Un altro passo
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Spyro
Alexey
aldo1953
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Un altro passo
Come già ebbi occasione di dire, l' Estate è la "mia" stagione. Il caldo e il sole mi ricaricano come un pannello fotovoltaico. In più, facendo sempre le ferie ai primi di Luglio, quando si scatena il solleone mi trova bello riposato (anzi riposato, sul bello... ). Così al ritorno dalla vacanza, avvertendo un disagio più psicologico che fisico anche alle infradito, certo conseguenza delle belle abitudini prese durante il viaggio, ho deciso di fare un altro passo avanti. Da qualche mattina esco di casa scalzo con le Luna nella borsa da cui escono solo sotto l' ambulatorio (il mondo non è ancora pronto ad un medico scalzo). E così al rientro. Inevitabile il confronto con i vicini di casa e con la portinaia. Eppure nessuno mi ha fatto caso o almeno non ha mostrato segni. Certo è molto merito della stagione che invita ad un certo lassismo, ma mi piace pensare che sia anche merito della mia costanza a mostrarmi sempre e comunque in infradito anche in Inverno. Creata l' immagine del vicino in infradito, anche quella del vicino scalzo non è poi così spaventosa, evidentemente. Mah, chi vivrà vedrà, per il momento mi godo la mia estate in libertà.
aldo1953- Numero di messaggi : 1171
Età : 71
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Re: Un altro passo
Eh si diciamo che la stagione aiuta...d'inverno la gente fa molta più fatica a capire, soprattutto qui da noi che siamo abituati a girare vestiti da spedizione polare già sotto i 20°C, per cui ipersensibilizzando il corpo al freddo, si ha una percezione falsata delle temperature, e noi che giriamo scalzi sembriamo degli alieni...
D' estate è una cosa inusuale ma "ci può anche stare", d'inverno entrano maggiormente in gioco i condizionamenti e la scarsa preparazione scientifica delle persone a riguardo.
D' estate è una cosa inusuale ma "ci può anche stare", d'inverno entrano maggiormente in gioco i condizionamenti e la scarsa preparazione scientifica delle persone a riguardo.
Alexey- Numero di messaggi : 1416
Età : 44
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Re: Un altro passo
Per me la piena estate (cioè i giorni come questi di caldo afoso) è peggio del pieno inverno. In questi giorni incandescenti sono "in letargo" in quanto il caldo mi stanca il doppio del normale. Per uscire a zampettare scalzo devo aspettare che le temperature si abbassino, l'asfalto è rovente e i prati sono ridotti a paglia e non trovo nessun piacere a camminare su queste superfici.
Quindi per me il periodo migliore per il barefooting rimane la mezza stagione con temperature medie, o anche leggermente fredde visto che il freddo lo patisco meno e riesco a farlo anche in inverno.
Quindi per me il periodo migliore per il barefooting rimane la mezza stagione con temperature medie, o anche leggermente fredde visto che il freddo lo patisco meno e riesco a farlo anche in inverno.
Spyro- Numero di messaggi : 799
Età : 38
Data d'iscrizione : 03.01.08
Re: Un altro passo
Sicuro? In Toscana ne abbiamo uno e la Milano di Pisapia non è più quella dell'era Moratti.aldo1953 ha scritto:il mondo non è ancora pronto ad un medico scalzo
Molti pazienti potrebbero sorprenderti, soprattutto se, dall'alto della tua Scienza Medica, li assicuri (e rassicuri) che lo scalzismo (almeno in casa e studio) fa bene.
Poi, dopo un anno, potrai dire loro che fa bene anche fuori.
