Scoprire i limiti della corsa a piedi nudi
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hadashi
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Scoprire i limiti della corsa a piedi nudi
Ce l'ho finalmente fatta; sono riuscito a correre una "24 ore" - a piedi nudi
Dire che sono un "patito" della corsa probabilmente è un euphemismo... Sono convinto che il corpo umano sia fatto per camminare/correre scalzo, ed è diventata una mia passione vedere fino a che punto è possibile spingersi a piedi nudi
Dopo la bellissima gita con un gruppetto di Nati Scalzi alla Maratona di Vienna (una staffetta a 4) sono andato avanti con le maratone, e alla fine sono finito nel mondo delle "Ultra-maratone" (distanze sopra i 42 km). Prima una 70 km, poi un paio di 100 km.
Ovviamente il mio traguardo principale era riuscire a finire le gare; ma volevo altrettanto vedere se fossi riuscito a farlo a piedi nudi, e se questo mi avesse avvantaggiato o svantaggiato, e quale fosse l'aspetto piú "difficile" nel correre scalzo.
Questo fine settimana finalmente ho tentato di correre una "24 ore" (si ha tempo 24 ore, vince chi riesce a fare piú chilometri). Percorso cittadino su asphalto liscio; condizioni ottimali, pensavo
Purtroppo era una giornata pazzesca dal punto di vista della temperatura; la partenza era venerdi alle 19, e la notte si stava benissimo, con temperature limpide. Peró appena sorto il sole la temperatura è salita in maniera vertiginosa, e alle 11 aveva giá attorno ai 35 gradi...
Purtroppo l'asfalto si è riscaldato a un punto tale che sabato verso le 14:00 ho dovuto mettere dei sandali (tipo "Huarache"), altrimenti mi sarei preso delle belle scottature, ed avevo la sensazione che tutto il mio corpo si riscaldasse ulteriormente (giá avevo abbastanza difficoltà a "raffreddarmi"... Per fortuna avevano messo una specie di docce lungo il percorso...).
Cosi alla fine non sono riuscito a stare scalzo per tutta la gara ... ma 110 dei 125 km che sono riuscito a totalizzare li ho fatti a piedi nudi
E devo dire che ginocchia, schiena e gambe alle fine stavano benissimo (date le circostanze, ehm...)! I muscoli bruciavano, certo, ma due giorni dopo la corsa erano di nuovo a posto. Sono convinto che se avessi portato delle scarpe da corsa "tradizionali" sarebbe stato molto, molto peggio!
L'elemento più "debole" correndo a piedi nudi mi sembra proprio essere la pianta dei piedi (gambe, ginocchia, schiena etc secondo me reggono benissimo tutte le distanze possibili ed immaginabili). Dopo 70-80 km di corsa sull'asphalto i muscoli dei piedi peró hanno cominciato a "indurirsi", e ho dovuto cominciare a variare la superficie sulla quale correvo (cioè ogni tanto mi sono spostato sulla ghiaia/erba sul bordo strada. Incridibile il sollievo che ho provato quando ero sulla ghiaia, anche se pungeva). Poi l'asphalto rovente è diventato un ulteriore elemento impattante, e ho dovuto cercare di raffreddare la pianta nei brevi tratti all'ombra, o sulle strisce bianche sul bordo strada :p
Probabilmente quest'ultimi non sono fattori che l'uomo ha incontrato durante la sua evoluzione, perciò il piede qui ha dei limiti, non c'é niente da fare (d'altronde, ho visto parecchie persone fermarsi per bolle e vesciche; problemi che io non avevo )
Comunque, credeteci o no, non ero l'unico scalzo; c'erano altre 5-6 persone! Credo che solo un altro di questi abbia tentato di fare tutte le 24 ore a piedi nudi (ci ho parlato, era un Tedesco che corre scalzo da píú di 5 anni anche lui); gli altri si sono limitati ad alcuni giri. E c'erano un paio di corridori in FiveFingers. Peró il fatto che fossi stato scalzo ha destato talmente poco stupore che non ho trovato nemmeno una foto dei miei piedi sul sito della gara, per quello non posso nemmeno farvi vedere delle foto
(se dovessi ancora trovarne qualcuna, la posteró in seguito!)
