Brescia: il ritorno
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paolo fratter
bfpaul
contessa scalza
lucignolo
8 partecipanti
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Brescia: il ritorno
AVVISO IMPORTANTE: se soffrite di narcolessia, se vi annoiate facilmente, se pensate che un logorroico come me possa nuocere alla salute, non leggete questo post. Siete avvertiti. L'autore declina ogni responsabilità da danni derivanti alle persone o cose (es. videoterminali esauriti).
Detto questo, iniziamo il lungo cammino. Avete preparato i pop-corns?
--------------------------------------------------------------------------------------------------------
Niente fantasmi, questa volta, né capi che mi vedono calpestare un vetro: la mia città può essere affrontata a viso aperto.
Se cammino scalzo nel quartiere in cui abito, non è il caso di porsi troppi problemi, quindi: pronti, VIA.
Il ritrovo è nel tardo pomeriggio, sul piazzale antistante la stazione ferroviaria: ci saranno Ares, Paolo F. e Stefano. Eccoli, già pronti per la prima fotografia di rito.
Un barbone ci guarda pensando che deve essere successo qualcosa, fosse un cyborg si sentirebbe un gran rumore nella sua scatola cranica:
>Please, wait
>Searching file
>File not found
>Fatal error
>Fatal error
È andato; lo sguardo vitreo, gli arti superiori che sembrano un tendaggio pendente e quella lingua rimasta li, né fuori né dentro.
Lasciamolo al suo amletico dilemma; propongo un programma lampo: siamo gli stessi dell'altra volta e parte della città è già stata visitata, dunque si potrebbe trasformare questo incontro in un vero e proprio secondo atto.
Prima, però, perché non approfittarne per mangiarci un buon tiramisù casereccio con un buon bicchiere di vino moscato?
Approvato all'unanimità.
Ci dirigiamo a sud-est di Brescia e varchiamo la soglia della casa di Lucignolo......sì, sì, avete letto bene.
Quattro chiacchiere volano con piacere, ma dobbiamo muoverci......eh, avessimo avuto tutto il giorno si sarebbe potuto indugiare davanti a qualche bocconcino cotto sul barbecue.
In futuro chissà.
Parcheggiamo nei pressi di Piazza Arnaldo da Brescia ed imbocchiamo Piazza Tebaldo Brusato; toh, un negozio di scarpe fatte su misura!
Non ci lasciamo sfuggire l'occasione di un'istantanea ironica, sotto gli sguardi davvero divertiti di qualche testimone che ha raccolto prontamente la nostra provocazione.
Risaliamo via dei Musei.
Come dice il nome stesso, si tratta di una zona antica ricca di edifici storici e di scavi da cui sono emersi interessantissimi reperti archeologici romani.
Decido di fare una deviazione: raggiungeremo il Foro Romano attraverso vicoletti caratteristici, illuminati di sera da lanterne che fino a non molti anni fa dovevano essere alimentate a gas.
Ares si sfoga in una serie di fotografie per immortalare ciò che moltissimi bresciani nemmeno sanno che esiste.
Riprendiamo Via dei Musei, passa un ciclista; uno stridio di freni, aspettiamo lo schianto, ci giriamo a guardare, ma il ciclista è la, con la testa ruotata in modo innaturale, il suo sguardo rivolto alle nostre rosee estremità.
Ci auguriamo in un intervento punitivo di quel palo in agguato poco più avanti.
A proposito: un avvistamento! Ma guarda, una donna scalza! Le suole nere: di certo ha calpestato un bel po' di asfalto.
Una tedesca? Una nordeuropea? Macché, norditalica, bergamasca, per l'esattezza.
È mia moglie che ha deciso di approfittare di questa occasione per esordire alla grande e mi sembra pure entusiasta.
He, he! A stare con lo scalzo si impara a.....scalzeggiare.
Ci lasciamo alle spalle il Foro Romano per visitare un'altro edificio monumentale: il Duomo Vecchio, in Piazza Paolo VI, già Piazza del Duomo.
Ahinoi, chiuso quindici minuti prima! Molti ci guardano, ma seppure l'indifferenza sia predominante c'è un denominatore comune fra coloro che hanno apparentemente meno di vent'anni: gomitate ed un sacco di risate.
Pazienza, anche noi facciamo branco e ci conformiamo a modo nostro.
Forse non sapranno mai cosa abbiamo provato oggi: lastre di pietra, ciotoli, asfalto liscio o ruvido, in un contesto climatico davvero ideale. Insomma, una vera festa sensoriale.
Ecco una meta da collezione per Ares: ma, come sarebbe a dire QUALE? Il Tribunale di Brescia, naturalmente.
Ancora qualche vicoletto ed il periplo è concluso.
Il cielo è plumbeo e cominciano a cadere le prime gocce di pioggia, ma siamo al riparo nella mia autovettura.
Si sale lungo la via Panoramica, ricca di megaville, verso la vetta del Monte Maddalena: circa 11 chilometri immersi nel verde, a portata di mano dei bresciani.
Facciamo tappa davanti ad un curioso monumento: la Tomba del Cane.
Ma chi avrà mai fatto una cosa simile per il nostro amico a quattro zampe? Ve lo racconto in breve.
Il suo vero nome è Arca Bonomini. Fu ultimata nel 1860 su progetto di Rodolfo Vantini.
Angelo Bonomini aveva lasciato nel 1837 tutti i suoi beni all’Ospedale civile (ora Azienda Ospedaliera "Spedali Civili"), con la clausola che si costruisse nel suo ronco un monumento per lui e per il suo socio in affari.
Ma il sepolcro non accolse mai le spoglie dei due commercianti, in quanto in ottemperanza alle nuove leggi entrate in vigore non si poteva più sotterrare alcuno all'esterno di zone adibite a questo servizio (cimiteri).....
Allora ci misero il cane di Bonomini... ma questo non è sicuro !!!!
Anzi, la tomba senza morti venne chiamata verosimilmente la tomba del cane, come a dire che è la tomba di nessuno, la tomba abbandonata; siccome alla gente piace almanaccare, si pensò che non potendo esservi sepolti i due proprietari vi fosse stato, invece, sepolto il cane degli stessi.
