Piedi liberi e ruota libera
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Piedi liberi e ruota libera
Il ciclismo urbano ha molte analogie con il barefooting. Eccone qualcuna.
1) In entrambi i casi si mettono in discussione dei beni di consumo ormai accettati come indispensabili: l’auto e le scarpe.
2) Tutte e due le opzioni sono superficialmente etichettate come scelte irresponsabili e pericolose (traffico da un lato, vetri e microbi dall’altra).
3) L’efficientistico proibizionismo padano si sta accanendo su entrambi i fronti: se a Pavia hanno proibito di camminare scalzi, a Sassuolo hanno perfino proibito di usare la bici quando nevica (sanzioni da 78 a 311 euro).
4) Si ritiene comunemente che in inverno con questi comportamenti stravaganti si costringa il nostro organismo a sopportare escursioni termiche eccessive (però la pratica dello sci a -20° fa eccezione).
5) Sono considerate inutili stravaganze, deviazioni dalla norma. Comportamenti innocui ma di certo non normali.
6) Sono due scelte di autentica semplicità esistenziale.
E... abbandonare contemporaneamente auto, scarpe e andare in bici a piedi liberi?
L’unico vero problema è la forma del pedale, anche del più comodo, che dopo un po’ dà fastidio, per non parlare dei pedali delle bici sportive, che sono proprio impossibili. La bici è un oggetto artificiale progettato per combinarsi con un altro oggetto artificiale che è la scarpa. Tuttavia una passeggiata senza fretta in campagna in una calda giornata d’estate è un’esperienza deliziosa. Io tanti anni fa, durante una vacanza cicloturistica in Camargue, pedalai così senza inconvenienti per svariate ore su percorsi tranquilli lontano dal traffico. Però per procedere veramente comodi bisognerebbe che i pedali fossero fatti diversamente, con una superficie d’appoggio per il piede piana e in materiale antiscivolo e traspirante, tipo corda o simile.
Io d’estate quando faccio una pedalata in campagna, trovo più comodo usare le ciabatte. Quando mi fermo scendo sia dalla bici che dalle infradito.
Sono andato un po’ a caccia di immagini su internet.
Devo dire che si trova molto poco e anche quel poco è in gran parte fasullo: o immagini in posa o noiose paparazzate di personaggi dello spettacolo. Perciò ne ho scelta solo qualcuna che mi è parsa più genuina.
Chi pedala realmente senza scarpe?
Di certo non capita tra gli abitanti dei Paesi semisviluppati come l’Italia, dove la ricchezza non è stata seguita da una corrispondente evoluzione nella mentalità ed è quindi ancora diffusa l’ansia consumistica del “se ho, sono fortunato; se non ho, sono uno sfigato”. Perciò, anche per fare una commissione a poche centinaia di metri da casa, si va in macchina e con le scarpe firmate!
Si pedala qualche volta senza scarpe nei Paesi poveri.
Questo indonesiano che spinge con tutte le sue forze, non è né un barefooter, né un ciclista urbano. Questo “antenato” non sa nemmeno di rappresentare in qualche modo il futuro, cioè il meglio del passato che non si sarebbe dovuto buttare via indiscriminatamente e acriticamente. Non sa che i suoi piedi sono molto più sani e robusti di quelli di qualunque occidentale. Non sa nemmeno che la nostra salute è minata principalmente dallo smog e dalla vita troppo sedentaria. E non sa che, ad esempio, il comune di Dublino per ridurre l’inquinamento nel centro cittadino sta chiedendo alle aziende di effettuare le consegne con mezzi a pedali.
Qualche volta pedala senza scarpe anche qualche persona spensierata e di mente aperta dei Paesi più sviluppati, ma non ho trovato molte foto significative, autentiche.
Iniziamo con una bella foto romantica, sembra una vera istantanea.
Su questa ho più dubbi, ma la inserisco lo stesso perché è molto bella.
Ho poi scoperto che in alcune gare di Triathlon si utilizzano (o utilizzavano) delle scarpe direttamente fissate ai pedali, per non perdere tempo...
Per concludere Vi faccio vedere un’altra cosa interessante, anche se OT.
