'monte' Maddalena - Brescia
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'monte' Maddalena - Brescia
Ciao a tutti, oggi io, Flavio e Nancy ci siamo trovati per fare una bella escursione su monte Maddalena (circa 800m). Parcheggiato a casa di Flavio siamo andati con la sua auto alle pendici di questo monte dal quale parte un sentiero/strada forestale a seconda dei tratti che porta sulla 'cima' del monte Maddalena.
Il percorso è molto vario: fango, ghiaia, qualche riccio x fortuna distrutto e mischiato al fango,...
Flavio sale inarrestabile, Nancy segue tenacemente nonostante qualche piccola difficoltà x il poco allenamento. Io per buona parte vado tranquillo, all'ultimo rallento parecchio x timore di pestare qualche riccio.
Alla fine abbiamo fatto 500m di dislivello (prima parte in salita molto lieve) in 3 ore.
L'ultimo pezzo, fatto molto piano era dato da 1 ora ma è totalmente sbagliato xché noi, in queste condizioni, ne abbiamo impiegati 40'.
Dopo pranzo decidiamo di ridiscendere per la strada asfaltata x evitare troppi sforzi alle ginocchia di Flavio che comunque sono andat decisamente bene rispetto a qualche tempo fa.
Ci accorgiamo da subito che le suole sono troppo irritate dal percorso fatto in salita e che l'asfalto è troppo ruvido e con micidiali sassetti. Flavio resiste per un po' mentre io e Nancy decidiamo di ricalzarci o meglio prima proviamo ad alternare pezzi scalzi a pezzi calzati a seconda del tipo d'asfalto che cambia in continuazione.
Proviamo anche un pezzo di sentiero ma risulta troppo ripido e scivloso x il fango. Alla fine desistiamo e proseguiamo sino alla macchina calzati ma comunque molto soddisfatti xché abbiamo comunque fatto un bel pezzo di tragitto scalzi senza grossi problemi.
Ci riproponiamo di rivederci al + presto x un altra uscita (magari già il prossimo fine settimana!)
Ciao
Andrea
Il percorso è molto vario: fango, ghiaia, qualche riccio x fortuna distrutto e mischiato al fango,...
Flavio sale inarrestabile, Nancy segue tenacemente nonostante qualche piccola difficoltà x il poco allenamento. Io per buona parte vado tranquillo, all'ultimo rallento parecchio x timore di pestare qualche riccio.
Alla fine abbiamo fatto 500m di dislivello (prima parte in salita molto lieve) in 3 ore.
L'ultimo pezzo, fatto molto piano era dato da 1 ora ma è totalmente sbagliato xché noi, in queste condizioni, ne abbiamo impiegati 40'.
Dopo pranzo decidiamo di ridiscendere per la strada asfaltata x evitare troppi sforzi alle ginocchia di Flavio che comunque sono andat decisamente bene rispetto a qualche tempo fa.
Ci accorgiamo da subito che le suole sono troppo irritate dal percorso fatto in salita e che l'asfalto è troppo ruvido e con micidiali sassetti. Flavio resiste per un po' mentre io e Nancy decidiamo di ricalzarci o meglio prima proviamo ad alternare pezzi scalzi a pezzi calzati a seconda del tipo d'asfalto che cambia in continuazione.
Proviamo anche un pezzo di sentiero ma risulta troppo ripido e scivloso x il fango. Alla fine desistiamo e proseguiamo sino alla macchina calzati ma comunque molto soddisfatti xché abbiamo comunque fatto un bel pezzo di tragitto scalzi senza grossi problemi.
Ci riproponiamo di rivederci al + presto x un altra uscita (magari già il prossimo fine settimana!)
Ciao
Andrea
Andrea77- Numero di messaggi : 1101
Data d'iscrizione : 02.01.08
Re: 'monte' Maddalena - Brescia
Dimenticavo ovviamente gran stupore di chi ci incontrava e qualche domanda dalla serie 'xché scalzi?' ma devo dire che abbiamo suscitato ammirazione e credo anche un po' di invidia.
Ciao
Andrea
Ciao
Andrea
Andrea77- Numero di messaggi : 1101
Data d'iscrizione : 02.01.08
Re: 'monte' Maddalena - Brescia
Inarrestabile? Era la forza della disperazione.Andrea77 ha scritto:Il percorso è molto vario: fango, ghiaia, qualche riccio x fortuna distrutto e mischiato al fango,...
Flavio sale inarrestabile, Nancy segue tenacemente nonostante qualche piccola difficoltà x il poco allenamento. Io per buona parte vado tranquillo, all'ultimo rallento parecchio x timore di pestare qualche riccio.
Scherzo, il fatto è che il mio motore cardiopolmonare gira ancora che è una meraviglia, ma è la carrozzeria che denuncia i propri limiti.
