In Chiesa
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Andrea D
marco 45
6 partecipanti
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In Chiesa
Senza sapere di trovarmi relativamente vicino a un gruppo di amici b.f. (ero fuori sede da qualche giorno) sabato 31 maggio mi trovavo a Torcello, dove ero giunto con mezzo proprio (barca a vela). Ovviamente siamo (ero con moglie e amici ma ero l'unico scalzo come sempre) andati a visitare la Basilica con il formidabile mosaico del Giudizio Universale. Nessun problema all'ingresso. All'interno un giovane guardiano ha espresso, per la verità in modo discreto, qualche perplessità circa i miei piedi nudi; mia moglie, che é sempre un pò imbarazzata in questi casi, gli ha chiesto se era per timore che "danneggiassi" il pavimento o se era per una questione di "mancanza di rispetto". Il ragazzo ha risposto che il problema era proprio questo e che temeva l'eventuale reazione del loro prete, che si trovava nella zona. In effetti il prete in oggetto, che avevo avuto occasione di vedere poco prima, aveva l'aspetto e l'espressione del severo censore come era rappresentato nei films di critica di costume degli anni '60. Io ho risposto che al Giudizio Universale nessuno di noi si presenterà con le scarpe e la cosa é finita con una sommessa risata. Però resta il fatto che i piedi scalzi vengono spesso interpretati come "mancanza di rispetto"; per noi non é assolutamente così, anzi se mai sono un segno di modestia, ma dobbiamo rassegnarci a prenderne atto.
Qualcuno ha avuto esperienze analoghe?
Qualcuno ha avuto esperienze analoghe?
marco 45- Numero di messaggi : 37
Data d'iscrizione : 03.01.08
in Chiesa
Credo che la presunta "mancanza di rispetto" sia il motivo dei pochi problemi che ho avuto con sorveglianti e simili: ai grandi magazzini (in Francia e in Italia), sul sagrato della cattedrale di Pisa, nel duomo di S. Gimignano, all'Ara Pacis, ai Musei Vaticani, in un albergo in Austria. Alla mensa del CERN fecero storie per motivi igienici (i soliti svizzeri pulitini).marco 45 ha scritto:Però resta il fatto che i piedi scalzi vengono spesso interpretati come "mancanza di rispetto"; per noi non é assolutamente così, anzi se mai sono un segno di modestia, ma dobbiamo rassegnarci a prenderne atto.
Qualcuno ha avuto esperienze analoghe?
Purtroppo l'argomento del "decoro" e del "rispetto" e` cosi' irrazionale che e` difficile controbatterlo.
ciao,
andrea
Andrea D- Numero di messaggi : 222
Data d'iscrizione : 09.01.08
Re: In Chiesa
Ciao, Marco.marco 45 ha scritto:Però resta il fatto che i piedi scalzi vengono spesso interpretati come "mancanza di rispetto"; per noi non é assolutamente così, anzi se mai sono un segno di modestia, ma dobbiamo rassegnarci a prenderne atto.
Qualcuno ha avuto esperienze analoghe?
Di chiese e basiliche ne ho viste molte e sono gli unici luoghi dove mai mi sono state rivolte delle osservazioni.
Se hai letto il mio resoconto sulla gita patavina, avrai notato che nella Basilica del Santo il frate di turno è venuto a stringerci la mano, pronunciando la parola "Pace".
Abbiamo incontrato guardiani, preti e frati e nessuno si è minimamente preoccupato dei nostri piedi.
Semmai sono i sottoposti laici che potrebbero obiettare qualcosa, ma più per ignoranza che per un giustificato motivo.
Se un sacerdote è bene informato tace, altrimenti lo si potrebbe invitare a leggere il secondo libro del Pentateuco (Esodo), che narra gli eventi che conducono il popolo ebraico dalla schiavitù d'Egitto alla libertà della Terra Promessa.
Mosè stava pascolando il gregge di suo suocero Ietro, sacerdote di Madian e condusse il bestiame fino al monte Oreb. Qui apparve l'angelo del Signore, sotto forma di fiamma in mezzo ad un roveto che non si consumava mai[omissis]Dio lo chiamò dal roveto e disse: Non avvicinarti! Togliti i sandali, perché il luogo sul quale tu stai è una terra santa.
Beh, più chiaro di così.....forse siamo noi, col nostro cervello ricoperto di tomaia che ci siamo arrogati il diritto di ribaltare il concetto.
Poi è vero, lo scalzo viene percepito come persona maleducata ed irrispettosa, perché mostra una nudità non dissimile da quella degli arti superiori, ma che suscita forti sentimenti in quanto a contatto con il sudiciume del suolo.
