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In montagna a piedi nudi. E le vipere?

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Messaggio  paolo883 Dom Set 05 2010, 12:21

Ciao,

ho provato a passeggiare in montagna a piedi nudi ed è stato bellissimo. Ho anche convinto mia figlia (8 anni) a farlo ed era entusiasta. Ma le vipere? C'è più pericolo a piedi nudi? O basta fare un po' di casino col bastone?

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Messaggio  Enzo Dom Set 05 2010, 15:25

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Messaggio  Marco53 Lun Set 06 2010, 08:44

In genere se si avanza picchiettando un po' il suolo col bastone le vipere scappano. Si può anche chiedere alla gente del luogo se la zona è "infestata" o meno. In genere lo sanno. Ci sono poi delle zone "vocate", come l'altopiano di Asiago, dove da ragazzo ne ho viste parecchie e anche ammazzata una. E altre meno, come la Val Pusteria (Dolomiti) dove in 17 anni ho sempre visto i ragazzini dei montanari camminare scalzi nei prati (cosa che non credo si farebbe a cuo leggero se la zona fosse piena di vipere) e dove in tutto questo periodo ho sentito solo una generica segnalazione di uno che ha trovato un serpente mentre cercava funghi. E serpente non vuol dire vipera, che se ne distingue abbastanza bene per via della caratteristica forma della testa e della coda.
Direi sempre che la cosa miglire è informarsi sul luogo, se possibile. Questo già ci può dare una certa sicurezza anche se non garanzia...
Saluti erpetologi
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Messaggio  lucignolo Mar Set 07 2010, 22:28

Enzo ha scritto:Ripeto, tutto nella vita ha un prezzo e un rischio che è bene sia calcolato nei limiti del possibile, responsabilmente, senza paranoie, ma senza sconfinare nell'imprudenza.
Le volte che va male, sono in genere quelle nelle quali non si ascolta la voce, che viene dall'esperienza maturata, che ci dice che una certa azione non è prudente, questo è il punto fondamentale. Poi se l'esperienza non c'è e ci si improvvisa montanari il rischio è maggiore.
Enzo è sempre un vecchio saggio ed ho sempre insistito perché non mollasse il forum.
Ho avuto ragione, perché ha tante cose da dire e da insegnare.
Oh, ben si intenda: vecchio nel senso buono di esperto.
Condivido il suo pensiero.
I pericoli sono ovunque, possono essere minimizzati, ma devono essere gestiti con la conoscenza di chi li ha già affrontati, senza inutili paranoie e senza spacconate causa di disgrazia.
Se guardiamo le cronache, scopriamo che i morsi di vipera sono in gran parte alle mani (ficcate incautamente dappertutto), alle natiche (perché ci si siede senza guardare dove si mettono le chiappe) od alle gambe, perché, contrariamente a quello che si pensa, le vipere non mordono in modo radente al suolo.
Se volete sapere cosa ne penso, vi dirò che non vedo bene il camminare in montagna con sandali da trekking, a meno di essere in tanti e rumorosi.
Comunque l'andare scalzo in montagna, su sentieri agibili da parte di chi non è scalzo dall'infanzia, mi attira tantissimo: al limite ci andrei con un amico calzato di scarponi che mi precede come apripista. Wink
A questo punto mi chiedo una cosa: ma Heidi, allora, cosa era?
Una bambina felice di vivere scalza in un ambiente naturale e bellissimo od un'idiota votata alla morte (in quanto piccola) per un improbabile morso di vipera? Smile
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Messaggio  Andrea77 Mer Set 08 2010, 00:05

Vado in montagna (calzato) dal 1998 ad oggi quasi ogni settimana e ho girato un po' tutto l'arco alpino e ti assicuro che avrò visto al massimo 10 vipere (o bisce xchè non sono stato li a guardare).
Quindi la possibilità di trovarne è davvero molto bassa. Su sentieri frequentati si riduce notevolmente xchè di norma se non la pesti non ti attacca ma scappa. Insomma basta prestare un po' d'attenzione.
Certo non posso assicurarti che non accadra mai nulla al 100% ma al 99% si.

Ciao
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Messaggio  alex65 Mer Set 08 2010, 13:48

Mi viene da fare la battuta che chi e' stato morso... non e' qui a raccontarlo Very Happy

L'unica persona che conosco che e' stata morsa da una vipera e' un ragazzo che ha prima sollevato il sasso, ha trovato il serpentello e poi,
non pago, e' anche andato a prenderlo con le mani. Era sulle dolomiti zona Cime di Lavaredo (ma non in cima).
Tra l'altro con l'occasione ho scoperto che non usano piu' il siero antivipera ma (per lo meno in questo caso) hanno fatto cure di cortisone.

