Progressi Mellin
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Progressi Mellin
Lunedì 28 luglio ore 7,15. Esco da casa senza scarpe e senza finti sandali, così senza che non me li sono nemmeno portati dietro. E vado in ufficio, cioé attraverso tutto il centro, scegliendo un percorso che, dai Giardini Reali-Piazza Castello, mi porta in Piazza S.Carlo e poi su via XX Settembre, corso Matteotti, via S.Quintino e corso Re Umberto. C'è poca gente, è vero, ma devo combattere lo stesso con un certo stato d'ansia. Non riesco a essere tranquillo come quando faccio imprese ben più complicate del tipo lasciare le scarpe in Svizzera e partire col Ferry per la Germania e stare tutto il santo giorno senza uno straccio di sandali... La notte ha piovuto e i marciapiedi sono ancora bagnati. Lascio un mucchio di impronte scalze dietro di me nei tratti asciutti. La cosa mi diverte... Mano a mano che mi avvicino all'ufficio mi sento sciogliere un po' l'ansia che ho dentro. Beh. La data che ho scelto e l'ora mi fanno anche incrociare poca gente. Quella poca non nota, dorme in piedi o è molto discreta... Non avendo gli occhi dietro la testa non vedo eventuali reazioni e voltarmi è una cosa sciocca...
Arrivo al quadrilatero della Crocetta, proprio a ridosso a Corso Stati Uniti. Bene. Non c'é nessuno, così decido di attendere l'ultimo cassonetto per infilare i sandali tradizionali per la "trionfale" entrata nell'edificio.
Nel mentre arriva una macchina e mi parcheggia di lato proprio mentre sto passando. Non è un collega ma una madre con due ragazzi, meglio così. Arrivo al cassonetto, metto i sandali e timbro il cartellino... Arrivo in ufficio e scopro di aver davvero lasciato i finti sandali a casa. Peccato perché con quelli giro ormai tutti gli uffici (quello dell'Assessore escluso)... Adesso vedrò di stare scalzo almeno sul mio piano, ma sarà difficile che resista tutto il tempo: ci sono i "Visitors" del pubblico e così dovrò infilare spesso i sandali....
Faccio progressi come i bambini piccoli che imparano a camminare...
Saluti Mellin
Marco
Arrivo al quadrilatero della Crocetta, proprio a ridosso a Corso Stati Uniti. Bene. Non c'é nessuno, così decido di attendere l'ultimo cassonetto per infilare i sandali tradizionali per la "trionfale" entrata nell'edificio.
Nel mentre arriva una macchina e mi parcheggia di lato proprio mentre sto passando. Non è un collega ma una madre con due ragazzi, meglio così. Arrivo al cassonetto, metto i sandali e timbro il cartellino... Arrivo in ufficio e scopro di aver davvero lasciato i finti sandali a casa. Peccato perché con quelli giro ormai tutti gli uffici (quello dell'Assessore escluso)... Adesso vedrò di stare scalzo almeno sul mio piano, ma sarà difficile che resista tutto il tempo: ci sono i "Visitors" del pubblico e così dovrò infilare spesso i sandali....
Faccio progressi come i bambini piccoli che imparano a camminare...
Saluti Mellin
Marco
Marco53- Numero di messaggi : 1116
Data d'iscrizione : 02.01.08
Re: Progressi Mellin
Marco53 ha scritto:Lunedì 28 luglio ore 7,15. Esco da casa senza scarpe e senza finti sandali, così senza che non me li sono nemmeno portati dietro. E vado in ufficio, cioé attraverso tutto il centro, scegliendo un percorso che, dai Giardini Reali-Piazza Castello, mi porta in Piazza S.Carlo e poi su via XX Settembre, corso Matteotti, via S.Quintino e corso Re Umberto. C'è poca gente, è vero, ma devo combattere lo stesso con un certo stato d'ansia. Non riesco a essere tranquillo come quando faccio imprese ben più complicate del tipo lasciare le scarpe in Svizzera e partire col Ferry per la Germania e stare tutto il santo giorno senza uno straccio di sandali... La notte ha piovuto e i marciapiedi sono ancora bagnati. Lascio un mucchio di impronte scalze dietro di me nei tratti asciutti. La cosa mi diverte... Mano a mano che mi avvicino all'ufficio mi sento sciogliere un po' l'ansia che ho dentro. Beh. La data che ho scelto e l'ora mi fanno anche incrociare poca gente. Quella poca non nota, dorme in piedi o è molto discreta... Non avendo gli occhi dietro la testa non vedo eventuali reazioni e voltarmi è una cosa sciocca...
