Ma... faccio così paura ?
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Ma... faccio così paura ?
Dunque, una ventina di giorni fa, in procinto di partire per una settimana In Croazia per chiudere in bellezza una Estate che come sempre è stata bellissima, ma troppo breve, mi prendo un giorno di ferie in più per fare tutte quelle cose per le quali non ho mai tempo.
Una bella mattina di sole caldo, decido di andare per prima cosa al bancomat, diciamo un chilometrino da casa.
Per accoppiare anche una bella passeggiata invece di passare dalla "main street" del quartiere perennemente intasata di auto, decido di prendere le vie secondarie dove si trovano ancora molte ville dei primi del '900 con bei giardini ed alberi secolari, vestigia di quando il quartiere (Affori, per chi è di Milano) faceva ancora comune a sè e poche famiglie vi risiedevano (tra cui la mia).
A un certo punto mi viene incontro una signora come tante, finta giovane, finta bionda, con cellulare d' ordinanza appiccicato all' orecchio. Sta parlando a voce altissima con una sua amica, poi mi vede, si tace, balbetta : "Scusa, ma sai... non so... no no rimani lì... poi ti spiego... non non posso parlare".
Mi incrocia con lo sguardo fisso e vitreo che professionalmente ho visto in casi ben peggiori, poi appena passata... : "Sai c' era uno a piedi nudi... no non mi ha fatto niente... ti assicuro, a piedi nudi.... però ora sta andando via".
Ora posso assicurare che ero vestito in modo assolutamente corretto, come sempre del resto, che mi facevo i fatti miei, che non ho un aspetto minaccioso e che anzi un po' per educazione e un po' per professione (che poi ti plasma anche nel privato) dicono che abbia una presenza rassicurante.
Però ero scalzo
Urge davvero uno psicologo.
Una bella mattina di sole caldo, decido di andare per prima cosa al bancomat, diciamo un chilometrino da casa.
Per accoppiare anche una bella passeggiata invece di passare dalla "main street" del quartiere perennemente intasata di auto, decido di prendere le vie secondarie dove si trovano ancora molte ville dei primi del '900 con bei giardini ed alberi secolari, vestigia di quando il quartiere (Affori, per chi è di Milano) faceva ancora comune a sè e poche famiglie vi risiedevano (tra cui la mia).
A un certo punto mi viene incontro una signora come tante, finta giovane, finta bionda, con cellulare d' ordinanza appiccicato all' orecchio. Sta parlando a voce altissima con una sua amica, poi mi vede, si tace, balbetta : "Scusa, ma sai... non so... no no rimani lì... poi ti spiego... non non posso parlare".
Mi incrocia con lo sguardo fisso e vitreo che professionalmente ho visto in casi ben peggiori, poi appena passata... : "Sai c' era uno a piedi nudi... no non mi ha fatto niente... ti assicuro, a piedi nudi.... però ora sta andando via".
Ora posso assicurare che ero vestito in modo assolutamente corretto, come sempre del resto, che mi facevo i fatti miei, che non ho un aspetto minaccioso e che anzi un po' per educazione e un po' per professione (che poi ti plasma anche nel privato) dicono che abbia una presenza rassicurante.
Però ero scalzo
Urge davvero uno psicologo.
aldo1953- Numero di messaggi : 1171
Età : 71
Data d'iscrizione : 08.11.11
Re: Ma... faccio così paura ?
Ahahah, questa è patologica.
Quando le sinapsi si interrompono, ... ma d'altra parte ad un unico neurone non servono ahahah
Quando le sinapsi si interrompono, ... ma d'altra parte ad un unico neurone non servono ahahah
Ospite- Ospite
Re: Ma... faccio così paura ?
aldo1953 ha scritto:Dunque, una ventina di giorni fa, in procinto di partire per una settimana In Croazia per chiudere in bellezza una Estate che come sempre è stata bellissima, ma troppo breve, mi prendo un giorno di ferie in più per fare tutte quelle cose per le quali non ho mai tempo.
Una bella mattina di sole caldo, decido di andare per prima cosa al bancomat, diciamo un chilometrino da casa.
