In giro per Milano - 3 Ottobre
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In giro per Milano - 3 Ottobre
Ecco le cronache di un'altra fantastica avventura scalza in quel di Milano. Protagonisti: io, Mauro (Mau) e Andrea (GECO).
Ore 17: esco dal lavoro, prendo la macchina e mi fiondo dritto dritto verso la Stazione Centrale di Milano.
A quell'ora il traffico scorre già a fatica e i parcheggi scarseggiano. La solita fortuna degli scalzisti mi viene però in aiuto e trovo l'unico posto libero in zona e mi ci infilo al volo (peraltro il parcometro è a meno di 2 metri di disanza!). Abbandono le scarpe in macchina (portando però con me delle infradito "di emergenza" nello zaino) e scatto verso la fermata della linea 2 della metropolitana di Milano.
Per me è una bella sfida dato che tanti miei colleghi di ufficio viaggiano su quella linea per raggiungere le stazioni ferroviarie di Cadorna e Porta Garibaldi. Sinceramente me ne infischio ed entro scalzo: nessun problema ai tornelli e men che meno sul vagone, affollatissimo, della metro. Semmai il problema è non farmi schiacciare i piedi! Anche qua altro colpo di fortuna: si libera un posto così posso rilassarmi fino a destinazione.
La sensazione è fantastica: finalmente non ho più alcun imbarazzo o vergogna nel viaggiare a piedi nudi su di un mezzo pubblico nonostante qualche occhiata incuriosita alle mie estremità inferiori. Certamente il rischio di incontri "scomodi" è alto ma sono talmente "gasato" da sentirmi pronto a tutto. Le stazioni scorrono via veloci fino al mio arrivo in Cadorna: mi mischio col fiume umano dei pendolari e ovviamente sbaglio uscita finendo dall'altra parte della piazza ma in pochi e rapidi passi raggiungo il luogo, poco distante, stabilito per incontrarmi con Mau e GECO.
Mauro mi accoglie col suo travolgente entusiasmo e mi dice che GECO è in lieve ritardo.
Due chiacchiere e pure GECO arriva e si libera dalla zavorra ai piedi. I tre "X-men" scalzi sono pronti ad affrontare la città di Milano!
Ci avviamo verso il Castello Sforzesco ed entriamo nel cortile dall'ingresso principale. Ad accoglierci troviamo due solerti Bersaglieri armati di tutto punto che se la stanno tranquillamente chiacchierando con due turisti. Naturalmente manco ci considerano ed eccoci nel grande cortile del castello.
Ci sono turisti di svariate nazioanlità, qualcuno ci guarda distrattamente ma siamo del tutto a nostro agio. Scattiamo qualche foto ricordo e proseguiamo la camminata.
Arriviamo al Parco Sempione e ne attraversiamo una buona parte chiacchierando amabilmente tra noi mentre vari scarpatissimi runners ci passano accanto. Il fondo è in ghiaino non troppo amichevole per i neofiti ma le nostre suole sono belle toste e ci consentono di avanzare un tutta scioltezza.
Usciamo dal parco e ci dirigiamo verso il centro. Passiamo da Via Solferino, dove speriamo di incontrare qualche giornalista del Corriere della Sera in vena di intervistare i primi tizi scalzi di passaggio, purtroppo non ne troviamo! Il nostro aspetto da turisti scalzi&sciallati in visita attira tanti sguardi ammirati e invidiosi.
Poco prima della Pinacoteca di Brera un cameriere di un ristorante ci propone un tavolo, mentre un altro si complimenta con noi per le belle "scarpe" che indossiamo!
Passiamo vicino a vari luoghi fondamentali del centro come il Teatro alla Scala, Palazzo Marino (blindato e sorvegliato da decine di agenti di Polizia Locale che se ne fregano di noi) fino a che approdiamo alla Galleria Vittorio Emanuele.
Qua ci chiediamo come mai altri non provino il desiderio di scalzarsi dato che il pavimento in marmo della Galleria è liscio come le piastrelle di casa!
Altre foto di rito in mezzo a tanti turisti incuranti di noi e siamo già in Piazza del Duomo. Qui le foto davanti al Duomo sono d'obbligo!