Personalmente le poche passeggiate che ho fatto quest'anno ad asiago (Cima Caldiera e Malga Fiara) sono stato in sandali/scalzo come mio solito ma con in mente il problema vipere. Credo che, come diceva Enzo, sandali o scalzi faccia poca differenza per una vipera.
Il vero pericolo che si corre stando scalzi e' di toccare i fili elettrificati per le mucche. L'anno scorso mi sono preso una bella scossetta e credo che se fossi stato coi sandali non sarebbe successo.


Ne approfitto per chiedere un consiglio ai montanari. Mi sono convinto ad andare a fare qualche via ferrata con un amico, arte del cui sono completamente digiuno. Ho comprato l'attrezzatura (caschetto, imbracatura e moschettoni) me mi sono reso conto che mi servono anche le scarpe.

Qual'e' la vostra esperienza? Credo che in sandali non sia molto saggio.... oppure in fin dei conti si puo'?
Mi secca molto spendere una cifretta per delle scarpe che userei pochi giorni l'anno quando mi arrampico. D'altra parte se le considero parte dell'attrezzatura dovrei comprarle...

Sapete darmi un consiglio?
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Messaggio  bfpaul Mer Set 08 2010, 22:08

alex65 ha scritto:Mi viene da fare la battuta che chi e' stato morso... non e' qui a raccontarlo Very Happy

L'unica persona che conosco che e' stata morsa da una vipera e' un ragazzo che ha prima sollevato il sasso, ha trovato il serpentello e poi,
non pago, e' anche andato a prenderlo con le mani. Era sulle dolomiti zona Cime di Lavaredo (ma non in cima).
Tra l'altro con l'occasione ho scoperto che non usano piu' il siero antivipera ma (per lo meno in questo caso) hanno fatto cure di cortisone.

Personalmente le poche passeggiate che ho fatto quest'anno ad asiago (Cima Caldiera e Malga Fiara) sono stato in sandali/scalzo come mio solito ma con in mente il problema vipere. Credo che, come diceva Enzo, sandali o scalzi faccia poca differenza per una vipera.
Il vero pericolo che si corre stando scalzi e' di toccare i fili elettrificati per le mucche. L'anno scorso mi sono preso una bella scossetta e credo che se fossi stato coi sandali non sarebbe successo.


Ne approfitto per chiedere un consiglio ai montanari. Mi sono convinto ad andare a fare qualche via ferrata con un amico, arte del cui sono completamente digiuno. Ho comprato l'attrezzatura (caschetto, imbracatura e moschettoni) me mi sono reso conto che mi servono anche le scarpe.

Qual'e' la vostra esperienza? Credo che in sandali non sia molto saggio.... oppure in fin dei conti si puo'?
Mi secca molto spendere una cifretta per delle scarpe che userei pochi giorni l'anno quando mi arrampico. D'altra parte se le considero parte dell'attrezzatura dovrei comprarle...

Sapete darmi un consiglio?
Sono abituato ad andare in montagna rispettando precise regole sulla sicurezza perché sono un AE (Accompagnatore di escursionismo del CAI); nessun accompagnatore ammetterebbe mai ad un'escursione guidata da lui uno scalzo, per ragioni di sicurezza. Infatti nessuna assicurazione riconosce che andare scalzi possa essere più sicuro che con le scarpe da trekking.
Comunque consiglierei di avere TUTTA l'attrezzatura necessaria fra cui l'apposito Kit da ferrata che è altra cosa rispetto a cordini e moschettoni.

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Messaggio  Andrea D Gio Set 09 2010, 10:20

alex65 ha scritto:[...]Ne approfitto per chiedere un consiglio ai montanari. Mi sono convinto ad andare a fare qualche via ferrata con un amico, arte del cui sono completamente digiuno. Ho comprato l'attrezzatura (caschetto, imbracatura e moschettoni) me mi sono reso conto che mi servono anche le scarpe.[...]
Ci sono vie ferrate di tanti livelli di difficoltà, quindi, specie se non sei pratico, ti consiglio un paio di pedule. Quelle che ho io sono basse (a differenza di quelle tradizionali che coprivano la caviglia come gli scarponi) ed hanno la suola in Vibram. Credo che si trovino anche a buon prezzo, e comunque sono un buon investimento anche se (da gimnopodista) le userai poco. Per molte ferrate, poi, vanno bene delle normali scarpe "sportive", basta che siano comode ed abbiano una suola decente.

