Quando l' imprinting supera la volontà

Dunque una persona si accorge che sotto la scrivania sono scalzo e me ne chiede ragione. Le spiego con calma tutto quello che si può spiegare sullo scalzismo aspettandomi scetticismo.
Invece mi sento dire che il problema è solo il freddo, ma che d' Estate i sandali sono anche troppo... ottimo penso.
Terminata la visita accompagno la persona alla porta ma prima infilo gli zoccoli ospedalieri.
La persona mi guarda e mi dice : " Scusi ma allora tutto il discorso ?"
Appena uscita mi guardo allo specchio e mi do dello scemo che più non si può.

Torna fuori scalzo ed accompagnala alla macchina in strada

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aldo1953 ha scritto:Dunque una persona si accorge che sotto la scrivania sono scalzo e me ne chiede ragione. Le spiego con calma tutto quello che si può spiegare sullo scalzismo aspettandomi scetticismo.
Invece mi sento dire che il problema è solo il freddo, ma che d' Estate i sandali sono anche troppo...  ottimo penso.
Terminata la visita accompagno la persona alla porta ma prima infilo gli zoccoli ospedalieri.
La persona mi guarda e mi dice : " Scusi ma allora tutto il discorso ?"
Appena uscita mi guardo allo specchio e mi do dello scemo che più non si può.

Mi è capitato anche a me una cosa simile. Del tipo: suona il campanello. E' il corriere. Delle volte scendo direttamente scalzo. Altre, invece, calzo delle fivefingers da "casa". E subito dopo mi domando "non potevo farne a meno"?

Soluzione banale: tenere zoccoli/ciabatte/FF fuori dalla portata (tipo in un armadietto) in modo da non infilarle in modo automatico ma doverle andare a cercare.