Proseguiamo imboccando Via Torino mescolati alla vivace umanità che affolla il centro, tra turisti e uomini d'affari in libera uscita dopo il lavoro. Io e GECO tendiamo ad avere il passo molto rapido tipico dei pendonali milanesi, ma il buon Mau ci frena e ci invita a rallentare per goderci al meglio le varigate superfici che ci troviamo ad attraversare.
Arrivati alla fine di Via Torino deviamo verso Piazza Vetra dove GECO rivede la sua vecchia scuola, l'Istituto Tecnico Carlo Cattaneo. Decidiamo di tagliare attraverso il vicino parco per raggiungere le Colonne di S.Lorenzo. Ci sbarra la strada il cantiere della metro M4, ma riusciamo ad aggirarlo e in breve siamo davanti alla Porta Ticinese Antica. La luce bassa del sole al tramonto rende affascinante l'atmosfera "cool" di Milano all'ora dell'aperitivo. Ci fermiamo per qualche foto ricordo presso le colonne.
Imboccato Corso di Porta Ticinese arriviamo in Piazza Ventiquattro Maggio dove ci accoglie la maestosa Porta Ticinese. Il sole è ormai tramontato e il traffico si è fatto caotico. Ci facciamo largo tra le auto incolonnate e svoltiamo a destra diretti verso la Darsena. Per un milanese di nascita come me è un peccato non conoscere Milano! In effetti non avevo mai visto la nuova Daresena... Vederla di sera è un gran bello spettacolo e fa quasi dimenticare di essere a Milano! Nel frattempo lo stomaco reclama rifornimenti dopo la lunga camminata!
Imbocchiamo l'Alzaia del Naviglio Grande alla ricerca di un buon posto dove mangiare la pizza. In questa zona di Milano c'è solo l'imbarazzo della scelta dato il gran numero di locali e ristoranti presenti.
La nostra scelta ricade sulla pizzeria dove Mauro era stato a cena con Stefano e Nick qualche settimana fa: l'accoglienza nei nostri confronti è molto buona nonostante qualche sguardo perplesso rivolto ai nostri piedi. Ci fanno accomodare a un primo tavolo che però mi accorgo essere già prenotato (con tanto di targhetta con scritto "Prenotato!"). Faccio notare la cosa al proprietario che mi ringrazia molto dato che non se ne era accorto. Ci sediamo a un altro tavolo poco distante e iniziamo a consultare il ricco menu delle pizze. I prezzi sono davvero buoni e il personale cortese e simpatico nonostante i nostri piedi scalzi non siano certamente passati inosservati! Anche il bagno è molto pulito anche se caldissimo data la vicinanza col forno delle pizze.
Ordiniamo le nostre pizze che in pochi minuti giungono al nostro tavolo.
Le divoriamo mentre chiacchieriamo di possibili gite scalze e di escursioni in montagna, GECO ci racconta le sue esperienze come accompagnatore del CAI. Finite le pizze ordiniamo i caffè e pagato il conto siamo pronti a proseguire il giro sui Navigli.
Sono circa le 20:30 e la via pullula di persone di tutte le età alla ricerca di divertimento e buone cenette presso i vari locali della zona. Captiamo dialoghi in russo, inglese, tedesco... ci sono turisti di tutte le nazionalità. Stessa cosa deve aver pensato di noi il "buttadentro" di un vicino ristorante alla moda, che si rivolge a noi in inglese per proporci un tavolo! Evidentemente il nostro particolare "look" ci ha fatti passare per non-italiani... Forte!
Passiamo di fronte a locali di ogni tipo schivando anche qualche vetro ma nulla di così rischioso. Passiamo sul lato opposto del Naviglio Grande e ci incamminiamo nuovamente in direzione della Darsena. Scalzi in mezzo a tutta quella gente siamo fighissimi e lanciatissimi! Svoltiamo a sinistra in Viale Gorizia diretti verso la stazione della matropolitana S.Agostino. Ci fermiamo un'ultima mezz'ora a parlare di un po' di tutto e poi ci salutiamo.
Alla prossima occasione!
