Correre d'inverno
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Correre d'inverno
Proprio ora, che la cosa comincia a farsi interessante, nel senso che da qualche mese mi sono abituato a vivere in modo del tutto normale e spontaneo il fatto di uscire a correre sui miei piedi liberi (e quest'anno da giugno, quando ho cominciato, non ancora ho fatto nemmeno un passo di corsa con le suole!), tutto d'un tratto mi sorge una domanda inquietante... E quando arriverà la brutta stagione? Converrà che mi ritiri in letargo fino a primavera o che torni sui miei passi, ovvero sulle suole?
Sono quasi certo che in autunno, finché la temperatura resterà un po' sopra lo zero, l'unico vero problema sarà sostenere qualche sguardo stupito, però poi arriverà l'inverno e allora qui in Piemonte la faccenda si farà davvero seria.
Rivolgo quindi la questione a voi natiscalzidicorsa per capire come gestite il problema.
Insomma, integralismo o compromesso?
Sono quasi certo che in autunno, finché la temperatura resterà un po' sopra lo zero, l'unico vero problema sarà sostenere qualche sguardo stupito, però poi arriverà l'inverno e allora qui in Piemonte la faccenda si farà davvero seria.
Rivolgo quindi la questione a voi natiscalzidicorsa per capire come gestite il problema.
Insomma, integralismo o compromesso?
Biagio- Numero di messaggi : 377
Data d'iscrizione : 19.10.10
Correre d'inverno
Ad eccezione forse di personaggi come Wim Hof, credo che l'inverno richieda dei compromessi a tutti noi
Finchè la strada è asciutta, a mio parere si resiste benissimo anche con temperature sotto lo zero. Il problema si pone eventualmente quando c'é acqua/neve/ghiaccio; in quel caso il piede si raffredda molto piú velocemente (anche se si è in movimento), e si rischia di danneggiare la cute se le temperature sono troppo basse (io personalmente mi fermo ai 4-5 gradi sotto zero).
Dopo di che uso dei sandali da corsa (del tipo Huarache, p.es. i "Luna Sandals"); con quelli arrivo anche a -20. Al di sotto dei -20, o per correre in neve fonda, mi sono procurato delle caloscie da moto in lattice (quelli che i motociclisti mettono sopra le scarpe per proteggerle dalla pioggia); sono sottilissime, impermeabili, e resistono anche all'asfalto. E soprattutto posso toglierle, arrotolarle, e metterle in uno zaino da corsa quando arrivo su superfici privi di neve.
Parlo di corse piú lunghe; se si tratta di pochi chilometri, secondo me non serve niente di tutto ció (cioé una corsetta di pochi chilometri riesci a farla benissimo anche a piedi nudi, anche nella neve e con temperature basse). Ma se stai fuori per piú tempo - e magari non sei sempre in movimento abbastanza veloce - credo sia meglio usare almeno dei sandali.
Comunque, credo che ognuno è diverso e ha dei limiti differenti; la tua "zona di comfort" riuscirai a determinarla solo con l'esperienza
Finchè la strada è asciutta, a mio parere si resiste benissimo anche con temperature sotto lo zero. Il problema si pone eventualmente quando c'é acqua/neve/ghiaccio; in quel caso il piede si raffredda molto piú velocemente (anche se si è in movimento), e si rischia di danneggiare la cute se le temperature sono troppo basse (io personalmente mi fermo ai 4-5 gradi sotto zero).
Dopo di che uso dei sandali da corsa (del tipo Huarache, p.es. i "Luna Sandals"); con quelli arrivo anche a -20. Al di sotto dei -20, o per correre in neve fonda, mi sono procurato delle caloscie da moto in lattice (quelli che i motociclisti mettono sopra le scarpe per proteggerle dalla pioggia); sono sottilissime, impermeabili, e resistono anche all'asfalto. E soprattutto posso toglierle, arrotolarle, e metterle in uno zaino da corsa quando arrivo su superfici privi di neve.