Io ho fatto soltanto delle ferrate facili, e le ho fatte anche a piedi nudi. Il problema principale sono i gradini realizzati con staffe di acciaio, che possono essere piuttosto dolorose. Poi ci possono essere dei tipi di roccia particolarmente scabra.

Saluti prudenti.

Andrea D

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Messaggio  Enzo Gio Set 09 2010, 10:55

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Messaggio  alex65 Gio Set 09 2010, 19:38

Grazie per i consigli.
sono ben conscio che... tengo famiglia per cui e' bene andare bene attrezzati.
Per quanto riguarda il "kit da ferrata" infatti ho preso proprio un "kit da ferrata" completo.

Per le scarpe il problema e' che quando si chiedono consigli si ottengono consigli standard che non sempre si applicano.

Ad esempio si da per scontato che serve la caviglia alta per evitare storte se si cammina si sentieri sconnessi con sassi.
Ma io li' cammino sempre con i sandali senza problema alcuno. A me le scarpe servono solo nel momento in qui salgo per avere una buona presa sulla
roccia, sui gradini di acciaio etc.
Scarpe basse decenti pero' non mi sembra di averle viste.

Ho individuato d Declaton delle scarpe con la caviglia alta con suola in Vibram per 69 euro.
Credo che prendero' queste con l'idea di infilarmele quando si inizia a scalare e di levarmele per lunghi tratti di cammino per mettermi gli ormai martoriati sandali.

Se il tempo regge andiamo sabato (Cima Gramolon, 1800m di quota, dovrebbe essere una salita facile per principianti)
Vi terro' aggiornati

saluti
Alessandro
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Messaggio  Andrea77 Gio Set 09 2010, 20:29

Ne approfitto per chiedere un consiglio ai montanari. Mi sono convinto ad andare a fare qualche via ferrata con un amico, arte del cui sono completamente digiuno. Ho comprato l'attrezzatura (caschetto, imbracatura e moschettoni) me mi sono reso conto che mi servono anche le scarpe.

Qual'e' la vostra esperienza? Credo che in sandali non sia molto saggio.... oppure in fin dei conti si puo'?
Mi secca molto spendere una cifretta per delle scarpe che userei pochi giorni l'anno quando mi arrampico. D'altra parte se le considero parte dell'attrezzatura dovrei comprarle...

---
http://www.vieferrate.it/
Abbigliamento:
casco, imbrago, set da ferrata omologato
X le scarpe dipende dal tipo di percorso e dal tuo allenamento ad andare scalzo. Personalmente non ne ho mai fatte scalze. Consiglio scarpe anche basse ma con suola in vibram (qualcuno si avventura anche con scarpe da tennis, se proprio semplice e non vuoi prendere degli scarponi apposta prova con quelle se le hai anche se ovviamente non sono il massimo).
Una volta ho visto un tizio in sandali su una ferrata molto impegnativa a bassa quota salvo poi scoprire che era un alpinista di livello e che quella ferrata la faceva 2 volte a settimana.

Altro sito interessante: http://www.gulliver.it/index.php

Ciao
Andrea
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Messaggio  alex65 Ven Set 10 2010, 11:37

Comprate.
Sono arrivato quindi a un totale di 200 Euro. Ora mi devo arrampicare per forza!!
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Messaggio  alex65 Lun Set 13 2010, 10:20

Arieccomi sano e salvo.
Tanto per cominciare, credevo, parlando di ferrate, di essere off-topic. E invece un bel serpentello mi ci ha fatto subito rientrare.
a pochi metri dalla vetta su un prato al sole mi sono ritrovato e 2 metri da un serpendello. Non sono un esperto ma di bisce e biacchi ne ho visti tanti, e questo non era ne uno nell'altro. Tendo quindi a pensare che fosse una viperetta.
Io ho fatto un salto indietro e lui pure.

Ovviamente mi sono rimesso le scarpe che avevo usato per la ferrata e che mi ero tolto per rimettermi i sandali una volta che avevamo finito di arrampicare.

Per quanto riguarda l'arrampicarsi in se, ovviamente con le scarpe adatte e' stato piu' semplice, pero' che sollievo rimettersi i sandali!!