In ogni modo, é stato una bellissima esperienza; soprattutto il senso di libertà che ho provato a correre scalzo. E la certezza che i produttori di scarpe da corsa sparano tutti delle gran cavolate
Hadashi
Dire che sono un "patito" della corsa probabilmente è un euphemismo... Sono convinto che il corpo umano sia fatto per camminare/correre scalzo, ed è diventata una mia passione vedere fino a che punto è possibile spingersi a piedi nudi
Dopo la bellissima gita con un gruppetto di Nati Scalzi alla Maratona di Vienna (una staffetta a 4) sono andato avanti con le maratone, e alla fine sono finito nel mondo delle "Ultra-maratone" (distanze sopra i 42 km). Prima una 70 km, poi un paio di 100 km.
Ovviamente il mio traguardo principale era riuscire a finire le gare; ma volevo altrettanto vedere se fossi riuscito a farlo a piedi nudi, e se questo mi avesse avvantaggiato o svantaggiato, e quale fosse l'aspetto piú "difficile" nel correre scalzo.
Questo fine settimana finalmente ho tentato di correre una "24 ore" (si ha tempo 24 ore, vince chi riesce a fare piú chilometri). Percorso cittadino su asphalto liscio; condizioni ottimali, pensavo
Purtroppo era una giornata pazzesca dal punto di vista della temperatura; la partenza era venerdi alle 19, e la notte si stava benissimo, con temperature limpide. Peró appena sorto il sole la temperatura è salita in maniera vertiginosa, e alle 11 aveva giá attorno ai 35 gradi...
Purtroppo l'asfalto si è riscaldato a un punto tale che sabato verso le 14:00 ho dovuto mettere dei sandali (tipo "Huarache"), altrimenti mi sarei preso delle belle scottature, ed avevo la sensazione che tutto il mio corpo si riscaldasse ulteriormente (giá avevo abbastanza difficoltà a "raffreddarmi"... Per fortuna avevano messo una specie di docce lungo il percorso...).
Cosi alla fine non sono riuscito a stare scalzo per tutta la gara ... ma 110 dei 125 km che sono riuscito a totalizzare li ho fatti a piedi nudi
E devo dire che ginocchia, schiena e gambe alle fine stavano benissimo (date le circostanze, ehm...)! I muscoli bruciavano, certo, ma due giorni dopo la corsa erano di nuovo a posto. Sono convinto che se avessi portato delle scarpe da corsa "tradizionali" sarebbe stato molto, molto peggio!
L'elemento più "debole" correndo a piedi nudi mi sembra proprio essere la pianta dei piedi (gambe, ginocchia, schiena etc secondo me reggono benissimo tutte le distanze possibili ed immaginabili). Dopo 70-80 km di corsa sull'asphalto i muscoli dei piedi peró hanno cominciato a "indurirsi", e ho dovuto cominciare a variare la superficie sulla quale correvo (cioè ogni tanto mi sono spostato sulla ghiaia/erba sul bordo strada. Incridibile il sollievo che ho provato quando ero sulla ghiaia, anche se pungeva). Poi l'asphalto rovente è diventato un ulteriore elemento impattante, e ho dovuto cercare di raffreddare la pianta nei brevi tratti all'ombra, o sulle strisce bianche sul bordo strada :p
Probabilmente quest'ultimi non sono fattori che l'uomo ha incontrato durante la sua evoluzione, perciò il piede qui ha dei limiti, non c'é niente da fare (d'altronde, ho visto parecchie persone fermarsi per bolle e vesciche; problemi che io non avevo )
Comunque, credeteci o no, non ero l'unico scalzo; c'erano altre 5-6 persone! Credo che solo un altro di questi abbia tentato di fare tutte le 24 ore a piedi nudi (ci ho parlato, era un Tedesco che corre scalzo da píú di 5 anni anche lui); gli altri si sono limitati ad alcuni giri. E c'erano un paio di corridori in FiveFingers. Peró il fatto che fossi stato scalzo ha destato talmente poco stupore che non ho trovato nemmeno una foto dei miei piedi sul sito della gara, per quello non posso nemmeno farvi vedere delle foto
(se dovessi ancora trovarne qualcuna, la posteró in seguito!)
