Scalzi in inverno?
2 partecipanti
Pagina 1 di 1
Scalzi in inverno?
Salve e buon anno a tutti i frequentatori!
L'inverno non è la stagione migliore per mettere i piedi all'aria...anche per chi come il sottoscritto abita in mezzo alle montagne.
Però la montagna presenta insolite possibilità anche invernali, con i versanti al sole che permettono di salire scalzi approfittando, in inizi di inverno scarsi di neve, dell'alternanza di tratti innevati e tratti esposti al sole e più liberi.
Così il primo dell'anno un'escursione scalza fino in quota, pur con temperatura sotto zero e neve che scricchiola sotto i piedi.
Il video
https://www.youtube.com/watch?v=QaGyE2D4G8c
permette di rendersi conto visivamente delle variazioni climatiche che anche i più restii sembrano addebitare all'opera dell'uomo. Le Alpi si stanno in certa misura tropicalizzando, con alterazione dei periodi piovosi/nevosi (neve che non arriva più dove doveva venire) e comparsa sempre più frequente di fenomeni di natura tifonica come le piogge e i venti fortissimi che hanno investito alla fine di ottobre il Trentino Alto Adige e il Veneto. Nel video si vedono alla fine le conseguenze del vento - nella zona del filmato tutto sommato modeste - con larici secolari sradicati. In altre zone del Trentino Orientale e Bellunese intere foreste di abeti sono state abbattute al suolo come fossero campi di grano.
L'inverno non è la stagione migliore per mettere i piedi all'aria...anche per chi come il sottoscritto abita in mezzo alle montagne.
Però la montagna presenta insolite possibilità anche invernali, con i versanti al sole che permettono di salire scalzi approfittando, in inizi di inverno scarsi di neve, dell'alternanza di tratti innevati e tratti esposti al sole e più liberi.
Così il primo dell'anno un'escursione scalza fino in quota, pur con temperatura sotto zero e neve che scricchiola sotto i piedi.
Il video
https://www.youtube.com/watch?v=QaGyE2D4G8c
permette di rendersi conto visivamente delle variazioni climatiche che anche i più restii sembrano addebitare all'opera dell'uomo. Le Alpi si stanno in certa misura tropicalizzando, con alterazione dei periodi piovosi/nevosi (neve che non arriva più dove doveva venire) e comparsa sempre più frequente di fenomeni di natura tifonica come le piogge e i venti fortissimi che hanno investito alla fine di ottobre il Trentino Alto Adige e il Veneto. Nel video si vedono alla fine le conseguenze del vento - nella zona del filmato tutto sommato modeste - con larici secolari sradicati. In altre zone del Trentino Orientale e Bellunese intere foreste di abeti sono state abbattute al suolo come fossero campi di grano.
vecchio scarpone- Numero di messaggi : 69
Data d'iscrizione : 28.08.11
Scalzi in inverno?
Mi compligratulo con te!
Come ti va dopo averci provato? E' incredibile quello che i nostri piedini sono in grado di fare, vero?
Purtroppo una cosa del genere a quella capitata ai nostri boschi l'avevo vista anni fa per una tempesta simile avvenuta sui Vosgi in Francia. Terribile. L'Altopiano d'Asiago lo conosco abbastanza bene ed è un peccato vedere le foreste in quelle condizioni.
Purtroppo molte cose si sono un po' modificate da molti anni. Torino senza un fiocco di neve (e io che la vorrei per almeno una passeggiatina scalza!) e dal Molise in giù con un metro... Non è nemmeno più una novità!
L'uomo ha contribuito certamente ad accelerare alcune cose anche se studiando un po' la storia della Terra climi strani ce ne sono ben stati parecchi e ancora in tempi geologicamente recenti (quando l'Italia occupava già il posto che ha oggi per intenderci) ad Asti c'era una laguna semi-tropicale e a Verona palme e rinoceronti. Senza voler dare l'impressione di essere come Trump c'é da ricordare ad esempio la potenza di un vulcano (il "nipotino" del Krakatoa) che spara nell'atmosfera quasi l'intera montagna di cui era fatto, con migliaia di metri cubi di ceneri e CO2, altro che dare tutte le colpe ai Diesel Euro4 !!!
Ma non vado oltre perché l'argomento è assai delicato e bisogna valutare tante e forse troppe variabili. Basti pensare che è venuto fuori (Arpa Piemonte) che una parte delle polveri di Torino è prodotta dai riscaldamenti a pellet del circondario...
Saluti innevati
Marco53
Come ti va dopo averci provato? E' incredibile quello che i nostri piedini sono in grado di fare, vero?
Purtroppo una cosa del genere a quella capitata ai nostri boschi l'avevo vista anni fa per una tempesta simile avvenuta sui Vosgi in Francia. Terribile. L'Altopiano d'Asiago lo conosco abbastanza bene ed è un peccato vedere le foreste in quelle condizioni.
Purtroppo molte cose si sono un po' modificate da molti anni. Torino senza un fiocco di neve (e io che la vorrei per almeno una passeggiatina scalza!) e dal Molise in giù con un metro... Non è nemmeno più una novità!
L'uomo ha contribuito certamente ad accelerare alcune cose anche se studiando un po' la storia della Terra climi strani ce ne sono ben stati parecchi e ancora in tempi geologicamente recenti (quando l'Italia occupava già il posto che ha oggi per intenderci) ad Asti c'era una laguna semi-tropicale e a Verona palme e rinoceronti. Senza voler dare l'impressione di essere come Trump c'é da ricordare ad esempio la potenza di un vulcano (il "nipotino" del Krakatoa) che spara nell'atmosfera quasi l'intera montagna di cui era fatto, con migliaia di metri cubi di ceneri e CO2, altro che dare tutte le colpe ai Diesel Euro4 !!!
Ma non vado oltre perché l'argomento è assai delicato e bisogna valutare tante e forse troppe variabili. Basti pensare che è venuto fuori (Arpa Piemonte) che una parte delle polveri di Torino è prodotta dai riscaldamenti a pellet del circondario...
Saluti innevati
Marco53
Marco53- Numero di messaggi : 1116
Data d'iscrizione : 02.01.08
Argomenti simili
» Scalzi in inverno
» Scalzi in anteprima d'inverno
» Il mare in inverno
» Progressi
» Correre d'inverno
» Scalzi in anteprima d'inverno
» Il mare in inverno
» Progressi
» Correre d'inverno
Pagina 1 di 1
Permessi in questa sezione del forum:
Non puoi rispondere agli argomenti in questo forum.