Questa strana bicicletta si chiama bakfied ed è una invenzione straordinaria. Pensate: una station wagon a pedali! In Olanda si sta diffondendo molto, specialmente tra le mamme che devono trasportare con sé due o tre bimbi, ma fa spazientire i ciclisti più intransigenti, che per gli ingombri e la scarsa manovrabilità lo considerano un insopportabile intralcio al traffico sulle loro sacre piste ciclabili. Noi abbiamo il problema dei SUV. Loro hanno il problema dei bakfieds.
Quando la crescita di un popolo non è solo economica ma anche civile, tutto inizia ad evolversi, anche i problemi quotidiani.
1) In entrambi i casi si mettono in discussione dei beni di consumo ormai accettati come indispensabili: l’auto e le scarpe.
2) Tutte e due le opzioni sono superficialmente etichettate come scelte irresponsabili e pericolose (traffico da un lato, vetri e microbi dall’altra).
3) L’efficientistico proibizionismo padano si sta accanendo su entrambi i fronti: se a Pavia hanno proibito di camminare scalzi, a Sassuolo hanno perfino proibito di usare la bici quando nevica (sanzioni da 78 a 311 euro).
4) Si ritiene comunemente che in inverno con questi comportamenti stravaganti si costringa il nostro organismo a sopportare escursioni termiche eccessive (però la pratica dello sci a -20° fa eccezione).
5) Sono considerate inutili stravaganze, deviazioni dalla norma. Comportamenti innocui ma di certo non normali.
6) Sono due scelte di autentica semplicità esistenziale.
E... abbandonare contemporaneamente auto, scarpe e andare in bici a piedi liberi?
L’unico vero problema è la forma del pedale, anche del più comodo, che dopo un po’ dà fastidio, per non parlare dei pedali delle bici sportive, che sono proprio impossibili. La bici è un oggetto artificiale progettato per combinarsi con un altro oggetto artificiale che è la scarpa. Tuttavia una passeggiata senza fretta in campagna in una calda giornata d’estate è un’esperienza deliziosa. Io tanti anni fa, durante una vacanza cicloturistica in Camargue, pedalai così senza inconvenienti per svariate ore su percorsi tranquilli lontano dal traffico. Però per procedere veramente comodi bisognerebbe che i pedali fossero fatti diversamente, con una superficie d’appoggio per il piede piana e in materiale antiscivolo e traspirante, tipo corda o simile.
Io d’estate quando faccio una pedalata in campagna, trovo più comodo usare le ciabatte. Quando mi fermo scendo sia dalla bici che dalle infradito.
Sono andato un po’ a caccia di immagini su internet.
Devo dire che si trova molto poco e anche quel poco è in gran parte fasullo: o immagini in posa o noiose paparazzate di personaggi dello spettacolo. Perciò ne ho scelta solo qualcuna che mi è parsa più genuina.
Chi pedala realmente senza scarpe?
Di certo non capita tra gli abitanti dei Paesi semisviluppati come l’Italia, dove la ricchezza non è stata seguita da una corrispondente evoluzione nella mentalità ed è quindi ancora diffusa l’ansia consumistica del “se ho, sono fortunato; se non ho, sono uno sfigato”. Perciò, anche per fare una commissione a poche centinaia di metri da casa, si va in macchina e con le scarpe firmate!
Si pedala qualche volta senza scarpe nei Paesi poveri.
Questo indonesiano che spinge con tutte le sue forze, non è né un barefooter, né un ciclista urbano. Questo “antenato” non sa nemmeno di rappresentare in qualche modo il futuro, cioè il meglio del passato che non si sarebbe dovuto buttare via indiscriminatamente e acriticamente. Non sa che i suoi piedi sono molto più sani e robusti di quelli di qualunque occidentale. Non sa nemmeno che la nostra salute è minata principalmente dallo smog e dalla vita troppo sedentaria. E non sa che, ad esempio, il comune di Dublino per ridurre l’inquinamento nel centro cittadino sta chiedendo alle aziende di effettuare le consegne con mezzi a pedali.
Qualche volta pedala senza scarpe anche qualche persona spensierata e di mente aperta dei Paesi più sviluppati, ma non ho trovato molte foto significative, autentiche.
Iniziamo con una bella foto romantica, sembra una vera istantanea.
Su questa ho più dubbi, ma la inserisco lo stesso perché è molto bella.