Ore 17: esco dal lavoro, prendo la macchina e mi fiondo dritto dritto verso la Stazione Centrale di Milano.
A quell'ora il traffico scorre già a fatica e i parcheggi scarseggiano. La solita fortuna degli scalzisti mi viene però in aiuto e trovo l'unico posto libero in zona e mi ci infilo al volo (peraltro il parcometro è a meno di 2 metri di disanza!). Abbandono le scarpe in macchina (portando però con me delle infradito "di emergenza" nello zaino) e scatto verso la fermata della linea 2 della metropolitana di Milano.
Per me è una bella sfida dato che tanti miei colleghi di ufficio viaggiano su quella linea per raggiungere le stazioni ferroviarie di Cadorna e Porta Garibaldi. Sinceramente me ne infischio ed entro scalzo: nessun problema ai tornelli e men che meno sul vagone, affollatissimo, della metro. Semmai il problema è non farmi schiacciare i piedi! Anche qua altro colpo di fortuna: si libera un posto così posso rilassarmi fino a destinazione.
La sensazione è fantastica: finalmente non ho più alcun imbarazzo o vergogna nel viaggiare a piedi nudi su di un mezzo pubblico nonostante qualche occhiata incuriosita alle mie estremità inferiori. Certamente il rischio di incontri "scomodi" è alto ma sono talmente "gasato" da sentirmi pronto a tutto. Le stazioni scorrono via veloci fino al mio arrivo in Cadorna: mi mischio col fiume umano dei pendolari e ovviamente sbaglio uscita finendo dall'altra parte della piazza ma in pochi e rapidi passi raggiungo il luogo, poco distante, stabilito per incontrarmi con Mau e GECO.
Mauro mi accoglie col suo travolgente entusiasmo e mi dice che GECO è in lieve ritardo.
Due chiacchiere e pure GECO arriva e si libera dalla zavorra ai piedi. I tre "X-men" scalzi sono pronti ad affrontare la città di Milano!
Ci avviamo verso il Castello Sforzesco ed entriamo nel cortile dall'ingresso principale. Ad accoglierci troviamo due solerti Bersaglieri armati di tutto punto che se la stanno tranquillamente chiacchierando con due turisti. Naturalmente manco ci considerano ed eccoci nel grande cortile del castello.
Ci sono turisti di svariate nazioanlità, qualcuno ci guarda distrattamente ma siamo del tutto a nostro agio. Scattiamo qualche foto ricordo e proseguiamo la camminata.
Arriviamo al Parco Sempione e ne attraversiamo una buona parte chiacchierando amabilmente tra noi mentre vari scarpatissimi runners ci passano accanto. Il fondo è in ghiaino non troppo amichevole per i neofiti ma le nostre suole sono belle toste e ci consentono di avanzare un tutta scioltezza.
Usciamo dal parco e ci dirigiamo verso il centro. Passiamo da Via Solferino, dove speriamo di incontrare qualche giornalista del Corriere della Sera in vena di intervistare i primi tizi scalzi di passaggio, purtroppo non ne troviamo! Il nostro aspetto da turisti scalzi&sciallati in visita attira tanti sguardi ammirati e invidiosi.
Poco prima della Pinacoteca di Brera un cameriere di un ristorante ci propone un tavolo, mentre un altro si complimenta con noi per le belle "scarpe" che indossiamo!
Passiamo vicino a vari luoghi fondamentali del centro come il Teatro alla Scala, Palazzo Marino (blindato e sorvegliato da decine di agenti di Polizia Locale che se ne fregano di noi) fino a che approdiamo alla Galleria Vittorio Emanuele.
Qua ci chiediamo come mai altri non provino il desiderio di scalzarsi dato che il pavimento in marmo della Galleria è liscio come le piastrelle di casa!
Altre foto di rito in mezzo a tanti turisti incuranti di noi e siamo già in Piazza del Duomo. Qui le foto davanti al Duomo sono d'obbligo!
