Lato positivo
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GECO
Marco53
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Lato positivo
Certo aver osservato il "lock down" con la reclusione domiciliare per circa due mesi non è stato uno scherzo. Ma desidero vederci un lato positivo ugualmente. Naturalmente riguarda le nostre estremità.
Diciamo che nel bel mezzo di questo disgraziato periodo, con le uscite limitate ad andare a fare la spesa, e vicino a casa per giunta, ha favorito il mio definitivo abbandono delle scarpe in tutti i tragitti casa-mercato o supermercato, da marzo in avanti, e poi oltre.
Adesso non esco scalzo da casa solo per andare a buttare il pattume, ma anche per lunghe passeggiate. Ci sono negozi dove entro con la mascherina regolamentare, ma a piedi nudi (non tutti però, laddove qualcuno non gradisce eventualmente metto le infradito), ma anche dal barbiere ormai arrivo scalzo e scalzo resto.
La poca gente in giro è stato l'aiuto finale a decidermi a lasciare le scarpe o ciabatte a casa. E' una sensazione di grande libertà, finalmente...
Due giorni fa la mia prima gita completamente scalza con la moglie. Niente di ché, anche perché lei ha subito un intervento di protesi al ginocchio e non si poteva fare troppo, però siamo stati a Orta e sull'isola di San Giulio, posti veramente belli e finora visti solo passandoci vicino. Stradine di acciottolato, piastroni (anche arroventati), gradini ecc, superati brillantemente da me e mia moglie (con le scarpe ovviamente), fino a prendere il battello o mangiare al ristorante. Senza la minima osservazione.
Insomma, se il Covid-19 ha avuto un piccolo lato positivo è proprio quello di avermi aiutato a sdoganare del tutto i piedi nudi. Ormai tutti i vicini mi vedono in giro senza scarpe e anche buona parte di quelli del quartiere che frequentano gli stessi supermercati di zona.
E' una sensazione bellissima che auguro a tutti gli amici che stanno iniziando le loro avventure ora.
Saluti liberi.
Marco53
Diciamo che nel bel mezzo di questo disgraziato periodo, con le uscite limitate ad andare a fare la spesa, e vicino a casa per giunta, ha favorito il mio definitivo abbandono delle scarpe in tutti i tragitti casa-mercato o supermercato, da marzo in avanti, e poi oltre.
Adesso non esco scalzo da casa solo per andare a buttare il pattume, ma anche per lunghe passeggiate. Ci sono negozi dove entro con la mascherina regolamentare, ma a piedi nudi (non tutti però, laddove qualcuno non gradisce eventualmente metto le infradito), ma anche dal barbiere ormai arrivo scalzo e scalzo resto.
La poca gente in giro è stato l'aiuto finale a decidermi a lasciare le scarpe o ciabatte a casa. E' una sensazione di grande libertà, finalmente...
Due giorni fa la mia prima gita completamente scalza con la moglie. Niente di ché, anche perché lei ha subito un intervento di protesi al ginocchio e non si poteva fare troppo, però siamo stati a Orta e sull'isola di San Giulio, posti veramente belli e finora visti solo passandoci vicino. Stradine di acciottolato, piastroni (anche arroventati), gradini ecc, superati brillantemente da me e mia moglie (con le scarpe ovviamente), fino a prendere il battello o mangiare al ristorante. Senza la minima osservazione.
Insomma, se il Covid-19 ha avuto un piccolo lato positivo è proprio quello di avermi aiutato a sdoganare del tutto i piedi nudi. Ormai tutti i vicini mi vedono in giro senza scarpe e anche buona parte di quelli del quartiere che frequentano gli stessi supermercati di zona.
E' una sensazione bellissima che auguro a tutti gli amici che stanno iniziando le loro avventure ora.
Saluti liberi.
Marco53
Marco53- Numero di messaggi : 1091
Data d'iscrizione : 02.01.08
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Re: Lato positivo
Ciao Marco!
Sono contento.
Su di me invece c'è stata la reazione contraria. Ai miei timori di prima si è aggiunto il timore di ricevere ulteriori critiche proprio per il discorso covid visto che ora tutti si igienizzano come non mai è chiaro che ai loro occhi l'andare scalzi è ancora peggio che prima.