La pioggia si fa battente, ma un paio di istantanee sono d'obbligo.
Asfalto bagnato e piedi nudi: stupendo, da provare.
Raggiungiamo quota 800 m. s.l.m.: si intravede il promontorio di Sirmione, mentre ai nostri piedi si estende parte della città.
Laggiù ci sarebbero decine di laghetti verdi o blu, ma la foschia del temporale non ci consente di percepirne i colori; vorrei raggiungere la vetta (870 m. s.l.m.), ma la strada è sbarrata.
È ora di ridiscendere; li vicino c'è una chiesetta, sul cocuzzolo di un piccolo promontorio, dal cui piazzale si può godere di una vista a 360 gradi.
Nelle giornate limpide si può ammirare perfino il Monte Rosa, ma sarà per un'altra volta.
Gli amici scalzi preferiscono ritornare a quel ristorante che ci aveva ospitati la volta precedente; siamo tutti in infradito , ma paghiamo no? Io, poi, sembro appena sceso dalla cabina di un autotreno, ma siamo reduci da una luuuunga gita, siamo viandanti stanchi ed affamati.
Basta. Mi fermo qui.
Mi auguro soltanto che la cena sia stata all'altezza delle aspettative, a coronamento della bellissima giornata.
A presto, cari amici e grazie per la vostra sempre splendida compagnia.
Detto questo, iniziamo il lungo cammino. Avete preparato i pop-corns?
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Niente fantasmi, questa volta, né capi che mi vedono calpestare un vetro: la mia città può essere affrontata a viso aperto.
Se cammino scalzo nel quartiere in cui abito, non è il caso di porsi troppi problemi, quindi: pronti, VIA.
Il ritrovo è nel tardo pomeriggio, sul piazzale antistante la stazione ferroviaria: ci saranno Ares, Paolo F. e Stefano. Eccoli, già pronti per la prima fotografia di rito.
Un barbone ci guarda pensando che deve essere successo qualcosa, fosse un cyborg si sentirebbe un gran rumore nella sua scatola cranica:
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>File not found
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È andato; lo sguardo vitreo, gli arti superiori che sembrano un tendaggio pendente e quella lingua rimasta li, né fuori né dentro.
Lasciamolo al suo amletico dilemma; propongo un programma lampo: siamo gli stessi dell'altra volta e parte della città è già stata visitata, dunque si potrebbe trasformare questo incontro in un vero e proprio secondo atto.
Prima, però, perché non approfittarne per mangiarci un buon tiramisù casereccio con un buon bicchiere di vino moscato?
Approvato all'unanimità.
Ci dirigiamo a sud-est di Brescia e varchiamo la soglia della casa di Lucignolo......sì, sì, avete letto bene.
Quattro chiacchiere volano con piacere, ma dobbiamo muoverci......eh, avessimo avuto tutto il giorno si sarebbe potuto indugiare davanti a qualche bocconcino cotto sul barbecue.
In futuro chissà.
Parcheggiamo nei pressi di Piazza Arnaldo da Brescia ed imbocchiamo Piazza Tebaldo Brusato; toh, un negozio di scarpe fatte su misura!
Non ci lasciamo sfuggire l'occasione di un'istantanea ironica, sotto gli sguardi davvero divertiti di qualche testimone che ha raccolto prontamente la nostra provocazione.
Risaliamo via dei Musei.
Come dice il nome stesso, si tratta di una zona antica ricca di edifici storici e di scavi da cui sono emersi interessantissimi reperti archeologici romani.
Decido di fare una deviazione: raggiungeremo il Foro Romano attraverso vicoletti caratteristici, illuminati di sera da lanterne che fino a non molti anni fa dovevano essere alimentate a gas.
Ares si sfoga in una serie di fotografie per immortalare ciò che moltissimi bresciani nemmeno sanno che esiste.
Riprendiamo Via dei Musei, passa un ciclista; uno stridio di freni, aspettiamo lo schianto, ci giriamo a guardare, ma il ciclista è la, con la testa ruotata in modo innaturale, il suo sguardo rivolto alle nostre rosee estremità.
Ci auguriamo in un intervento punitivo di quel palo in agguato poco più avanti.
A proposito: un avvistamento! Ma guarda, una donna scalza! Le suole nere: di certo ha calpestato un bel po' di asfalto.
Una tedesca? Una nordeuropea? Macché, norditalica, bergamasca, per l'esattezza.
È mia moglie che ha deciso di approfittare di questa occasione per esordire alla grande e mi sembra pure entusiasta.
He, he! A stare con lo scalzo si impara a.....scalzeggiare.
Ci lasciamo alle spalle il Foro Romano per visitare un'altro edificio monumentale: il Duomo Vecchio, in Piazza Paolo VI, già Piazza del Duomo.
Ahinoi, chiuso quindici minuti prima! Molti ci guardano, ma seppure l'indifferenza sia predominante c'è un denominatore comune fra coloro che hanno apparentemente meno di vent'anni: gomitate ed un sacco di risate.
Pazienza, anche noi facciamo branco e ci conformiamo a modo nostro.
Forse non sapranno mai cosa abbiamo provato oggi: lastre di pietra, ciotoli, asfalto liscio o ruvido, in un contesto climatico davvero ideale. Insomma, una vera festa sensoriale.
Ecco una meta da collezione per Ares: ma, come sarebbe a dire QUALE? Il Tribunale di Brescia, naturalmente.
Ancora qualche vicoletto ed il periplo è concluso.
Il cielo è plumbeo e cominciano a cadere le prime gocce di pioggia, ma siamo al riparo nella mia autovettura.
Si sale lungo la via Panoramica, ricca di megaville, verso la vetta del Monte Maddalena: circa 11 chilometri immersi nel verde, a portata di mano dei bresciani.
Facciamo tappa davanti ad un curioso monumento: la Tomba del Cane.
Ma chi avrà mai fatto una cosa simile per il nostro amico a quattro zampe? Ve lo racconto in breve.
