!!!
(scherzo, sennò mi arrestano proprio)

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Messaggio  lucignolo Mar Ago 25 2009, 21:15

Paolo G ha scritto:Sia a Pontebba che a Tarvisio, vedendoci fotografare, i ferrovieri sono usciti con tanto di antichi regolamenti risalenti all'epoca del teno a vapore, grida manzoniane, bolle pontifice, regolamenti di Cecco Bebbe gridandoci il divieto di fotografare stazioni e treni, segreto militare (!), introduzione abusiva in stazione, lesa maestà, minacciando di chiamare la Polfer (che 5 minuti prima ci aveva detto che non c'erano problemi) e chi più ne ha più ne metta.
Ciao, carissimo Paolo.
Mi hai fatto morir dal ridere, con la tua ironia.
Ma lo stesso discorso (quello del cappello in testa, per intenderci) lo faresti anche per l'andare scalzo per strada?
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Messaggio  Paolo G Mer Ago 26 2009, 08:03

Anche andando per la strada incontri tipi "col cappello in testa".
Basta farli smontare dal loro "tronetto" e (spesso è impossibile) farli ragionare e fargli capire che cio che si sta facendo (cioè girare scalzi) lo si fa pacificamente e senza danneggiare nessuno. Poi se, come succede col 99,999 di coloro i quali hanno il "cappello in testa" sono duri di comprendonio, mandarli al diavolo o a farsi friggere. E che chiamino pure polizia, carabinieri, vigi urbani, vigili del fuoco, accalappiacani, beccamorti e chi più ne ha più ne metta.
In questi giorni ho affinato il mio scalzismo:
1) già per due volte mi sono recato scalzo, con la compagnia dei vicini di casa, la sera, in gelateria. La prima sera mia moglie ha brontolato un po', ma deve aver caipo che non c'era nulla da fare.....
2) sto facendo le cure termali e tutti gli spostamenti tra lil parcheggio, i padiglioni ecc. avvengono tutti scalzi, anche sul ghiaino fine. (e sono contento perchè vuol dire che le suole sono sufficientemente solide). Una donna mi ha detto "ma cosa fa, tutti sputano in terra e ci si può ammlare!". Inutile starle a sciorinare virtù e vantaggi dello scalzismo "pazienza, mi ammalerò" le ho risposto e lei se ne è andata scuotendo la testa.
3) il tragitto tribunale-stazione in queste giornate di spopolamento delle città è sempre scalzo. E sotto il sole delle 13.00 l'asfalto è bello caldo, ma vedo che lo sto sopportando bene.

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Messaggio  lucignolo Mer Ago 26 2009, 19:50

Paolo G ha scritto:E che chiamino pure polizia, carabinieri, vigi urbani, vigili del fuoco, accalappiacani, beccamorti e chi più ne ha più ne metta.
E se ti danno la multa? Very Happy
La pagheresti? Wink
Paolo G ha scritto:Una donna mi ha detto "ma cosa fa, tutti sputano in terra e ci si può ammlare!". Inutile starle a sciorinare virtù e vantaggi dello scalzismo "pazienza, mi ammalerò" le ho risposto e lei se ne è andata scuotendo la testa.
Il bello è che questi immensi ignorantoni sono anche convinti di essere nel giusto.
Infatti è noto a tutti che l'influenza si prende e si diffonde a macchia d'olio calpestando gli sputi a piedi nudi.
E che l'AIDS è diventato un problema mondiale per lo stesso motivo.
Che schifo di qui, che schifo di la, il decoro, la formazione igienico sanitaria e poi sc....o come dei conigli senza alcuna protezione.
Ma si sa, inutile dare le perle ai porci.
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Messaggio  Andy Mer Ago 26 2009, 21:18