Arrivo al quadrilatero della Crocetta, proprio a ridosso a Corso Stati Uniti. Bene. Non c'é nessuno, così decido di attendere l'ultimo cassonetto per infilare i sandali tradizionali per la "trionfale" entrata nell'edificio.
Nel mentre arriva una macchina e mi parcheggia di lato proprio mentre sto passando. Non è un collega ma una madre con due ragazzi, meglio così. Arrivo al cassonetto, metto i sandali e timbro il cartellino... Arrivo in ufficio e scopro di aver davvero lasciato i finti sandali a casa. Peccato perché con quelli giro ormai tutti gli uffici (quello dell'Assessore escluso)... Adesso vedrò di stare scalzo almeno sul mio piano, ma sarà difficile che resista tutto il tempo: ci sono i "Visitors" del pubblico e così dovrò infilare spesso i sandali....
Faccio progressi come i bambini piccoli che imparano a camminare...
Saluti Mellin
Marco
Ciao Marco!
Devo dire che mi meraviglio che continui a fare progressi "a piccoli passi" anche se la tua falcata non è certo piccola... HAHAHAHAH
Sei un bf da lunga data e solo ora ti togli giorno dopo giorno le tue perplessità e vinci le tue residue resistenze; questo meraviglia e forse annoia qualcuno che non capisce invece l'importanza del fatto che liberarsi da ogni costrizione, paura o altro, è un processo lungo e difficile e che raccontarlo come fai tu, documentando ampiamente i tuoi progressi, è cosa utile per tutti gli altri che ancora non trovano il coraggio.
I tuoi progressi in terra straniera sono noti ed ora stai facendoli anche sotto casa con crescente disinvoltura; così dev'essere, continua a camminare ed a raccontarci queste avventure giornaliere.
Sono convinto che qualcuno saprà imitarti ..
bfpaul
Re: Progressi Mellin
Eccome, se è difficile!bfpaul ha scritto:Sei un bf da lunga data e solo ora ti togli giorno dopo giorno le tue perplessità e vinci le tue residue resistenze; questo meraviglia e forse annoia qualcuno che non capisce invece l'importanza del fatto che liberarsi da ogni costrizione, paura o altro, è un processo lungo e difficile e che raccontarlo come fai tu, documentando ampiamente i tuoi progressi, è cosa utile per tutti gli altri che ancora non trovano il coraggio.
Costrizioni di cui, forse, non ci libereremo mai del tutto.
Diciamole queste paure, senza pensare di fare brutte figure; raccontiamole senza censure, una, cento, mille volte.
Il mio entusiasmo, con i suoi risvolti eccessivi, lo conoscete; forse conoscete meno le mie paure, i miei blocchi e le mie ansie.
Beh, non ci crederete, ma sono appena all'inizio del percorso.
Giusto!Marco53 ha scritto:Non avendo gli occhi dietro la testa non vedo eventuali reazioni e voltarmi è una cosa sciocca...
La tentazione è forte, ma voltarsi vuol dire innanzitutto che ci si aspetta una qualche reazione, perché non ci si sente a posto con se stessi, una dichiarazione palese al nostro personaggio incontrato che stiamo facendo qualcosa al di fuori delle righe. È vero, ma, come dici tu, meglio non sottolinearlo.
Inoltre, se la reazione arriva, come è probabile, ci facciamo il sangue cattivo per niente.
Dai, diciamo che non conviene e che è irrazionale, quell'irrazionale che ci spegne momentaneamente i lumi della ragione e che suona soltanto come un momento di debolezza.
Un po' meno impietoso che sciocco
Buona continuazione!
lucignolo- Numero di messaggi : 2661
Età : 70
Data d'iscrizione : 02.01.08
Re: Progressi Mellin
lucignolo ha scritto:Eccome, se è difficile!bfpaul ha scritto:Sei un bf da lunga data e solo ora ti togli giorno dopo giorno le tue perplessità e vinci le tue residue resistenze; questo meraviglia e forse annoia qualcuno che non capisce invece l'importanza del fatto che liberarsi da ogni costrizione, paura o altro, è un processo lungo e difficile e che raccontarlo come fai tu, documentando ampiamente i tuoi progressi, è cosa utile per tutti gli altri che ancora non trovano il coraggio.
Costrizioni di cui, forse, non ci libereremo mai del tutto.