Piuttosto, la mia ricognizione di qualche giorno prima non mi aveva dato la giusta dimensione del percorso intero, che si è rivelato più impegnativo del previsto. L'avevo fatto e rifatto tanti anni fa, ma scalzi è tutt'altra cosa e non pensavo che fosse così "altra".
I ricci, per fortuna, erano vecchiotti e non in grado di bucare una pelle allenata, a parte quella dell'arco plantare: qui di spine ce n'erano ben tre, non me n'ero nemmeno accorto e le ho tolte senza alcuna difficoltà.
Il vero problema era il fango argilloso, piacevolissimo al tatto, ma che rendeva la marcia molto più faticosa e decisamente pericolosa in discesa.
Non ci si faccia troppo ingannare dal modesto dislivello: con un ottimo allenanento e con un percorso asciutto lo si può coprire in meno di un'ora, ma qui parliamo di circa sei chilometri fangosi.Alla fine abbiamo fatto 500m di dislivello (prima parte in salita molto lieve) in 3 ore.
Molti tratti semipiani per poi guadagnare quota di colpo con strappi improvvisi.
Verosimile camminare a tre chilometri all'ora, ma a piedi nudi si perde parecchio.
Un commento: esperienza hiker assolutamente da provare, un'escursione "stereo" tastando i vari tipi di terreno con un organo di senso in più.
Assolutamente gratificante ed allenante anche per l'apparato motorio in generale: si deve pianificare attentamente l'appoggio di ogni passo, cosa sicuramente vantaggiosa anche da calzati, ma se valutiamo la cosa solo in termini di efficienza non ci siamo.
Si viene facilmente superati anche da chi di allenamento ne ha veramente poco.
Eppure sono convinto che ci guadagnamo comunque, se, come commentava giustamente Cristiana nel post relativo alla sua gita alle cascate Lemon, non ci facciamo irretire dalla tirannia del tempo che scorre e ci lasciamo andare a gustare le sensazioni di una passeggiata in natura, istante per istante.
È vero.L'ultimo pezzo, fatto molto piano era dato da 1 ora ma è totalmente sbagliato xché noi, in queste condizioni, ne abbiamo impiegati 40'.
La Maddalena è il monte di casa e su quei sentieri ci vanno famiglie di cittadini sedentari al completo, spesso con bambini piccoli che ti costringono a soste frequenti.
Ho imparato a credere poco a certe tabelle di marcia, anche se Andrea stentava molto a credermi.
Sì, penso di migliorare ancora, sebbene non possa più fare le cose di prima, almeno in discesa.Dopo pranzo decidiamo di ridiscendere per la strada asfaltata x evitare troppi sforzi alle ginocchia di Flavio che comunque sono andat decisamente bene rispetto a qualche tempo fa.
Il ritorno è stato massacrante dal punto di vista psicologico, di una noia mortale.
Quel lungo nastro d'asfalto senza fine: piuttosto meglio fare più salita e scendere con l'autobus!
Postumi: un po' incriccato a freddo ed un po' di dolore ad un tallone (eh, la discesa asfaltata, secondo me) che se ne va dopo alcuni passi.
Per il resto tanta soddisfazione, anche per l'approccio della gente, stupita, ma decisamente ammirata.
Strano davvero anche l'atteggiamento di fronte alla mia osservazione relativa alla vergogna che spesso provano i barefooters, specialmente sulle strade cittadine; beh, so che non è facile credermi, eppure le risposte sono state unanimi: "Vergogna e perché mai? Di certo appare una cosa molto insolita, che lascia stupiti, ma alla fine complimenti e buona passeggiata!".
Poi ci sarà chi ci guarda schifato, chi ride e chi non ci fa entrare in un locale, ma non lo si può considerare in alcun modo un atteggiamento condiviso da tutti.
Alla prossima ed un rinnovato ringraziamento al leoncino milanese per la sua piacevole compagnia.
lucignolo- Numero di messaggi : 2661
Età : 70
Data d'iscrizione : 02.01.08
Re: 'monte' Maddalena - Brescia
Le carrozzerie si aggiustano; fatti rimettere a posto quel ginocchio e perdi 15 chili, vedrai cosa cambia!lucignolo ha scritto:Inarrestabile? Era la forza della disperazione.Andrea77 ha scritto:Il percorso è molto vario: fango, ghiaia, qualche riccio x fortuna distrutto e mischiato al fango,...
Flavio sale inarrestabile, Nancy segue tenacemente nonostante qualche piccola difficoltà x il poco allenamento. Io per buona parte vado tranquillo, all'ultimo rallento parecchio x timore di pestare qualche riccio.
Scherzo, il fatto è che il mio motore cardiopolmonare gira ancora che è una meraviglia, ma è la carrozzeria che denuncia i propri limiti.
