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TERMOREGOLAZIONE E AUTUNNO

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Messaggio  Marco53 Lun Set 14 2009, 09:48

E' arrivata la prima perturbazione di tipo autunnale. Stamattina tutto coperto e minaccia di piovere (in previsione per mattinata e pomeriggio). Allora che si fa ? Ci si veste come tutti i giorni della settimana scorsa (quando le temperature alla stessa ora erano esattamente le stesse e cioè 15-16°C), si mettono i sandali in un sacchetto e si va in ufficio. La differenza con i giorni della settimana scorsa è una soltanto: la temperatura giornaliera non andrà oltre i 22-24°C anziché 29-30°C, ma per il resto è tutto uguale: i giardini Reali sono appena umidi di rugiada, l'asfalto è appena fresco, i cubetti di porfido e il selciato in lose a temperatura ideale. I piedi nudi apprezzano ancora questi momenti di libertà e io vengo in ufficio meno incattivito. Come la settimana scorsa sono ancora in maniche di camicia (corte) e non porto la cannottiera, perché la giornata si preannuncia ancora estiva.
Sorpresa. C'é gente in giro già ingiubbottata come a novembre. Sono quelli che si termoregolano guardando il cielo e non il termometro. Ma è possibile?
Io devo ammettere di non essere mai stato molto freddoloso, ma già da ragazzo osavo fare delle passeggiate scalze nelle campagne appena alla periferia di Torino (ora inurbate), e spesso sfidavo me stesso a piedi scalzi nella neve. Perciò esercitavo il mio corpo a una certa tempra. Ricordo ancora la grande nevicata del 1984, quando una sera osai andare a trovare un amico che stava piuttosto lontano, con il mio fedelissimo "Ciao" e in INFRADITO! Shocked mentre nevicava...
Negli ultimi anni poi l'allenamento delle suole è stato elevato perché è gradualmente aumentato il tempo trascorso scalzo. Credo che questo influisca sulla maggior capacità di regolazione del corpo alle temperature inferiori del periodo, e preluda a una buona risposta del corpo anche contro i raffreddori di cui alcuni colleghi già si lamentano.
Come la pensate ?
Saluti ancora estivi.
Marco
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Messaggio  lucignolo Lun Set 14 2009, 22:08

Marco53 ha scritto:C'é gente in giro già ingiubbottata come a novembre. Sono quelli che si termoregolano guardando il cielo e non il termometro. Ma è possibile?
Il problema è che l'unico dato obiettivo è quello fornito dal termometro, ma che la temperatura percepita dipende da un'innumerevole lista di fattori, fra cui il vento, l'umidità relativa e la scarsa abitudine a vivere all'aperto.
Di certo un brusco passaggio da 35° a 15° C non giova alla nostra salute, ma ci siamo viziati a vivere in ambienti termicamente troppo costanti.
Saliamo in automobile e scatta il climatizzatore, lavoriamo a temperature controllate da grosse macchine che cercano di mantenerci entro stretti limiti di confortevolezza e molti, troppi dormono nelle stesse condizioni artificiali rigidamente predeterminate.
Difficile autoregolarsi, al punto da preferire scarpe umide e fredde per 7, 8 ore piuttosto che avere piedi nudi a mollo per un quarto d'ora ed asciutti e roventi per il resto della giornata; e nella convinzione che i raffreddori e le influenze si prendano per il freddo.
Se le basse temperature non ci stressano a lungo, non possono minare le nostre difese: basta coprire bene testa e busto, poi senza virus, senza goccioline spruzzateci addosso da persone infette (e spesso maleducate) NON ci si ammala.
Infine, se abituiamo il nostro organismo ad abiti pesanti e sproporzionati agli attuali 15° - 16° C, cosa indosseremo in pieno inverno: la tuta spaziale?
...........e preluda a una buona risposta del corpo anche contro i raffreddori di cui alcuni colleghi già si lamentano.
È il solito problema: ci si copre troppo, si suda, il sudore evapora sottraendo calore a lungo, su abiti che non possiamo cambiare ed in un momento in cui si dovrebbe conservarlo; lo stress prolungato ci indebolisce ed i germi precedentemente inalati fanno il resto.
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Messaggio  Andrea77 Mar Set 15 2009, 20:21

Scusate ma nn concordo. X me non è affatto vero che oggi c'è la stessa temperatura della settimana scorsa.
Di conseguenza mi sono messo un golfino di cotone e un fiacchino leggero (settimana scorsa ero solo con il golfino al mattino presto e poi in maniche corte). X le scarpe aimè x andare a lavorare nn posso farne a meno...
Cosa metterò in inverno? MAglione di lana, camicia in flanella, maglia di lana, sciarpa, cappello, guanti, giaccone pesante...
Concordo invece che se uno si abitua al freddo o al caldo o a qualsiasi altra cosa non ci fa + caso.


