Il disagio di farsi vedere scalzi
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Il disagio di farsi vedere scalzi
Ci ho pensato a lungo e sono arrivato alla conclusione che il disagio che si può provare camminando scalzi in pubblico in realtà non deriva se non in minima misura dal timore della reazione della gente.
Ammesso che ci notino (e non è affatto ovvio), che potrebbero mai farci? Potrebbero essere un po’ incuriositi, sorridere alle nostre spalle, nei peggiore dei casi scandalizzarsi un po’ (se in conflitto con se stessi), ma è veramente ben poca cosa. Non siamo così importanti per gli altri.
Anche chi ci è più vicino, dopo aver conosciuto i nostri pregi e i nostri difetti, si forma una sua immagine di noi, che tra le altre cose include (e quindi accetta) qualche nostra stranezza. Insomma: prima o poi si abitua.
Il problema va ricercato molto più vicino e precisamente in noi stessi, nella nostra maggiore o minore disponibilità a proporci agli altri con una immagine sincera, anche se “imperfetta”, anche se fuori dagli schemi consueti.
Ammesso che ci notino (e non è affatto ovvio), che potrebbero mai farci? Potrebbero essere un po’ incuriositi, sorridere alle nostre spalle, nei peggiore dei casi scandalizzarsi un po’ (se in conflitto con se stessi), ma è veramente ben poca cosa. Non siamo così importanti per gli altri.
Anche chi ci è più vicino, dopo aver conosciuto i nostri pregi e i nostri difetti, si forma una sua immagine di noi, che tra le altre cose include (e quindi accetta) qualche nostra stranezza. Insomma: prima o poi si abitua.
Il problema va ricercato molto più vicino e precisamente in noi stessi, nella nostra maggiore o minore disponibilità a proporci agli altri con una immagine sincera, anche se “imperfetta”, anche se fuori dagli schemi consueti.
Biagio- Numero di messaggi : 368
Data d'iscrizione : 19.10.10
Re: Il disagio di farsi vedere scalzi
Quoto al 100%!Biagio ha scritto:Ci ho pensato a lungo e sono arrivato alla conclusione che il disagio che si può provare camminando scalzi in pubblico in realtà non deriva se non in minima misura dal timore della reazione della gente
Quoto al 110%!!Biagio ha scritto:
Ammesso che ci notino (e non è affatto ovvio), che potrebbero mai farci? Potrebbero essere un po’ incuriositi, sorridere alle nostre spalle, nei peggiore dei casi scandalizzarsi un po’ (se in conflitto con se stessi), ma è veramente ben poca cosa. Non siamo così importanti per gli altri.
Anche chi ci è più vicino, dopo aver conosciuto i nostri pregi e i nostri difetti, si forma una sua immagine di noi, che tra le altre cose include (e quindi accetta) qualche nostra stranezza. Insomma: prima o poi si abitua.
Quoto al 120%!!! (pare che la matematica non sia il mio forte )Biagio ha scritto:
Il problema va ricercato molto più vicino e precisamente in noi stessi, nella nostra maggiore o minore disponibilità a proporci agli altri con una immagine sincera, anche se “imperfetta”, anche se fuori dagli schemi consueti.
Grazie per questo bellissimo post; è uno dei più positivi e costruttivi (e VERI) che ho letto ultimamente
(e non roviniamolo col solito maseilmiocapomivede )
Ciao
Christian
hadashi- Numero di messaggi : 772
Età : 52
Data d'iscrizione : 08.05.09
Re: Il disagio di farsi vedere scalzi
Ma siamo perfettamente d'accordo. Il coraggio non sta nell'affrontare il giudizio degli altri, ma nello sconfiggere i propri freni inibitori. Del resto mi pare persino scontato il fatto che, chi più chi meno, abbiamo assorbito, e più di quanto non immaginiamo, la cultura dilagante e, spesso, nella stessa misura l'abbiamo fatta nostra (almeno a livello di comportamenti); per cui spesso andare scalzi è in primo luogo "andare contro noi stessi" o contro quella parte di noi che ha adeguato il proprio pensiero alla cultura di cui "siamo impastati".