Che dovrei dire io che invece ho il motore riparato?
Beh, vedo con vero piacere che Andrea ti ha convinto all'hiking; secondo me si possono avere grandi soddisfazioni interiorii e molto apprezzamento dagli altri, come hai potuto vedere.lucignolo ha scritto:Piuttosto, la mia ricognizione di qualche giorno prima non mi aveva dato la giusta dimensione del percorso intero, che si è rivelato più impegnativo del previsto. L'avevo fatto e rifatto tanti anni fa, ma scalzi è tutt'altra cosa e non pensavo che fosse così "altra".
I ricci, per fortuna, erano vecchiotti e non in grado di bucare una pelle allenata, a parte quella dell'arco plantare: qui di spine ce n'erano ben tre, non me n'ero nemmeno accorto e le ho tolte senza alcuna difficoltà.
Il vero problema era il fango argilloso, piacevolissimo al tatto, ma che rendeva la marcia molto più faticosa e decisamente pericolosa in discesa.Non ci si faccia troppo ingannare dal modesto dislivello: con un ottimo allenanento e con un percorso asciutto lo si può coprire in meno di un'ora, ma qui parliamo di circa sei chilometri fangosi.Alla fine abbiamo fatto 500m di dislivello (prima parte in salita molto lieve) in 3 ore.
No, tre chilometri all'ora in montagna è la media per gli scarponati; contentiamoci di meno e non pretendiamo di andare a quella media; può andare bene a seconda del percorso, altre volte decisamente no.lucignolo ha scritto:Molti tratti semipiani per poi guadagnare quota di colpo con strappi improvvisi.
Verosimile camminare a tre chilometri all'ora, ma a piedi nudi si perde parecchio.
lucignolo ha scritto:Un commento: esperienza hiker assolutamente da provare, un'escursione "stereo" tastando i vari tipi di terreno con un organo di senso in più.
Assolutamente gratificante ed allenante anche per l'apparato motorio in generale: si deve pianificare attentamente l'appoggio di ogni passo, cosa sicuramente vantaggiosa anche da calzati, ma se valutiamo la cosa solo in termini di efficienza non ci siamo.
Si viene facilmente superati anche da chi di allenamento ne ha veramente poco.
Eppure sono convinto che ci guadagnamo comunque, se, come commentava giustamente Cristiana nel post relativo alla sua gita alle cascate Lemon, non ci facciamo irretire dalla tirannia del tempo che scorre e ci lasciamo andare a gustare le sensazioni di una passeggiata in natura, istante per istante.L'ultimo pezzo, fatto molto piano era dato da 1 ora ma è totalmente sbagliato xché noi, in queste condizioni, ne abbiamo impiegati 40'.
Cristiana ha ragione, assolutamente. Non facciamoci fregare le nostre sensazioni ma godiamoci, e impariamo a goderci, le nostre sensazioni; quello per cui ci distinguiamo dai comuni mortali!
Ti posso dire per esperienza che se non hai avuto abbastanza soddisfazione in città perchè difficilmente ti chiedono del perchè vai scalzo, in montagna dove l'ambiente è meno stressante e le persone riacquistano dimensione umana, le cose cambiano. Sentirai molto più frequentemente chiedere informazioni e sono sicuro che sai rispondere.lucignolo ha scritto:È vero.
La Maddalena è il monte di casa e su quei sentieri ci vanno famiglie di cittadini sedentari al completo, spesso con bambini piccoli che ti costringono a soste frequenti.
Ho imparato a credere poco a certe tabelle di marcia, anche se Andrea stentava molto a credermi.Sì, penso di migliorare ancora, sebbene non possa più fare le cose di prima, almeno in discesa.Dopo pranzo decidiamo di ridiscendere per la strada asfaltata x evitare troppi sforzi alle ginocchia di Flavio che comunque sono andat decisamente bene rispetto a qualche tempo fa.
Il ritorno è stato massacrante dal punto di vista psicologico, di una noia mortale.
Quel lungo nastro d'asfalto senza fine: piuttosto meglio fare più salita e scendere con l'autobus!
Postumi: un po' incriccato a freddo ed un po' di dolore ad un tallone (eh, la discesa asfaltata, secondo me) che se ne va dopo alcuni passi.
Per il resto tanta soddisfazione, anche per l'approccio della gente, stupita, ma decisamente ammirata.
Strano davvero anche l'atteggiamento di fronte alla mia osservazione relativa alla vergogna che spesso provano i barefooters, specialmente sulle strade cittadine; beh, so che non è facile credermi, eppure le risposte sono state unanimi: "Vergogna e perché mai? Di certo appare una cosa molto insolita, che lascia stupiti, ma alla fine complimenti e buona passeggiata!".