Il suo vero nome è Arca Bonomini. Fu ultimata nel 1860 su progetto di Rodolfo Vantini.
Angelo Bonomini aveva lasciato nel 1837 tutti i suoi beni all’Ospedale civile (ora Azienda Ospedaliera "Spedali Civili"), con la clausola che si costruisse nel suo ronco un monumento per lui e per il suo socio in affari.
Ma il sepolcro non accolse mai le spoglie dei due commercianti, in quanto in ottemperanza alle nuove leggi entrate in vigore non si poteva più sotterrare alcuno all'esterno di zone adibite a questo servizio (cimiteri).....
Allora ci misero il cane di Bonomini... ma questo non è sicuro !!!!
Anzi, la tomba senza morti venne chiamata verosimilmente la tomba del cane, come a dire che è la tomba di nessuno, la tomba abbandonata; siccome alla gente piace almanaccare, si pensò che non potendo esservi sepolti i due proprietari vi fosse stato, invece, sepolto il cane degli stessi.
La pioggia si fa battente, ma un paio di istantanee sono d'obbligo.
Asfalto bagnato e piedi nudi: stupendo, da provare.
Raggiungiamo quota 800 m. s.l.m.: si intravede il promontorio di Sirmione, mentre ai nostri piedi si estende parte della città.
Laggiù ci sarebbero decine di laghetti verdi o blu, ma la foschia del temporale non ci consente di percepirne i colori; vorrei raggiungere la vetta (870 m. s.l.m.), ma la strada è sbarrata.
È ora di ridiscendere; li vicino c'è una chiesetta, sul cocuzzolo di un piccolo promontorio, dal cui piazzale si può godere di una vista a 360 gradi.
Nelle giornate limpide si può ammirare perfino il Monte Rosa, ma sarà per un'altra volta.
Gli amici scalzi preferiscono ritornare a quel ristorante che ci aveva ospitati la volta precedente; siamo tutti in infradito , ma paghiamo no? Io, poi, sembro appena sceso dalla cabina di un autotreno, ma siamo reduci da una luuuunga gita, siamo viandanti stanchi ed affamati.
Basta. Mi fermo qui.
Mi auguro soltanto che la cena sia stata all'altezza delle aspettative, a coronamento della bellissima giornata.
A presto, cari amici e grazie per la vostra sempre splendida compagnia.
lucignolo- Numero di messaggi : 2661
Età : 70
Data d'iscrizione : 02.01.08
Re: Brescia: il ritorno
A me non ha annoiato per niente e me la sono fatta tutta senza i 'pop corn' o 'ammalarmi'.
Complimenti alla tua dolce metà. Scalzeggiare è una bella definizione e in ogni modo meglio di zoppicare... hehe.
Ciussi.
C.S.
Complimenti alla tua dolce metà. Scalzeggiare è una bella definizione e in ogni modo meglio di zoppicare... hehe.
Ciussi.
C.S.
Ultima modifica di contessa scalza il Mar Mag 13 2008, 08:55 - modificato 1 volta.
Re: Brescia: il ritorno
lucignolo ha scritto:AVVISO IMPORTANTE: se soffrite di narcolessia, se vi annoiate facilmente, se pensate che un logorroico come me possa nuocere alla salute, non leggete questo post. Siete avvertiti. L'autore declina ogni responsabilità da danni derivanti alle persone o cose (es. videoterminali esauriti).
Detto questo, iniziamo il lungo cammino. Avete preparato i pop-corns?
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Niente fantasmi, questa volta, né capi che mi vedono calpestare un vetro: la mia città può essere affrontata a viso aperto.
Se cammino scalzo nel quartiere in cui abito, non è il caso di porsi troppi problemi, quindi: pronti, VIA.
Il ritrovo è nel tardo pomeriggio, sul piazzale antistante la stazione ferroviaria: ci saranno Ares, Paolo F. e Stefano. Eccoli, già pronti per la prima fotografia di rito.
Un barbone ci guarda pensando che deve essere successo qualcosa, fosse un cyborg si sentirebbe un gran rumore nella sua scatola cranica:
>Please, wait
>Searching file
>File not found
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>Fatal error
È andato; lo sguardo vitreo, gli arti superiori che sembrano un tendaggio pendente e quella lingua rimasta li, né fuori né dentro.
Lasciamolo al suo amletico dilemma; propongo un programma lampo: siamo gli stessi dell'altra volta e parte della città è già stata visitata, dunque si potrebbe trasformare questo incontro in un vero e proprio secondo atto.
Prima, però, perché non approfittarne per mangiarci un buon tiramisù casereccio con un buon bicchiere di vino moscato?
Approvato all'unanimità.
Ci dirigiamo a sud-est di Brescia e varchiamo la soglia della casa di Lucignolo......sì, sì, avete letto bene.
Quattro chiacchiere volano con piacere, ma dobbiamo muoverci......eh, avessimo avuto tutto il giorno si sarebbe potuto indugiare davanti a qualche bocconcino cotto sul barbecue.
In futuro chissà.
Parcheggiamo nei pressi di Piazza Arnaldo da Brescia ed imbocchiamo Piazza Tebaldo Brusato; toh, un negozio di scarpe fatte su misura!
Non ci lasciamo sfuggire l'occasione di un'istantanea ironica, sotto gli sguardi davvero divertiti di qualche testimone che ha raccolto prontamente la nostra provocazione.
Risaliamo via dei Musei.
Come dice il nome stesso, si tratta di una zona antica ricca di edifici storici e di scavi da cui sono emersi interessantissimi reperti archeologici romani.
Decido di fare una deviazione: raggiungeremo il Foro Romano attraverso vicoletti caratteristici, illuminati di sera da lanterne che fino a non molti anni fa dovevano essere alimentate a gas.
Ares si sfoga in una serie di fotografie per immortalare ciò che moltissimi bresciani nemmeno sanno che esiste.
Riprendiamo Via dei Musei, passa un ciclista; uno stridio di freni, aspettiamo lo schianto, ci giriamo a guardare, ma il ciclista è la, con la testa ruotata in modo innaturale, il suo sguardo rivolto alle nostre rosee estremità.