In ogni modo, é stato una bellissima esperienza; soprattutto il senso di libertà che ho provato a correre scalzo. E la certezza che i produttori di scarpe da corsa sparano tutti delle gran cavolate
Hadashi
hadashi- Numero di messaggi : 772
Età : 53
Data d'iscrizione : 08.05.09
Re: Scoprire i limiti della corsa a piedi nudi
Ragazzi, abbiamo un campione!!hadashi ha scritto:Ce l'ho finalmente fatta; sono riuscito a correre una "24 ore" - a piedi nudi
Dire che sono un "patito" della corsa probabilmente è un euphemismo... Sono convinto che il corpo umano sia fatto per camminare/correre scalzo, ed è diventata una mia passione vedere fino a che punto è possibile spingersi a piedi nudi
Dopo la bellissima gita con un gruppetto di Nati Scalzi alla Maratona di Vienna (una staffetta a 4) sono andato avanti con le maratone, e alla fine sono finito nel mondo delle "Ultra-maratone" (distanze sopra i 42 km). Prima una 70 km, poi un paio di 100 km.
Ovviamente il mio traguardo principale era riuscire a finire le gare; ma volevo altrettanto vedere se fossi riuscito a farlo a piedi nudi, e se questo mi avesse avvantaggiato o svantaggiato, e quale fosse l'aspetto piú "difficile" nel correre scalzo.
Questo fine settimana finalmente ho tentato di correre una "24 ore" (si ha tempo 24 ore, vince chi riesce a fare piú chilometri). Percorso cittadino su asphalto liscio; condizioni ottimali, pensavo
Purtroppo era una giornata pazzesca dal punto di vista della temperatura; la partenza era venerdi alle 19, e la notte si stava benissimo, con temperature limpide. Peró appena sorto il sole la temperatura è salita in maniera vertiginosa, e alle 11 aveva giá attorno ai 35 gradi...
Purtroppo l'asfalto si è riscaldato a un punto tale che sabato verso le 14:00 ho dovuto mettere dei sandali (tipo "Huarache"), altrimenti mi sarei preso delle belle scottature, ed avevo la sensazione che tutto il mio corpo si riscaldasse ulteriormente (giá avevo abbastanza difficoltà a "raffreddarmi"... Per fortuna avevano messo una specie di docce lungo il percorso...).
Cosi alla fine non sono riuscito a stare scalzo per tutta la gara ... ma 110 dei 125 km che sono riuscito a totalizzare li ho fatti a piedi nudi
E devo dire che ginocchia, schiena e gambe alle fine stavano benissimo (date le circostanze, ehm...)! I muscoli bruciavano, certo, ma due giorni dopo la corsa erano di nuovo a posto. Sono convinto che se avessi portato delle scarpe da corsa "tradizionali" sarebbe stato molto, molto peggio!
L'elemento più "debole" correndo a piedi nudi mi sembra proprio essere la pianta dei piedi (gambe, ginocchia, schiena etc secondo me reggono benissimo tutte le distanze possibili ed immaginabili). Dopo 70-80 km di corsa sull'asphalto i muscoli dei piedi peró hanno cominciato a "indurirsi", e ho dovuto cominciare a variare la superficie sulla quale correvo (cioè ogni tanto mi sono spostato sulla ghiaia/erba sul bordo strada. Incridibile il sollievo che ho provato quando ero sulla ghiaia, anche se pungeva). Poi l'asphalto rovente è diventato un ulteriore elemento impattante, e ho dovuto cercare di raffreddare la pianta nei brevi tratti all'ombra, o sulle strisce bianche sul bordo strada :p
Probabilmente quest'ultimi non sono fattori che l'uomo ha incontrato durante la sua evoluzione, perciò il piede qui ha dei limiti, non c'é niente da fare (d'altronde, ho visto parecchie persone fermarsi per bolle e vesciche; problemi che io non avevo )
Comunque, credeteci o no, non ero l'unico scalzo; c'erano altre 5-6 persone! Credo che solo un altro di questi abbia tentato di fare tutte le 24 ore a piedi nudi (ci ho parlato, era un Tedesco che corre scalzo da píú di 5 anni anche lui); gli altri si sono limitati ad alcuni giri. E c'erano un paio di corridori in FiveFingers. Peró il fatto che fossi stato scalzo ha destato talmente poco stupore che non ho trovato nemmeno una foto dei miei piedi sul sito della gara, per quello non posso nemmeno farvi vedere delle foto
(se dovessi ancora trovarne qualcuna, la posteró in seguito!)