Parlo di corse piú lunghe; se si tratta di pochi chilometri, secondo me non serve niente di tutto ció (cioé una corsetta di pochi chilometri riesci a farla benissimo anche a piedi nudi, anche nella neve e con temperature basse). Ma se stai fuori per piú tempo - e magari non sei sempre in movimento abbastanza veloce - credo sia meglio usare almeno dei sandali.
Comunque, credo che ognuno è diverso e ha dei limiti differenti; la tua "zona di comfort" riuscirai a determinarla solo con l'esperienza
hadashi- Numero di messaggi : 772
Età : 53
Data d'iscrizione : 08.05.09
Re: Correre d'inverno
hadashi ha scritto:Dopo di che uso dei sandali da corsa (del tipo Huarache, p.es. i "Luna Sandals"); con quelli arrivo anche a -20.
Che dire, complimenti !!!!!
cyberteam- Numero di messaggi : 807
Data d'iscrizione : 16.04.09
Re: Correre d'inverno
cyberteam ha scritto:hadashi ha scritto:Dopo di che uso dei sandali da corsa (del tipo Huarache, p.es. i "Luna Sandals"); con quelli arrivo anche a -20.
Che dire, complimenti !!!!!
Maccheeeee..... niente di "fachirico", basta provare se tieni il piede in movimento (cioé quando corri il sangue lo tiene sufficientemente caldo.
Dipende poi molto anche dall'umidità dell'aria, e se c'è vento o meno. In ambienti molto umidi (cioè quando il freddo "ti entra nelle ossa", o quando soffia il vento, si resiste molto meno; se invece l'aria è secca, è molto piú facile.
La cosa piú importante secondo me è tenere il busto sufficientemente caldo, e magari porta berretto e guanti (io di solito ho freddo alle mani molto prima che ai piedi, perchè le mani le muovo poco quando corro). Ho sentito parlare bene anche delle "scaldacaviglie", pare che aiuti a tenere i piedi piú caldi (forse "scaldano" un pó di piú il sangue che raggiunge i piedi); non l'ho provato di persona però.
(p.s.: quando c'é vento, puoi spalmarti di burr (*)... ehm, mettere del grasso di cervo, della vasellina (o un altro tipo di crema molto grasso) sui piedi prima di uscire, aiuta un pó contro il freddo e anche le screpolature. peró solo sopra il piedi, non sulla pianta, mi raccomando )
(p.p.s.: (*) qualcuno di voi ha visto per caso "Lo svarione degli anelli" ? )
hadashi- Numero di messaggi : 772
Età : 53
Data d'iscrizione : 08.05.09
Re: Correre d'inverno
Io mi sono "ustionato" i piedi con una passeggiata di mezz'ora a -8 gradi due anni fa ... la giornata era bella ed inviatava a stare scalzi. Laddove affondavo fino alla caviglia non ho retto che poche centinaia di metri, mentre invece in una zona dove la neve era bassa e battuta ho fatto un bel giro. Non ho avuto problemi nè dolori, ma mi sono accorto il giorno dopo che sotto tutte le dita si erano formate delle bolle piene d'acqua, assolutamente indolori, che sono sparite, con la sostiuzione della pelle in circa un mese.
Invece a - 1, -2 non ho mai avuto problemi, ma devo anche dire che non ho superato la permanenza scalzo nella neve di circa 1 ora.
Sul sito barefooter tedesco indicavano intorno a -5 il limite del pericolo ustioni da freddo.
Invece a - 1, -2 non ho mai avuto problemi, ma devo anche dire che non ho superato la permanenza scalzo nella neve di circa 1 ora.
Sul sito barefooter tedesco indicavano intorno a -5 il limite del pericolo ustioni da freddo.
Elan- Numero di messaggi : 1087
Età : 72
Data d'iscrizione : 06.10.10
Re: Correre d'inverno
Ancora non so come affronterò l’inverno, ma oggi, complice l’estate di San Martino, sono andato a farmi una bella corsa nel tiepido sole del primo pomeriggio, come faccio tutti i fine settimana.
