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Accedibrrrina, neve e vento
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brrrina, neve e vento
Marco53 Lun Nov 29 2010, 08:26
Una condizione che sembrerebbe poco ideale per uno scalzista. Ma, dopo la nevicata di ieri, che è trascorsa in varie faccende con scarpe, stamattina non ho resistito e i miei piedini mi hanno cheisto di fare ugualmente il solito tragitto casa-fermata mezzi pubblici di Piazza Castello fuori dalle scarpe. Li ho accontentati anche se nei Giardini Reali vi erano strati di brina frammisti a chiazze di neve di ieri. Dopo i primissimi istanti di repulsa ecco che arriva il sangue e comincia quel fenomeno di riscaldamento che va avanti anche quando passo in qualche residua pozzanghera su cui si stende un microvelo di ghiaccio.
Il vento si insinua sotto la suola bagnata dano una sensazione di freddo intenso, ma il di sopra del piede è asciutto e il calore scende e pervade la suola a ogni passo
E' magnifico. In un primo momento pensavo di rimettere le scarpe prima di entrare in piazza Castello, ma poi decido di proseguire anche se le probabilità di incontrare gente aumentano e così attraverso in diagonale la piazza, allo scoperto e punto sul monumento di Emanuele Filiberto di Savoia che è dirimpetto a via Po. I miei piedi percorrono il granito perfettamente liscio con cui è fatto, che d'inverno diventa più gelato del ghiaccio e poi arrivano dall'altra parte. La fermata è a 30 metri e rimetto le scarpe. I piedi continuano a scaldare il corpo e - purtroppo - ricomincia la routine settimanale nel peggiore dei modi salendo su un moderno bus confortevolmente riscaldato (!) che tende a farmi sudare. Per fortuna cambio mezzo dopo due fermate e ne prendo uno tradizionale a riscaldamento corporeo dei viaggaitori e, finché sono pochi, sto un po' meglio.
Vi scrivo dall'ufficio con le scarpe sfilate sotto la scrivania e auguro a tutti una buona settimana.
Saluti brinati
Marco
Il vento si insinua sotto la suola bagnata dano una sensazione di freddo intenso, ma il di sopra del piede è asciutto e il calore scende e pervade la suola a ogni passo
E' magnifico. In un primo momento pensavo di rimettere le scarpe prima di entrare in piazza Castello, ma poi decido di proseguire anche se le probabilità di incontrare gente aumentano e così attraverso in diagonale la piazza, allo scoperto e punto sul monumento di Emanuele Filiberto di Savoia che è dirimpetto a via Po. I miei piedi percorrono il granito perfettamente liscio con cui è fatto, che d'inverno diventa più gelato del ghiaccio e poi arrivano dall'altra parte. La fermata è a 30 metri e rimetto le scarpe. I piedi continuano a scaldare il corpo e - purtroppo - ricomincia la routine settimanale nel peggiore dei modi salendo su un moderno bus confortevolmente riscaldato (!) che tende a farmi sudare. Per fortuna cambio mezzo dopo due fermate e ne prendo uno tradizionale a riscaldamento corporeo dei viaggaitori e, finché sono pochi, sto un po' meglio.
Vi scrivo dall'ufficio con le scarpe sfilate sotto la scrivania e auguro a tutti una buona settimana.
Saluti brinati
Marco
Marco53- Numero di messaggi : 1098
Data d'iscrizione : 02.01.08
Re: brrrina, neve e vento
Biagio Mar Dic 07 2010, 22:13
Ah, Piazza Castello, il centro del mondo... Quanti bei ricordi attorno a quella piazza!
I Giardini Reali, Via Po e le sue magnifiche librerie e vetrine, l'acqua che scorre lenta sotto i Murazzi...
Ricordo, attraverso un vicolo, lo scorcio della magnifica facciata bianca dei Palazzo Madama, che illuminata si staglia sul blu dell'aurora invernale e sulla guglia lontana della Mole mentre passo col tram da via XX Settembre al mattino presto...
Non rimpiango di essermi trasferito in provincia perché ora posso dare libero sfogo alla mia natura "selvatica", ma il centro della mia Torino è davvero meraviglioso!
Un giorno, quando avranno cacciato tutte le auto dai centri storici e deportato tutti i barbari del cemento selvaggio, le nostre splendide città torneranno ad essere quei magnifici salotti che ci invidiano in tutto il mondo. In Italia viviamo seduti su un'eredità artistica smisurata che con un po' di attenzione e di lungimiranza potrebbe fare nostro Paese il più bello del mondo.
Scusate la divagazione. Prometto non lo faccio più!
I Giardini Reali, Via Po e le sue magnifiche librerie e vetrine, l'acqua che scorre lenta sotto i Murazzi...
Ricordo, attraverso un vicolo, lo scorcio della magnifica facciata bianca dei Palazzo Madama, che illuminata si staglia sul blu dell'aurora invernale e sulla guglia lontana della Mole mentre passo col tram da via XX Settembre al mattino presto...
Non rimpiango di essermi trasferito in provincia perché ora posso dare libero sfogo alla mia natura "selvatica", ma il centro della mia Torino è davvero meraviglioso!
Un giorno, quando avranno cacciato tutte le auto dai centri storici e deportato tutti i barbari del cemento selvaggio, le nostre splendide città torneranno ad essere quei magnifici salotti che ci invidiano in tutto il mondo. In Italia viviamo seduti su un'eredità artistica smisurata che con un po' di attenzione e di lungimiranza potrebbe fare nostro Paese il più bello del mondo.
Scusate la divagazione. Prometto non lo faccio più!
Biagio- Numero di messaggi : 369
Data d'iscrizione : 19.10.10
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