PS Per andare un po off-topic segnalo invece di avere visto un turista con moglie e figlioletto scalzo per Padova. Convinto fosse qualcuno del forum l'ho fermato per parlargli ma mi ha, in modo anche un po' secco, ignorato parlando in inglese.

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Messaggio  Enzo Lun Set 13 2010, 21:21

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Messaggio  lucignolo Mar Set 14 2010, 21:42

Enzo ha scritto:In genere non c'è tempo per intervistare il serpentello e chiedere se è una vipera Very Happy
Una coda tozza che diventa sottile all'ultimo momento è un attendibile segnale d'allarme, come anche uno zig zag sul dorso, come una sorta di fulmine che percorre tutto il serpente (Marasso Palustre, molto aggressivo).
La testa triangolare, ben distinta dal resto del corpo, effettivamente è, forse, un aspetto difficile da cogliere.
Forse la coda lo è di più, perché è più probabile cogliere il rettile nella fase di fuga.
Senza parlare delle pupille da gatto della vipera: chi si avvicina per vederle?
Ovviamente, ha morso i guanti con una forza imprevedibile e la testa, grazie alla mascella divisa, diventava così piatta che a stento riuscivo a tenerla ferma, davvero una piccola furia Very Happy
Questa tua ultima frase mi fa molto riflettere.
Attenti a non farsi ingannare da certi films naturalistici: tenere fra le dita un serpente, specie se velenoso, è cosa da lasciar fare a persone perfettamente addestrate.
Vale anche per scoiattoli, tassi, gatti ecc.
Hanno una forza e delle risorse che permette loro di sopravvivere ad una moltitudine di situazioni ambientali avverse.
Sono davvero delle furie incontrollabili: cambiate strada!
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Messaggio  Enzo Mer Set 15 2010, 07:45

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Messaggio  alex65 Mer Set 15 2010, 14:33

Ho cercato un po' in rete foto di serpenti. Non ho trovato molto che gli somigliasse.
Sti serpenti sono tutti diversi e tutti uguali...
Una che gli somiglia puo' essere questa
In montagna a piedi nudi. E le vipere? NM.jpg_2008825203142_NM

che non e' una vipera, si trova quasi solo in sardegna ed e' molti simile ad una vipera...
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Messaggio  Enzo Mer Set 15 2010, 20:37

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Messaggio  freealex Gio Set 16 2010, 00:24

In tutti questi anni ho avuto un incontro ravvicinato con una vipera una sola volta ... una quindicina d' anni fa, durante una passeggiata in camporella con la fidanzata mentre eravamo seduti su di un sasso, nel mezzo di uno spiazzo d' erba alta sulle colline livornesi a meno di un metro dai nostri piedi - calzanti scarpe da ginnastica - ci accorgemmo che c' era una grossa vipera che disturbata dal nostro arrivare pian pianino se ne andava riguadagnando la sicurezza delle frasche della macchia che ci circondava. Non successe assolutamente niente, noi fermi e immobili rimanemmo estasiati dai meravigliosi colori tendenti al marrone del suo corpo e ... cercammo un altro posto per 'guardare le nuvole che passavano'.

Il periodo che ho rascorso in Toscana, in una zona statisticamente molto frequentata da questi rettili potenzialmente letali per l' uomo mi sono sempre posto il problema di cosa fare se io fossi stato morso da una vipera o uno dei miei due cani.

Un tempo sui sentieri che portavano alla macchia spesso c' erano dei cartelli con sopra segnate le istruzioni su come fare se si fosse rimasti vittima del morso di una vipera: laccio emostatico a monte del morso (tipico per i due fori profondi) e succhiare via il sangue e il veleno dall' incisione che dovrebbe essere fatta in prossimità dei fori dei denti con una lama affilata. Per questa operazione tra l' altro vendono in farmacia un kit composto da un laccio emostatico, disinfettante, lancetta affilata e una siringa senza ago con una molla per succhiare il veleno. Oltre a questo kit, mi sono sempre portato dietro una siringa con un flaconcino di cortisone (fornitomi dal mio veterinario) da somministrare al cane nel caso in cui ad essere morso fosse stato uno dei mie due labrador.
Fortunatamente non ne ho mai avuta la necessità.