Ci auguriamo in un intervento punitivo di quel palo in agguato poco più avanti.
A proposito: un avvistamento! Ma guarda, una donna scalza! Le suole nere: di certo ha calpestato un bel po' di asfalto.
Una tedesca? Una nordeuropea? Macché, norditalica, bergamasca, per l'esattezza.
È mia moglie che ha deciso di approfittare di questa occasione per esordire alla grande e mi sembra pure entusiasta.
He, he! A stare con lo scalzo si impara a.....scalzeggiare.
Ci lasciamo alle spalle il Foro Romano per visitare un'altro edificio monumentale: il Duomo Vecchio, in Piazza Paolo VI, già Piazza del Duomo.
Ahinoi, chiuso quindici minuti prima! Molti ci guardano, ma seppure l'indifferenza sia predominante c'è un denominatore comune fra coloro che hanno apparentemente meno di vent'anni: gomitate ed un sacco di risate.
Pazienza, anche noi facciamo branco e ci conformiamo a modo nostro.
Forse non sapranno mai cosa abbiamo provato oggi: lastre di pietra, ciotoli, asfalto liscio o ruvido, in un contesto climatico davvero ideale. Insomma, una vera festa sensoriale.
Ecco una meta da collezione per Ares: ma, come sarebbe a dire QUALE? Il Tribunale di Brescia, naturalmente.
Ancora qualche vicoletto ed il periplo è concluso.
Il cielo è plumbeo e cominciano a cadere le prime gocce di pioggia, ma siamo al riparo nella mia autovettura.
Si sale lungo la via Panoramica, ricca di megaville, verso la vetta del Monte Maddalena: circa 11 chilometri immersi nel verde, a portata di mano dei bresciani.
Facciamo tappa davanti ad un curioso monumento: la Tomba del Cane.
Ma chi avrà mai fatto una cosa simile per il nostro amico a quattro zampe? Ve lo racconto in breve.
Il suo vero nome è Arca Bonomini. Fu ultimata nel 1860 su progetto di Rodolfo Vantini.
Angelo Bonomini aveva lasciato nel 1837 tutti i suoi beni all’Ospedale civile (ora Azienda Ospedaliera "Spedali Civili"), con la clausola che si costruisse nel suo ronco un monumento per lui e per il suo socio in affari.
Ma il sepolcro non accolse mai le spoglie dei due commercianti, in quanto in ottemperanza alle nuove leggi entrate in vigore non si poteva più sotterrare alcuno all'esterno di zone adibite a questo servizio (cimiteri).....
Allora ci misero il cane di Bonomini... ma questo non è sicuro !!!!
Anzi, la tomba senza morti venne chiamata verosimilmente la tomba del cane, come a dire che è la tomba di nessuno, la tomba abbandonata; siccome alla gente piace almanaccare, si pensò che non potendo esservi sepolti i due proprietari vi fosse stato, invece, sepolto il cane degli stessi.
La pioggia si fa battente, ma un paio di istantanee sono d'obbligo.
Asfalto bagnato e piedi nudi: stupendo, da provare.
Raggiungiamo quota 800 m. s.l.m.: si intravede il promontorio di Sirmione, mentre ai nostri piedi si estende parte della città.
Laggiù ci sarebbero decine di laghetti verdi o blu, ma la foschia del temporale non ci consente di percepirne i colori; vorrei raggiungere la vetta (870 m. s.l.m.), ma la strada è sbarrata.
È ora di ridiscendere; li vicino c'è una chiesetta, sul cocuzzolo di un piccolo promontorio, dal cui piazzale si può godere di una vista a 360 gradi.
Nelle giornate limpide si può ammirare perfino il Monte Rosa, ma sarà per un'altra volta.
Gli amici scalzi preferiscono ritornare a quel ristorante che ci aveva ospitati la volta precedente; siamo tutti in infradito , ma paghiamo no? Io, poi, sembro appena sceso dalla cabina di un autotreno, ma siamo reduci da una luuuunga gita, siamo viandanti stanchi ed affamati.
Basta. Mi fermo qui.
Mi auguro soltanto che la cena sia stata all'altezza delle aspettative, a coronamento della bellissima giornata.
A presto, cari amici e grazie per la vostra sempre splendida compagnia.
Ciao Flavio, Paolo, Stefano e Ares, ciao signora bf, benvenuta fra noi!
Vorrei leggere ogni giorno cose lunghe anche il doppio o il triplo, sia perchè mi sono divertito un sacco, sia perchè il racconto contiene la notizia che abbiamo una new entry ...
Fatene tante di queste uscite mi raccomando, anche se soffro un po' a non essere presente; però a Milano ci sarete tutti eh, signora compresa!!
bfpaul
Re: Brescia: il ritorno
Non aggiungo una parola di più al divertente ed esauriente racconto di Flavio sul bis piacevole e riuscitissimo dell'incontro tra scalzi a Brescia...... ma solo un grandissimo ringraziamento a Flavio e a Nancy per la squisita e simpatica ospitalità e per l'indimenticabile tiramisù offertoci a casa loro che insieme ad una buona coppa di moscato ci ha fatto subito dimenticare il fastidio dei sassolini bresciani sotto le nostre suole.....ma soprattutto complimenti vivissimi a Nancy....new entry scalzista che per essere alla sua prima uscita scalza....quasi ci dava la birra a tutti noi!!! Grazie ancora di cuore.
Ciao a tutti e arrivederci per venerdì a Milano.....arrivate in tanti mi raccomando!!!!
Seguiranno foto che invierò a Paolo.
Paolo F.
Ciao a tutti e arrivederci per venerdì a Milano.....arrivate in tanti mi raccomando!!!!
Seguiranno foto che invierò a Paolo.
