Domenica 3/12

Domenica io, Mau e Franco ci troviamo a Lavagna con Paola C. e sua amica entrambe barefoot runners.
Il ritrovo è alle 10.20 alla stazione di Lavagna. Da li, dopo aver comprato della buona focaccia, faremo una passeggiata. Pranzo al sacco.

Per domenica si prevede a Lavagna una temperatura MASSIMA di nove gradi.
Occhio a non finire così:

Meglio che a Milano che danno -5 +3
Mi sa che parto da casa calzato e poi mi scalzo a Lavagna, ore centrali +7 si può fare
Ho vito più volte che basta muoversi e dopo 10 minuti i piedi si scaldano. Poi confido che in realtà al sole le temperature saranno migliori, non è la prima volta che succede.

Già in treno si starà bene scalzi!

Ieri io Mau e Franco ci siamo trovati con le due super runner scalze Paola e Sara. Con Paola c'era anche sua figlia che anche se piccola è già tosta visto che si è fatta quasi tutto il percorso scalza incurante del freddo, delle pietre e anche di qualche riccio!
Questo alla faccia delle mamme italiane (Paola e Sara sono svedesi da anni in Liguria) ultra protettive.
Compagnia simpatica. Giro organizzato da Paola che abita a Lavagna. Clima abbastanza mite per il periodo alla faccia dei gufi.
Panorama splendido sul mare. Insomma che dire spero che tra una corsa e l'altra ci si possa incontrare ancora anche con loro.
Inutile dire che loro sono oltremodo toste ma d'altonde se sono in grado di correre una maratona scalze per loro quella di ieri è stata una passeggiatina.
Mi ha colpito in particolare Sara che mi ha detto che fino a 6 mesi fa correva con le fivefingers e ora ha già fatto una maratona scalza! Prima non camminava scalza anche se in realtà quando era piccola in Svezia mi diceva che era normale che i bambini nella bella stagione camminassero scalzi.
Straordinaria anche Paola che nonostante il lavoro e 4 figli riesce non so come a trovare il tempo si correre 10-20 km quasi tutti i giorni...
Tra l'altro sul percorso fatto con noi lei ci va di corsa e vi garantisco che è bello in salita e con pietre ed altro. Un conto farlo camminando e altro è correrci sopra senza aver modo di vedere dove si mettono i piedi soprattutto in discesa in velocità.