Del resto sappiamo perfettamente che normalmente il rispetto di certi "canoni comportamentali" rappresenta una garanzia di integrazione sociale, per cui metterli in discussione, spesso, ci fa insorgere il dubbio se il nostro comportamento possa "estrometterci", in qualche modo dal contesto nel quale siamo inseriti, e questo non perchè siano gli altri ad escluderci, ma perchè la responsabilità di questo ricadrebbe solo su di noi.
Il nostro Club, il sito, il forum, l'informazione che attraverso di essi vogliamo portare, forse non servirà più di tanto a modificare certe abitudini e certi modi di vedere il bf da parte degli altri, ma può rappresentare per noi stessi un valido supporto psicologico; della serie :"Si, cammino scalzo ma continuo ad essere parte di questa società, e, spiegando le mie ragioni, voglio continuare a farne parte."
P.S. Scusate però; perchè avete postato questo argomento negli OT ? Più "topic" di questo.....!
Del resto sappiamo perfettamente che normalmente il rispetto di certi "canoni comportamentali" rappresenta una garanzia di integrazione sociale, per cui metterli in discussione, spesso, ci fa insorgere il dubbio se il nostro comportamento possa "estrometterci", in qualche modo dal contesto nel quale siamo inseriti, e questo non perchè siano gli altri ad escluderci, ma perchè la responsabilità di questo ricadrebbe solo su di noi.
Il nostro Club, il sito, il forum, l'informazione che attraverso di essi vogliamo portare, forse non servirà più di tanto a modificare certe abitudini e certi modi di vedere il bf da parte degli altri, ma può rappresentare per noi stessi un valido supporto psicologico; della serie :"Si, cammino scalzo ma continuo ad essere parte di questa società, e, spiegando le mie ragioni, voglio continuare a farne parte."
P.S. Scusate però; perchè avete postato questo argomento negli OT ? Più "topic" di questo.....!
Re: Il disagio di farsi vedere scalzi
hadashi ha scritto:Grazie per questo bellissimo post; è uno dei più positivi e costruttivi (e VERI) che ho letto ultimamente
(e non roviniamolo col solito maseilmiocapomivede )
Hai ragione.
Se il capo ti vedesse sarebbe molto incuriosito e se sa che sei una brava persona che si impegna, al più penserebbe che sei un po' strano.
Hai fatto benissimo a specificare "ultimamente", perché secondo me (guardate i commenti su altri fora riguardo a vari argomenti: fioccano insulti ed offese difficili da tollerare) il nostro forum è uno dei più belli di sempre, per contenuti e per correttezza.
Basta rendersi conto che non siamo perfetti.
Scusa se esco un attimo dai binari, ma ti voglio raccontare un aneddoto personale: circa un mese fa ho avuto una discussione molto accesa con un medico dell'unità operativa per cui lavoro, per motivi che andavano in forte contraddizione con le esigenze funzionali del laboratorio, ma che potevano stimolare ad implementare un servizio più consono verso alcune particolari esigenze dei pazienti.
Due giorni dopo ho organizzato una riunione con i colleghi biologi e con il capo dei tecnici di laboratorio biomedico, arrivando ad un compromesso soddisfacente per tutti.
Orbene, al di la della diatriba, la dottoressa implicata nella discussione, che ritengo molto intelligente, mi ha detto una cosa che mi ha fatto molto riflettere: "Se ti incavoli vuol dire che ti piace ancora il tuo lavoro e che l'argomento ti interessa.
Altrimenti avresti proseguito per la rua strada senza pervenire ad una soluzione".
Ecco, ne faccio tesoro: il giorno in cui non ci saranno più discussioni fra di noi, anche a costo di inc......i, allora il forum sarà davvero morto.
Se una cosa ti interessa davvero, allora è facile che ci si infervori e si alzi la voce.