Ho poi scoperto che in alcune gare di Triathlon si utilizzano (o utilizzavano) delle scarpe direttamente fissate ai pedali, per non perdere tempo...
Per concludere Vi faccio vedere un’altra cosa interessante, anche se OT.
Questa strana bicicletta si chiama bakfied ed è una invenzione straordinaria. Pensate: una station wagon a pedali! In Olanda si sta diffondendo molto, specialmente tra le mamme che devono trasportare con sé due o tre bimbi, ma fa spazientire i ciclisti più intransigenti, che per gli ingombri e la scarsa manovrabilità lo considerano un insopportabile intralcio al traffico sulle loro sacre piste ciclabili. Noi abbiamo il problema dei SUV. Loro hanno il problema dei bakfieds.
Quando la crescita di un popolo non è solo economica ma anche civile, tutto inizia ad evolversi, anche i problemi quotidiani.
Biagio- Numero di messaggi : 369
Data d'iscrizione : 19.10.10
Re: Piedi liberi e ruota libera
Mah,io da anni pedalo in bici sempre scalzo,anzi meglio:a piedi nudi (visto che le calze le ho ELIMINATE). Per le mie gite ciclistiche utilizzo una bicicletta del 1932 (Bianchi Lusso) posseduta prima da mio nonno,poi da mio padre e adesso da me. E ti posso garantire che non la cambierei con nessun'altra al mondo!!! Come avrai capito non sono un corridore,nè tantomeno agonista ma in bicicletta pedalo per molte ore specialmente in primavera/estate/autunno,quando non cammino a piedi (nudi ovviamente). E non ti dico le facce dei corridori "bardati di tutto punto" che,con le loro tutine tecniche e corredati delle scarpe più avanzate per migliorare le loro performance,strabuzzano gli occhi sui miei piedi nudi sui pedali. Ti dirò poi che pedalando a piedi nudi ho la sensazione di faticare ancora meno che con le scarpe. Forse per il "grip" conferito anche dalla presa delle dita. Chicco.Biagio ha scritto:Il ciclismo urbano ha molte analogie con il barefooting. Eccone qualcuna.
1) In entrambi i casi si mettono in discussione dei beni di consumo ormai accettati come indispensabili: l’auto e le scarpe.
2) Tutte e due le opzioni sono superficialmente etichettate come scelte irresponsabili e pericolose (traffico da un lato, vetri e microbi dall’altra).
3) L’efficientistico proibizionismo padano si sta accanendo su entrambi i fronti: se a Pavia hanno proibito di camminare scalzi, a Sassuolo hanno perfino proibito di usare la bici quando nevica (sanzioni da 78 a 311 euro).
4) Si ritiene comunemente che in inverno con questi comportamenti stravaganti si costringa il nostro organismo a sopportare escursioni termiche eccessive (però la pratica dello sci a -20° fa eccezione).
5) Sono considerate inutili stravaganze, deviazioni dalla norma. Comportamenti innocui ma di certo non normali.
6) Sono due scelte di autentica semplicità esistenziale.
E... abbandonare contemporaneamente auto, scarpe e andare in bici a piedi liberi?
L’unico vero problema è la forma del pedale, anche del più comodo, che dopo un po’ dà fastidio, per non parlare dei pedali delle bici sportive, che sono proprio impossibili. La bici è un oggetto artificiale progettato per combinarsi con un altro oggetto artificiale che è la scarpa. Tuttavia una passeggiata senza fretta in campagna in una calda giornata d’estate è un’esperienza deliziosa. Io tanti anni fa, durante una vacanza cicloturistica in Camargue, pedalai così senza inconvenienti per svariate ore su percorsi tranquilli lontano dal traffico. Però per procedere veramente comodi bisognerebbe che i pedali fossero fatti diversamente, con una superficie d’appoggio per il piede piana e in materiale antiscivolo e traspirante, tipo corda o simile.
Io d’estate quando faccio una pedalata in campagna, trovo più comodo usare le ciabatte. Quando mi fermo scendo sia dalla bici che dalle infradito.
Sono andato un po’ a caccia di immagini su internet.
Devo dire che si trova molto poco e anche quel poco è in gran parte fasullo: o immagini in posa o noiose paparazzate di personaggi dello spettacolo. Perciò ne ho scelta solo qualcuna che mi è parsa più genuina.