Rei- Numero di messaggi : 2678
Data d'iscrizione : 03.01.08
Re: Un altro passo
la Milano di Pisapia non è più quella dell'era Moratti
Questo è il tuo wishful thinking ... la mentalità di 5 milioni di persone non cambia ogni 5-10 anni come i sindaci
Elan- Numero di messaggi : 1087
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Re: Un altro passo
Certo che è una mia opinione, ma ritengo anche che, al di là delle connotazioni politiche, la correlazione tra tra il "comune sentire" e la "personalità collettiva" che esprime un'amministrazione (comunale, regionale o statale che sia) sia certamente di causa ed effetto, ma che sia il "comune sentire" che plasma la "personalità collettiva", cioè lo stile dell'amministrazione al potere, e non il contrario.Elan ha scritto:Questo è il tuo wishful thinking ... la mentalità di 5 milioni di persone non cambia ogni 5-10 anni come i sindaci
In base a questa linea di pensiero, il clima milanese sotto la giunta Pisapia è diverso perché ha cominciato a cambiare ancor prima delle elezioni. Se non fosse cambiato il clima, ammesso e non concesso che avesse vinto ugualmente una lista di segno politico opposto a quella uscente, sarebbe stata una giunta molto diversa, con personalità (e candidato sindaco) differenti da quelle che sono state effettivamente elette.
In questo caso non espongo fatti, che possono essere solo veri o falsi, ma ipotesi e sensazioni, senza avere la pretesa di esporre una verità assoluta.
Come ho detto è una mia opinione non dimostrabile, anche perché non è possibile fare esperimenti scientifici che la confermino o la smentiscano.
Tra l'altro non è neppure farina del mio sacco: ho semplicemente sposato la tesi di chi mi ha insegnato quel poco che so di sociologia.
Però è indubbio, e lo confermano sondaggi come quello sul matrimonio gay con la costante crescita nel tempo dei favorevoli, che qualcosa stia cambiando nella direzione di una maggiore tolleranza ed apertura. E questo, invece, è un fatto.
Che la tolleranza e l'apertura stia aumentando anche nei confronti dello scalzismo è più una sensazione che un fatto provato (troppi pochi dati), ma contraddirebbe tutti gli studi di sociologia finora fatti se non seguisse l'onda e fosse fermo o addirittura andasse in senso contrario.
Per fare una metafora, se vediamo dei tronchi galleggiare in un fiume e scendere verso la foce, dobbiamo presumere che qualunque altro tronco galleggiante scenda verso il mare.
Se uno andasse, letteralmente, controcorrente, sarebbe un'anomalia così vistosa da far ritenere come certa l'esistenza di un trucco (un motore nascosto, ad esempio).
E di anomalie, nell'evoluzione del "comune sentire" sullo scalzismo, francamente non ne vedo.
P.s.: lo so, sono un po' pedante, ma certi concetti non si possono esprimere con una battuta.
Rei- Numero di messaggi : 2678
Data d'iscrizione : 03.01.08
Era Moratti
Francamente non so. Sono milanese dalla nascita, abito a non più di 300 metri dalla casa natìa e tante sindaci ho visto passare, ma non mi sembra che le variazioni siano poi tante per il normale cittadino. Il Sindaco deve occuparsi sempre delle solite cose cioè in pratica far quadrare i conti. e inevitabilmente li fa quadrare scavando altri buchi che poi il Sindaco successivo riempie scavandone altri, perchè il terreno, cioè la pecunia, è sempre la stesso. Ma lo spirito generale rimane più o meno lo stesso. In pratica in una città un poco "fighetta", dove l' apparenza conta più che la realtà lo scalzo è e sarà anche per molto tempo (ho paura a dire sempre) un ' anomalia che tutt' al più passa inosservata per un po' di menefreghismo, ma non tanto spesso. Se ora, in questo periodo vado più spesso scalzo è solo perchè il caldo induce a una maggiore indulgenza. Ma appena scoccherà il primo settembre, data in cui l' estate finisce di fatto e tutti riprendono le solite abitudini... certo io continuerò sull' onda di ora, ma certamente torneranno gli sguardi di sottecchi e i commenti alle spalle. Per non parlare di quando inizierà di nuovo a fare fresco e poi freddo, allora anche le mie infradito saranno oggetto di commenti. Insomma non è che un sindaco rende facile la vita della scalzista, se non altro perchè dello scalzismo non può importargli di meno a nessuno. Questo non è uno sfogo, sono grato a Milano per le opportunità che mi ha dato e mi dà, ma non posso non pensare che altrove vivrei meglio in generale Ora questo solleverà un polverone e me ne scuso ma penso di poterlo dire sulla base dell' esperienza. Quanto a dove sia l' altrove, se ne può parlare. Non nascondo però che essere anonimi a distanza di 500 metri da casa è una gran bella comodità non solo per andare scalzi.