Ad ogni modo in certe zone non è raro che ad essere morsi dalla vipera siano proprio i cani ... soprattutto quelli dei cacciatori. A mia memoria ho solo il ricordo di due persone morse dalla vipera nelle zone dove sono cresciuto, un mio compagno di giochi ai tempi delle scuole elementari a Quercianella (LI) con esito non fatale e un uomo adulto che andava in mountain-bike in zona Monte Morello (FI) purtoppo con esito fatale per la vittima.

Oggi che vado scalzo in montagna o nei nostri boschi, sto molto attento quando abbandono un sentiero pulito e mi procuro sempre un bastone con cui spostare e battere le frasche e l' erba.

Per il resto nello zaino oltre alle solite dotazioni non mi dimentico mai il cellulare carico, una radio LPD e il GPS.

Certi vecchi cacciatori mi dicevano anche che nel periodo in cui vengono ala luce ii viperotti si doveva stare attenti anche ai rami bassi dei cespugli o di certi alberelli perchè i le piccole vipere, più leggere degli adulti, riuscivano ad arrampicarsi e avrebbero potuto mordere in faccia o al collo ... però non ho mai saputo se questa fosse stata una leggenda metropolitana.

In certe zone le vipere ci sono, sono potenzialmente pericolose ma se non si mettono le mani sotto le pietre al sole e in mezzo all' erba alta ... sicuramente non ci saltano addosso come famelici Tremors!
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Messaggio  Enzo Gio Set 16 2010, 08:27

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Messaggio  lucignolo Ven Set 17 2010, 21:26

alex65 ha scritto:Ho cercato un po' in rete foto di serpenti. Non ho trovato molto che gli somigliasse.
Sti serpenti sono tutti diversi e tutti uguali...
Una che gli somiglia puo' essere questa
In montagna a piedi nudi. E le vipere? NM.jpg_2008825203142_NM

che non e' una vipera, si trova quasi solo in sardegna ed e' molti simile ad una vipera...
NON esistono serpenti velenosi in Sardegna.
Vorrei sapere come hai fatto a trovare questa immagine, perché "http://www.naturamediterraneo.com/Public/data7/" mi richiede credenziali e mi vieta l'accesso.
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Messaggio  lucignolo Ven Set 17 2010, 22:03

freealex ha scritto:Un tempo sui sentieri che portavano alla macchia spesso c' erano dei cartelli con sopra segnate le istruzioni su come fare se si fosse rimasti vittima del morso di una vipera: laccio emostatico a monte del morso (tipico per i due fori profondi) e succhiare via il sangue e il veleno dall' incisione che dovrebbe essere fatta in prossimità dei fori dei denti con una lama affilata. Per questa operazione tra l' altro vendono in farmacia un kit composto da un laccio emostatico, disinfettante, lancetta affilata e una siringa senza ago con una molla per succhiare il veleno.
ATTENTI.
Posseggo anch'io questo kit, vecchio di almeno un decennio.
Nuove evidenze sono state sottoposte alla comunità internazionale.
  1. è condivisa da tutti la pericolosità del siero antivipera.
    Il veleno viperico viene iniettato in un cavallo, in dosi ripetute ed il cavallo produce anticorpi contro la sostanza estranea.
    Con metodiche tecnologicamente avanzate si isolano gli anticorpi anti-veleno senza altre proteine presenti nel siero di cavallo e questo riduce le probabilità di incorrere in problemi anafilattici.
    Però anche gli anticorpi anti-veleno prodotti dal cavallo sono di cavallo, quindi proteine estranee a quelle umane e come tali possono indurre una risposta difensiva da parte del nostro corpo.
    Nella peggiore delle ipotesi la cura potrebbe essere peggio della malattia.
    Per questo motivo le linee guida moderne raccomandano di non somministrare antisieri antivipera.
  2. tagliare e succhiare con forza vuol dire permettere al veleno di diffondersi con più efficacia, perché, sì, potete aspirare veleno, ma è evidente che più vasi sanguigni rompiamo, più apriamo le autostrade alle tossine per invadere l'organismo.
    Per cui buoni e tranquilli e lasciamo fare ai soccorsi.
    Soccorsi: certamente, perché il buon senso impone di andare in montagna almeno in due e se non lo fate siete dei pazzi incoscenti.
    Uno andrà a chiedere aiuto, l'altro riceverà meno danni stando buono e tranquillo.
    In ospedale inietteranno antisieri, ma sotto rigoroso controllo medico.
Oltre a questo kit, mi sono sempre portato dietro una siringa con un flaconcino di cortisone (fornitomi dal mio veterinario) da somministrare al cane nel caso in cui ad essere morso fosse stato uno dei mie due labrador.
Quando andavo in montagna con il mio cane portavo sempre con me una fiala di siero antivipera (da tenere rigorosamente freddo) ed una di Bentelan da somministrare in contemporanea per prevenire crisi anafilattiche.
Con il cane non ci sono alternative: data la piccola massa corporea il veleno di vipera lo porterebbe a morte certa, quindi si deve rischiare.
E poi pregate, se volete bene al vostro amico a quattro zampe.
Certi vecchi cacciatori mi dicevano anche che nel periodo in cui vengono ala luce ii viperotti si doveva stare attenti anche ai rami bassi dei cespugli o di certi alberelli perchè i le piccole vipere, più leggere degli adulti, riuscivano ad arrampicarsi e avrebbero potuto mordere in faccia o al collo ... però non ho mai saputo se questa fosse stata una leggenda metropolitana.
Che megastr.....a!
In certe zone le vipere ci sono, sono potenzialmente pericolose ma se non si mettono le mani sotto le pietre al sole e in mezzo all' erba alta ... sicuramente non ci saltano addosso come famelici Tremors!
Non vedo bene l'andare scalzo in molte zone di natura.
Tralasciando il discorso infettivologico, spine e pietre taglienti, lo farei solo dietro ad un paio di amici calzati che mi aprono la strada.
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Messaggio  Enzo Sab Set 18 2010, 14:51