In parte ho pure io avuto qualche cosa di positivo non lavorando più in ufficio ma da casa ovviamente sto scalzo e quando esco infradito o sandali.
Sono poi tornato a fare qualche escursione scalza in montagna e per la prima volta ho preso il coraggio e mi sono scalzato in escursioni anche con amici (non tutti perché qualcuno ho già capito come la pensa) ovviamente se il tragitto è abbastanza semplice da non rallentare gli altri.
Sono contento.
Su di me invece c'è stata la reazione contraria. Ai miei timori di prima si è aggiunto il timore di ricevere ulteriori critiche proprio per il discorso covid visto che ora tutti si igienizzano come non mai è chiaro che ai loro occhi l'andare scalzi è ancora peggio che prima.
In parte ho pure io avuto qualche cosa di positivo non lavorando più in ufficio ma da casa ovviamente sto scalzo e quando esco infradito o sandali.
Sono poi tornato a fare qualche escursione scalza in montagna e per la prima volta ho preso il coraggio e mi sono scalzato in escursioni anche con amici (non tutti perché qualcuno ho già capito come la pensa) ovviamente se il tragitto è abbastanza semplice da non rallentare gli altri.
GECO- Numero di messaggi : 1040
Data d'iscrizione : 25.05.16
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Re: Lato positivo
GECO ha scritto:Ciao Marco!
Sono contento.
Su di me invece c'è stata la reazione contraria. Ai miei timori di prima si è aggiunto il timore di ricevere ulteriori critiche proprio per il discorso covid visto che ora tutti si igienizzano come non mai è chiaro che ai loro occhi l'andare scalzi è ancora peggio che prima.
In parte ho pure io avuto qualche cosa di positivo non lavorando più in ufficio ma da casa ovviamente sto scalzo e quando esco infradito o sandali.
Sono poi tornato a fare qualche escursione scalza in montagna e per la prima volta ho preso il coraggio e mi sono scalzato in escursioni anche con amici (non tutti perché qualcuno ho già capito come la pensa) ovviamente se il tragitto è abbastanza semplice da non rallentare gli altri.
Grande Geco, praticamente abbiamo fatto la stessa cosa pressoché nello stesso periodo.
Per la prima volta, a ferragosto, anch'io sono andato scalzo con gli amici in montagna.
Il problema dell'andatura per me però non era tanto ai piedi, quanto al fiato. Ma questa era grana comune con tutti i miei amici.
Un tragitto di 3h infatti l'abbiamo terminato in quasi 4 ore, ma come si dice l'importante è arrivare!!!!
Mettlog91- Numero di messaggi : 153
Età : 32
Data d'iscrizione : 07.07.18
Re: Lato positivo
Mettlog91 ha scritto:GECO ha scritto:Ciao Marco!
Sono contento.
Su di me invece c'è stata la reazione contraria. Ai miei timori di prima si è aggiunto il timore di ricevere ulteriori critiche proprio per il discorso covid visto che ora tutti si igienizzano come non mai è chiaro che ai loro occhi l'andare scalzi è ancora peggio che prima.
In parte ho pure io avuto qualche cosa di positivo non lavorando più in ufficio ma da casa ovviamente sto scalzo e quando esco infradito o sandali.
Sono poi tornato a fare qualche escursione scalza in montagna e per la prima volta ho preso il coraggio e mi sono scalzato in escursioni anche con amici (non tutti perché qualcuno ho già capito come la pensa) ovviamente se il tragitto è abbastanza semplice da non rallentare gli altri.
Grande Geco, praticamente abbiamo fatto la stessa cosa pressoché nello stesso periodo.
Per la prima volta, a ferragosto, anch'io sono andato scalzo con gli amici in montagna.
Il problema dell'andatura per me però non era tanto ai piedi, quanto al fiato. Ma questa era grana comune con tutti i miei amici.
Un tragitto di 3h infatti l'abbiamo terminato in quasi 4 ore, ma come si dice l'importante è arrivare!!!!