Prendere atto di tale concezione va bene, rassegnarsi no.
Non dimentichiamo che fino a non molti anni fa era scandaloso persino mostrare una caviglia e di strada (fin troppa) ne è stata percorsa!
La morale, insomma, cambia coi tempi e secondo le circostanze.
Il rispetto, poi, se non tiene conto della persona in sé, dei suoi bisogni interiori e di ciò che prova, se non empatizziamo, insomma, indipendentemente da ciò che indossa o dal colore della sua pelle, rimane soltanto una gran bella parola.
lucignolo- Numero di messaggi : 2661
Età : 70
Data d'iscrizione : 02.01.08
Re: In Chiesa
Restando in tema di chiese ed edifici di culto, ferme restando le condivisibili vostre oservazioni di natura spirituale e religiosa (è pazzesco, ma anche io per entrare nella Basilica di San Pietro ho dovuto "attaccare" il sermone sulla povertà e sull'essenzialità predicata da Cristo), sotto il profilo del possibile rischio di deterioramento delle pavimentazioni, trattandosi nella stragrande maggioranza dei casi di edifici storici e di particolare pregio archittettonico ed artistico in generale, è proprio l'uso di calzature, specie quelle con suola rigida di cuoio o comunque con battistrada ricettacolo di sassolini che arrecano danno (graffi, consunzione etc.), accentuandone l'usura. Un autentico peccato mortale, altro che le ragioni igienico sanitarie.
Ciò che non accade quando le suddette pavimentazioni vengono percorse dai piedi nudi o comunque senza scarpe. Non per niente chi ha il parquet in casa, sa bene che per preservarne l'integrità dovrebbe evitare di camminarci con le scarpe di cuoio.
Per rimanere in attualità, la Basilica di San Marco (come egregiamente descrittta da Flavio) ha preziosissima pavimentazione mosaicata dello scorso millennio. Mi chiedo come possano ancora autorizzare l'accesso "alle scarpe". Dipendesse da me disporrei e quindi autorzzerei l'accesso soltanto senza scarpe, esattamente come accade in moschea (per ragioni di culto e igieniche) dove si possono spesso ammirare stupende e pregiate pavimenttazioni, o preziosi tappeti e passatoie. Del resto levano tutta una serie di menate (per carità, anch'esse in qualche modo giustificate da ragioni di decoro o sicurezza) del tipo. vietato entrare in shorts, vietato entrare anche soltabnto con zainetti (grazie Paolo per il servizio di custodia).
Direi quindi un'ultteriore ragione da opporre a chi dovesse vietarci l'ingresso scalzi in edifici sacri o in generale di pregio storico-artistico.
Ciò che non accade quando le suddette pavimentazioni vengono percorse dai piedi nudi o comunque senza scarpe. Non per niente chi ha il parquet in casa, sa bene che per preservarne l'integrità dovrebbe evitare di camminarci con le scarpe di cuoio.
Per rimanere in attualità, la Basilica di San Marco (come egregiamente descrittta da Flavio) ha preziosissima pavimentazione mosaicata dello scorso millennio. Mi chiedo come possano ancora autorizzare l'accesso "alle scarpe". Dipendesse da me disporrei e quindi autorzzerei l'accesso soltanto senza scarpe, esattamente come accade in moschea (per ragioni di culto e igieniche) dove si possono spesso ammirare stupende e pregiate pavimenttazioni, o preziosi tappeti e passatoie. Del resto levano tutta una serie di menate (per carità, anch'esse in qualche modo giustificate da ragioni di decoro o sicurezza) del tipo. vietato entrare in shorts, vietato entrare anche soltabnto con zainetti (grazie Paolo per il servizio di custodia).
Direi quindi un'ultteriore ragione da opporre a chi dovesse vietarci l'ingresso scalzi in edifici sacri o in generale di pregio storico-artistico.
Ares- Numero di messaggi : 169
Data d'iscrizione : 03.01.08
Re: In Chiesa
Beh, quattro anni fa sono stato a Firenze, per latro l'avevo girata per il 90% del tempo scalzo, ma non per il 100%. Un po' per i monumenti, appena mi avevano visto scalzo, mi hanno detto: "O si mette le scarpe, o non entra". Non ero entrato! E poi anche all'albergo, la prima mattina mi ero presentato scalzo al posto dove davano la colazione, ebbene, anche lì mi avevano drtto di tutto...
Però era stata un'esperienza bellissima. Alla fine avevo i piedi completamente neri, cosa che se li avesse visti mia mamma sarebbe inorridita, penso...