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Messaggio  lucignolo Sab Set 18 2010, 18:55

Enzo ha scritto:
lucignolo ha scritto:Uno andrà a chiedere aiuto, l'altro riceverà meno danni stando buono e tranquillo.
Come la barzelletta dei due cacciatori Very Happy
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In montagna a piedi nudi. E le vipere? Empty Re: In montagna a piedi nudi. E le vipere?

Messaggio  Andrea77 Sab Set 18 2010, 22:06

Personalmente è dal 1998 che vado in montagna quasi tutti i fine settimana. E' vero che non ci vado quasi mai scalzo ma vi assicuro che tra i morti in montagna quelli che muoiono x il morso di una vipera sono una percentuale bassissima.

http://testadicavolo.blogspot.com/2009/05/la-montagna-e-i-suoi-pericoli-lattivita.html

Quindi muniamoci eventualmente dei bastoncini che oltre ad aiutarci a camminare e a prevenire problemi alle ginocchia possono servire a smuovere il terreno dove magari si può temere ci sia una vipera (e fare rumore) e guardiamo dove mettiamo i piedi. Se non la pestiamo è difficile che la vipera attacchi. Occhio anche a non rovistare con le mani pietre o altro.

Quindi io non farei eccessivi allarmismi x le vipere ma state attenti xchè i pericoli in montagna sono ben altri.
Ora nn so a che livello siano le vostre suole ma con le mie posso fare gite piuttosto semplici e a basso rischio.
Proprio x il fatto di essere scalzo il rischio di farsi male ad un piede o di prendersi una storta aumenta anche sul facile ma basta muoversi con cautela (andando scalzi, a meno che uno non abbia le suole molto allenate, andrai x forza + piano soprattutto in discesa dove è + facile scivolare e farsi male). Mi è capitato nelle mie rare esperienze in situazioni particolari come Medjugorje o Croaght Patrik dove c'è un sacco di gente totalmente incapace di muoversi e vi assicuro che gli scalzi, muovendosi x forza di cose con maggior cautela, non cadono mai al contrario dei calzati.
Mi rendo conto che di norma chi va in montagna è + preparato e meglio equipaggiato rispetto ai pellegrini ma sono comunque convinto che noi andando scalzi impiegheremo + tempo ma arriveremo quasi sicuramente sani e salvi.
Va da se che è sempre meglio avere con se almeno un paio di sandali e ovviamente è buona norma muoversi almeno in 2 anche se spesso i percorsi che si fanno sono frequentati da altri escursionisti e quindi se proprio partiamo soli in realtà non lo siemo xchè lungo il percorso si trova sempre qualcuno (ovviamente dipende sempre da dove andiamo un conto è una gita in Val Grande (valle selvaggi apoco frequentata dovìè facile perdersi) un altro sono le 5 terre (dove spesso sei in coda)).
Ricordarsi che il cellulare è utile x chiamare il 118 ma non sempre prende.

Ciao
Andrea
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