aldo1953- Numero di messaggi : 1171
Età : 71
Data d'iscrizione : 08.11.11
Re: Un altro passo
Guarda, saremo sempre un'anomalia, e allora?
Il punto è che se c'è tolleranza l'anomalia viene lasciata in pace, se c'è intolleranza no.
Un (bel) po' di facce sorprese, qualche faccia stranita devi metterle in conto: sei un'anomalia.
Arrivano anche i commenti alle spalle.
E allora? Se si limitano a quello, non è un problema: significa che (forse
[*]) non approvano, ma ti lasciano fare: si chiama tolleranza.
E se ne risenti negativamente, nonostante la tolleranza, il problema è dentro ti te, a livello psicologico: si chiama farsi pippe mentali.
Il problema ci sarebbe se il tuo comportamento portasse a reazioni violente o all'esclusione sociale ("Ho saputo che vai scalzo ed allora ti escludo dalle mie amicizie" oppure "Caro figlio, ti ho escluso dal testamento").
Beh, nonostante qualche neofita (ed anche qualcuno più navigato) abbia manifestato la paura che questo succeda, non si hanno notizie di fatti del genere.
Nessuno è mai stato diseredato, cacciato dalla compagnia degli amici o, peggio, aggredito.
Come ho già scritto in un altro post, sono le stesse dinamiche sociali e le stesse paure che coinvolgono i gay.
Ma per loro, purtroppo, le paure di esclusione e aggressione hanno un fondamento reale, per noi, per fortuna no.
[*]Frasi dette alle spalle tipo "Hai visto quello? È scalzo!" non necessariamente, salvo le rare volte che sono seguite da "Che schifo!", hanno una connotazione negativa.
Può essere una semplice e più o meno neutra constatazione dell'anomalia.
Personalmente (per quel che vale a livello statistico, cioè zero) mediamente sento tre "Vorrei farlo anch'io ma non posso/non me la sento" per ogni "Che schifo!".
Il punto è che se c'è tolleranza l'anomalia viene lasciata in pace, se c'è intolleranza no.
Un (bel) po' di facce sorprese, qualche faccia stranita devi metterle in conto: sei un'anomalia.
Arrivano anche i commenti alle spalle.
E allora? Se si limitano a quello, non è un problema: significa che (forse
[*]) non approvano, ma ti lasciano fare: si chiama tolleranza.
E se ne risenti negativamente, nonostante la tolleranza, il problema è dentro ti te, a livello psicologico: si chiama farsi pippe mentali.
Il problema ci sarebbe se il tuo comportamento portasse a reazioni violente o all'esclusione sociale ("Ho saputo che vai scalzo ed allora ti escludo dalle mie amicizie" oppure "Caro figlio, ti ho escluso dal testamento").
Beh, nonostante qualche neofita (ed anche qualcuno più navigato) abbia manifestato la paura che questo succeda, non si hanno notizie di fatti del genere.
Nessuno è mai stato diseredato, cacciato dalla compagnia degli amici o, peggio, aggredito.
Come ho già scritto in un altro post, sono le stesse dinamiche sociali e le stesse paure che coinvolgono i gay.
Ma per loro, purtroppo, le paure di esclusione e aggressione hanno un fondamento reale, per noi, per fortuna no.