Però era stata un'esperienza bellissima. Alla fine avevo i piedi completamente neri, cosa che se li avesse visti mia mamma sarebbe inorridita, penso...
scalzoforever- Numero di messaggi : 712
Data d'iscrizione : 02.01.08
scalzi in chiesa
Premesso che mi sono sposato scalzo, perché nel mio gruppo di preghiera il Padre gesuita che ci guida ci ha insegnato l'esicasmo, o preghiera del cuore, che si fa in meditazione seduti per terra in una sala palchettata che serve anche da chiesa dove si entra senza scarpe (sia per igiene e anche perché è impossibile meditare a gambe incrociate con le scarpe che premono sulle cosce)...
Dico così a tutti che non ho MAI avuto problemi a entrare scalzo in una chiesa. Nemmeno a S.Marco di Venezia (o a Torcello, per rispondere al nostro amico) per la visita alla Pala d'Oro (bellissima). Se dovessi avere dei problemi, oltre al passo su Mosè che avete ricordato voi, ricorderei anche che S.Francesco aveva buttato i sandali alle ortiche e che era stato ricevuto scalzo dal Papa a Roma. Perciò direi che non dovrebbero sussistere problemi.
Anzi. Anche nelle chiese ci sono delle sensazioni tattili molto curiose.
La chiesa più fredda (al pavimento) che mi sia mai capitato di percepire ? La cattedrale barocca di Ottobeuren in Baviera (la più grande chiesa barocca di Germania). La chiesa più accogliente ? La cattedrale romanico-gotica di Coira (Svizzera), oltre al "labirinto" di Chartres (Francia), percorso scalzo in raccoglimento. Ce n'é per tutti gusti e per tutte le suole...
A proposito di sensazioni tattili. Lo scrissi in un vecchio post sul precedente Forum, ma lo ricordo qui. Se si cammina scalzi nella Basilica Superiore di S.Francesco ad Assisi, si noterà un deciso cambio di temperatura del pavimento: più tiepido (nonostante all'apparenza i materiali siano sempre gli stessi) in corrispondenza del luogo della tomba del Santo, che si trova in quel punto ma nella Basilica Inferiore...
Assolutamente impossibile che ciò dipenda dal passaggio di altre persone, che al 99,99% portano scarpe e quindi sono ben isolati dal pavimento...
Saluti ecclesiastici
Marco
Dico così a tutti che non ho MAI avuto problemi a entrare scalzo in una chiesa. Nemmeno a S.Marco di Venezia (o a Torcello, per rispondere al nostro amico) per la visita alla Pala d'Oro (bellissima). Se dovessi avere dei problemi, oltre al passo su Mosè che avete ricordato voi, ricorderei anche che S.Francesco aveva buttato i sandali alle ortiche e che era stato ricevuto scalzo dal Papa a Roma. Perciò direi che non dovrebbero sussistere problemi.
Anzi. Anche nelle chiese ci sono delle sensazioni tattili molto curiose.
La chiesa più fredda (al pavimento) che mi sia mai capitato di percepire ? La cattedrale barocca di Ottobeuren in Baviera (la più grande chiesa barocca di Germania). La chiesa più accogliente ? La cattedrale romanico-gotica di Coira (Svizzera), oltre al "labirinto" di Chartres (Francia), percorso scalzo in raccoglimento. Ce n'é per tutti gusti e per tutte le suole...
A proposito di sensazioni tattili. Lo scrissi in un vecchio post sul precedente Forum, ma lo ricordo qui. Se si cammina scalzi nella Basilica Superiore di S.Francesco ad Assisi, si noterà un deciso cambio di temperatura del pavimento: più tiepido (nonostante all'apparenza i materiali siano sempre gli stessi) in corrispondenza del luogo della tomba del Santo, che si trova in quel punto ma nella Basilica Inferiore...
Assolutamente impossibile che ciò dipenda dal passaggio di altre persone, che al 99,99% portano scarpe e quindi sono ben isolati dal pavimento...
Saluti ecclesiastici
Marco
Marco53- Numero di messaggi : 1116
Data d'iscrizione : 02.01.08
In Chiesa
Non era certamente la prima volta che entravo scalzo in una Chiesa e anch'io, al pari degli amici che hanno riferito le proprie esperienze, non ho mai avuto alcun problema. Riferivo l'episodio di Torcello, dove peraltro ho potuto continuare tranquillamente la mia visita, solo come esempio del fatto che purtroppo a volte i piedi scalzi possono venire interpreteti come "irrispettosi" al di là delle intenzioni del barefooter di turno. Forse nel residuo della tradizione che definiva i piedi come "estremità"...
marco 45- Numero di messaggi : 37
Data d'iscrizione : 03.01.08
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