Paolo F.
paolo fratter- Numero di messaggi : 434
Data d'iscrizione : 27.12.07
Re: Brescia: il ritorno
paolo fratter ha scritto:Non aggiungo una parola di più al divertente ed esauriente racconto di Flavio sul bis piacevole e riuscitissimo dell'incontro tra scalzi a Brescia...... ma solo un grandissimo ringraziamento a Flavio e a Nancy per la squisita e simpatica ospitalità e per l'indimenticabile tiramisù offertoci a casa loro che insieme ad una buona coppa di moscato ci ha fatto subito dimenticare il fastidio dei sassolini bresciani sotto le nostre suole.....ma soprattutto complimenti vivissimi a Nancy....new entry scalzista che per essere alla sua prima uscita scalza....quasi ci dava la birra a tutti noi!!! Grazie ancora di cuore.
Ciao a tutti e arrivederci per venerdì a Milano.....arrivate in tanti mi raccomando!!!!
Seguiranno foto che invierò a Paolo.
Paolo F.
Ah ecco, ora so il nome della signora.
Cara signora Nancy, spero di avere il piacere di farle personalmente i complimenti ed augurarLe una lunga carriera da barefooter a Milano!!
bfpaul
Re: Brescia: il ritorno
He, he...l'ho allenata io!paolo fratter ha scritto:.....ma soprattutto complimenti vivissimi a Nancy....new entry scalzista che per essere alla sua prima uscita scalza....quasi ci dava la birra a tutti noi!!!
lucignolo- Numero di messaggi : 2661
Età : 70
Data d'iscrizione : 02.01.08
Re: Brescia: il ritorno
Ciao a tutti,
il resoconto di Flavio è alquanto esaustivo e non necessita di integrazioni di alcun genere, anche se certe piacevoli emozioni, come quelle che si provano stando scalzi in ottima compagnia scalza ed in un bel contesto paesaggistico, anche urbano, non potranno mai essere rappresentate in maniera completa e fedele, dovendo essere vissute in prima persona ...
Peccato per Andrea 77, che mi ha comunicato l'impossibilità a pèartecipare per un impegno inderogabile, e per Gigor, evidentemente ancora sotto i fumi dell'alcool (altro che sommelier ....).
Un ringraziamento alla calorosa e coinvolgente accoglienza riservataci dai padroni di casa, e specialmente a Nancy, che ha dato prova di inaspettata audacia di b.f. (tolte le scarpe non le ha più rimesse), oltre che di sopraffine abilità pasticcere: posso garantirvi che esseere accolti in casa loro come amici di vecchia data (soltanto un anno fa non li conoscevo neppure ...) ed invitati a prendere il dolce con annesso delizioso moscatello (Gigor, da estimatore quale mi ritengo, Ti posso garantire che era un nettare) ... a piedi nudi ... insomma non capita mica tutti i giorni!
Flavio ci ha svelato un'ulteriore volto di Brescia inedito ed affascinante (per me che ci vado soltanto mordi e fuggi per lavoro) ... peccato il tempastro che ci ha un pò guastato le feste (il temporalone pomeridiano non ha voluto, come da previsioni, goungere in tarsa serata).
Non avevo dubbi sulla piacevole e rassicurante compagnia di Paolo F. e Stefano, che oramai mi sembra di conoscere da una vita.
Siamo tutti e tre rientrati a Milano con il desiderio di ripartire presto ed il cruccio di aver dedicato a questo incontro soltanto un frammento di week end ...
Guardate (e mi rivolgo a chi non si è ancora unito a noi) che stiamo progettando altre escursioni estive, anche di un intero week end (vedi Venezia/province venete/Sirmione/Torino etc), anzi, se dipendesse da Flavio e Nancy dovremno raggiungerli ogni fine settimana ... non hanno foprse loro intuito che poi, se ci insediamo nella loro accogliente villetta ... dovranno darci il foglio di via o intimarci unos sfratto per finita locazione!
Qundi a presto (per il momento a venerdì 16/05 nella nostra "Milano possente" per dirla con parole di De Amicis), per unire al meglio l'utile e il dilettevole, facendo delle nostre escursioni speciali occasioni di conoscere meglio la nostra bella Italia ... a piedi nudi!
il resoconto di Flavio è alquanto esaustivo e non necessita di integrazioni di alcun genere, anche se certe piacevoli emozioni, come quelle che si provano stando scalzi in ottima compagnia scalza ed in un bel contesto paesaggistico, anche urbano, non potranno mai essere rappresentate in maniera completa e fedele, dovendo essere vissute in prima persona ...
Peccato per Andrea 77, che mi ha comunicato l'impossibilità a pèartecipare per un impegno inderogabile, e per Gigor, evidentemente ancora sotto i fumi dell'alcool (altro che sommelier ....).
Un ringraziamento alla calorosa e coinvolgente accoglienza riservataci dai padroni di casa, e specialmente a Nancy, che ha dato prova di inaspettata audacia di b.f. (tolte le scarpe non le ha più rimesse), oltre che di sopraffine abilità pasticcere: posso garantirvi che esseere accolti in casa loro come amici di vecchia data (soltanto un anno fa non li conoscevo neppure ...) ed invitati a prendere il dolce con annesso delizioso moscatello (Gigor, da estimatore quale mi ritengo, Ti posso garantire che era un nettare) ... a piedi nudi ... insomma non capita mica tutti i giorni!
Flavio ci ha svelato un'ulteriore volto di Brescia inedito ed affascinante (per me che ci vado soltanto mordi e fuggi per lavoro) ... peccato il tempastro che ci ha un pò guastato le feste (il temporalone pomeridiano non ha voluto, come da previsioni, goungere in tarsa serata).
Non avevo dubbi sulla piacevole e rassicurante compagnia di Paolo F. e Stefano, che oramai mi sembra di conoscere da una vita.
Siamo tutti e tre rientrati a Milano con il desiderio di ripartire presto ed il cruccio di aver dedicato a questo incontro soltanto un frammento di week end ...
Guardate (e mi rivolgo a chi non si è ancora unito a noi) che stiamo progettando altre escursioni estive, anche di un intero week end (vedi Venezia/province venete/Sirmione/Torino etc), anzi, se dipendesse da Flavio e Nancy dovremno raggiungerli ogni fine settimana ... non hanno foprse loro intuito che poi, se ci insediamo nella loro accogliente villetta ... dovranno darci il foglio di via o intimarci unos sfratto per finita locazione!