[*]Frasi dette alle spalle tipo "Hai visto quello? È scalzo!" non necessariamente, salvo le rare volte che sono seguite da "Che schifo!", hanno una connotazione negativa.
Può essere una semplice e più o meno neutra constatazione dell'anomalia.
Personalmente (per quel che vale a livello statistico, cioè zero) mediamente sento tre "Vorrei farlo anch'io ma non posso/non me la sento" per ogni "Che schifo!".
Rei- Numero di messaggi : 2678
Data d'iscrizione : 03.01.08
Re: Un altro passo
Seguendo un po' i forum internazionali, mi sono reso conto che barefootlandia non esiste, sicuramente certi posti sono meglio di altri, ma quello che fa da padrone è la percezione soggettiva, infatti molto spesso si ascoltano percezioni addirittura diametralmente opposte tra persone che vivono nella stessa zona e anche nella stessa città, quindi, secondo me dipende molto anche da come uno la vive. Secondo me, noi, non siamo poi così sfortunati, perché qui in Italia veramente in pochi hanno la forza di prendersi la briga di lottare per proibirci qualcosa, come può succedere ad esempio in altri paesi. Quindi, se da un lato la nostra inerzia ci limita come paese, per quanto riguarda lo scalzismo rappresenta un po' il sentire: è scalzo, è strano, c...i suoi... Per esempio, sono andato un'infinita di volte in posti dove in teoria sarebbe proibito, ma confidando nell'inerzia di chi dovrebbe far rispettare le regole, per ora non ho mai trovato difficoltà. Ovviamente è una cosa che non supporto e auspicherei a ben altro, però era solo per dire che se andiamo all'estero e in in posto c' è scritto no piedi nudi, molto probabilmente la guardia attenta non vi farà entrare nemmeno se piangete, come se volete entrare in un posto dove vige il cartello NS3 (no shoes, no shirt, no service), mentre qui in Italia la guardia di turno sarà impegnata a messaggiare su Facebook e forse non vi noterà nemmeno. Quindi, meglio lavorare per cambiare verso l'apertura e il rispetto, però non pensiamo che altrove sia rose e fiori, le regole stupide esistono dappertutto, occorre cambiare il mondo e non solo l'Italia, ovviamente noi dobbiamo lavorare sul nostro paese.
Alexey- Numero di messaggi : 1416
Età : 44
Data d'iscrizione : 11.04.11
Re: Un altro passo
Sono assolutamente d'accordo con te: nei paesi "seri" anche le opposizioni allo scalzismo sono molto pù serie e combattive, molto meglio il lassez faire italiano
E' un po' come la vecchia barzelletta dell' inferno tedesco e dell' inferno italiano
E' un po' come la vecchia barzelletta dell' inferno tedesco e dell' inferno italiano
Elan- Numero di messaggi : 1087
Età : 72
Data d'iscrizione : 06.10.10
Re: Un altro passo
Parole sante!!!Alexey ha scritto:Seguendo un po' i forum internazionali, mi sono reso conto che barefootlandia non esiste, sicuramente certi posti sono meglio di altri, ma quello che fa da padrone è la percezione soggettiva, infatti molto spesso si ascoltano percezioni addirittura diametralmente opposte tra persone che vivono nella stessa zona e anche nella stessa città, quindi, secondo me dipende molto anche da come uno la vive. Secondo me, noi, non siamo poi così sfortunati, perché qui in Italia veramente in pochi hanno la forza di prendersi la briga di lottare per proibirci qualcosa, come può succedere ad esempio in altri paesi. Quindi, se da un lato la nostra inerzia ci limita come paese, per quanto riguarda lo scalzismo rappresenta un po' il sentire: è scalzo, è strano, c...i suoi... Per esempio, sono andato un'infinita di volte in posti dove in teoria sarebbe proibito, ma confidando nell'inerzia di chi dovrebbe far rispettare le regole, per ora non ho mai trovato difficoltà. Ovviamente è una cosa che non supporto e auspicherei a ben altro, però era solo per dire che se andiamo all'estero e in in posto c' è scritto no piedi nudi, molto probabilmente la guardia attenta non vi farà entrare nemmeno se piangete, come se volete entrare in un posto dove vige il cartello NS3 (no shoes, no shirt, no service), mentre qui in Italia la guardia di turno sarà impegnata a messaggiare su Facebook e forse non vi noterà nemmeno. Quindi, meglio lavorare per cambiare verso l'apertura e il rispetto, però non pensiamo che altrove sia rose e fiori, le regole stupide esistono dappertutto, occorre cambiare il mondo e non solo l'Italia, ovviamente noi dobbiamo lavorare sul nostro paese.
