NonSoloSolo ha scritto:Ho notato che tanti non si firmano MAI, la loro identità è coperta da una coltre di mistero...
Nessun nome, nessuna foto, nessun riferimento personale che possa far intuire la vera identità.
E' una situazione che fa riflettere.
Chi si nasconde qui va scalzo davvero, o sta scalzo solo quando è difronte al computer?
Chi si nasconde qui, ha davvero il coraggio di andar scalzo tra la gente?

Quali sono i motivi che spingono a nascondersi?
Di cosa, o di chi, si ha paura o vergogna?

Giorgio
NonSoloSolo

Mah,non direi che chi posta non si firma. Magari tanti di noi usano un "nickname",che effettivamente "cela" Il vero nome. Altrettanto vero che molti di noi (io per primo ) non hanno inserito nessuna foto (...non ho ancora imparato,lo ammetto,ad usare il computer). Riguardo chi va scalzo veramente,beh,questo non lo sapremo mai... Comunque leggendo i numerosi post delle varie esperienze personali,con annesse sensazioni ed aneddoti,credo,anzi sono convinto che siano racconti del tutto veritieri. Non penso proprio che si possano scrivere solo racconti di fantasia... Chicco.

Alcuni "esseri misteriosi" che nessuno ha mai visto sono transitati per questo forum e hanno effettivamente suscitato dubbi analoghi ai tuoi.
Esistono poi persone che, pur praticando lo scalzismo e incontrandosi con gli altri frequentatori, non vogliono comparire in rete se non dietro ad un avatar che nulla dice della persona reale.
Alcuni per note paure, altri, come me, perché motivi diversi.
Sono persone che ai raduni si presentano (scalzi), nelle relazioni personali, dagli incontri faccia a faccia al semplice scambio epistolare non hanno problemi a dare nome, cognome, professione e (a volte) data di nascita, MA NON SULLA RETE. Anche se con il loro nome e cognome sono noti come scalzisti a vicini di casa, datori di lavoro, ecc.
Manca però l'associazione tra quello scalzista e il misterioso avatar che circola in rete.
Perché?
Perché questa associazione potrebbe creare problemi.
Ti faccio due esempi immaginari che, pur non rispecchiando i motivi reali degli scalzi in questione, possono darti un'idea del meccanismo che li spinge a comportarsi così:
1) Nella serie RIS Roma attualmente in onda, una delle protagoniste è (nella finzione) amica di infanzia di Monica Bellucci e per questo viene tormentata da un altro personaggio che vuole che gliela presenti. Immagina quindi se questa immaginaria amica della Bellucci si presentasse in rete in modo tale da non poter nascondere questa sua amicizia: sarebbe bombardata di richieste ed in ogni forum che frequentasse sarebbe un delirio. In quelli senza iscrizione poi il delirio sarebbe al cubo.
2) Julia Roberts e Jamie Lee Curtis, nella vita privata lontano da obbiettivi e paparazzi, sono note scalziste. Se volessero partecipare al forum americano omologo al nostro, pensi che firmerebbero col loro nome, sbandierando la loro professione?
Nessuno di noi è amico personale di Monica Bellucci (mannaggia!) o diva del cinema (anche se io vorrei essere alto come Raul Bova), ma il diritto alla riservatezza (in inglese privacy) è sancito anche per legge ed ognuno ha i suoi (validi) motivi per mantenere un certo profilo.
Negli anni, poi, i fantasmi sospetti sono stati man mano smascherati o messi davanti alle loro contraddizioni, coloro che hanno validi motivi per rimanere anonimi o misteriosi (ma solo sulla rete) hanno continuato a frequentare questo forum senza che gli altri si facessero tanti problemi.
Quanto a me, la mia identità, il mio indirizzo di casa, il mio lavoro e altre cose sono noti a molti frequentatori del forum che ho incontrato di persona o tramite email o altri mezzi informatici e nessuno di loro, conoscendo il motivo del mio anonimato, ha mai tradito la mia fiducia mettendo sul forum qualche mio dato sensibile.
Ti pregherei quindi di rispettare non solo il mio ma il desiderio di tutti coloro che, con validi motivi, restano anonimi sulla rete e di non fare più richieste di "outing" non gradite.

NonSoloSolo ha scritto:Non ho fatto richieste di "outing", (spero di cuore volessi dire "coming out")

Ops, ho scambiato i termini per errore. Chiedo scusa.

"E mi fissai d'allora in poi in questo proposito disperato: d'andare inseguendo quell'estraneo ch’era in me e che mi sfuggiva; che non potevo fermare davanti a uno specchio perché subito diventava me quale io mi conoscevo; quell'uno che viveva per gli altri e che io non potevo conoscere; che gli altri vedevano vivere e io no. Lo volevo vedere e conoscere anch’io così come gli altri lo vedevano e conoscevano.
Ripeto, credevo ancora che fosse uno solo questo estraneo: uno solo per tutti, come uno solo credevo d'esser io per me. Ma presto l'atroce mio dramma si complicò: con la scoperta dei centomila Moscarda ch'io ero non solo per gli altri ma anche per me, tutti con questo solo nome di Moscarda, brutto fino alla crudeltà, tutti dentro questo mio povero corpo ch’era uno anch'esso, uno e nessuno ahimè, se me lo mettevo davanti allo specchio e me lo guardavo fisso e immobile negli occhi, abolendo in esso ogni sentimento e ogni volontà."