E da appassionato di fumetti, mi viene in mente una frase amareggiata di Giulio Cesare nei confronti di quei maledetti Galli del villaggio di Asterix, "Che si scannano tutti i giorni e sempre pronti a menar le mani, ma INDISSOLUBILMENTE LEGATI".
Ecco, io il nostro club lo vedo così: un'accozzaglia di galli litigiosi e forti di carattere, ma indissolubilmente legati quando arriva una minaccia esterna che vorrebbe appiccicarci l'etichetta dei matti da rinchiudere in un recinto.
Ultimo commento: è un bisogno psicologico ineliminabile ricevere un giudizio sociale positivo e dare un'immagine di noi stessi che sia il più possibile conforme alle aspettative sociali più alte e mi dica Luca T. se sbaglio.
Perciò andare scalzi fuori casa, cioè rendendo pubblici i vizi privati, rimane ancora una grande sfida non verso la società, ma bensì verso se stessi.
Vuol dire mettere in discussione ciò che pensiamo di noi e rischiare che si incrini quella bella immagine che vorremmo vendere a tutti.
Specchio, specchio fatato dimmi: chi è il più bello del reame?
Se il capo ti vedesse sarebbe molto incuriosito e se sa che sei una brava persona che si impegna, al più penserebbe che sei un po' strano.
Hai fatto benissimo a specificare "ultimamente", perché secondo me (guardate i commenti su altri fora riguardo a vari argomenti: fioccano insulti ed offese difficili da tollerare) il nostro forum è uno dei più belli di sempre, per contenuti e per correttezza.
Basta rendersi conto che non siamo perfetti.
Scusa se esco un attimo dai binari, ma ti voglio raccontare un aneddoto personale: circa un mese fa ho avuto una discussione molto accesa con un medico dell'unità operativa per cui lavoro, per motivi che andavano in forte contraddizione con le esigenze funzionali del laboratorio, ma che potevano stimolare ad implementare un servizio più consono verso alcune particolari esigenze dei pazienti.
Due giorni dopo ho organizzato una riunione con i colleghi biologi e con il capo dei tecnici di laboratorio biomedico, arrivando ad un compromesso soddisfacente per tutti.
Orbene, al di la della diatriba, la dottoressa implicata nella discussione, che ritengo molto intelligente, mi ha detto una cosa che mi ha fatto molto riflettere: "Se ti incavoli vuol dire che ti piace ancora il tuo lavoro e che l'argomento ti interessa.
Altrimenti avresti proseguito per la rua strada senza pervenire ad una soluzione".
Ecco, ne faccio tesoro: il giorno in cui non ci saranno più discussioni fra di noi, anche a costo di inc......i, allora il forum sarà davvero morto.
Se una cosa ti interessa davvero, allora è facile che ci si infervori e si alzi la voce.
E da appassionato di fumetti, mi viene in mente una frase amareggiata di Giulio Cesare nei confronti di quei maledetti Galli del villaggio di Asterix, "Che si scannano tutti i giorni e sempre pronti a menar le mani, ma INDISSOLUBILMENTE LEGATI".
Ecco, io il nostro club lo vedo così: un'accozzaglia di galli litigiosi e forti di carattere, ma indissolubilmente legati quando arriva una minaccia esterna che vorrebbe appiccicarci l'etichetta dei matti da rinchiudere in un recinto.
Ultimo commento: è un bisogno psicologico ineliminabile ricevere un giudizio sociale positivo e dare un'immagine di noi stessi che sia il più possibile conforme alle aspettative sociali più alte e mi dica Luca T. se sbaglio.
Perciò andare scalzi fuori casa, cioè rendendo pubblici i vizi privati, rimane ancora una grande sfida non verso la società, ma bensì verso se stessi.
Vuol dire mettere in discussione ciò che pensiamo di noi e rischiare che si incrini quella bella immagine che vorremmo vendere a tutti.
Specchio, specchio fatato dimmi: chi è il più bello del reame?
lucignolo- Numero di messaggi : 2661
Età : 69
Data d'iscrizione : 02.01.08
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