Quanto mi piace correre! Lo desideravo da una vita, ma finché non mi sono liberato delle scarpe, ho sempre avuto problemi con le ginocchia. Ora invece, dopo mesi di allenamento, comincio a sentirmi veramente a mio agio: i movimenti iniziano ad essere più naturali, la falcata si allunga, le bolle sono ormai rare (solo la ghiaia non cessa di essere fastidiosa).
Questo sabato pomeriggio ho incontrato innumerevoli comitive a passeggio nella campagna. Ho ricevuto un paio di brevi commenti tra lo stupito ed il complimentoso, ma soprattutto mi sono divertito con i tanti che chiacchieravano assorti e, appena dopo il mio passaggio, si azzittivano alle mie spalle perdendo il filo del discorso… Quanto tempo è passato da quando uscivo all'alba per non incontrare nessuno!
Mi pareva quasi di volare sorpassando in velocità e scioltezza tutti questi pedoni goffi e infagottati quasi fosse già inverno... Che bella sensazione di libertà e leggerezza!
Quanto mi piace correre! Lo desideravo da una vita, ma finché non mi sono liberato delle scarpe, ho sempre avuto problemi con le ginocchia. Ora invece, dopo mesi di allenamento, comincio a sentirmi veramente a mio agio: i movimenti iniziano ad essere più naturali, la falcata si allunga, le bolle sono ormai rare (solo la ghiaia non cessa di essere fastidiosa).
Questo sabato pomeriggio ho incontrato innumerevoli comitive a passeggio nella campagna. Ho ricevuto un paio di brevi commenti tra lo stupito ed il complimentoso, ma soprattutto mi sono divertito con i tanti che chiacchieravano assorti e, appena dopo il mio passaggio, si azzittivano alle mie spalle perdendo il filo del discorso… Quanto tempo è passato da quando uscivo all'alba per non incontrare nessuno!
Mi pareva quasi di volare sorpassando in velocità e scioltezza tutti questi pedoni goffi e infagottati quasi fosse già inverno... Che bella sensazione di libertà e leggerezza!
Biagio- Numero di messaggi : 377
Data d'iscrizione : 19.10.10
Re: Correre d'inverno
Biagio ha scritto:Ancora non so come affronterò l’inverno, ma oggi, complice l’estate di San Martino, sono andato a farmi una bella corsa nel tiepido sole del primo pomeriggio, come faccio tutti i fine settimana.
Quanto mi piace correre! Lo desideravo da una vita, ma finché non mi sono liberato delle scarpe, ho sempre avuto problemi con le ginocchia. Ora invece, dopo mesi di allenamento, comincio a sentirmi veramente a mio agio: i movimenti iniziano ad essere più naturali, la falcata si allunga, le bolle sono ormai rare (solo la ghiaia non cessa di essere fastidiosa).
Ho avuto un'esperienza molto simile Corro piú o meno da 15 anni, ma 5 anni fa stavo quasi per smettere; soprattutto perchè ho cominciato ad accusare diversi problemi a ginocchia e schiena, ma anche perchè ero come arrivato ad un "punto cieco", cioè non sono piú riuscito a fare progressi nonostante gli allenamenti, e la corsa è come diventato una cosa "meccanica".
Finchè non ho scoperto la corsa a piedi nudi (5 anni fa appunto). Era come scoprire qualcosa di complettamente nuovo, come se prima avessi fatto uno sport complettamente diverso, e ho ripreso a correre con un energia ed una voglia che non avevo mai provato fino ad allora Ed in poco tempo ho complettamente cambiato il mio stile di corsa; non dico da Orco ad Elfo, ma almeno da Orco ad essere umano
*ggg* da questo punto di vista tutto il mondo è paese. Anche se vivo in Austria, qui è uguale identico L'andare scalzi mi sembra píú accettato, ma comunque la gente non se lo aspetta.Biagio ha scritto:
Questo sabato pomeriggio ho incontrato innumerevoli comitive a passeggio nella campagna. Ho ricevuto un paio di brevi commenti tra lo stupito ed il complimentoso, ma soprattutto mi sono divertito con i tanti che chiacchieravano assorti e, appena dopo il mio passaggio, si azzittivano alle mie spalle perdendo il filo del discorso…
Quanto ti capisco... In questi momenti, mi sembra di liberarmi da tutto lo stress che si è accumulato; è come se mettessi in moto un motore ingolfato, e di colpo perdessi metà del mio peso. Sai che quasi quasi vado a farmi un'altra corsetta (anche se sono le nove di sera) ?Biagio ha scritto:
Mi pareva quasi di volare sorpassando in velocità e scioltezza tutti questi pedoni goffi e infagottati quasi fosse già inverno... Che bella sensazione di libertà e leggerezza!