Paolo G ha scritto:In realtà ho notato una enorme differenza comportamentale tra i ferrovieri italiani e quelli austriaci e sloveni.
Sia a Pontebba che a Tarvisio, vedendoci fotografare, i ferrovieri sono usciti con tanto di antichi regolamenti risalenti all'epoca del teno a vapore, grida manzoniane, bolle pontifice, regolamenti di Cecco Bebbe gridandoci il divieto di fotografare stazioni e treni, segreto militare (!), introduzione abusiva in stazione, lesa maestà, minacciando di chiamare la Polfer (che 5 minuti prima ci aveva detto che non c'erano problemi) e chi più ne ha più ne metta.
Io me la sono cavata presentando la mia tessera di iscrizione al collegio ingegneri Ferroviari, loro hanno detto che sì non si può, però visto che, considerato che, ecc. ecc. ci concedevano (bontà loro) di fotografare. Anzi a Tarvisio ci hanno pure annunicato i treni merci in arrivo e in partenza.
In Austria invece porte aperte. Dopo esserci presentati con uno stentato tedesco, siamo stati autorizzati a fotografare e ad andare ovunque dento lo scalo, con la sola avvertanza di stare attenit i treni in movimento.
Così pure in Slovenia.
Allora mi viene da dire che basta mettere un berretto in testa ad un Italiano che questo si crede di essere il padrone del vapore.....
D'altra parte, con i satelliti che spiano a ci contano quanti capelli abbiamo in capo, quattro poveri sparuti fotografi dilettanti di cui uno scalzo, che spionaggio faranno?
Ah, dimenticavo di dirvi che ho lontane origini afghane e Bin Laden è mio cugino ed ogni tanto viene a trovarmi in incognito!!!!!!!!!!!
(scherzo, sennò mi arrestano proprio)

&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&

Ciaoooooooooooooooooooooo!!!!!!!!!!!!!!!!!

Beh, in effetti ricordo che moooooooooooolto tempo fa, quando frequentai un corso di fotografia (figurati, avevo la mitica -e costosissima-
Rolleiflex biottica 6x6, eravamo ancora negli anni '70) per prima cosa ci avevano detto che era vietato fotografare nelle stazioni ferroviarie, aeroporti, centrali elettriche e qualcosa d'altro, perchè obbiettivi militari. La legge era abbastanza chiara.
In più, se si usava il cavalletto su strade o piazze pubbliche, i vigili urbani avrebbero potuto chiederci la tassa di occupazione del suolo pubblico...
Oggi, è VIETATISSSSSIMOOOOO [u] fotografare nei musei (capirai...). "Motivi di sicurezza"? No tutte balle. E' solo per vendere i cataloghi che costano e pesano una barca. Poi si domandano chissà mai perchè sono in calo i turisti giapponesi... confused
Saluti al nitrato d'argento.
[b] - A - N - D - Y - geek
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Messaggio  Paolo G Gio Ago 27 2009, 08:41

1) Non pagherei nessuna multa suul'ughia al "signore col cappello in testa" e prima vorrei che mi tirasse fuori la grida manzoniana o la legge di Costantino (non quello scemo della televisione ma l'Imperatore) che lo vieta.
Poi in Italia c'è il Tribjnale, la corte d'Appello, la Cassazione, la Prescrizione, il Condono ecc.
2) Il divieto di fotografare stazioni, impianti ferroviari, treni ecc. così come qualsiasi mezzo di trasporto pubblico era dovuto al fatto che si consideravano tutti obiettivi militari (..poi dicono che perdiamo le guerre!) e perchè tutti di proprietà dello Stato.
Oggi tutti gli impianti ferroviari (e tutto ciò che vi circola sopra) sono di proprietà privata e non dello Stato, quindi il tutto ha perso quell'alone di segretezza (di Pulcinella) che in precedenza aveva.
Poi con i satelliti spia, ripeto, che obiettivo strategico e militare può essere la stazione di Rocca Cannuccia dove ferma un treno al giorno?
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Messaggio  Rei Gio Ago 27 2009, 09:55

La legge che vietava di fotografare treni, stazioni eccetera esisteva e generazioni di ferrovieri sono stati indottrinati a farla rispettare altrimenti LORO sarebbero stati passibili di incriminazione per complicità in spionaggio.
Lo so, fa ridere, ma era così.
E questo spiega le reazioni che hanno tuttora i ferrovieri, che ovviamente ritengono che la legge sia tuttora in vigore.
Il punto è: la legge è ancora in vigore o no?
Mi pare di ricordare che fosse stata abolita, ma non ci giurerei, quindi la cosa migliore sarebbe che qualcuno, uno a caso, magari appassionato di fotografia e dotato di tessera di iscrizione al Collegio Ingegneri Ferroviari, così tanto per darsi un tono e sollecitare la risposta, scrivesse alle FFSS e chiedesse lumi.
Nel caso la legge fosse stata davvero abolita, se un ferroviere cercasse di proibire lo scatto fotografico, gli si potrebbe annunciare che la legge è stata abolita, anche se quegli asini dei suoi superiori non lo hanno avvertito, e che quindi LUI non rischia più nulla. Lo farete contento e magari scoprirete che è anche lui appassionato di fotografia.
NON esiste una legge che vieti di fotografare nei musei, esistono regolamenti interni che vanno rispettati.
Il divieto è motivato da due ragioni:
1) Molte opere d'arte verrebbero danneggiate dalle forti radiazioni UV contenute nei flash (vero, ho controllato).
2) C'è chi in passato ha fotografato gli impianti d'allarme con la scusa di fotografare le opere d'arte e poi ha tentato (spesso riuscendoci) il colpo.
3) C'è un diritto all'immagine con il quale i musei si finanziano. Si può essere d'accordo o no, ma il regolamento c'è e va rispettato.
Inoltre le foto delle cartoline e dei cataloghi sono migliori, scattate in condizioni di luce e mezzi ottimali. Io le ho sempre preferite, anche quando scattare non era proibito.
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Messaggio  Andy Gio Ago 27 2009, 21:45

