A piedi nudi sulla neve rossa
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vecchio scarpone- Numero di messaggi : 69
Data d'iscrizione : 28.08.11
A Capriolo piace questo messaggio.
Re: A piedi nudi sulla neve rossa
Che bellezza!
E che sensazione dev'essere affondare i piedi nella neve!
Da cosa dipende la colorazione rossa? Qualche polline?
E che sensazione dev'essere affondare i piedi nella neve!
Da cosa dipende la colorazione rossa? Qualche polline?
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L'impossibile non esiste.
Re: A piedi nudi sulla neve rossa
"Che bellezza!
E che sensazione dev'essere affondare i piedi nella neve!
Da cosa dipende la colorazione rossa? Qualche polline?"
Rispondo volentieri a Grand Choer:
nella neve è proprio bello, abito in un posto dove riesco a camminare sulla neve in tutti i mesi dell'anno.
La caratteristica colorazione rossa della neve è dovuta alla presenza nella neve di un'alga unicellulare, la Chlamydomonas nivalis. Questa cresce nella neve e produce delle spore che vengono alla superficie in occasione dello scioglimento progressivo delle nevi. Assieme vi è una sostanza, l'astasantina responsabile della colorazione rossa e che protegge l'alga dai raggi UVA particolarmente forti in alta montagna.
Il fenomeno si nota proprio in questo periodo, quando in quota la massa nevosa si sta riducendo e le spore dell'alga stanno in superficie alla neve concentrandosi mano a mano che la neve diventa sempre più piccola fino a sciogliersi del tutto.
E' un fenomeno analogo un po' a quello che si verificava fino agli anni '60 del secolo scorso, con la colorazione rossa, fenomeno unico, che il Lago di Tovel assumeva in particolari momenti dell'anno.
Anche il Lago di Tovel si trova all'interno di un parco qui vicino, il Parco dell'Adamello Brenta, circondato dalle Dolomiti di Brenta, in una specie di enclave fra le meno antropizzate del Trentino. In questa zona si erano rifugiati gli ultimi esemplari di orso bruno delle Alpi, qualche decennio fa estinti completamente. In seguito la Provincia di Trento, con un progetto a livello europeo, ha reintrodotto alcuni orsi importati dalla Slovenia. Questi esemplari si sono riprodotti anche con troppo successo e il loro numero attuale (dai 60 agli 80) sta creando problemi di convivenza con le normali attività umane con episodi che hanno avuto anche vetrina e polemiche a livello nazionale e internazionale. Frequenti le sue presenze filmate o fotografate anche all'interno dei paesi. Personalmente, pur girando da anni le montagne di giorno e di notte e in tutte le stagioni, non sono mai riuscito a vederne uno, solo tracce o l'impronta delle unghie sul terreno.
Sul perché della colorazione rossa del lago si erano espressi diversi studiosi. Anche qui il fenomeno veniva attribuito alla presenza di un'alga, il Glenodinium sanguineum che si presentava anche in forma che imprimeva una caratteristica colorazione verde che il lago mantiene tuttora.
Il fenomeno dell'arrossamento si era progressivamente ridotto fino a sparire del tutto a partire dagli anni '80. Studi vari non erano riusciti a darne spiegazioni riconosciute.
Studi successivi avevano attribuito il fenomeno dell'arrossamento a un'altra alga presente nel lago, la Tovellia sanguinea che con la fioritura caratterizzata da certe alghe colorava di rosso intenso il lago. Altre ipotesi sono state formulate: la presenza dell'alga favorita dalle deiezioni animali alpeggi circostanti ricche di nutriente quali l'azoto e il fosforo. Successivi cambiamenti negli alpeggi (bisogna riconoscere che anche nelle stalle di montagna e perfino in malga le mucche non mangiano più solo fieno) e riduzione degli stessi e altri fattori ecologici non ancora chiariti, avrebbero portato alla sempre minor presenza e/o diverso comportamento di queste alghe.
Il Lago di Tovel mantiene cmq soprattutto in autunno colori splendidi
E che sensazione dev'essere affondare i piedi nella neve!
Da cosa dipende la colorazione rossa? Qualche polline?"
Rispondo volentieri a Grand Choer:
nella neve è proprio bello, abito in un posto dove riesco a camminare sulla neve in tutti i mesi dell'anno.
La caratteristica colorazione rossa della neve è dovuta alla presenza nella neve di un'alga unicellulare, la Chlamydomonas nivalis. Questa cresce nella neve e produce delle spore che vengono alla superficie in occasione dello scioglimento progressivo delle nevi. Assieme vi è una sostanza, l'astasantina responsabile della colorazione rossa e che protegge l'alga dai raggi UVA particolarmente forti in alta montagna.
Il fenomeno si nota proprio in questo periodo, quando in quota la massa nevosa si sta riducendo e le spore dell'alga stanno in superficie alla neve concentrandosi mano a mano che la neve diventa sempre più piccola fino a sciogliersi del tutto.
E' un fenomeno analogo un po' a quello che si verificava fino agli anni '60 del secolo scorso, con la colorazione rossa, fenomeno unico, che il Lago di Tovel assumeva in particolari momenti dell'anno.
Anche il Lago di Tovel si trova all'interno di un parco qui vicino, il Parco dell'Adamello Brenta, circondato dalle Dolomiti di Brenta, in una specie di enclave fra le meno antropizzate del Trentino. In questa zona si erano rifugiati gli ultimi esemplari di orso bruno delle Alpi, qualche decennio fa estinti completamente. In seguito la Provincia di Trento, con un progetto a livello europeo, ha reintrodotto alcuni orsi importati dalla Slovenia. Questi esemplari si sono riprodotti anche con troppo successo e il loro numero attuale (dai 60 agli 80) sta creando problemi di convivenza con le normali attività umane con episodi che hanno avuto anche vetrina e polemiche a livello nazionale e internazionale. Frequenti le sue presenze filmate o fotografate anche all'interno dei paesi. Personalmente, pur girando da anni le montagne di giorno e di notte e in tutte le stagioni, non sono mai riuscito a vederne uno, solo tracce o l'impronta delle unghie sul terreno.
Sul perché della colorazione rossa del lago si erano espressi diversi studiosi. Anche qui il fenomeno veniva attribuito alla presenza di un'alga, il Glenodinium sanguineum che si presentava anche in forma che imprimeva una caratteristica colorazione verde che il lago mantiene tuttora.
Il fenomeno dell'arrossamento si era progressivamente ridotto fino a sparire del tutto a partire dagli anni '80. Studi vari non erano riusciti a darne spiegazioni riconosciute.
Studi successivi avevano attribuito il fenomeno dell'arrossamento a un'altra alga presente nel lago, la Tovellia sanguinea che con la fioritura caratterizzata da certe alghe colorava di rosso intenso il lago. Altre ipotesi sono state formulate: la presenza dell'alga favorita dalle deiezioni animali alpeggi circostanti ricche di nutriente quali l'azoto e il fosforo. Successivi cambiamenti negli alpeggi (bisogna riconoscere che anche nelle stalle di montagna e perfino in malga le mucche non mangiano più solo fieno) e riduzione degli stessi e altri fattori ecologici non ancora chiariti, avrebbero portato alla sempre minor presenza e/o diverso comportamento di queste alghe.
Il Lago di Tovel mantiene cmq soprattutto in autunno colori splendidi
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