hadashi- Numero di messaggi : 772
Età : 53
Data d'iscrizione : 08.05.09
Re: Correre d'inverno
Ricordo di aver letto o visto in qualche documentario un esperimento con dei topini in un complesso labirinto, da cui si vedeva che questi poco alla volta imparavano a spostarsi sempre più sicuri e sempre più lontano.
Credo che qualcosa di simile accada anche a noi: giorno dopo giorno, anno dopo anno osiamo sempre di più e con sempre meno disagio, è inevitabile. Perciò non perdetevi d'animo e non spazientitevi per i vostri limiti.
Quest'inverno io non ce l'ho fatta, faceva troppo freddo qui in Piemonte, così ho continuato a correre, ma con le scarpe. Non è stato particolarmente piacevole, ma che fare? L'alternativa era restare a casa.
Ho cercato di mantenere i movimenti corretti che avevo imparato correndo a piedi liberi, ma comunque non è la stessa cosa e nelle ultime settimane non sono più riuscito a correre per colpa di un ginocchio indolenzito.
Oggi perciò non avevo scelta: o restare a casa o lasciare a casa le scarpe. Così ho avuto modo di anticipare la mia uscita dal letargo di un paio di mesi rispetto allo scorso anno.
Malgrado la cute indebolita dal lungo inverno, sono comunque riuscito a farmi una bella corsetta tranquilla di tre chilometri sotto al sole di mezzogiorno, in parte su asfalto ed in parte su ghiaia leggera, senza soffrire e senza una sola bolla.
In effetti lo spessore della pianta dei piedi non è poi così importante come molti credono, conta molto di più fare i movimenti corretti che si imparano con l’esperienza.
Ah, c’è bisogno di dirlo? Correndo leggero a piedi liberi ginocchio non mi ha più dato nessun problema.
Credo che qualcosa di simile accada anche a noi: giorno dopo giorno, anno dopo anno osiamo sempre di più e con sempre meno disagio, è inevitabile. Perciò non perdetevi d'animo e non spazientitevi per i vostri limiti.
Quest'inverno io non ce l'ho fatta, faceva troppo freddo qui in Piemonte, così ho continuato a correre, ma con le scarpe. Non è stato particolarmente piacevole, ma che fare? L'alternativa era restare a casa.
Ho cercato di mantenere i movimenti corretti che avevo imparato correndo a piedi liberi, ma comunque non è la stessa cosa e nelle ultime settimane non sono più riuscito a correre per colpa di un ginocchio indolenzito.
Oggi perciò non avevo scelta: o restare a casa o lasciare a casa le scarpe. Così ho avuto modo di anticipare la mia uscita dal letargo di un paio di mesi rispetto allo scorso anno.
Malgrado la cute indebolita dal lungo inverno, sono comunque riuscito a farmi una bella corsetta tranquilla di tre chilometri sotto al sole di mezzogiorno, in parte su asfalto ed in parte su ghiaia leggera, senza soffrire e senza una sola bolla.
In effetti lo spessore della pianta dei piedi non è poi così importante come molti credono, conta molto di più fare i movimenti corretti che si imparano con l’esperienza.
Ah, c’è bisogno di dirlo? Correndo leggero a piedi liberi ginocchio non mi ha più dato nessun problema.
Biagio- Numero di messaggi : 377
Data d'iscrizione : 19.10.10
Re: Correre d'inverno
Concordo che lo stile è piú importante dello spessore della suola; cmq mi sembra che la suola non si indebolisca cosí in fretta.
