caldo, freddo e... suole.
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FrancoR18
aldo1953
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caldo, freddo e... suole.
Non vorrei rendermi antipatico, assicuro che da tempo ho superato l' età delle sbruffonate (purtroppo).
Ma è un dato di fatto che grazie all' ottimo termostato naturale donatomi dai genitori (mio padre era più o meno uguale a me in questo senso) sto benissimo sia a 35° che a 5°. Infatti ho un ridottissimo guardaroba, in pratica qualche jeans, qualche maglietta a maniche corte e qualche Lunasandals. L' unica differenza tra Estate e Inverno è o un gilet da pescatore per via delle molte utilissime tasche oppure una giacca di velluto che ormai assomiglia alla palandrana di Paperone. Ah, dimenticavo un piumino quando nevica.
Aggiungo che giro perennemente col tetto dell' auto aperto, altrimenti mi pare che mi manchi l' aria.
Dico tutto questo per consigliare a tutti di mettersi un pochino alla prova, all' inizio può essere difficile, ma poi ci si sente molto più liberi.
Quanto alle suole, leggo spesso di problemi, soprattutto per chi è agli inizi, leggo di creme, raspe, carta vetrata e quanto di peggio.
Francamente quando ho iniziato ad andare scalzo più o meno 7 anni fa, ma dopo anni di desideri sopiti, il condizionamento delle suole è stato l' ultimo dei problemi, anzi non ci ho proprio mai pensato, e dire che ho iniziato d' Inverno. Il vero problema e non mi stancherò mai di ripeterlo è quello sociale, soprattutto se sei ancora in età lavorativa o non hai collaborazione in famiglia (delle due le ho tutte e due).
Ora un semplice consiglio rivolto soprattutto ai neofiti : camminate, camminate e ancora camminate. Le suole si faranno da sole, lavarsi certo, è essenziale, ma non insistete con cremine varie o lime e limette. Una suola allenata non è affatto dura e callosa come molti pensano, è solo più allenata. E lo stesso vale per il caldo o il freddo.
Sei d' accordo, Paolo ?
Ma è un dato di fatto che grazie all' ottimo termostato naturale donatomi dai genitori (mio padre era più o meno uguale a me in questo senso) sto benissimo sia a 35° che a 5°. Infatti ho un ridottissimo guardaroba, in pratica qualche jeans, qualche maglietta a maniche corte e qualche Lunasandals. L' unica differenza tra Estate e Inverno è o un gilet da pescatore per via delle molte utilissime tasche oppure una giacca di velluto che ormai assomiglia alla palandrana di Paperone. Ah, dimenticavo un piumino quando nevica.
Aggiungo che giro perennemente col tetto dell' auto aperto, altrimenti mi pare che mi manchi l' aria.
Dico tutto questo per consigliare a tutti di mettersi un pochino alla prova, all' inizio può essere difficile, ma poi ci si sente molto più liberi.
Quanto alle suole, leggo spesso di problemi, soprattutto per chi è agli inizi, leggo di creme, raspe, carta vetrata e quanto di peggio.
Francamente quando ho iniziato ad andare scalzo più o meno 7 anni fa, ma dopo anni di desideri sopiti, il condizionamento delle suole è stato l' ultimo dei problemi, anzi non ci ho proprio mai pensato, e dire che ho iniziato d' Inverno. Il vero problema e non mi stancherò mai di ripeterlo è quello sociale, soprattutto se sei ancora in età lavorativa o non hai collaborazione in famiglia (delle due le ho tutte e due).
Ora un semplice consiglio rivolto soprattutto ai neofiti : camminate, camminate e ancora camminate. Le suole si faranno da sole, lavarsi certo, è essenziale, ma non insistete con cremine varie o lime e limette. Una suola allenata non è affatto dura e callosa come molti pensano, è solo più allenata. E lo stesso vale per il caldo o il freddo.
Sei d' accordo, Paolo ?
aldo1953- Numero di messaggi : 1171
Età : 71
Data d'iscrizione : 08.11.11
Re: caldo, freddo e... suole.
aldo1953 ha scritto:Non vorrei rendermi antipatico, assicuro che da tempo ho superato l' età delle sbruffonate (purtroppo).
