Non facciamo morire il Club !!!!!

Abbiamo tempo tempo, be magari io no, sono qui mascherinato, guantato e quant' altro, però al mattino esco scalzo e in studio continuo a stare scalzo, ormai è una parte di me non avere scarpe.
Il momento è pessimo, non pensavo davvero di doverlo affrontare, faccio parte della generazione del dopoguerra in cui alla fine i bambini erano quelli che stavano meglio.
Ma il nostro spirito scalzista deve rimanenere indenne, tempi migliori verranno, saremo ancora guardati male, avremo ordinanze assurde di Sindaci che ora si rendono conto di quanto la loro poltrona possa essere scomoda, altro che vietare i piedi nudi in Viale Ceccarini (facile vero ?).
Parliamoci, esponiamo le nostre idee, il Club che per tanti, io compreso, è stato la rivelazione che mi ha cambiato la vita non deve assopirsi.
Come vivete la situazione ? Come la vedete ? Cosa fate se non siete direttamente coinvolti ?

Io, dovendo tenere chiusa l'attività, sono confinato in casa.
Anche se non ho da lavorare, mi sono organizzato le giornate in modo da farle passare utilmente.
Per le attività, chissà che a settembre si possa fare qualcosa?
Intanto, in freezer c'è Vicopisano e poi si può pensare ad altre cose. Per Piombino ho in mente qualcosa e spero di poterla mettere in atto prima che torni l'inverno.

Buongiorno a tutti!
Sicuramente questa storia del Coronavirus ci cambierà un po' le prospettive a breve termine. Adesso io tralascio l'aspetto puramente sanitario, parlo soprattutto della valanga di notizie (un misto fra vere e false) che ci sta sommergendo. Mentre alcuni giornali trattano l'argomento con serietà dando utili consigli e spiegazioni, altri creano disinformazione e terrorismo psicologico: questo può creare smarrimento e psicosi nelle persone meno razionali, fobie esacerbate dalla forzata immobilità casalinga (se vado da solo in un luogo isolato a camminare azzero il rischio di contagio, piuttosto che aumentarlo). Adesso camminare scalzi in pubblico non lo considero (peccato perché ultimamente mi stavo lanciando abbastanza).
Da una difficoltà deve però nascere una reazione (non c'è un male che non sia anche un bene, giusto?).
Come reagire? Intanto è chiaro che non si può vivere in quarantena per sempre, prima o poi si tornerà ad uscire.
Quando si tornerà alla normalità, passato il momento emotivamente pesante, riprenderemo gradualmente i nostri giri scalzi.
In caso di contestazioni, cercheremo con la calma di ricordare che virus e batteri ci infettano entrando attraverso bocca, naso e altre aperture del corpo, non attraverso la pelle.
E poi bisogna fare questo esempio: immaginare cosa fanno un piede e una mano durante la loro attività. Un piede tocca il suolo, e basta. Cosa fa una mano invece: uno va in bagno, espleta le proprie funzioni fisiologiche toccando necessariamente le parti intime, se poi NON SI LAVA LE MANI, queste mani toccano la maniglia della porta, tasti del computer ecc, contaminandoli. Dopo un'altra persona tocca la maniglia (contaminata) per aprire la porta, poi si stropiccia gli occhi, oppure mette le dita in bocca (sono atti naturali che facciamo anche inconsapevolmente). Domanda: chi è il vettore potenzialmente contaminante, la mano oppure il piede?
E poi chiediamo: in Nuova Zelanda ,Svizzera tedesca, Australia, paesi polinesiani...sono tutti malati?
Ricordiamo inoltre che ci sono ricerche scientifiche che dimostrano che lo scalzismo è benefico.
Scusate il post lungo, spero di dare un po' di ispirazione agli altri