In ogni modo, é stato una bellissima esperienza; soprattutto il senso di libertà che ho provato a correre scalzo. E la certezza che i produttori di scarpe da corsa sparano tutti delle gran cavolate
Hadashi
Grandissimo Hadashi, i miei complimenti, bravo, bravissimo!!
bfpaul
cyberteam- Numero di messaggi : 807
Data d'iscrizione : 16.04.09
Re: Scoprire i limiti della corsa a piedi nudi
Hadashi, sei il mio MITO!!!!
Kaze- Numero di messaggi : 18
Età : 47
Data d'iscrizione : 26.05.15
Re: Scoprire i limiti della corsa a piedi nudi
Non ho parole, complimenti davvero!
Massimo- Numero di messaggi : 277
Data d'iscrizione : 02.01.08
Elan- Numero di messaggi : 1087
Età : 72
Data d'iscrizione : 06.10.10
Re: Scoprire i limiti della corsa a piedi nudi
Che dire: sono senza parole e indirettamente hai risposto a tante mie domande...
Complimenti!!!
Ma quanto ti sei allenato?!
Non mi stupiscono le ginocchia e la schiena in forma, che sono naturalmente protetti dall'andatura a piedi liberi, ma penso proprio ai piedi e al terribile lavoro di molleggio che hanno dovuto fare per 24 ore: non eri terribilmente indolenzito dopo tutte queste ore in "caduta libera" sull'asfalto?
Complimenti!!!
Ma quanto ti sei allenato?!
Non mi stupiscono le ginocchia e la schiena in forma, che sono naturalmente protetti dall'andatura a piedi liberi, ma penso proprio ai piedi e al terribile lavoro di molleggio che hanno dovuto fare per 24 ore: non eri terribilmente indolenzito dopo tutte queste ore in "caduta libera" sull'asfalto?
Biagio- Numero di messaggi : 377
Data d'iscrizione : 19.10.10
Re: Scoprire i limiti della corsa a piedi nudi
Complimenti...in effetti, contrariamente a quanto scritto in qialche libro, non ci siamo evoluti correndo per cosi' tanto tempo e km di fila, men che meno sull'asfalto, pertanto non e' molto fisiologico ed e' normale avere qualche problema...grande traguardo!!
Alexey- Numero di messaggi : 1416
Età : 44
Data d'iscrizione : 11.04.11
Re: Scoprire i limiti della corsa a piedi nudi
Beh, grazie dei complimenti
Per rispondere all tua domanda, Biagio... sí, ero parecchio indolenzito alla fine; il lavoro di molleggio sull'asfalto era sicuramente uno sforzo oltre i "parametri operativi" del piede... ma devo anche dire che il giorno seguente, dopo un bel massaggio è un bagno caldo, stavo di nuovo bene!
Per quanto riguarda l'allenamento, devo ammettere che non ho seguito un programma preciso; l'unica cosa che ho fatto è cercare di fare due corse lunghe il fine settimana, il piú ravvicinati possible (cioé una corsa il sabato pomeriggio/sera, l'altra la domenica mattina, per insegnare ai muscoli di rigenerarsi in poco tempo). L'allenamento è durato 5 mesi circa, partendo con 2+2 ore, e arrivando a 5+5 ore alla fine (per le corse del fine settimana). Durante la settimana ho fatto corse brevi di 30-60 minuti, con 1-2 giorni di riposo.
Riguardo quello che ha notato Alexey... posso solo essere d'accordo in parte... A mio parere abbiamo sicuramente fatto corse di questa durata (e anche di piú) nella nostra evoluzione, durante la "caccia per sfinimento" (non mi viene una traduzione migliore per "persistence hunt"...). Peró non sull'asfalto, li sono d'accordo al 100%; il terreno sicuramente variava peracchio mentre rincorrevano la preda...