Ciao
Andrea
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Messaggio  lucignolo Mar Set 15 2009, 21:42

Andrea77 ha scritto:Scusate ma nn concordo. X me non è affatto vero che oggi c'è la stessa temperatura della settimana scorsa.
E chi la detto? Infatti ho parlato di sbalzi bruschi di temperatura che non giovano alla salute.
X le scarpe aimè x andare a lavorare nn posso farne a meno...
Guarda che non sei l'unico.
Io ci vado in infradito, per poi infilarmi un paio di zoccoli a norma di legge.
E mi ritengo ancora fortunato.
Cosa metterò in inverno? MAglione di lana, camicia in flanella, maglia di lana, sciarpa, cappello, guanti, giaccone pesante...
Mettiti anche lo scafandro, ma credo che Marco53 volesse dire che stiamo esagerando nel viziare il nostro corpo.
Certo che se cominci a vestirti da yeti ora che ci sono 15 gradi, quando ce ne saranno 4 dovrai indossare una tuta termoriscaldata.
Si sta ragionando, poi ognuno si copra o si scopra come cavolo gli pare.
lucignolo
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Messaggio  Marco53 Gio Set 17 2009, 08:42

Più ci si copre e più si sente freddo, recita un detto che non so se è proprio un proverbio, ma la cosa è assolutamente vera. Ho già citato in un altro post il caso storico di un ragazzo-lupo trovato in Francia verso la fine del 1700, completamente nudo Shocked e insofferente agli abiti perfino in inverno che, si sa, oltralpe non è certo mite.
Naturalmente non voglio dire di andare nudi in giro, ma, come per i piedi, allenare insieme a loro il corpo a darsi da fare sulla regolazione termica, senza imbottirlo di felpe magline magliette o maglioni appena cambia il tempo oppure sul calendario segna inverno anche se fuori soffia il phön a 25 gradi, cosa che può capitare anche a gennaio... Laughing
Ieri c'erano 14°C e pioveva, cosa che accentua la sensazione di freddo, ma mi è bastata una camicia con le maniche lunghe per sentirmi riparato. Oggi i gradi sono 16°C e non piove, tanto è bastato per arrivare in ufficio (dopo la solita passeggiata a piedi nudi), perfino leggermente sudato... Che già non è una bella cosa.
Bisogna allenare un po' anche il corpo, come si fa con i piedi, che si allenano un po' al giorno finché sono in grado di riprendere la loro funzione e cioé quella di camminare nel mondo senza bisogno di scarpe, anche il corpo va allenato un po' per gradi. Very Happy
Se ci si ricopre subito di felpe e maglie e compagnia bella ancora con le temperature esterne del genere che abbiamo in questi giorni, ciao! D'accordo che ognuno ha sensibilità diverse e magari strati di grasso sottocutaneo differenti, perché, ringraziando il cielo, noi siamo individui - proprio a sottolineare le diversità insite fra ciascuno di noi - però un poco di aiuto, magari insieme a una bella respirazione diaframmatica bene impostata, aiuta chiunque a sentire meno il freddo. Un capo indiano disse una frase (citata in un libro che ora naturalmente il mio povero neurone non ricorda No ): "respira profondo e in espirazione senti il freddo che attraversa il tuo corpo e se ne va..." o qualcosa del genere. E' una bella immagine mentale quella di sentirsi parte della natura e lasciarsi letteralmente attraversare dalle intemperie senza subirle, che ci aiuta proprio in casi come questi assieme a una buona respirazione.
Altrimenti l''inverno arriva davvero anche prima dell'autunno e poi si passa agli strati di maglie e cappotti stile strati come le cipolle. Ma tutto questo non fa bene al corpo perché dopo basta un minimo sbalzo termico, si suda, ti si gela il sudore addosso (esempio tipico: prendendo il bus, dove dentro temperatura e umidità in inverno raggiungono soglie tropicali) e sei finito: il sistema immunitario va in tilt ed ecco i germi del raffreddore che subito ne approfittano... Amuchina o no che si voglia...
Spero di aver chiarito un po' meglio il mio pensiero in proposito e aver stimolato la curiosità di qualcuno.
Saluti indiani, augh!
Marco
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