Per accoppiare anche una bella passeggiata invece di passare dalla "main street" del quartiere perennemente intasata di auto, decido di prendere le vie secondarie dove si trovano ancora molte ville dei primi del '900 con bei giardini ed alberi secolari, vestigia di quando il quartiere (Affori, per chi è di Milano) faceva ancora comune a sè e poche famiglie vi risiedevano (tra cui la mia).
A un certo punto mi viene incontro una signora come tante, finta giovane, finta bionda, con cellulare d' ordinanza appiccicato all' orecchio. Sta parlando a voce altissima con una sua amica, poi mi vede, si tace, balbetta : "Scusa, ma sai... non so... no no rimani lì... poi ti spiego... non non posso parlare".
Mi incrocia con lo sguardo fisso e vitreo che professionalmente ho visto in casi ben peggiori, poi appena passata... : "Sai c' era uno a piedi nudi... no non mi ha fatto niente... ti assicuro, a piedi nudi.... però ora sta andando via".
Ora posso assicurare che ero vestito in modo assolutamente corretto, come sempre del resto, che mi facevo i fatti miei, che non ho un aspetto minaccioso e che anzi un po' per educazione e un po' per professione (che poi ti plasma anche nel privato) dicono che abbia una presenza rassicurante.
Però ero scalzo
Urge davvero uno psicologo.
Il tuo racconto meriterebbe una risposta lunga e articolata; quando l'ho letto, ieri mi è venuto da riedere; oggi mi limiterò ad alcune considerazioni.
La famosa "gente" è stata condizionata a vedere come un nemico da cui difendersi chiunque non sia come loro, non abbia i vestiti di un certo tipo, le scarpe di un certo tipo, il telefonino all'orecchio e così via; di ciò che non rispetta questi parametri bisogna aver paura.
E questo fa capire meglio perché poi attecchisca il razzismo.
Resta da sapere se a quella signora abbiano mai detto che se parla tenendo il telefonino all'orecchio, forse le si squaglierà l'unico neurone restante ... Forse l'unica cosa di cui dovrebbe "aver paura" per lei è acqua fresca. E poi, fuma? Come si alimenta?
Ci sarebbero molte altre "giuste" domande da farle...
bfpaul
La famosa "gente" è stata condizionata a vedere come un nemico da cui difendersi chiunque non sia come loro, non abbia i vestiti di un certo tipo, le scarpe di un certo tipo, il telefonino all'orecchio e così via; di ciò che non rispetta questi parametri bisogna aver paura.
E questo fa capire meglio perché poi attecchisca il razzismo.
Resta da sapere se a quella signora abbiano mai detto che se parla tenendo il telefonino all'orecchio, forse le si squaglierà l'unico neurone restante ... Forse l'unica cosa di cui dovrebbe "aver paura" per lei è acqua fresca. E poi, fuma? Come si alimenta?
Ci sarebbero molte altre "giuste" domande da farle...
bfpaul
Re: Ma... faccio così paura ?
Credo che la signora non vada demonizzata. Purtroppo vedo più spesso qui ma non solo il paradigma non la pensi come me quindi sei un cretino, ignorante, CAPRA! ecc.
La maggior parte delle persone magari non reagisce in modo così evidente e scomposto ma di occhi a palla ne abbiamo visti molti.
Credo che sia insito nell'essere umano di essere diffidente nei confronti del diverso o di quello che non capisce.
Questo la dice lunga su come sia percepito e quanto sia normale e naturale andare in giro scalzi , quasi come se vedessero un marziano (motivo per cui ho preso una maglietta con la scritta I MARZIANI che poi è un'associazione di runner).
Con buona pace di alcuni di noi che continuano a far finta di non vedere e a dire che sono solo paranoie, che è normale e che nessuno dice nulla ecc.
Poi probabilmente è anche vero che in questi ultimi anni l'insicurezza effettiva o percepita è aumentata.
Da qui al discorso sul razzismo il discorso si fa più complicato...
La maggior parte delle persone magari non reagisce in modo così evidente e scomposto ma di occhi a palla ne abbiamo visti molti.
Credo che sia insito nell'essere umano di essere diffidente nei confronti del diverso o di quello che non capisce.