Qundi a presto (per il momento a venerdì 16/05 nella nostra "Milano possente" per dirla con parole di De Amicis), per unire al meglio l'utile e il dilettevole, facendo delle nostre escursioni speciali occasioni di conoscere meglio la nostra bella Italia ... a piedi nudi!
Ares- Numero di messaggi : 169
Data d'iscrizione : 03.01.08
Re: Brescia: il ritorno
Forse si può.Ares ha scritto:.....certe piacevoli emozioni, come quelle che si provano stando scalzi in ottima compagnia scalza ed in un bel contesto paesaggistico, anche urbano, non potranno mai essere rappresentate in maniera completa e fedele, dovendo essere vissute in prima persona ...
Mi sarebbe piaciuto scrivere un libro, magari intitolandolo, che ne so, "L'impronta", ma ho un grave difetto: mi piace agire ed ho poca pazienza. Forse in un maso di montagna o in cima ad un faro, in pensione, potrei ritornare il filosofo (mi perdonino i veri pensatori) che ero da adolescente.
Ecco due persone che mi hanno impressionato: il leoncino è la prima persona con cui sono uscito scalzo , Gigor (aaaaahhhyyyaaaak, eddai, continuo a confonderlo con Zagor) ha spalancato la porta dello scalzismo con un calcio. Entrambi con una determinazione ferrea. Mi manca Badboy, tutto da verificare, ma dalle premesse eccezionali: potremmo costituire un gruppo mostruoso.Ares ha scritto:Peccato per Andrea 77, che mi ha comunicato l'impossibilità a pèartecipare per un impegno inderogabile, e per Gigor, evidentemente ancora sotto i fumi dell'alcool (altro che sommelier ....).
Grazie, Ares.Ares ha scritto:Un ringraziamento alla calorosa e coinvolgente accoglienza riservataci dai padroni di casa, e specialmente a Nancy, che ha dato prova di inaspettata audacia di b.f. (tolte le scarpe non le ha più rimesse), oltre che di sopraffine abilità pasticcere: posso garantirvi che esseere accolti in casa loro come amici di vecchia data (soltanto un anno fa non li conoscevo neppure ...) ed invitati a prendere il dolce con annesso delizioso moscatello (Gigor, da estimatore quale mi ritengo, Ti posso garantire che era un nettare) ... a piedi nudi ... insomma non capita mica tutti i giorni!
Siamo fatti così, spontanei al limite della stupidità, nel senso che crediamo nelle persone, a volte troppo. Voi ci sembrate davvero speciali.
Io sono un estremo, non ti illudere: nessuno ti sarà più amico di me, nessuno ti potrà essere più nemico.
Una casa senza amici è una fredda e buia spelonca, magari abitaste a Brescia.Ares ha scritto:......se dipendesse da Flavio e Nancy dovremno raggiungerli ogni fine settimana ... non hanno foprse loro intuito che poi, se ci insediamo nella loro accogliente villetta ... dovranno darci il foglio di via o intimarci unos sfratto per finita locazione!
Poi c'è la discrezione, ma fra persone intelligenti non c'è bisogno di tracciare dei limiti.
Messaggio per i dubbiosi: non ci sono obblighi, non ci sono regole, siamo anche noi calzati per esigenze sociali, forse siamo un po' originali, però pensateci......abbiamo un cuore grande così.Ares ha scritto:Qundi a presto (per il momento a venerdì 16/05 nella nostra "Milano possente" per dirla con parole di De Amicis), per unire al meglio l'utile e il dilettevole, facendo delle nostre escursioni speciali occasioni di conoscere meglio la nostra bella Italia ... a piedi nudi!
lucignolo- Numero di messaggi : 2661
Età : 70
Data d'iscrizione : 02.01.08
Re: Brescia: il ritorno
Bravi ragazzi...bellissimo resoconto di una giornata sicuramente da ricordare...
I miei complimenti vanno sicuramente a tutti, ma in particolare alla moglie di Flavio, che ha iniziato in grande stile...
Una donna con cui condividere tutto, anche le cose più semplici, come il gusto dell'essere scalzi, è una cosa bellissima...
Poi ho avuto modo di capire che è anche una gran cuoca...che vuoi di più??? Azzardo...???se viene anche in moto con te...
I miei complimenti vanno sicuramente a tutti, ma in particolare alla moglie di Flavio, che ha iniziato in grande stile...
Una donna con cui condividere tutto, anche le cose più semplici, come il gusto dell'essere scalzi, è una cosa bellissima...
Poi ho avuto modo di capire che è anche una gran cuoca...che vuoi di più??? Azzardo...???se viene anche in moto con te...
Badboy- Numero di messaggi : 114
Data d'iscrizione : 09.01.08
Re: Brescia: il ritorno
Devo dire che a leggere il resoconto mi dispiace ancora di + di non essere potuto venire.
Compimenti vivissimi a tutti e sopratutto a Nency di cui avevo già apprezzato la simpatia. Sono proprio contento che è diventata una di noi Complimenti anche a Flavio x l'opera di convincimento. Siete proprio una splendida coppia.
Ci vediamo venerdì a Milano.
Ciao
Andrea
Compimenti vivissimi a tutti e sopratutto a Nency di cui avevo già apprezzato la simpatia. Sono proprio contento che è diventata una di noi Complimenti anche a Flavio x l'opera di convincimento. Siete proprio una splendida coppia.
Ci vediamo venerdì a Milano.
Ciao
Andrea
Andrea77- Numero di messaggi : 1101
Data d'iscrizione : 02.01.08
Re: Brescia: il ritorno
È una donna al rallentatore: otto anni fa è salita in moto e si è gravemente ustionata con la marmitta, due anni fa ha comprato un casco integrale, salirà in sella prima di armagheddon?Badboy ha scritto:Azzardo...???se viene anche in moto con te...