Diciamo che spesso le gite che faccio con amici sono EE (escursionisti esperti) e con dislivelli tra i 1000 e 1500m camminando per 6-8 ore per non parlare di vie ferrate o facile alpinismo dove magari le ore diventano 10 o 12. Capisci bene che in queste condizioni non è possibile stare scalzi o forse si ma parliamo di poche persone al mondo... (o almeno del mondo 'civile'). L'obiettivo è di alzare sempre un po' il limite ma con attenzione. Farsi male o peggio ci vuole poco... Anche le tempistiche diventano importanti. Se uno per andar scalzo impiega 1 ora in più su un percorso di 3 ore ok se il percorso diventa più duro e lungo e da 6 ore diventano 12 non ci siamo... Aggiungi il fatto che con alcuni amici faccio già fatica a stargli dietro calzato figurati scalzo.
GECO- Numero di messaggi : 1040
Data d'iscrizione : 25.05.16
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Re: Lato positivo
Anche per me lock-down + smart working + estate ha segnato praticamente il totale abbandono delle scarpe ed il quasi totale abbandono di sandali/infradito.
Per quanto riguarda la montagna premesso che di solito faccio sentieri facili (T od E), se vado da solo o con la famiglia (che è estremamente lenta) vado scalzo, ma se vado con altra gente almeno un paio di five fingers le metto su, non mi va di rallentare nessuno ne di ingenerare preoccupazioni.
Per quanto riguarda la montagna premesso che di solito faccio sentieri facili (T od E), se vado da solo o con la famiglia (che è estremamente lenta) vado scalzo, ma se vado con altra gente almeno un paio di five fingers le metto su, non mi va di rallentare nessuno ne di ingenerare preoccupazioni.
cyberteam- Numero di messaggi : 803
Data d'iscrizione : 16.04.09
Re: Lato positivo
Per me purtroppo il lockdown non è stato un periodo facile, diciamo che camminare scalzo era tra le mie ultime preoccupazioni, anche se ho molto apprezzato il fatto che grazie allo smart working ho potuto dimenticarmi delle scarpe, almeno in casa.
Il paese dove abito era sul confine della "zona rossa" lodigiana, anche qui i casi di Covid sono stati numerosi e tante persone che conoscevo di persona non ce l'hanno fatta. In famiglia il clima era teso dato che tutti quanti qualcosa ce lo siamo beccato (non so se fosse Covid o altro - i sintomi non erano eccessivamente seri perciò non ci hanno fatto il tampone), io ho avuto problemi intestinali e poi un raffreddore davvero tosto (durante il quale ricordo pure di aver perso olfatto e gusto) che non mi ha mollato per più di un mese, ne sono uscito con 6 giorni di antibiotico e quintali di aerosol a base di cortisone. Mia moglie ha avuto febbre alta per un paio di giorni e poi tosse secca per quasi due mesi, esattamente come mia suocera. I bambini un po' meglio ma capirete che abbiamo praticamente vissuto da reclusi fino ad Aprile inoltrato. La spesa per fortuna riuscivamo a ordinarla online, perciò ci siamo mossi veramente poco.
Da metà Aprile ho ripreso un po' di fiducia ma ancora non me la sentivo di uscire scalzo, nemmeno in cortile. Mi frenava il timore irrazionale di farmi male e poi dover andare in ospedale a farmi ricucire, rischiando di beccarmi (o ribeccarmi) il Covid. A Maggio ho ritrovato un poco di coraggio (fa pure rima) e ho iniziato a riprendere a camminare scalzo fuori casa, ovviamente evitando i luoghi affollati ove ritenevo di sentirmi ancora fuori luogo senza scarpe in mezzo a mille controlli e precauzioni.
L'estate per fortuna è andata decisamente meglio, sono riuscito a organizzare varie gite e periodi di vacanza, paradossalmente più frequenti e variegati rispetto a una estate "normale". Pur rimanendo qualche residuo e irrazionale timore sono riuscito a riprendere coraggio e ricominciare ad andare scalzo ovunque, negozi e supermercati inclusi. Mai avuto problemi a superare i controlli all'ingresso di vari negozi, solo una volta sono stato ripreso perchè mi ero dimenticato di disinfettarmi le mani con l'apposito gel all'ingresso di un negozio di stoffe, ma nessuna obiezione riguardo il fatto che fossi scalzo.