Ma è un dato di fatto che grazie all' ottimo termostato naturale donatomi dai genitori (mio padre era più o meno uguale a me in questo senso) sto benissimo sia a 35° che a 5°. Infatti ho un ridottissimo guardaroba, in pratica qualche jeans, qualche maglietta a maniche corte e qualche Lunasandals. L' unica differenza tra Estate e Inverno è o un gilet da pescatore per via delle molte utilissime tasche oppure una giacca di velluto che ormai assomiglia alla palandrana di Paperone. Ah, dimenticavo un piumino quando nevica.
Aggiungo che giro perennemente col tetto dell' auto aperto, altrimenti mi pare che mi manchi l' aria.
Dico tutto questo per consigliare a tutti di mettersi un pochino alla prova, all' inizio può essere difficile, ma poi ci si sente molto più liberi.
Quanto alle suole, leggo spesso di problemi, soprattutto per chi è agli inizi, leggo di creme, raspe, carta vetrata e quanto di peggio.
Francamente quando ho iniziato ad andare scalzo più o meno 7 anni fa, ma dopo anni di desideri sopiti, il condizionamento delle suole è stato l' ultimo dei problemi, anzi non ci ho proprio mai pensato, e dire che ho iniziato d' Inverno. Il vero problema e non mi stancherò mai di ripeterlo è quello sociale, soprattutto se sei ancora in età lavorativa o non hai collaborazione in famiglia (delle due le ho tutte e due).
Ora un semplice consiglio rivolto soprattutto ai neofiti : camminate, camminate e ancora camminate. Le suole si faranno da sole, lavarsi certo, è essenziale, ma non insistete con cremine varie o lime e limette. Una suola allenata non è affatto dura e callosa come molti pensano, è solo più allenata. E lo stesso vale per il caldo o il freddo.
Sei d' accordo, Paolo ?
Personalmente faccio "manutenzione" in caso di calpestamento di oggetti pericolosi (accaduto solo una volta fortunatamente e neanche grave) e trattamento di eventuali vesciche. Creme, cremine, cremette, pomice: usate forse solo una volta. Ma neanche quella
FrancoR18- Numero di messaggi : 497
Età : 36
Data d'iscrizione : 20.09.15
Re: caldo, freddo e... suole.
essendo un neofita questo sarà il mio primo inverno.
Per quanto amo stare a piedi scalzi ho tutte le buone intenzioni di farlo tutto l anno, tranne al lavoro dove utilizzo scarpe anti infortunistiche, ma appena finite le ore lavorative resto scalzo.
Il freddo non mi è mai piaciuto, ma mi piace così tanto quella sensazione di libertà e contatto con il suolo che sono entusiasta di scoprire come sia il terreno in inverno.
Non vivo come la maggior parte di voi in città ed ho vari terreni naturali da esplorare anche in una sola mezz'ora di cammino ed ormai inizio a trovarmi a mio agio ovunque.
Amo la pioggia, quando ho l occasione entro in una pozzanghera, fino a pochi mesi fa ho vissuto con le scarpe e calze sempre anche in casa.. avrei voluto scoprirlo molto prima
Per quanto amo stare a piedi scalzi ho tutte le buone intenzioni di farlo tutto l anno, tranne al lavoro dove utilizzo scarpe anti infortunistiche, ma appena finite le ore lavorative resto scalzo.
Il freddo non mi è mai piaciuto, ma mi piace così tanto quella sensazione di libertà e contatto con il suolo che sono entusiasta di scoprire come sia il terreno in inverno.
Non vivo come la maggior parte di voi in città ed ho vari terreni naturali da esplorare anche in una sola mezz'ora di cammino ed ormai inizio a trovarmi a mio agio ovunque.