Ti devi sedere ed attendere una congiunzione astrale; se fai un passo falso, l'incantesimo non si realizzerà mai.
AAAAHHHHRRRRRGGGGGHHHH.
Mi ha sposato, i miracoli possono ancora accadere!
lucignolo- Numero di messaggi : 2661
Età : 70
Data d'iscrizione : 02.01.08
Re: Brescia: il ritorno
Cosa? Vorrai dire un capolavoro tattico e diplomatico.Andrea77 ha scritto:Complimenti anche a Flavio x l'opera di convincimento.
Kissinger sarebbe sicuramente morto.
lucignolo- Numero di messaggi : 2661
Età : 70
Data d'iscrizione : 02.01.08
Re: Brescia: il ritorno
lucignolo ha scritto:È una donna al rallentatore: otto anni fa è salita in moto e si è gravemente ustionata con la marmitta, due anni fa ha comprato un casco integrale, salirà in sella prima di armagheddon?
Ti devi sedere ed attendere una congiunzione astrale; se fai un passo falso, l'incantesimo non si realizzerà mai.
AAAAHHHHRRRRRGGGGGHHHH.
Mi ha sposato, i miracoli possono ancora accadere!
Beh dai...almeno ci prova...intanto ti accompagna, scalza, nelle passeggiate...e già un passo l'hai fatto...
A breve, forse, la moto...i presupposti ci sono...il casco ce l'ha...la marmitta l'ha già "assaggiata"...
Io, se ne trovo una che ama la moto e stare scalza, giuro che vado in pellegrinaggio, scalzo... ...sai che fatica!!!
Badboy- Numero di messaggi : 114
Data d'iscrizione : 09.01.08
Re: Brescia: il ritorno
Vorrei segnalare un particolare curioso.
Sono due giorni che mi reco al lavoro e che noto un particolare strano: un signore, trasandato e barbuto, si ferma, si siede e si toglie le scarpe, procede scalzo.
Stamattina lo rivedo, lo stesso individuo che procede scalzo per la strada; una signora si ferma e gli chiede se ci sono problemi; lui dice qualcosa, poi continua a piedi nudi.
Mi si accende una lampadina: ma, sì! È il barbone che è andato in tilt alla stazione di Brescia, vedendo il gruppo alieno dei barefooters.
Poveretto.
Ha valutato ed ha deciso che scalzi è bello per tutti, anche per lui che non ha nulla, nemmeno un'immagine da difendere.
Noi che abbiamo tutto, noi che mangiamo al punto di ammalarci, noi uomini liberi e decorosi, non sappiamo più vivere senza un guinzaglio allungabile e mostriamo orgogliosi il nostro collare dorato.
La nostra immagine sociale ha ucciso la nostra vera identità.
Sono due giorni che mi reco al lavoro e che noto un particolare strano: un signore, trasandato e barbuto, si ferma, si siede e si toglie le scarpe, procede scalzo.
Stamattina lo rivedo, lo stesso individuo che procede scalzo per la strada; una signora si ferma e gli chiede se ci sono problemi; lui dice qualcosa, poi continua a piedi nudi.
Mi si accende una lampadina: ma, sì! È il barbone che è andato in tilt alla stazione di Brescia, vedendo il gruppo alieno dei barefooters.
Poveretto.
Ha valutato ed ha deciso che scalzi è bello per tutti, anche per lui che non ha nulla, nemmeno un'immagine da difendere.
Noi che abbiamo tutto, noi che mangiamo al punto di ammalarci, noi uomini liberi e decorosi, non sappiamo più vivere senza un guinzaglio allungabile e mostriamo orgogliosi il nostro collare dorato.
La nostra immagine sociale ha ucciso la nostra vera identità.
lucignolo- Numero di messaggi : 2661
Età : 70
Data d'iscrizione : 02.01.08
Re: Brescia: il ritorno
lucignolo ha scritto:
La nostra immagine sociale ha ucciso la nostra vera identità.
Per quanto triste è vero, purtroppo...
La nostra libertà di espressione è stata soppressa dalle convenzioni, dai clichè sociali imposti...
Nostro malgrado, dobbiamo tutti (o quasi) piegarci ai dettami della società che ci ospita...e questo piegarci a volte, è per qualcuno sinonimo di schiavitù...
Per quanto liberi vogliamo e possiamo vivere, a meno di un taglio netto con tutto, dobbiamo sottostare a quelle regole, anche non scritte (le peggiori) che la vita ci impone di accettare...
Se non lo facciamo, siamo "fuori dal giro"...degli extraterrestri...e non mi riferisco solo allo stare scalzi...quello è solo uno dei tanti tasselli che compongono il puzzle...
Il lavoro, i rapporti interpersonali, il nostro ruolo nella società...niente è libero, ma tutto vissuto sul filo sottile che separa la libertà personale dalla privazione della stessa...
Sta a noi trovare il giusto equilibrio...non diventare schiavi della nostra immagine...ricercare il più possibile quegli spazi tutti nostri, da vivere come meglio crediamo...
Per conquistare questi spazi potremmo aver bisogno di lottare contro pregiudizi, false verità, cattiverie...ma se queste conquiste saranno sinonimo di benessere, di felicità...non avremo perso tempo, anche se agli occhi di molti saremo sempre degli "extraterrestri"...
Badboy- Numero di messaggi : 114
Data d'iscrizione : 09.01.08
Re: Brescia: il ritorno
...anche se agli occhi di molti saremo sempre degli "extraterrestri"...
Si abituano anche a quelli credimi
C.S.
Re: Brescia: il ritorno
Ciao Badboy,
concordo in pieno con quanto da te scritto. Vorrei aggiungere qualche altro pensiero piu' o meno filosofico. Io vedo la societa' semplicemente come una risorsa a cui attingere. Piu' precisamente si tratta in realta' di un rapporto paritario (simbiotico) basato sul libero scambio di prestazioni e/o risorse tra individui e collettivo. Se questo rapporto sia conveniente o meno e' una decisione che ognuno deve fare per se. Io personalmente ho fatto la mia valutazione - mi viene da dire il mio "business case" - e ho scelto di rinunciare a diversi vantaggi che la societa' offre (p.es. al senso di protezione offerto dall'appartenenza a chiese, dal sentirsi parte di un'ala politica, o dal concetto di amicizia nel senso "italiano" del termine, ovvero sia di gruppo di amici - l'amicizia e' per me una cosa bilaterale). Questa rinuncia mi ha permesso dall'altra parte di liberarmi di molti vincoli: quello di indossare scarpe e' solo l'epifania di una molto piu' generale indifferenza alle reazioni degli altri.