Chi pedala realmente senza scarpe?
Di certo non capita tra gli abitanti dei Paesi semisviluppati come l’Italia, dove la ricchezza non è stata seguita da una corrispondente evoluzione nella mentalità ed è quindi ancora diffusa l’ansia consumistica del “se ho, sono fortunato; se non ho, sono uno sfigato”. Perciò, anche per fare una commissione a poche centinaia di metri da casa, si va in macchina e con le scarpe firmate!
Si pedala qualche volta senza scarpe nei Paesi poveri.
Questo indonesiano che spinge con tutte le sue forze, non è né un barefooter, né un ciclista urbano. Questo “antenato” non sa nemmeno di rappresentare in qualche modo il futuro, cioè il meglio del passato che non si sarebbe dovuto buttare via indiscriminatamente e acriticamente. Non sa che i suoi piedi sono molto più sani e robusti di quelli di qualunque occidentale. Non sa nemmeno che la nostra salute è minata principalmente dallo smog e dalla vita troppo sedentaria. E non sa che, ad esempio, il comune di Dublino per ridurre l’inquinamento nel centro cittadino sta chiedendo alle aziende di effettuare le consegne con mezzi a pedali.
Qualche volta pedala senza scarpe anche qualche persona spensierata e di mente aperta dei Paesi più sviluppati, ma non ho trovato molte foto significative, autentiche.
Iniziamo con una bella foto romantica, sembra una vera istantanea.
Su questa ho più dubbi, ma la inserisco lo stesso perché è molto bella.
Ho poi scoperto che in alcune gare di Triathlon si utilizzano (o utilizzavano) delle scarpe direttamente fissate ai pedali, per non perdere tempo...
Per concludere Vi faccio vedere un’altra cosa interessante, anche se OT.
Questa strana bicicletta si chiama bakfied ed è una invenzione straordinaria. Pensate: una station wagon a pedali! In Olanda si sta diffondendo molto, specialmente tra le mamme che devono trasportare con sé due o tre bimbi, ma fa spazientire i ciclisti più intransigenti, che per gli ingombri e la scarsa manovrabilità lo considerano un insopportabile intralcio al traffico sulle loro sacre piste ciclabili. Noi abbiamo il problema dei SUV. Loro hanno il problema dei bakfieds.
Quando la crescita di un popolo non è solo economica ma anche civile, tutto inizia ad evolversi, anche i problemi quotidiani.
ChiccoB- Numero di messaggi : 958
Età : 51
Data d'iscrizione : 05.09.08
Re: Piedi liberi e ruota libera
Abitanto in centro a Roma ho abolito l'auto e, successivamente, il motorino.
Ora solo mezzi pubblici e bicicletta.
Quindi uso la bici per spostarmi in città, non per hobby, sport o passione.
Girando esclusivamente in città, vado relativamente piano, un'andatura "turistica".
E scalzo.
Soprattutto da quando mi si è sfilato un'infradito in mezzo ad un incrocio trafficato.
Vado troppo piano per rischiare dita nei raggi, strisciate nell'asfalto e simili.
Contusioni sì, ed essere scalzi è ininfluente
Ora solo mezzi pubblici e bicicletta.
Quindi uso la bici per spostarmi in città, non per hobby, sport o passione.
Girando esclusivamente in città, vado relativamente piano, un'andatura "turistica".
E scalzo.
Soprattutto da quando mi si è sfilato un'infradito in mezzo ad un incrocio trafficato.
Vado troppo piano per rischiare dita nei raggi, strisciate nell'asfalto e simili.
Contusioni sì, ed essere scalzi è ininfluente
Rei- Numero di messaggi : 2678
Data d'iscrizione : 03.01.08
Re: Piedi liberi e ruota libera
grazie Biagio per avere aperto questo argomento! considero la bicicletta probabilmente la più grande invenzione dell'umanità: è semplicemente geniale!!!
adoro andare in bicicletta scalzo! mi piace molto sentire l'aria fresca sui piedi e, non essendo un gran sportivo, non raggiungo velocità folli. avevo dei pedali con delle piccole e fastidiose sporgenze di gomma: le ho limate, così è piacevole appoggiare i piedi e la presa avviene con la curva dell'arco plantare oppure con la parte anteriore dei piedi.
bella la bakfied: ci vuole un grande equilibrio se ci sono diversi bimbi!
