passo dopo passo: audere semper

Buon ferragosto a tutti!
Scrivo per celebrare una mia vittoria ! Una nuova vittoria…

Voi sapete che nella mia città, a parte qualche piccola sortita intorno a casa mia e le mie corse per strada a piedi nudi, non ho mai osato di più ….

Ma due giorni fa, forse perché conscio del sentirmi bene con me stesso ed anche perché i miei piedi avevano caldo anche solo con i sandali infradito, sono uscito di casa scalzo.
Dopo aver parcheggiato l’auto mi sono avviato a piedi (nudi) ad una visita medica, quasi ignorato dai più (forse perché ero in zona marina, ovvero in prossimità della spiaggia….) Ma il meglio è stato che uscito di li, sono andato a fare spesa, sempre scalzo.
La mia fruttivendola ha dato l’impressione di non rendersene conto, a parte una cliente che mi guardava incuriosita. Poi nella salumeria, il panettiere ed infine, dulcis in fundo, alla Conad!! ! Ed anche qui, se devo dire, pochi parvero rendersene conto, a parte un paio di bimbi che con il ditino mi indicarono stupiti alla mamma…
Bellissimo!
Io penso che se ti senti tranquillo, sicuro, quindi normale, anche gli altri non notano quella “differenza” tra loro e te…. Al contrario, se ti guardi in giro per carpire sguardi, o se osservi, i tuoi piedi, ed in un certo senso ti senti “imbarazzato”, fuori luogo … è come mettessi una freccia sopra la testa e ti indicassi agli altri … guardatemi sono scalzo, sono un “alieno” !
Sarà così? Io credo in buona percentuale.
Certo io ho anche voluto ignorare quel senso di protezione che ho sempre avuto per la mia “immagine”, che un tempo fu molto pubblica …. Ma ormai molti dei miei concittadini, conoscenti, amici o parenti, sanno, anche per avermi visto, che io corro scalzo, quindi ormai l’immagine l’ho un poco modificata.

Pensate che ieri sera c’è stato un incontro della mia società di atletica per un test in vista di due gare, la mezza di Arenzano e la maratona di Firenze… Uscendo dagli spogliatoi scalzo , chi ancora non lo sapeva, mi ha accolto con la battuta “guarda che hai dimenticato le scarpe negli spogliatoi” … e ancora un giovanotto nel gruppo …”ragazzi facciamo una colletta per comprargli le scarpe…” . Ma poi durante i 25 giri di pista, qualcuno mi chiedeva :” ma come si corre scalzi?”, “non ti fanno male i piedi?” e via così … Ovviamente ho proposto loro di provare, almeno una volta, magari solo sull’erba o in pista ed avrebbero convenuto che si corre meglio, più sani e veloci….
Purtroppo il lavoro di questi giorni (di vacanza per molti e quindi di maggior impegno per me), non mi consente molto tempo libero, ma soprattutto mi obbliga a troppe ore di sopportazione delle ….scarpe!!!!

Ora vado a dormire, poiché domattina presto farò fare un bel allenamento a piedi e gambe … una ventina di chilometri di corsa!
Ciao a tutti ed ancora … Buon Ferragosto!
Pino

Leggendo il post di Pino,quì sopra,mi viene in mente una cosa. A parte che leggo sempre con molto interesse le varie esperienze personali,a mio avviso frutto delle piccole grandi vittorie per chi sta continuando ad andare scalzo fuori casa. Verissimo il fatto che se noi ci poniamo con un atteggiamento disinvolto,la gente nota sì e no se siamo scalzi. Aggiungo anche che (parlo per me) è importante non fare caso agli sguardi della gente. Proprio oggi pomeriggio,ho fatto circa due ore di bici,ovviamente pedalando scalzo. Durante il mio tragitto,ho incontrato molte persone,fra le quali anche ciclisti. Sicuramente avranno notato che pedalavo scalzo,ma com'è ormai mia abitudine,non ho mai incrociato i loro sguardi. Non l'ho fatto per timidezza,ma per il fatto che presumo che così facendo,possa dare l'ìmpressione di essere sicuro di me. Questo atteggiamento mi ha aiutato e mi sta aiutando ancora adesso a rendermi "impermeabile" (come dice un amico) agli sguardi della gente e a darmi ogni volta il coraggio e lo slancio di andare scalzo fra la gente. Chicco.

Anni fa, in uno spettacolo di Dario Fo, vidi una gag strepitosa: si parlava, portandolo agli estremi, di come reagire se all'improvviso uno si trova in pieno centro città, in mezzo alla folla, completamente nudo.
Prima veniva illustrata la reazione più abituale: il malcapitato, vergognandosi come un ladro e coprendosi con entrambe le mani le parti basse, si muoveva vergognoso e tutti, ma proprio tutti, lo guardavano con disprezzo: "Ma non si vergogna?"
Poi veniva illustrata l'altra possibilità: andarsene in giro a testa alta, come se si indossasse un abito di alta moda, indifferenti agli sguardi. Reazione ammirata: "Toh, un lord!".
La gag faceva ridere perché mostrava una sacrosanta verità: spesso gli altri vedono di noi solo quello che mostriamo con il nostro atteggiamento.
Grazie a quella piccola lezione, quando cominciai ad andare in giro scalzo e, come tutti i neofiti, avevo qualche timore, usai l'atteggiamento positivo, quello da "Toh, un lord!".
Ha funzionato.

complimenti Pino per i tuoi progressi!

per me, realizzare che potevo andare dappertutto a piedi nudi nella vita quotidiana, veramente dappertutto, è stato molto bello e mi ha fatto sentire molto più libero!

un saluto dalla svizzera e auguri per le tue gare!
Andrea Grasselli

bfpaul ha scritto:

Pino ha scritto:Buon ferragosto a tutti!
Scrivo per celebrare una mia vittoria ! Una nuova vittoria…

Io penso che se ti senti tranquillo, sicuro, quindi normale, anche gli altri non notano quella “differenza” tra loro e te…. Al contrario, se ti guardi in giro per carpire sguardi, o se osservi, i tuoi piedi, ed in un certo senso ti senti “imbarazzato”, fuori luogo … è come mettessi una freccia sopra la testa e ti indicassi agli altri … guardatemi sono scalzo, sono un “alieno” !
Sarà così? Io credo in buona percentuale.

Ed hai perfettamente ragione.

Se si da' la minima impressione di insicurezza e/o di ricercare l'approvazione di chi vede, ci mettiamo in difficoltà da soli e magari a chi ci vede non importa un accidente. Facciamo forse altrettanto se ci mettiamo un capo di abbigliamento che non ci piace?
Ed ha ragione anche Chicco quando dice che non si deve guardare negli occhi tutti quelli che si incrociano, sia perché potrebbe apparire come un gesto di sfida, sia perché se ci mettiamo le scarpe facciamo forse lo stesso?
Se si guarda chunque si incontra negli occhi, probabilmente qualcuno si volterà per guardarci e vedendoci (o avendoci già visti) scalzi penserà: ah, ecco perché aveva uno sguardo strano ...
Se il nostro comportamento è naturale, stiamo pur certi, pochissimi badano a noi; non crediamoci così importanti!

bfpaul

Anche quì staquoto!!! Chicco.