Meglio correre scalzi oppure con le scarpette?

Da Tuttoscienze (La Stampa)

http://www.lastampa.it/2015/07/15/scienza/tuttoscienze/meglio-correre-scalzi-oppure-con-le-scarpette-2VNkRnJresDe9wa068sZNP/pagina.html

Ho appena scoperto che esiste in wikihow un manuale su come correre a piedi nudi:

http://it.wikihow.com/Cominciare-a-Correre-a-Piedi-Nudi

Dal numero di referenze su giornali e web parrebbe un'attività di interesse di tanti  ...
Nel mondo reale però fino ad ora ho visto solo una ragazza fare jogging in fivefingers.
Lo stesso discorso si può fare tranquillamente riguardo al barefooting in generale.
Non passa anno senza che sulle maggiori testate esca l'articoletto più o meno ben fatto sulla crescente moda del barefooting, i vantaggi posturali, la Nuova Zelanda, magari un tocco di earthing per dare un po' di sapore di esoterico ecc.
Poi giri per strada e non vedi nessuno.
Come ve lo spiegate?

Purtroppo ho notato una situazione simile anche al di fuori dell'ambito running: parlando di barefooting con persone di ogni età e cultura emerge piuttosto diffusamente una certa consapevolezza che andare scalzi faccia bene alla salute, peccato che poi nessuno mai abbia il coraggio di farlo per davvero.

I principali "ostacoli" sono i consueti, diffusi, timori: sporcizia/malattie; rischio di ferirsi; freddo/caldo.
Ho volutamente omesso "il giudizio altrui" nell'elenco di cui sopra in quanto per l'italiano medio che anche volesse praticare il barefooting (quando mai?) i primi 3 elementi costituiscono spesso una barriera invalicabile. Coloro che invece, per fortuna e/o capacità loro, riescono a superare tale barriera, è probabile che siano sufficientemente tosti/svegli da riuscire più facilmente a non sentirsi condizionati dal giudizio altrui (con le dovute eccezioni - tipo me, giusto per fare un esempio).

In ogni caso, benefici e pseudo-statistiche a parte temo che l'andare scalzi NON faccia parte della nostra cultura/mentalità, perciò per la stragrande maggioranza dei casi, il pensiero di uscire di casa senza calzature è talmente assurdo che nemmeno passa per la mente. Perciò la vedo abbastanza dura.

Per di più ho come l'impressione che le nuove generazioni siano sempre meno propense allo scalzismo: troppo conformate alle mode del momento, troppo condizionate dai social-network per riuscire a pensare in maniera individuale, troppo dipendenti dalle comodità e dalla tecnologia, troppo chiusi in se stessi, troppo distanti dalla natura e incapaci di rispettare le dinamiche naturali del proprio corpo.

Perciò credo che per essere scalzisti occorra avere una discreta componente asociale/anarchica/ribelle e, perchè no, FOLLE!

young_barefooter ha scritto:In ogni caso, benefici e pseudo-statistiche a parte temo che l'andare scalzi NON faccia parte della nostra cultura/mentalità, perciò per la stragrande maggioranza dei casi, il pensiero di uscire di casa senza calzature è talmente assurdo che nemmeno passa per la mente. Perciò la vedo abbastanza dura.

Per di più ho come l'impressione che le nuove generazioni siano sempre meno propense allo scalzismo: troppo conformate alle mode del momento, troppo condizionate dai social-network per riuscire a pensare in maniera individuale, troppo dipendenti dalle comodità e dalla tecnologia, troppo chiusi in se stessi, troppo distanti dalla natura e incapaci di rispettare le dinamiche naturali del proprio corpo.

Dai tempo al tempo: la mentalità si evolve e proprio questo proliferare di articoli mostra come con il tempo si evolverà verso uno scalzismo più diffuso.
Quanto aile nuove generazioni: se ti trovassi a parlare con i volontari al Festival della Letteratura, che costituiscono la crema delle nuove generazioni, cambieresti idea.