Proseguiamo imboccando Via Torino mescolati alla vivace umanità che affolla il centro, tra turisti e uomini d'affari in libera uscita dopo il lavoro. Io e GECO tendiamo ad avere il passo molto rapido tipico dei pendonali milanesi, ma il buon Mau ci frena e ci invita a rallentare per goderci al meglio le varigate superfici che ci troviamo ad attraversare.
Arrivati alla fine di Via Torino deviamo verso Piazza Vetra dove GECO rivede la sua vecchia scuola, l'Istituto Tecnico Carlo Cattaneo. Decidiamo di tagliare attraverso il vicino parco per raggiungere le Colonne di S.Lorenzo. Ci sbarra la strada il cantiere della metro M4, ma riusciamo ad aggirarlo e in breve siamo davanti alla Porta Ticinese Antica. La luce bassa del sole al tramonto rende affascinante l'atmosfera "cool" di Milano all'ora dell'aperitivo. Ci fermiamo per qualche foto ricordo presso le colonne.
Imboccato Corso di Porta Ticinese arriviamo in Piazza Ventiquattro Maggio dove ci accoglie la maestosa Porta Ticinese. Il sole è ormai tramontato e il traffico si è fatto caotico. Ci facciamo largo tra le auto incolonnate e svoltiamo a destra diretti verso la Darsena. Per un milanese di nascita come me è un peccato non conoscere Milano! In effetti non avevo mai visto la nuova Daresena... Vederla di sera è un gran bello spettacolo e fa quasi dimenticare di essere a Milano! Nel frattempo lo stomaco reclama rifornimenti dopo la lunga camminata!
Imbocchiamo l'Alzaia del Naviglio Grande alla ricerca di un buon posto dove mangiare la pizza. In questa zona di Milano c'è solo l'imbarazzo della scelta dato il gran numero di locali e ristoranti presenti.
La nostra scelta ricade sulla pizzeria dove Mauro era stato a cena con Stefano e Nick qualche settimana fa: l'accoglienza nei nostri confronti è molto buona nonostante qualche sguardo perplesso rivolto ai nostri piedi. Ci fanno accomodare a un primo tavolo che però mi accorgo essere già prenotato (con tanto di targhetta con scritto "Prenotato!"). Faccio notare la cosa al proprietario che mi ringrazia molto dato che non se ne era accorto. Ci sediamo a un altro tavolo poco distante e iniziamo a consultare il ricco menu delle pizze. I prezzi sono davvero buoni e il personale cortese e simpatico nonostante i nostri piedi scalzi non siano certamente passati inosservati! Anche il bagno è molto pulito anche se caldissimo data la vicinanza col forno delle pizze.
Ordiniamo le nostre pizze che in pochi minuti giungono al nostro tavolo.
Le divoriamo mentre chiacchieriamo di possibili gite scalze e di escursioni in montagna, GECO ci racconta le sue esperienze come accompagnatore del CAI. Finite le pizze ordiniamo i caffè e pagato il conto siamo pronti a proseguire il giro sui Navigli.
Sono circa le 20:30 e la via pullula di persone di tutte le età alla ricerca di divertimento e buone cenette presso i vari locali della zona. Captiamo dialoghi in russo, inglese, tedesco... ci sono turisti di tutte le nazionalità. Stessa cosa deve aver pensato di noi il "buttadentro" di un vicino ristorante alla moda, che si rivolge a noi in inglese per proporci un tavolo! Evidentemente il nostro particolare "look" ci ha fatti passare per non-italiani... Forte!
Passiamo di fronte a locali di ogni tipo schivando anche qualche vetro ma nulla di così rischioso. Passiamo sul lato opposto del Naviglio Grande e ci incamminiamo nuovamente in direzione della Darsena. Scalzi in mezzo a tutta quella gente siamo fighissimi e lanciatissimi! Svoltiamo a sinistra in Viale Gorizia diretti verso la stazione della matropolitana S.Agostino. Ci fermiamo un'ultima mezz'ora a parlare di un po' di tutto e poi ci salutiamo.
Alla prossima occasione!
Young_barefooter- Segretario Club NatiScalzi
- Numero di messaggi : 1601
Data d'iscrizione : 02.01.08
Re: In giro per Milano - 3 Ottobre
young_barefooter ha scritto:Ecco le cronache di un'altra fantastica avventura scalza in quel di Milano. Protagonisti: io, Mauro (Mau) e Andrea (GECO).