Re: Un altro passo
Poi ci sono gli andirivieni. L'Austria Felix, dove ebbi l'illuminazione tanti anni fa vedendo tanti giovani camminare scalzi (e allora ero giovane anch'io, sedicenne), si è sempre più chiusa nelle scarpe puzzolenti e quest'anno, a parte due ragazzini sui 10-12 anni a Lienz non ho visto uno scalzo che fosse uno a parte me riflesso nelle vetrine. E sono anche stato apostrofato in un negozio Müller da una commessa un po' anziana e isterica, alla quale comunque non ho dato nessun peso continuando a girare scalzo come prima (e mia moglie ha preso le mie difese !!!!).
Però se l'Austria è diventata Infelix, mi consola sempre la Germania, dove qualche scalzo un po' più che adolescente e perfino qualche adulto c'é ancora.
Il bello è venuto in un paesetto vicino a Biberach, dov'ero stato in una Pensione con amici ad Aprile, trovandomi bene anche a cena. Così ci sono ripassato con mia moglie. La Signora dell'hotel, mentre stavo cercando di dirle che ero già stato da lei, ha detto che si ricordava i miei piedi ( ) e che si era incuriosita perché ad aprile faceva piuttosto freddo...
Così ho rinunciato a qualsiasi tentativo di infilare almeno le infradito e sono stato perennemente scalzo. Alla sera al ristorante è entrata una piccola comitiva di amici, con un papà che spingeva un passeggino ed era completamente scalzo (lo avevo visto già prima in giro).
Al mattino, pagando, ho rimarcato che non ero il solo cliente scalzo e che la Signora era molto "Barfußfreundlich" cioé amichevole verso gli scalzi e lei ha sorriso.
Di adulti scalzi poi ce n'erano anche sul traghetto sul lago di Costanza verso la Svizzera.
Saluti amichevoli
Marco
Però se l'Austria è diventata Infelix, mi consola sempre la Germania, dove qualche scalzo un po' più che adolescente e perfino qualche adulto c'é ancora.
Il bello è venuto in un paesetto vicino a Biberach, dov'ero stato in una Pensione con amici ad Aprile, trovandomi bene anche a cena. Così ci sono ripassato con mia moglie. La Signora dell'hotel, mentre stavo cercando di dirle che ero già stato da lei, ha detto che si ricordava i miei piedi ( ) e che si era incuriosita perché ad aprile faceva piuttosto freddo...
Così ho rinunciato a qualsiasi tentativo di infilare almeno le infradito e sono stato perennemente scalzo. Alla sera al ristorante è entrata una piccola comitiva di amici, con un papà che spingeva un passeggino ed era completamente scalzo (lo avevo visto già prima in giro).
Al mattino, pagando, ho rimarcato che non ero il solo cliente scalzo e che la Signora era molto "Barfußfreundlich" cioé amichevole verso gli scalzi e lei ha sorriso.
Di adulti scalzi poi ce n'erano anche sul traghetto sul lago di Costanza verso la Svizzera.
Saluti amichevoli
Marco
Marco53- Numero di messaggi : 1116
Data d'iscrizione : 02.01.08
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