Nemmeno io sono riuscito a correre scalzo piú di poche volte quest'inverno (colpa della neve e della ghiaia che spargono sui marciapiedi e sulle ciclabili per evitare che si scivoli), peró mi sembra che la pianta sia ancora abbastanza robusta.
Cmq credo di aver trovato una soluzione abbastanza buona; ho usato della sovra-scarpe in lattice (quelli che p.es. i motociclisti indossano sopra gli stivali). Sono spessi pochi millimetri, morbidissimi, e la suola di solito è rinforzata (per quello i miei hanno tenuto tutto l'inverno).
E mi hanno permesso di correre anche con la neve, mantenendo lo stile di corsa "naturale"
Nemmeno io sono riuscito a correre scalzo piú di poche volte quest'inverno (colpa della neve e della ghiaia che spargono sui marciapiedi e sulle ciclabili per evitare che si scivoli), peró mi sembra che la pianta sia ancora abbastanza robusta.
Cmq credo di aver trovato una soluzione abbastanza buona; ho usato della sovra-scarpe in lattice (quelli che p.es. i motociclisti indossano sopra gli stivali). Sono spessi pochi millimetri, morbidissimi, e la suola di solito è rinforzata (per quello i miei hanno tenuto tutto l'inverno).
E mi hanno permesso di correre anche con la neve, mantenendo lo stile di corsa "naturale"
hadashi- Numero di messaggi : 772
Età : 53
Data d'iscrizione : 08.05.09
Re: Correre d'inverno
Ieri c’era un bel tiepido sole primaverile ed è stata una scelta facile. Questa mattina invece il cielo era coperto e soffiava un vento pungente, eppure non ho avuto dubbi: siamo a marzo e fino all’inverno prossimo non mi ferma più nessuno.
Oggi ho sofferto un po’ la ghiaia, i piedi erano ancora un po’ indolenziti, così appena possibile ho deviato sull’asfalto ed ho anche allungato un po' il giro rispetto a ieri. All’inizio faceva veramente un po’freddino (ho incontrato perfino gente con guanti e sciarpa) ma dopo un quarto d’ora stavo benissimo, con mani e piedi ben caldi.
Malgrado abbia corso per tutto l'inverno, oggi mi sento parecchio indolenzito, segno evidente che, malgrado tutto, i movimenti della corsa a piedi liberi sono comunque decisamente diversi da quelli che si possono fare con le scarpe.
Non vedo l’ora… che cambi l’ora: poter rincasare la sera e - lasciati lavoro, città e traffico alle spalle - avere ancora abbastanza luce per andare ad immergermi una mezz’ora nel silenzio ristoratore della campagna. Passo dopo passo - mentre i pensieri della giornata evaporano via - vederla, sentirla, calpestarla.
Oggi ho sofferto un po’ la ghiaia, i piedi erano ancora un po’ indolenziti, così appena possibile ho deviato sull’asfalto ed ho anche allungato un po' il giro rispetto a ieri. All’inizio faceva veramente un po’freddino (ho incontrato perfino gente con guanti e sciarpa) ma dopo un quarto d’ora stavo benissimo, con mani e piedi ben caldi.
Malgrado abbia corso per tutto l'inverno, oggi mi sento parecchio indolenzito, segno evidente che, malgrado tutto, i movimenti della corsa a piedi liberi sono comunque decisamente diversi da quelli che si possono fare con le scarpe.
Non vedo l’ora… che cambi l’ora: poter rincasare la sera e - lasciati lavoro, città e traffico alle spalle - avere ancora abbastanza luce per andare ad immergermi una mezz’ora nel silenzio ristoratore della campagna. Passo dopo passo - mentre i pensieri della giornata evaporano via - vederla, sentirla, calpestarla.
Biagio- Numero di messaggi : 377
Data d'iscrizione : 19.10.10
Re: Correre d'inverno
Ciao
Anche io ho proseguito ad allenarmi durante l'inverno (certo non sono all'altezza di voi professionisti ).