Hadashi
P.s: spero non dare l'impressione dello spaccone con questi racconti, ma non riesco a star zitto di fronte a tutte le onzate che sento dai produttori di scarpe e anche da qualche ortopedico (tipo "il piede umano non è fatto per correre")...
Per rispondere all tua domanda, Biagio... sí, ero parecchio indolenzito alla fine; il lavoro di molleggio sull'asfalto era sicuramente uno sforzo oltre i "parametri operativi" del piede... ma devo anche dire che il giorno seguente, dopo un bel massaggio è un bagno caldo, stavo di nuovo bene!
Per quanto riguarda l'allenamento, devo ammettere che non ho seguito un programma preciso; l'unica cosa che ho fatto è cercare di fare due corse lunghe il fine settimana, il piú ravvicinati possible (cioé una corsa il sabato pomeriggio/sera, l'altra la domenica mattina, per insegnare ai muscoli di rigenerarsi in poco tempo). L'allenamento è durato 5 mesi circa, partendo con 2+2 ore, e arrivando a 5+5 ore alla fine (per le corse del fine settimana). Durante la settimana ho fatto corse brevi di 30-60 minuti, con 1-2 giorni di riposo.
Riguardo quello che ha notato Alexey... posso solo essere d'accordo in parte... A mio parere abbiamo sicuramente fatto corse di questa durata (e anche di piú) nella nostra evoluzione, durante la "caccia per sfinimento" (non mi viene una traduzione migliore per "persistence hunt"...). Peró non sull'asfalto, li sono d'accordo al 100%; il terreno sicuramente variava peracchio mentre rincorrevano la preda...
Hadashi
P.s: spero non dare l'impressione dello spaccone con questi racconti, ma non riesco a star zitto di fronte a tutte le onzate che sento dai produttori di scarpe e anche da qualche ortopedico (tipo "il piede umano non è fatto per correre")...
hadashi- Numero di messaggi : 772
Età : 53
Data d'iscrizione : 08.05.09
Re: Scoprire i limiti della corsa a piedi nudi
Ultimamente mi sono appassionato molto alla biologia evolutiva e ho letto un po' di tutto a riguardo...pare che la questione della caccia di persistenza sia un po' controversa, in quanto i nostri antenati coprivano si in media ottime distanze ma a passo molto piu' blando di quanto si possa pensare e che preferissero giocare di astuzia. Le evidenze ci arrivano anche dai cacciatori raccoglitori moderni che principalmente mettono trappole e usano arco e freccia nascosti. Gli unici che corrono un po' di piu' sono i boscimani del Kalahari dato il loro particolare ambiente naturale. Un'altra evidenza arriva anche dai metabolismi energetici coinvolti, in natura si tende ad evitare il metanolismo anaerobico lattacido che provoca sofferenza e la deplezione del glicogeno muscolare che in natura non e' cosi' semplice da ripristinare data la scarsa disponibilita' di zuccheri legata anche alla stagionalita'. Insomma, qualche altro biologo evolutivo ha risposto a Lieberman dicendo che non e' proprio come l'ha descritto lui, o perlomeno ci sono varie sfumature. Born to run e' un po' una romanticheria forzata insomma, in natura dove il risparmio energetico e' fondamentale,meglio scagliare una freccia abvelenata che fare 100 km a provare ad inseguire un animale molto piu' veloce di noi..detto questo noi abbiamo una nuona plasticita' che ci permette di farlo comunque, soprattutto oggi dove possiamo farci una ricarica subito dopo la corsa
Alexey- Numero di messaggi : 1416
Età : 44
Data d'iscrizione : 11.04.11
Re: Scoprire i limiti della corsa a piedi nudi
Vero, concordo che "Born to Run" é parecchio romanzato; sicuramente la "persistence hunt" non era la norma, perché come hai giustamente detto nessuno che "lotta per la sopravvivenza" compie sforzi che puó evitare.