Va comunque detto che ho ridotto le uscite in luoghi pubblici allo stretto indispensabile. E ogni tanto devo ancora sforzarmi di uscire, scarpato o scalzo che sia. Speriamo che le cose migliorino e si possa piano piano tornare alla vita di prima, tutti quanti!
Il paese dove abito era sul confine della "zona rossa" lodigiana, anche qui i casi di Covid sono stati numerosi e tante persone che conoscevo di persona non ce l'hanno fatta. In famiglia il clima era teso dato che tutti quanti qualcosa ce lo siamo beccato (non so se fosse Covid o altro - i sintomi non erano eccessivamente seri perciò non ci hanno fatto il tampone), io ho avuto problemi intestinali e poi un raffreddore davvero tosto (durante il quale ricordo pure di aver perso olfatto e gusto) che non mi ha mollato per più di un mese, ne sono uscito con 6 giorni di antibiotico e quintali di aerosol a base di cortisone. Mia moglie ha avuto febbre alta per un paio di giorni e poi tosse secca per quasi due mesi, esattamente come mia suocera. I bambini un po' meglio ma capirete che abbiamo praticamente vissuto da reclusi fino ad Aprile inoltrato. La spesa per fortuna riuscivamo a ordinarla online, perciò ci siamo mossi veramente poco.
Da metà Aprile ho ripreso un po' di fiducia ma ancora non me la sentivo di uscire scalzo, nemmeno in cortile. Mi frenava il timore irrazionale di farmi male e poi dover andare in ospedale a farmi ricucire, rischiando di beccarmi (o ribeccarmi) il Covid. A Maggio ho ritrovato un poco di coraggio (fa pure rima) e ho iniziato a riprendere a camminare scalzo fuori casa, ovviamente evitando i luoghi affollati ove ritenevo di sentirmi ancora fuori luogo senza scarpe in mezzo a mille controlli e precauzioni.
L'estate per fortuna è andata decisamente meglio, sono riuscito a organizzare varie gite e periodi di vacanza, paradossalmente più frequenti e variegati rispetto a una estate "normale". Pur rimanendo qualche residuo e irrazionale timore sono riuscito a riprendere coraggio e ricominciare ad andare scalzo ovunque, negozi e supermercati inclusi. Mai avuto problemi a superare i controlli all'ingresso di vari negozi, solo una volta sono stato ripreso perchè mi ero dimenticato di disinfettarmi le mani con l'apposito gel all'ingresso di un negozio di stoffe, ma nessuna obiezione riguardo il fatto che fossi scalzo.
Va comunque detto che ho ridotto le uscite in luoghi pubblici allo stretto indispensabile. E ogni tanto devo ancora sforzarmi di uscire, scarpato o scalzo che sia. Speriamo che le cose migliorino e si possa piano piano tornare alla vita di prima, tutti quanti!
Young_barefooter- Numero di messaggi : 1576
Data d'iscrizione : 02.01.08
Lato positivo
Ciao, come hai ben visto ,qui a Rubiana,Covid o no,non sussiston problemi nel camminare scalzi......siam previlegiati,magari avendo un bel giardino anche durante la quarantena si son mantenute le ''suole'' allenate....0ff topic,Andrea ti ringrazia per la recensione della mostra ''Autobebè''....
Saluti,
Giangiò
Saluti,
Giangiò
Giangiò- Numero di messaggi : 177
Età : 72
Data d'iscrizione : 25.03.15
Re: Lato positivo
Giangiò ha scritto:Ciao, come hai ben visto ,qui a Rubiana,Covid o no,non sussiston problemi nel camminare scalzi......siam previlegiati,magari avendo un bel giardino anche durante la quarantena si son mantenute le ''suole'' allenate....0ff topic,Andrea ti ringrazia per la recensione della mostra ''Autobebè''....
Saluti,
Giangiò
Molto dipende dove uno abita. In Lombardia chiaramente è stata vissuta peggio.
GECO- Numero di messaggi : 1040
Data d'iscrizione : 25.05.16
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