In realta' quello che mi stupisce e' che la reazione piu' tipica delle minoranze sia invece tendenzialmente la costruzione di una propria mini-societa' (comunita' gay, club dei nati scalzi, etc.) a immagine e somiglianza della Societa' principale, dove semplicemente alcune "convenzioni" specifiche vengono rimosse o modificate. Molto piu' raramente viene rimesso in gioco il concetto di societa' e individuo.
Cari saluti da Amburgo!
Augusto
concordo in pieno con quanto da te scritto. Vorrei aggiungere qualche altro pensiero piu' o meno filosofico. Io vedo la societa' semplicemente come una risorsa a cui attingere. Piu' precisamente si tratta in realta' di un rapporto paritario (simbiotico) basato sul libero scambio di prestazioni e/o risorse tra individui e collettivo. Se questo rapporto sia conveniente o meno e' una decisione che ognuno deve fare per se. Io personalmente ho fatto la mia valutazione - mi viene da dire il mio "business case" - e ho scelto di rinunciare a diversi vantaggi che la societa' offre (p.es. al senso di protezione offerto dall'appartenenza a chiese, dal sentirsi parte di un'ala politica, o dal concetto di amicizia nel senso "italiano" del termine, ovvero sia di gruppo di amici - l'amicizia e' per me una cosa bilaterale). Questa rinuncia mi ha permesso dall'altra parte di liberarmi di molti vincoli: quello di indossare scarpe e' solo l'epifania di una molto piu' generale indifferenza alle reazioni degli altri.
In realta' quello che mi stupisce e' che la reazione piu' tipica delle minoranze sia invece tendenzialmente la costruzione di una propria mini-societa' (comunita' gay, club dei nati scalzi, etc.) a immagine e somiglianza della Societa' principale, dove semplicemente alcune "convenzioni" specifiche vengono rimosse o modificate. Molto piu' raramente viene rimesso in gioco il concetto di societa' e individuo.
Cari saluti da Amburgo!
Augusto
Ospite- Ospite
Re: Brescia: il ritorno
Altro che annoiarsi! Complimenti a tutti, per la bella escursione e per il bel resoconto, ed in particolare a tua moglie per lo slancio dimostrato nell'affrontare la giornata in completa tenuta b.f. (ma anche a te per la paziente opera di “persuasione”)! mi spiace davvero non aver potuto partecipare.lucignolo ha scritto: AVVISO IMPORTANTE: se soffrite di narcolessia, se vi annoiate facilmente, se pensate che un logorroico come me possa nuocere alla salute, non leggete questo post. Siete avvertiti. L'autore declina ogni responsabilità da danni derivanti alle persone o cose (es. videoterminali esauriti). Detto questo, iniziamo il lungo cammino. Avete preparato i pop-corns?
Decisamente non si potrebbe non essere d'accordo!Ares ha scritto:.....certe piacevoli emozioni, come quelle che si provano stando scalzi in ottima compagnia scalza ed in un bel contesto paesaggistico, anche urbano, non potranno mai essere rappresentate in maniera completa e fedele, dovendo essere vissute in prima persona ...
Putroppo siamo rientrati a Milano alle 16:00 passate, in netto ritardo rispetto al previsto, ma sai ... oltre ai panni del sommelier abbiamo dovuto indossare, con sommo "sacrificio", anche quelli del “vigneron” e del “caviste” ...Ares ha scritto:Peccato per Andrea 77, che mi ha comunicato l'impossibilità a pèartecipare per un impegno inderogabile, e per Gigor, evidentemente ancora sotto i fumi dell'alcool (altro che sommelier ....).
Ah ... in realtà l'impressione – positiva si intende – credo sia più mia che tua, nel constatare la Vs. determinazione (vedi pure la tua opera di convincimento), ... magari l'avessi io! molto più modestamente, “passo dopo passo” cerco di incrementare, per quanto mi è possibile e compatibilmente con le esigenze sociali-lavorative, le mie ancora limitate esperienze scalze.lucignolo ha scritto: Ecco due persone che mi hanno impressionato: il leoncino è la prima persona con cui sono uscito scalzo , Gigor (aaaaahhhyyyaaaak, eddai, continuo a confonderlo con Zagor) ha spalancato la porta dello scalzismo con un calcio. Entrambi con una determinazione ferrea. Mi manca Badboy, tutto da verificare, ma dalle premesse eccezionali: potremmo costituire un gruppo mostruoso.
Sull'ospitalità dei padroni di casa non avrei mai avuto dubbi, vista la cordialità e la disponibilità dello scorso incontro, ma tu aggiungi invidia ad invidia! non solo mi sono perso – ahimé – la gita b.f. in Vs. piacevole compagnia, ma anche l'assaggio eno-gastronomico!Ares ha scritto:Un ringraziamento alla calorosa e coinvolgente accoglienza riservataci dai padroni di casa, e specialmente a Nancy, che ha dato prova di inaspettata audacia di b.f. (tolte le scarpe non le ha più rimesse), oltre che di sopraffine abilità pasticcere: posso garantirvi che esseere accolti in casa loro come amici di vecchia data (soltanto un anno fa non li conoscevo neppure ...) ed invitati a prendere il dolce con annesso delizioso moscatello (Gigor, da estimatore quale mi ritengo, Ti posso garantire che era un nettare) ... a piedi nudi ... insomma non capita mica tutti i giorni!
Saluti a tutti, a questa sera. Gigor
Gigor- Numero di messaggi : 25
Data d'iscrizione : 03.01.08
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