Nelle mattinate più fredde o con terreno parecchio bagnato (relativamente fredde, già a Roma il clima è abbastanza temperato, quest'inverno atipico poi lo è stato ancor di più) ho usato le fivefingers, mentre quando sono andato alla sera di solito scalzo.
Per il momento sono arrivato a circa 40 minuti di corsa, quasi tutto cemento ed un po di asfalto.
Da un paio di settimane ho rallentato, perché la pelle della pianta sul davanti si è un po indolenzita, penso si tratti di aspettare che si assesti.
Ora mi sento impacciatissimo se debbo fare uno scatto di corsa avendo delle scarpe ai piedi, mi viene naturale cercare di impattare sul terreno con l'avanpiede e con quelle trappole ai piedi risulta difficilissimo .
Anche io ho proseguito ad allenarmi durante l'inverno (certo non sono all'altezza di voi professionisti ).
Nelle mattinate più fredde o con terreno parecchio bagnato (relativamente fredde, già a Roma il clima è abbastanza temperato, quest'inverno atipico poi lo è stato ancor di più) ho usato le fivefingers, mentre quando sono andato alla sera di solito scalzo.
Per il momento sono arrivato a circa 40 minuti di corsa, quasi tutto cemento ed un po di asfalto.
Da un paio di settimane ho rallentato, perché la pelle della pianta sul davanti si è un po indolenzita, penso si tratti di aspettare che si assesti.
Ora mi sento impacciatissimo se debbo fare uno scatto di corsa avendo delle scarpe ai piedi, mi viene naturale cercare di impattare sul terreno con l'avanpiede e con quelle trappole ai piedi risulta difficilissimo .
cyberteam- Numero di messaggi : 807
Data d'iscrizione : 16.04.09
Re: Correre d'inverno
No, ma quale professionista?
Non ho mai fatto una gara in vita mia ed ho cominciato a correre con costanza solamente dalla primavera scorsa.
Per la verità mi sarebbe sempre piaciuto correre, ma dopo un po' iniziavo sempre ad avere fastidi alle ginocchia. Solo da quando mi sono liberato delle scarpe ho scoperto di poter correre a volontà. In effetti la corsa a piedi liberi è molto più felpata ed anche un po' più lenta, per questo non sollecita eccessivamente le ginocchia. Affatica un po' di più le articolazioni del piede e della caviglia, ma basta iniziare poco alla volta e stare attenti a non esagerare.
Corro perché mi fa sentire bene ed anche perché fa oggettivamente bene alla salute.
Quasi tutti i giorni mi faccio un giro per la campagna attorno a casa, ma senza il minimo pensiero per la velocità, per i tempi e per le distanze, con lo spirito di chi si fa una passeggiata... ma al trotto.
Credetemi correre spensieratamente in mezzo alla natura è davvero un gran piacere!
L'unico problema è l'inverno, con il freddo intenso e le poche ore di luce... ma oggi finalmente è cambiata l'ora!!!!!!
Non ho mai fatto una gara in vita mia ed ho cominciato a correre con costanza solamente dalla primavera scorsa.
Per la verità mi sarebbe sempre piaciuto correre, ma dopo un po' iniziavo sempre ad avere fastidi alle ginocchia. Solo da quando mi sono liberato delle scarpe ho scoperto di poter correre a volontà. In effetti la corsa a piedi liberi è molto più felpata ed anche un po' più lenta, per questo non sollecita eccessivamente le ginocchia. Affatica un po' di più le articolazioni del piede e della caviglia, ma basta iniziare poco alla volta e stare attenti a non esagerare.
Corro perché mi fa sentire bene ed anche perché fa oggettivamente bene alla salute.
Quasi tutti i giorni mi faccio un giro per la campagna attorno a casa, ma senza il minimo pensiero per la velocità, per i tempi e per le distanze, con lo spirito di chi si fa una passeggiata... ma al trotto.
Credetemi correre spensieratamente in mezzo alla natura è davvero un gran piacere!
L'unico problema è l'inverno, con il freddo intenso e le poche ore di luce... ma oggi finalmente è cambiata l'ora!!!!!!
Biagio- Numero di messaggi : 377
Data d'iscrizione : 19.10.10
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