Amo la pioggia, quando ho l occasione entro in una pozzanghera, fino a pochi mesi fa ho vissuto con le scarpe e calze sempre anche in casa.. avrei voluto scoprirlo molto prima
bubisoft- Numero di messaggi : 42
Data d'iscrizione : 23.08.17
Re: caldo, freddo e... suole.
aldo1953 ha scritto:Non vorrei rendermi antipatico, assicuro che da tempo ho superato l' età delle sbruffonate (purtroppo).
Ma è un dato di fatto che grazie all' ottimo termostato naturale donatomi dai genitori (mio padre era più o meno uguale a me in questo senso) sto benissimo sia a 35° che a 5°. Infatti ho un ridottissimo guardaroba, in pratica qualche jeans, qualche maglietta a maniche corte e qualche Lunasandals. L' unica differenza tra Estate e Inverno è o un gilet da pescatore per via delle molte utilissime tasche oppure una giacca di velluto che ormai assomiglia alla palandrana di Paperone. Ah, dimenticavo un piumino quando nevica.
Aggiungo che giro perennemente col tetto dell' auto aperto, altrimenti mi pare che mi manchi l' aria.
Dico tutto questo per consigliare a tutti di mettersi un pochino alla prova, all' inizio può essere difficile, ma poi ci si sente molto più liberi.
Quanto alle suole, leggo spesso di problemi, soprattutto per chi è agli inizi, leggo di creme, raspe, carta vetrata e quanto di peggio.
Francamente quando ho iniziato ad andare scalzo più o meno 7 anni fa, ma dopo anni di desideri sopiti, il condizionamento delle suole è stato l' ultimo dei problemi, anzi non ci ho proprio mai pensato, e dire che ho iniziato d' Inverno. Il vero problema e non mi stancherò mai di ripeterlo è quello sociale, soprattutto se sei ancora in età lavorativa o non hai collaborazione in famiglia (delle due le ho tutte e due).
Ora un semplice consiglio rivolto soprattutto ai neofiti : camminate, camminate e ancora camminate. Le suole si faranno da sole, lavarsi certo, è essenziale, ma non insistete con cremine varie o lime e limette. Una suola allenata non è affatto dura e callosa come molti pensano, è solo più allenata. E lo stesso vale per il caldo o il freddo.
Sei d' accordo, Paolo ?
Assolutamente!
E' vero che siamo fatti tutti diversi (e menomale!) e quindi sopportiamo caldo, freddo e abrasione in modo diverso, ma i piedi sono fatti per camminare e se lo facciamo scalzi, dobbiamo solo abituarli gradualmente, poi ci sorprenderanno perché non sappiamo di cosa sono capaci.
Potete scommetterci: se cominciamo ad andare scalzi dopo averli nascosti e martoriati per anni, si prenderanno la loro rivincita e ci daranno enormi soddisfazioni.
Insomma, andare scalzi può essere assimilato ad una disciplina sportiva; chi uscirebbe da casa un giorno senza aver mai corso e proverebbe a fare, chessò, 10 km? Si, potrebbe farli, ma scoprirebbe di aver tanti muscoli di cui ignorava l'esistenza ...
Così è per l'andare scalzi; nessuno può uscire un giorno da casa e fare, poniamo, 5 km scalzo. Sia perché il movimento di un piede scalzo è completamente diverso da quello calzato, sia perché "meccanicamente" il piede non reggerebbe agli urti col suolo a cui non è abituato.
Ecco perché diciamo sempre: vuoi iniziare? Ok, ma vai gradualmente e abituati: al caldo, al freddo ed allo sfregamento col suolo; il tuo organismo sa come fare a reagire e se non lo stressi risponderà magnificamente.
I tuoi piedi, tu ora non lo sai, sono delle "macchine da guerra" incredibili e ti porteranno dovunque tu vuoi SE LI ALLENI adeguatamente. (scusate se ho alzato la voce...)
Se uno va scalzo una volta alla settimana o al mese, non sarà mai allenato e corre il rischio di farsi pure male se non "ascolta" con molta attenzione i messaggi che i piedi inviano al suo cervello.