Rei ha scritto:
NON esiste una legge che vieti di fotografare nei musei, esistono regolamenti interni che vanno rispettati.
Il divieto è motivato da due ragioni:
1) Molte opere d'arte verrebbero danneggiate dalle forti radiazioni UV contenute nei flash (vero, ho controllato).
2) C'è chi in passato ha fotografato gli impianti d'allarme con la scusa di fotografare le opere d'arte e poi ha tentato (spesso riuscendoci) il colpo.
3) C'è un diritto all'immagine con il quale i musei si finanziano. Si può essere d'accordo o no, ma il regolamento c'è e va rispettato.
Inoltre le foto delle cartoline e dei cataloghi sono migliori, scattate in condizioni di luce e mezzi ottimali. Io le ho sempre preferite, anche quando scattare non era proibito.
€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€
Ciaooooooooooooooo!!!!!!!!!!!!!

Lo so, andiamo in O.T....

1) No, non esiste una legge specifica, ma ne esiste una che vieta la commercializzazione/diffusione web delle foto delle opere esposte.
Facile e soprattutto comodo, per chi dirige musei, gallerie, mostre ecc..., vietare a CHIUNQUE una foto ricordo anche se buia & mossa. Tiè!
2) Un custode, se non è scemo, (...) sa riconoscere uno che riprende un quadro da uno che riprende le fotocellule in tutt'altra parte della sala (cosa tra l'altro rischiosissima che può mandarti all'aria il colpo. E' proprio necessaria la foto della cellula?).
3)I proventi del diritto di immagine, soprattutto sulle opere minori, sono irrisori rispetto a quelli della vendita dei biglietti ed ai finanziamenti pubblici e privati.
Anch'io preferisco le cartoline che però la stragrande maggioranza delle volte "sono finite"... Un catalogo-tipo delle mostre a Palazzo Reale a Milano mi costa sui 40 € e pesa circa 2,5 Kg (350 pagine). Tutto questo perchè mi si vieta UNO scatto senza flash?
Mi piange il cuore ammetterlo, ma sono tutte cose che mi stanno spegnendo l'interesse per l'arte.
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Messaggio  Andrea77 Gio Ago 27 2009, 22:36

Non so se ci sia ancora il divieto ma dopo l' 11/9 certe cose fanno un po' meno sorridere visto che potrebbero servire x attentati islamici.
Se nn ricordo male Flavio, tanto x cambiare, è stato cazziato xchè tentò di fotografare il regolamento della metrò di Milano. Devo dire che qualche volta ho visto qualcuno fare foto in metro e nessuno dice nulla o meglio nessuno vede nella visto che i 'guardiani' stanno sopra ai tornelli. Oggi poi con i cellulari diventa difficile accorgersi che uno fa una foto. Se uno è un minimo scaltro la fa in barba anche nei musei ovviamente levando il flash che rovina e in + ti fa beccare subito. Normalmente devo dire che le foto che ho fatto (a volte è consentito) spesso non sono un gra che ed effettivamente tanto vale prendere le cartoline che normalmente ci sono.
Se mancano pazienza nn mi pare un dramma.
le speculazioni 'furbette' ci sono ovunque.
Pendiamo gli imbarchi agli aereoporti dove ti fanno buttare l'acqua x poi venderti di tutto passato i controlli. Puoi prenderti un profuno spray e un avvendino che colendo trasformi in un lanciafiamme, hai bottiglie di vetro da rompere e usare i cocci come lame,...
Nei rifugi sempre + spesso l'acqua non è potabile. Effettivamente non lo è legalmente ma se la bevi è buonissima. Se nn ti fidi paghi anche 5 euro x 1 litro 1/2! In alcuni rifugi manca proprio l'acqua se vuoi lavarti devi usare quella naturale...
Negli stadi, concerti,... sequestrano le bottiglie perchè potresti lanciarle e poi all'interno te le vendono (qualche volta a dire il vero senza il tappo in modo che se la lanci si svuota ma se la usi x bere devi stare attento a dove la metti x non rovesciarla poi qualcuno riesce a far passare un motorino (il perdentino:-) sino al 3 anello di San Siro e lo butta dagli spalti...