Chi guarda schifato lo trovi solo in città, a mio avviso, e non ne ha alcuna ragione.lucignolo ha scritto:Poi ci sarà chi ci guarda schifato, chi ride e chi non ci fa entrare in un locale, ma non lo si può considerare in alcun modo un atteggiamento condiviso da tutti.
Alla prossima ed un rinnovato ringraziamento al leoncino milanese per la sua piacevole compagnia.
Capirei se fossi passato per un tratto dove ci sono i regali delle mucche.
Una volta, all'Asinara mi chiesero come mai non mi faceva schifo camminare scalzo e visto che c'erano dei bei ragali di mucca dissi che non mi avrebbe fatto schifo neppure passare "lì sopra", se fosse capitato.
E per dimostrare che non sparevo balle ci infilai i piedi dentro ..
Quelle si che erano facce schifate!
bfpaul
Re: 'monte' Maddalena - Brescia
bfpaul ha scritto:Le carrozzerie si aggiustano; fatti rimettere a posto quel ginocchio
Calma e gesso......e perdi 15 chili, vedrai cosa cambia!
Ne ho già persi sei, gli altri verranno.
I chili persi troppo in fretta si riacquistano altrettanto velocemente.
lucignolo- Numero di messaggi : 2661
Età : 70
Data d'iscrizione : 02.01.08
Re: 'monte' Maddalena - Brescia
Caro Flavio,
vedrò di studiare percorsi con poche discese e di lieve pendenza (magari salita a piedi e discesa con impienti di risalita).
Personalmente i piedi stanno benone e procedendo lentamente sono riuscito a non beccarmi neppure una spina anche xché avendo le piante + tenere delle tue sentivo pungere e quindi levavo subito le spine.
X il resto essendo ben allenato non ho alcun indolenzimento.
La moglie come va?
Ieri al matrimonio tutte le donne si sono sottoposte a lunghe torture ai piedi con micidiali scarpe con tacco. Altro che il male ad andar scalzi!
Oggi col CAI ho fatto un giro (dalle parti di Lanzo Dintelvi sul lago di Como) molto tranquillo e panoramico che, con alcune modifiche x accorciarlo, potrebbe essere meta di una prossima camminata scalza. Ci sono infatti lungi tratti pianeggianti e terreno erboso o terroso privo di sassi.
Spero che il gruppo si allarghi e anche altri 'osino' provare una camminata scalza in natura.
Ciao
Andrea
vedrò di studiare percorsi con poche discese e di lieve pendenza (magari salita a piedi e discesa con impienti di risalita).
Personalmente i piedi stanno benone e procedendo lentamente sono riuscito a non beccarmi neppure una spina anche xché avendo le piante + tenere delle tue sentivo pungere e quindi levavo subito le spine.
X il resto essendo ben allenato non ho alcun indolenzimento.
La moglie come va?
Ieri al matrimonio tutte le donne si sono sottoposte a lunghe torture ai piedi con micidiali scarpe con tacco. Altro che il male ad andar scalzi!
Oggi col CAI ho fatto un giro (dalle parti di Lanzo Dintelvi sul lago di Como) molto tranquillo e panoramico che, con alcune modifiche x accorciarlo, potrebbe essere meta di una prossima camminata scalza. Ci sono infatti lungi tratti pianeggianti e terreno erboso o terroso privo di sassi.
Spero che il gruppo si allarghi e anche altri 'osino' provare una camminata scalza in natura.
Ciao
Andrea
Andrea77- Numero di messaggi : 1101
Data d'iscrizione : 02.01.08
Re: 'monte' Maddalena - Brescia
Io un lieve indolenzimento ai polpacci, appena sceso dal letto o dopo essere stato fermo per un po' di tempo.Andrea77 ha scritto:X il resto essendo ben allenato non ho alcun indolenzimento.
Non contento ieri ho replicato per un paio d'ore su asfalto: un po' d bruciore, ma niente vesciche stavolta.
Si lamenta, segno che non sta troppo male.La moglie come va?
Secondo lei il percorso era un po' troppo duro, ma i suoi piedi non ne hanno affatto risentito; solo un leggero indolenzimento ai quadricipiti.
Se riusciremo a portarli su percorsi super-facili è probabile, altrimenti ci farannoSpero che il gruppo si allarghi e anche altri 'osino' provare una camminata scalza in natura.
lucignolo- Numero di messaggi : 2661
Età : 70
Data d'iscrizione : 02.01.08
Re: 'monte' Maddalena - Brescia
Complimenti per l'escursione, per me sarebbe stato prematuro pestare ricci e sassi co' ste' suole cittadine che mi ritrovo ...
Ares- Numero di messaggi : 169
Data d'iscrizione : 03.01.08
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