Andrea
adoro andare in bicicletta scalzo! mi piace molto sentire l'aria fresca sui piedi e, non essendo un gran sportivo, non raggiungo velocità folli. avevo dei pedali con delle piccole e fastidiose sporgenze di gomma: le ho limate, così è piacevole appoggiare i piedi e la presa avviene con la curva dell'arco plantare oppure con la parte anteriore dei piedi.
bella la bakfied: ci vuole un grande equilibrio se ci sono diversi bimbi!
caspita, deve essere bellissima codesta bicicletta!!!federicob ha scritto:Per le mie gite ciclistiche utilizzo una bicicletta del 1932 (Bianchi Lusso) posseduta prima da mio nonno,poi da mio padre e adesso da me. E ti posso garantire che non la cambierei con nessun'altra al mondo!!!
Andrea
Andrea Grasselli- Numero di messaggi : 396
Età : 57
Data d'iscrizione : 02.01.08
Re: Piedi liberi e ruota libera
In estate per un certo periodo quando usavo la mia Colnago Mexico scalzo mettevo due vechi calzari da sub tagliati e adattati sopra i pedali (in pratica imbustavo il pedale) ... moooolto comodi.
Convengo però con NonSonoSolo che anche se bello comunque pedalare scalzi è molto rischioso.
Convengo però con NonSonoSolo che anche se bello comunque pedalare scalzi è molto rischioso.
freealex- Numero di messaggi : 155
Età : 59
Data d'iscrizione : 06.06.10
Re: Piedi liberi e ruota libera
Ho scoperto che esiste questo tipo di pedali.
Dovrebbero essere comodi.
http://www.amazon.com/Sunlite-Bicycle-Barefoot-Cruiser-Pedals/dp/B0012K6J34
Dovrebbero essere comodi.
http://www.amazon.com/Sunlite-Bicycle-Barefoot-Cruiser-Pedals/dp/B0012K6J34
Biagio- Numero di messaggi : 369
Data d'iscrizione : 19.10.10
Re: Piedi liberi e ruota libera
Beh,sì!! E' prima di tutto un valore affettivo. Poi va che è una meraviglia!! Alla faccia dei cambi!!! Hihihi!!!Andrea Grasselli ha scritto:grazie Biagio per avere aperto questo argomento! considero la bicicletta probabilmente la più grande invenzione dell'umanità: è semplicemente geniale!!!
adoro andare in bicicletta scalzo! mi piace molto sentire l'aria fresca sui piedi e, non essendo un gran sportivo, non raggiungo velocità folli. avevo dei pedali con delle piccole e fastidiose sporgenze di gomma: le ho limate, così è piacevole appoggiare i piedi e la presa avviene con la curva dell'arco plantare oppure con la parte anteriore dei piedi.
bella la bakfied: ci vuole un grande equilibrio se ci sono diversi bimbi!caspita, deve essere bellissima codesta bicicletta!!!federicob ha scritto:Per le mie gite ciclistiche utilizzo una bicicletta del 1932 (Bianchi Lusso) posseduta prima da mio nonno,poi da mio padre e adesso da me. E ti posso garantire che non la cambierei con nessun'altra al mondo!!!
Andrea
ChiccoB- Numero di messaggi : 958
Età : 51
Data d'iscrizione : 05.09.08
Re: Piedi liberi e ruota libera
Beh,pedalare scalzi può diventare pericoloso se si prendono velocità da corridore. Nel mio caso,quando vado in bici scalzo (sempre) me la prendo comoda. Poi come quando si fanno le scale,pedalando scalzo aumento la forza e mi accorgo di aumentare la velocità senza accorgermene. Per l'effetto prensile delle dita sui pedali della bici credo... Chicco.freealex ha scritto:In estate per un certo periodo quando usavo la mia Colnago Mexico scalzo mettevo due vechi calzari da sub tagliati e adattati sopra i pedali (in pratica imbustavo il pedale) ... moooolto comodi.
Convengo però con NonSonoSolo che anche se bello comunque pedalare scalzi è molto rischioso.
ChiccoB- Numero di messaggi : 958
Età : 51
Data d'iscrizione : 05.09.08
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