Ciao
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Messaggio  lucignolo Ven Ago 28 2009, 00:00

Andrea77 ha scritto:Se nn ricordo male Flavio, tanto x cambiare, è stato cazziato xchè tentò di fotografare il regolamento della metrò di Milano.
È vero!
La cosa stranissima (adesso non ridere, eh?!) è che in quel frangente di tre persone (io, Nancy e Paolo F.) ero l'unico a non essere scalzo, perché mi sono detto "Stavolta non mi freghi, guardiano!".
Così sono stato cazziato perché fotografavo il regolamento, mentre i due scalzi se ne sono andati impunemente.
È il principio che "Ubi maior, minor cessat"? Smile
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Messaggio  Andrea77 Sab Ago 29 2009, 00:17

No è la legge di Murphy Very Happy
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Messaggio  Marco53 Lun Ago 31 2009, 14:04

Salve a tutti! Sono tornato dalle ferie e trovo una discussione sui treni... interessante. Pensate che mentre da noi ERA vietato, io nel 1980, nel pieno dei fermenti di Solidarnosc in Polonia (poco prima del colpo di stato) e con le truppe sovietiche in fibrillazione, ero andato con un amico a fotografare treni a vapore oltre cortina (di ferro), nella DDR, patria di ferrovieri socialisti gentilissimi coi quali non abbiamo mai avuto il minimo problema a fotografare in linea, in stazione, ai caselli e vicino alle cabine di comando (anzi, un ferroviere da una cabina ci segnalava l'arrivo dei treni a vapore). Solo in una stazione dove stavano imbarcando truppe russe con carri armati al seguito, il capo stazione, dopo averci rassicurato che lì comandava ancora lui, ci ha comunque invitato ad abbassare telecamere e obbiettivi e andare da un'altra parte.
In Italia il ridicolo "segreto militare" che riguardava le ferrovie è stato abolito credo attorno al 1985-86 o giù di lì ed esiste una specifica circolare ministeriale (qui da noi le circolari hanno praticamente valore di legge finché non ci si va a scontrare con un magistrato che poi decide in autonomia). Purtroppo fu pubblicata sulle riviste di treni di allora e per trovarla preferirei cercare un ago in un pagliaio, anche perché non so nemmeno più dove ho messo le riviste...
Comunque è davvero esistita e NON è più proibito fotografare impianti ferroviari. Forse a maggior ragione oggi che è tutto "privatizzato".
Ai tempi in cui facevo foto di treni nelle stazioni era tutto "abusivo" e basato sul buon cuore di qualcuno che non aveva troppo il "berretto in testa" come dite voi. Per fotografare poi in un deposito locomotive, apriti cielo, ci voleva anche il permesso del Presidente controfirmato dal Papa... Poi bastava un amico ferroviere che andavi dappertutto....
Nelle mie ferie estive appena terminate, trascorse per la maggior parte in Sassonia (ex-DDR meridionale) in mezzo a basse montagne bellissime (Erzgebirge), ho avuto occasione di farmi un giretto su un trenino a scartamento ridotto (Preßnitztalbahn) di tipo austriaco (750mm), con locomotiva a vapore tipo Mallet, molto simpatica. Il tutto a piè scaus (piedi nudi in piemontese). La Sassonia è tuttora ricca di piccole ferrovie e musei ferroviari e ce n'é uno che ogni tanto organizza un vero treno a vapore che, partendo da Schwarzenberg nell'Erzgebirge arriva fino a Dresda, con andata al mattino, tempo per visitare un po' la città e ritorno nel pomeriggio... interessante ma sarà per l'anno prossimo con qualche info in più.
Per ora saluti a tutto vapore.
Marco
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