Si, alla fine si tratta sempre del cervello che si abitua alla sensazione di caldo, freddo e ad ogni altra sensazione proveniente dai piedi e reagisce "condizionando" la temperatura corporea e facendo aumentare la velocità con cui si rigenera la pelle delle nostre "suole naturali" che hanno solo un limite: non si può consumare più di quanto viene "ricostituito". Ha, ha ...
Quindi, camminare perché fa sempre bene al cuore e a tutto il resto, ma scalzi perché fa bene al cervello.
Quanto al cervello, detto una volta per tutte che poichè nessuno di noi vive nella giungla ci sono condizionamenti soggettivi (caldo, freddo, ..) e sociali (famiglia, lavoro ...) ai quali non possiamo sottrarci, dobbiamo usarlo per stabilire in mdo definitivo quale è e sarà il nostro raggio di azione da scalzi e di conseguenza vivere in pace senza struggersi perchè non si riesce a fare ciò che il nostro cervello non ci permette di fare.
Augh, ho detto!
bfpaul
E' vero che siamo fatti tutti diversi (e menomale!) e quindi sopportiamo caldo, freddo e abrasione in modo diverso, ma i piedi sono fatti per camminare e se lo facciamo scalzi, dobbiamo solo abituarli gradualmente, poi ci sorprenderanno perché non sappiamo di cosa sono capaci.
Potete scommetterci: se cominciamo ad andare scalzi dopo averli nascosti e martoriati per anni, si prenderanno la loro rivincita e ci daranno enormi soddisfazioni.
Insomma, andare scalzi può essere assimilato ad una disciplina sportiva; chi uscirebbe da casa un giorno senza aver mai corso e proverebbe a fare, chessò, 10 km? Si, potrebbe farli, ma scoprirebbe di aver tanti muscoli di cui ignorava l'esistenza ...
Così è per l'andare scalzi; nessuno può uscire un giorno da casa e fare, poniamo, 5 km scalzo. Sia perché il movimento di un piede scalzo è completamente diverso da quello calzato, sia perché "meccanicamente" il piede non reggerebbe agli urti col suolo a cui non è abituato.
Ecco perché diciamo sempre: vuoi iniziare? Ok, ma vai gradualmente e abituati: al caldo, al freddo ed allo sfregamento col suolo; il tuo organismo sa come fare a reagire e se non lo stressi risponderà magnificamente.
I tuoi piedi, tu ora non lo sai, sono delle "macchine da guerra" incredibili e ti porteranno dovunque tu vuoi SE LI ALLENI adeguatamente. (scusate se ho alzato la voce...)
Se uno va scalzo una volta alla settimana o al mese, non sarà mai allenato e corre il rischio di farsi pure male se non "ascolta" con molta attenzione i messaggi che i piedi inviano al suo cervello.
Si, alla fine si tratta sempre del cervello che si abitua alla sensazione di caldo, freddo e ad ogni altra sensazione proveniente dai piedi e reagisce "condizionando" la temperatura corporea e facendo aumentare la velocità con cui si rigenera la pelle delle nostre "suole naturali" che hanno solo un limite: non si può consumare più di quanto viene "ricostituito". Ha, ha ...
Quindi, camminare perché fa sempre bene al cuore e a tutto il resto, ma scalzi perché fa bene al cervello.
Quanto al cervello, detto una volta per tutte che poichè nessuno di noi vive nella giungla ci sono condizionamenti soggettivi (caldo, freddo, ..) e sociali (famiglia, lavoro ...) ai quali non possiamo sottrarci, dobbiamo usarlo per stabilire in mdo definitivo quale è e sarà il nostro raggio di azione da scalzi e di conseguenza vivere in pace senza struggersi perchè non si riesce a fare ciò che il nostro cervello non ci permette di fare.
Augh, ho detto!
bfpaul
Re: caldo, freddo e... suole.
Paolo onestamente nutro qualche perplessità su quello che dici. Io sono anni che vado scalzo ma sempre in modo saltuario e quindi con poco allenamento eppure quando vado macino chilometri senza grossi problemi. Resisto abbastanza al caldo e al freddo e anche su percorsi non facili mi muovo discretamente.
Cero ho i miei limiti e ovviamente se fossi più allenato farei meglio.