Diciamole queste paure, senza pensare di fare brutte figure; raccontiamole senza censure, una, cento, mille volte.
Il mio entusiasmo, con i suoi risvolti eccessivi, lo conoscete; forse conoscete meno le mie paure, i miei blocchi e le mie ansie.
Beh, non ci crederete, ma sono appena all'inizio del percorso.Giusto!Marco53 ha scritto:Non avendo gli occhi dietro la testa non vedo eventuali reazioni e voltarmi è una cosa sciocca...
La tentazione è forte, ma voltarsi vuol dire innanzitutto che ci si aspetta una qualche reazione, perché non ci si sente a posto con se stessi, una dichiarazione palese al nostro personaggio incontrato che stiamo facendo qualcosa al di fuori delle righe. È vero, ma, come dici tu, meglio non sottolinearlo.
Inoltre, se la reazione arriva, come è probabile, ci facciamo il sangue cattivo per niente.
Dai, diciamo che non conviene e che è irrazionale, quell'irrazionale che ci spegne momentaneamente i lumi della ragione e che suona soltanto come un momento di debolezza.
Un po' meno impietoso che sciocco
Buona continuazione!
Ottime considerazioni; aggiungo solo, per quel che mi consta, che da scalzo non mi sono mai voltato indietro se non per qualche motivo, esattamente come avrei fatto se avessi avuto le scarpe. Insomma, andare in giro come se le avessimo è - se così si può dire - l'obiettivo. Non facile, ma si può raggiungere a determinate condizioni.
bfpaul
Bis con cambio strada
Oggi ho bissato l'uscita di lunedì, già scalzo dal momento in cui ho chiuso la porta di casa. Complice una rinfrescata dovuta a grandine, ho deciso di andare in ufficio a piedi (nudi) anche oggi, in modo da alternare un po' col motorino che è comodo e veloce ma non mi consente di fare quel minimo di esercizio fisico che camminare fa. E ho cambiato strada, da Piazza Castello per via Pietro Micca, piazza Solferino e c.so Re Umberto. Sorprendentemente c'era più gente che nell'altro itinerario e molti non hanno potuto non notare i miei piedi del tutto scalzi...
Risultato: una bella passeggiata, una sudata marca leone, i piedi di un bel colorito non troppo nero (aveva piovuto/grandinato nella notta) e io piuttosto contento anche se ho dovuto portarmi una camicia di riserva per cambiarmi l'altra, troppo sudata....
Lunedì sarò in ferie, molto probabilmente in Francia, e poi sarò di nuovo a casa con mia moglie e uscite "trionfali" come questa saranno un po' più rare... e dovrò magari tornare a rimettere almeno i finti sandali. Perché le voglio bene e lei sopporta anche i miei piedi, ma senza esagerare... almeno per il momento. Dopo tutto con la paziena ora già accetta che vada in giro per Torino (!) con le finte scarpe e i sandali senza suola... è un bel progresso...
Saluti prevacanziferi
Marco
Risultato: una bella passeggiata, una sudata marca leone, i piedi di un bel colorito non troppo nero (aveva piovuto/grandinato nella notta) e io piuttosto contento anche se ho dovuto portarmi una camicia di riserva per cambiarmi l'altra, troppo sudata....
Lunedì sarò in ferie, molto probabilmente in Francia, e poi sarò di nuovo a casa con mia moglie e uscite "trionfali" come questa saranno un po' più rare... e dovrò magari tornare a rimettere almeno i finti sandali. Perché le voglio bene e lei sopporta anche i miei piedi, ma senza esagerare... almeno per il momento. Dopo tutto con la paziena ora già accetta che vada in giro per Torino (!) con le finte scarpe e i sandali senza suola... è un bel progresso...
Saluti prevacanziferi
Marco
Marco53- Numero di messaggi : 1116
Data d'iscrizione : 02.01.08
Re: Progressi Mellin
E......ragazzi, quando una coppia si vuole bene non ci sono confini.Marco53 ha scritto:Perché le voglio bene e lei sopporta anche i miei piedi, ma senza esagerare... almeno per il momento.
Eccome! Piano piano.......guarda l'esempio di mia moglie!Marco53 ha scritto:Dopo tutto con la paziena ora già accetta che vada in giro per Torino (!) con le finte scarpe e i sandali senza suola... è un bel progresso...
Se avessi preteso avrei distrutto ogni possibilità.............oh, caspita!
Come ho fatto sul forum?
lucignolo- Numero di messaggi : 2661
Età : 70
Data d'iscrizione : 02.01.08
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