Credo che siamo d'accordo sul fatto che l'essere umano, se non "nato", è "predisposto" per la corsa. Mi sono documentato anch'io in largo ed in lungo su tutto quello che si riesce a trovare sull'argomento della corsa a piedi nudi... quello peró che mi spinge maggiormente a dire che l'uomo è fatto per correre (scalzo) non sono le ricerche e discussioni academiche, bensí il semplice fatto di come mi sento quando corro (scalzo)
Ho una tale carica di endorfine che quei giorni dove non riesco a correre ho una vera e propria crisi d'astinenza; divento irascibile e mi si blocca la digestione
Una cosa che mi fa sentire talmente bene e felice DEVE essere predisposto geneticamente, a mio parere
Credo che siamo d'accordo sul fatto che l'essere umano, se non "nato", è "predisposto" per la corsa. Mi sono documentato anch'io in largo ed in lungo su tutto quello che si riesce a trovare sull'argomento della corsa a piedi nudi... quello peró che mi spinge maggiormente a dire che l'uomo è fatto per correre (scalzo) non sono le ricerche e discussioni academiche, bensí il semplice fatto di come mi sento quando corro (scalzo)
Ho una tale carica di endorfine che quei giorni dove non riesco a correre ho una vera e propria crisi d'astinenza; divento irascibile e mi si blocca la digestione
Una cosa che mi fa sentire talmente bene e felice DEVE essere predisposto geneticamente, a mio parere
hadashi- Numero di messaggi : 772
Età : 53
Data d'iscrizione : 08.05.09
Re: Scoprire i limiti della corsa a piedi nudi
Qualunque attività sportiva con l'esercizio porta agli estremi le possibilità umane, ma parte da una indubbia base biologica.
Biagio- Numero di messaggi : 377
Data d'iscrizione : 19.10.10
Re: Scoprire i limiti della corsa a piedi nudi
Certo, ma ci sono alcuni sport per i quali l'essere umano sembra particolarmente predisposto. L'uomo per esempio é uno dei pochi "animali" che riesce a sudare, e contemporaneamente puó respirare ad una frequenza diversa da quella delle gambe, che sembra renderlo particolarmente adatto a sport di "resistenza" (infatti nel mondo animale ci sono pochissime specie che riescono a battere l'uomo della corsa per quanto riguarda la distanza). Paragonato per esempio a sport come il salto in alto o il sollevamento pesi, dove l'uomo - paragonato alle altre specie animali - non fa bella figura.Biagio ha scritto:Qualunque attività sportiva con l'esercizio porta agli estremi le possibilità umane, ma parte da una indubbia base biologica.
Ma probabilmente Alexey ne sa ancora di piú sull'argomento
hadashi- Numero di messaggi : 772
Età : 53
Data d'iscrizione : 08.05.09
Re: Scoprire i limiti della corsa a piedi nudi
E' vero quello che dici.
Poi c'è anche la questione delle endorfine: quale vantaggio per la sopravvivenza ha tratto la nostra specie dal provare piacere in seguito ad una attività fisica prolungata?
Io credo il vantaggio di percorrere grandi distanze in relativamente poco tempo, non tanto per rincorrere e sfinire una preda (come si legge ormai dappertutto), quanto piuttosto per raggiungere un branco di prede lontano dal villaggio, portare informazioni da qualche parte, rientrare rapidamente al villaggio minacciato da un pericolo e risolvere tanti problemi legati alla necessità di arrivare in fretta da qualche parte.
Insomma, correre senza fatica era quasi come avere una bicicletta a disposizione...
Mi torna alla mente questa bellissima indimenticabile scena:
https://www.youtube.com/watch?v=0O530ZXT1iE
Poi c'è anche la questione delle endorfine: quale vantaggio per la sopravvivenza ha tratto la nostra specie dal provare piacere in seguito ad una attività fisica prolungata?
Io credo il vantaggio di percorrere grandi distanze in relativamente poco tempo, non tanto per rincorrere e sfinire una preda (come si legge ormai dappertutto), quanto piuttosto per raggiungere un branco di prede lontano dal villaggio, portare informazioni da qualche parte, rientrare rapidamente al villaggio minacciato da un pericolo e risolvere tanti problemi legati alla necessità di arrivare in fretta da qualche parte.
Insomma, correre senza fatica era quasi come avere una bicicletta a disposizione...
Mi torna alla mente questa bellissima indimenticabile scena:
https://www.youtube.com/watch?v=0O530ZXT1iE
Biagio- Numero di messaggi : 377
Data d'iscrizione : 19.10.10
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