Questo la dice lunga su come sia percepito e quanto sia normale e naturale andare in giro scalzi , quasi come se vedessero un marziano (motivo per cui ho preso una maglietta con la scritta I MARZIANI che poi è un'associazione di runner).
Con buona pace di alcuni di noi che continuano a far finta di non vedere e a dire che sono solo paranoie, che è normale e che nessuno dice nulla ecc.
Poi probabilmente è anche vero che in questi ultimi anni l'insicurezza effettiva o percepita è aumentata.
Da qui al discorso sul razzismo il discorso si fa più complicato...
GECO- Numero di messaggi : 1082
Data d'iscrizione : 25.05.16
Re: Ma... faccio così paura ?
GECO ha scritto:Credo che la signora non vada demonizzata. Purtroppo vedo più spesso qui ma non solo il paradigma non la pensi come me quindi sei un cretino, ignorante, CAPRA! ecc.
La maggior parte delle persone magari non reagisce in modo così evidente e scomposto ma di occhi a palla ne abbiamo visti molti.
Credo che sia insito nell'essere umano di essere diffidente nei confronti del diverso o di quello che non capisce.
Questo la dice lunga su come sia percepito e quanto sia normale e naturale andare in giro scalzi , quasi come se vedessero un marziano (motivo per cui ho preso una maglietta con la scritta I MARZIANI che poi è un'associazione di runner).
Con buona pace di alcuni di noi che continuano a far finta di non vedere e a dire che sono solo paranoie, che è normale e che nessuno dice nulla ecc.
Poi probabilmente è anche vero che in questi ultimi anni l'insicurezza effettiva o percepita è aumentata.
Da qui al discorso sul razzismo il discorso si fa più complicato...
Sono d'accordo che non vada demonizzata a priori però sarebbe buffo che la signora consideri "anormale" stare scalzi quando, allo stesso tempo, lei ha "qualcosa" da nascondere o, come ha detto Paolo, magari fuma o si fa "del male" in altri modi
FrancoR18- Numero di messaggi : 497
Età : 36
Data d'iscrizione : 20.09.15
Re: Ma... faccio così paura ?
FrancoR18 ha scritto:GECO ha scritto:Credo che la signora non vada demonizzata. Purtroppo vedo più spesso qui ma non solo il paradigma non la pensi come me quindi sei un cretino, ignorante, CAPRA! ecc.
La maggior parte delle persone magari non reagisce in modo così evidente e scomposto ma di occhi a palla ne abbiamo visti molti.
Credo che sia insito nell'essere umano di essere diffidente nei confronti del diverso o di quello che non capisce.
Questo la dice lunga su come sia percepito e quanto sia normale e naturale andare in giro scalzi , quasi come se vedessero un marziano (motivo per cui ho preso una maglietta con la scritta I MARZIANI che poi è un'associazione di runner).
Con buona pace di alcuni di noi che continuano a far finta di non vedere e a dire che sono solo paranoie, che è normale e che nessuno dice nulla ecc.
Poi probabilmente è anche vero che in questi ultimi anni l'insicurezza effettiva o percepita è aumentata.
Da qui al discorso sul razzismo il discorso si fa più complicato...
Sono d'accordo che non vada demonizzata a priori però sarebbe buffo che la signora consideri "anormale" stare scalzi quando, allo stesso tempo, lei ha "qualcosa" da nascondere o, come ha detto Paolo, magari fuma o si fa "del male" in altri modi
Posso capire tutto ma chi crede di doversi difendere da qualunque cosa non conosca o capisca, ha qualcosa che non va.
Se l'uomo si fosse SEMPRE comportato in questo modo saremmo ancora nelle caverne. Bisogna rendersi conto che nella vita NIENTE è garantito e poi per sempre ... ed andare avanti per la propria strada.
La vita è un rischio, chi non vuole vivere?
bfpaul
Se l'uomo si fosse SEMPRE comportato in questo modo saremmo ancora nelle caverne. Bisogna rendersi conto che nella vita NIENTE è garantito e poi per sempre ... ed andare avanti per la propria strada.
La vita è un rischio, chi non vuole vivere?
bfpaul
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