Sarà che sono leggero e che camminando molto in montagna con le scarpe ho comunque una mobilità diversa?
Concordo con il proggredire per gradi e non farsi scoraggiare alle prime avversità perché è ovvio che le prime volte qualche problema lo si avrà.
Per il discorso freddo cerchiamo di sforzarci ad uscire scalzi anche nella stagione fredda magari per brevi tratti e nelle ore più calde e ovviamente muoversi non stare fermi, coprire la testa...
Se proprio non riusciamo mettiamo infradito o sandali cercando di non chiudere i piedi nelle scarpe.
Io abito a Milano e in inverno amo fare gite in Liguria dove il clima è migliore.
In casa si sta tranquillamente scalzi anche in inverno magari si esce scalzi anche solo sul balcone.
Devo dire che invisio chi non soffre il freddo ma mi pare eccessivo andare in letargo adesso.
Cero ho i miei limiti e ovviamente se fossi più allenato farei meglio.
Sarà che sono leggero e che camminando molto in montagna con le scarpe ho comunque una mobilità diversa?
Concordo con il proggredire per gradi e non farsi scoraggiare alle prime avversità perché è ovvio che le prime volte qualche problema lo si avrà.
Per il discorso freddo cerchiamo di sforzarci ad uscire scalzi anche nella stagione fredda magari per brevi tratti e nelle ore più calde e ovviamente muoversi non stare fermi, coprire la testa...
Se proprio non riusciamo mettiamo infradito o sandali cercando di non chiudere i piedi nelle scarpe.
Io abito a Milano e in inverno amo fare gite in Liguria dove il clima è migliore.
In casa si sta tranquillamente scalzi anche in inverno magari si esce scalzi anche solo sul balcone.
Devo dire che invisio chi non soffre il freddo ma mi pare eccessivo andare in letargo adesso.
GECO- Numero di messaggi : 1082
Data d'iscrizione : 25.05.16
Re: caldo, freddo e... suole.
Come ho detto nel topic sul letargo, io preferisco il freddo che il caldo. Ma non solo per andare scalzo ma in generale. In estate, quando fa molto caldo, sono molto svampito e mi stanco il doppio del normale, tanto che vado in una sorta di letargo. L'unica strategia è nei giorni liberi scappare nei boschi di montagna dove trovo temperature più consone per camminare scalzo. Con il freddo invece sono pieno di energie e d'inverno più fa freddo e meglio sto. Uso la strategia di approffittare delle giornate di bel tempo terso e secco per camminare scalzo nei campi dietro casa senza problemi. Quindi vorrei piano piano abbassare sempre di più la temperatura minima alla quale posso andare scalzo.
Spyro- Numero di messaggi : 799
Età : 38
Data d'iscrizione : 03.01.08
Re: caldo, freddo e... suole.
GECO ha scritto:Paolo onestamente nutro qualche perplessità su quello che dici. Io sono anni che vado scalzo ma sempre in modo saltuario e quindi con poco allenamento eppure quando vado macino chilometri senza grossi problemi. Resisto abbastanza al caldo e al freddo e anche su percorsi non facili mi muovo discretamente.
Certo ho i miei limiti e ovviamente se fossi più allenato farei meglio.
Sarà che sono leggero e che camminando molto in montagna con le scarpe ho comunque una mobilità diversa?
Concordo con il progredire per gradi e non farsi scoraggiare alle prime avversità perché è ovvio che le prime volte qualche problema lo si avrà.
Per il discorso freddo cerchiamo di sforzarci ad uscire scalzi anche nella stagione fredda magari per brevi tratti e nelle ore più calde e ovviamente muoversi non stare fermi, coprire la testa...
Se proprio non riusciamo mettiamo infradito o sandali cercando di non chiudere i piedi nelle scarpe.
Io abito a Milano e in inverno amo fare gite in Liguria dove il clima è migliore.
In casa si sta tranquillamente scalzi anche in inverno magari si esce scalzi anche solo sul balcone.
Devo dire che invisio chi non soffre il freddo ma mi pare eccessivo andare in letargo adesso.