In tutti questi anni ho accumulato un po' di ricordi di Milano in compagnia di amici scalzi. Bene, vedo che la tradizione si perpetua e il "fil rouge" Andrea è sempre lì.
Mi fa davvero piacere, mi piacerebbe rivedere nelle vostre uscite Paolo F., Stefano (che ho già visto ma è sempre preso dal lavoro, lo so..), Ares, Mauro, Luca, Lucione....
Eh, ce n'è di scalzi a Milano !
bfpaul
Mi fa davvero piacere, mi piacerebbe rivedere nelle vostre uscite Paolo F., Stefano (che ho già visto ma è sempre preso dal lavoro, lo so..), Ares, Mauro, Luca, Lucione....
Eh, ce n'è di scalzi a Milano !
bfpaul
Re: In giro per Milano - 3 Ottobre
Devo ringraziare Mauro che sta dando un nuovo impulso sfornando proposte interessanti una dietro l'altra stanandomi da un certo torpore che mi ha preso in questi ultimi anni. Vedo con piacere che anche gli altri si stanno risvegliando e partecipando.
Grande Sergio per il suo resoconto con foto.
Avanti così che come ho sempre detto l'unione fa la forza. Parlando ci siamo confidati che da soli non avremmo fatto questo percorso così serenamente.
Compagnia piacevole. Divertente il commento di uno tizio 'è un nuovo tipo di calzatura?' risposta 'no è il più vecchio del mondo...'.
Per il resto sicuramente ci sono stati sguardi allibiti e qualche commento alle nostre spalle ma nulla di che. Come detto la maggior parte avranno pensato a 3 turisti stranieri tanto che vari ristoratori vedendoci ci facevano segno se volevamo entrare rivolgendosi a noi in inglese.
Grande Sergio per il suo resoconto con foto.
Avanti così che come ho sempre detto l'unione fa la forza. Parlando ci siamo confidati che da soli non avremmo fatto questo percorso così serenamente.
Compagnia piacevole. Divertente il commento di uno tizio 'è un nuovo tipo di calzatura?' risposta 'no è il più vecchio del mondo...'.
Per il resto sicuramente ci sono stati sguardi allibiti e qualche commento alle nostre spalle ma nulla di che. Come detto la maggior parte avranno pensato a 3 turisti stranieri tanto che vari ristoratori vedendoci ci facevano segno se volevamo entrare rivolgendosi a noi in inglese.
GECO- Numero di messaggi : 1082
Data d'iscrizione : 25.05.16
Re: In giro per Milano - 3 Ottobre
Grazie Andrea! ... ma come ho già avuto modo di fare più volte e con tutti, sono anch'io a dover ringraziare tutti voi!!!
Le persone a me più vicine sanno bene che non è certo l'eventuale "pubblico" allibito quello che mi spaventa. Mi aveva invece sempre preoccupato,👣 da solo, l'idea di passare per quello "scappato dal manicomio" 😂
Ora, con voi ed anche grazie a tutti voi, sto solo vivendo la mia normale vita, con la certezza però che la mia "disnormalità" non appartiene solo a me ma anche a tante altre persone ed amici che stimo e che mi hanno fatto capire, ancora una volta, che "insieme" è sempre tutto più bello ... e la serenità che ne traiamo uno dall'altro è sicuramente uno dei risultati più importanti!
Mau
Le persone a me più vicine sanno bene che non è certo l'eventuale "pubblico" allibito quello che mi spaventa. Mi aveva invece sempre preoccupato,👣 da solo, l'idea di passare per quello "scappato dal manicomio" 😂
Ora, con voi ed anche grazie a tutti voi, sto solo vivendo la mia normale vita, con la certezza però che la mia "disnormalità" non appartiene solo a me ma anche a tante altre persone ed amici che stimo e che mi hanno fatto capire, ancora una volta, che "insieme" è sempre tutto più bello ... e la serenità che ne traiamo uno dall'altro è sicuramente uno dei risultati più importanti!
Mau
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