Tieni presente che il mio era un discorso generico.
Se tu ricostituisci la pelle in modo veloce, e non trovi particolari difficoltà anche in montagna, buon per te.
Si intende che ciascuno è fatto a modo suo e che queste "capacità" variano da persona a persona, quindi ciò che può andar bene in generale può darsi benissimo che per te sia diverso.
Il senso del mio discorso era questo: camminate scalzi più spesso che potete perché in questo modo la pelle si ripristina più velocemente e vi sentirete sempre più a vostro agio anche col caldo e il freddo.
bfpaul
Se tu ricostituisci la pelle in modo veloce, e non trovi particolari difficoltà anche in montagna, buon per te.
Si intende che ciascuno è fatto a modo suo e che queste "capacità" variano da persona a persona, quindi ciò che può andar bene in generale può darsi benissimo che per te sia diverso.
Il senso del mio discorso era questo: camminate scalzi più spesso che potete perché in questo modo la pelle si ripristina più velocemente e vi sentirete sempre più a vostro agio anche col caldo e il freddo.
bfpaul
Re: caldo, freddo e... suole.
Condivido in pieno. Più si cammina scalzi e meglio ci si abitua a caldo freddo e asperità varie.
A proposito di caldo e freddo sabato alle 15 a Milano c'erano 25 gradi! Temperatura ideale per una bella passeggiata nel parco.
Direi che per il letargo x fortuna c'è ancora da attendere. Ieri sono stato ad una gita CAI, calzato, faceva decisamente freddo (eravano intorno ai 2500m al rif. Vittorio Sella parco del Gran Paradiso) ma abbiamo visto 1 splendida marmotta anche lei non è in letargo
A proposito di caldo e freddo sabato alle 15 a Milano c'erano 25 gradi! Temperatura ideale per una bella passeggiata nel parco.
Direi che per il letargo x fortuna c'è ancora da attendere. Ieri sono stato ad una gita CAI, calzato, faceva decisamente freddo (eravano intorno ai 2500m al rif. Vittorio Sella parco del Gran Paradiso) ma abbiamo visto 1 splendida marmotta anche lei non è in letargo
GECO- Numero di messaggi : 1082
Data d'iscrizione : 25.05.16
Re: caldo, freddo e... suole.
GECO ha scritto:Condivido in pieno. Più si cammina scalzi e meglio ci si abitua a caldo freddo e asperità varie.
A proposito di caldo e freddo sabato alle 15 a Milano c'erano 25 gradi! Temperatura ideale per una bella passeggiata nel parco.
Direi che per il letargo x fortuna c'è ancora da attendere. Ieri sono stato ad una gita CAI, calzato, faceva decisamente freddo (eravano intorno ai 2500m al rif. Vittorio Sella parco del Gran Paradiso) ma abbiamo visto 1 splendida marmotta anche lei non è in letargo
Ah, lì c'è una colonia di marmotte! Tutte scalze!
bfpaul
Re: caldo, freddo e... suole.
Anche di stambecchi! Ma guelli hanno gli soccoli...
GECO- Numero di messaggi : 1082
Data d'iscrizione : 25.05.16
Re: caldo, freddo e... suole.
Da me, nel mantovano, ancora la temperatura è consona per camminare a piedi scalzi.
Ieri sera sono stato ad una festa di paese e temevo che le zone con ghiaia mi avessero dato fastidio e che l'erba fosse troppo bagnata e fredda ma invece è stata una bella esperienza..
Non ho faticato sui sassi e sulla sabbia mista terra era favoloso, e poi c'è sempre quel senso di libertà stupendo.
Ieri sera sono stato ad una festa di paese e temevo che le zone con ghiaia mi avessero dato fastidio e che l'erba fosse troppo bagnata e fredda ma invece è stata una bella esperienza..
Non ho faticato sui sassi e sulla sabbia mista terra era favoloso, e poi c'è sempre quel senso di libertà stupendo.
bubisoft- Numero di messaggi : 42
Data d'iscrizione : 23.08.17
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