Primo intervento nel Forum
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Primo intervento nel Forum
Salve a tutti, anzitutto mi presento: mi chiamo Massimo, tra di voi sono un Ospite e scrivo da Parma.
Mi è sempre piaciuto camminare scalzo. Attorno ai 12 anni ho incominciato a farlo di nascosto, temendo che se qualcuno di mia conoscenza mi avesse visto avrei scatenato l'Apocalisse. Poi, ben oltre la maggiore età, trovai il coraggio per "dichiararmi" pubblivamente: feci così la sconcertante scoperta che familiari, amici e in generale chiunque ti conosca un minimo non formula il giudizio sulla tua persona in base a ciò che metti (o non metti) attorno ai piedi, e questo indipendentemente da cosa pensino personalmente del barefooting.
Per anni ho praticato il gimnopodismo nel tempo libero, in contesti esclusivamente cittadini, quasi ogni giorno (eccettuati i più caldi e i più freddi). Col tempo, però, mi sto trasformando sempre più in uno "scalzo da parco". In altre parole andare a piedi nudi per strada e con la frequenza di prima non mi aggrada più, mentre cresce in me il desiderio di praticare il barefooting in contesti naturali (cosa che prima, invece, non amavo affatto), più sporadicamente e quando sono in completo relax.
Secondo voi, che siete più navigati e "praticanti" di me, da cosa può dipendere questa involuzione? Ammetto che da solo non riesco a darmi una risposta e la cosa mi incuriosisce.
Mi scuso per la mia "inesistenza" nel Forum. In passato, sulle vecchie piattaforme e sull'antichissimo guestbook, intervenivo più spesso. Poi mi sono impigrito. Dell'epoca ricordo alcuni nomi: il fondatore Franco, il sempreverde Paolo S., Luca (già Daniele Conti), Temistocle, Valerio, Tiziana, Marvel... Mi scuso con chi ho omesso! Ho anche conosciuto personalmente Enzo (all'epoca vivevo a Roma), ma non ho mai partecipato a incontri di gruppo per scelta personale.
Sono lieto di essermi finalmente presentato a voi. A presto.
Massimo
Mi è sempre piaciuto camminare scalzo. Attorno ai 12 anni ho incominciato a farlo di nascosto, temendo che se qualcuno di mia conoscenza mi avesse visto avrei scatenato l'Apocalisse. Poi, ben oltre la maggiore età, trovai il coraggio per "dichiararmi" pubblivamente: feci così la sconcertante scoperta che familiari, amici e in generale chiunque ti conosca un minimo non formula il giudizio sulla tua persona in base a ciò che metti (o non metti) attorno ai piedi, e questo indipendentemente da cosa pensino personalmente del barefooting.
Per anni ho praticato il gimnopodismo nel tempo libero, in contesti esclusivamente cittadini, quasi ogni giorno (eccettuati i più caldi e i più freddi). Col tempo, però, mi sto trasformando sempre più in uno "scalzo da parco". In altre parole andare a piedi nudi per strada e con la frequenza di prima non mi aggrada più, mentre cresce in me il desiderio di praticare il barefooting in contesti naturali (cosa che prima, invece, non amavo affatto), più sporadicamente e quando sono in completo relax.
Secondo voi, che siete più navigati e "praticanti" di me, da cosa può dipendere questa involuzione? Ammetto che da solo non riesco a darmi una risposta e la cosa mi incuriosisce.
Mi scuso per la mia "inesistenza" nel Forum. In passato, sulle vecchie piattaforme e sull'antichissimo guestbook, intervenivo più spesso. Poi mi sono impigrito. Dell'epoca ricordo alcuni nomi: il fondatore Franco, il sempreverde Paolo S., Luca (già Daniele Conti), Temistocle, Valerio, Tiziana, Marvel... Mi scuso con chi ho omesso! Ho anche conosciuto personalmente Enzo (all'epoca vivevo a Roma), ma non ho mai partecipato a incontri di gruppo per scelta personale.
Sono lieto di essermi finalmente presentato a voi. A presto.
Massimo
Massimo- Numero di messaggi : 274
Data d'iscrizione : 02.01.08
Re: Primo intervento nel Forum
Beh, devo dire: bentornato!Massimo ha scritto:Salve a tutti, anzitutto mi presento: mi chiamo Massimo, tra di voi sono un Ospite e scrivo da Parma.
Mi è sempre piaciuto camminare scalzo. Attorno ai 12 anni ho incominciato a farlo di nascosto, temendo che se qualcuno di mia conoscenza mi avesse visto avrei scatenato l'Apocalisse. Poi, ben oltre la maggiore età, trovai il coraggio per "dichiararmi" pubblivamente: feci così la sconcertante scoperta che familiari, amici e in generale chiunque ti conosca un minimo non formula il giudizio sulla tua persona in base a ciò che metti (o non metti) attorno ai piedi, e questo indipendentemente da cosa pensino personalmente del barefooting.
Per anni ho praticato il gimnopodismo nel tempo libero, in contesti esclusivamente cittadini, quasi ogni giorno (eccettuati i più caldi e i più freddi). Col tempo, però, mi sto trasformando sempre più in uno "scalzo da parco". In altre parole andare a piedi nudi per strada e con la frequenza di prima non mi aggrada più, mentre cresce in me il desiderio di praticare il barefooting in contesti naturali (cosa che prima, invece, non amavo affatto), più sporadicamente e quando sono in completo relax.
Secondo voi, che siete più navigati e "praticanti" di me, da cosa può dipendere questa involuzione? Ammetto che da solo non riesco a darmi una risposta e la cosa mi incuriosisce.
Mi scuso per la mia "inesistenza" nel Forum. In passato, sulle vecchie piattaforme e sull'antichissimo guestbook, intervenivo più spesso. Poi mi sono impigrito. Dell'epoca ricordo alcuni nomi: il fondatore Franco, il sempreverde Paolo S., Luca (già Daniele Conti), Temistocle, Valerio, Tiziana, Marvel... Mi scuso con chi ho omesso! Ho anche conosciuto personalmente Enzo (all'epoca vivevo a Roma), ma non ho mai partecipato a incontri di gruppo per scelta personale.
Sono lieto di essermi finalmente presentato a voi. A presto.
Massimo
Spero che ti farai sentire spesso ... e circa la tua domanda per il momento non saprei che dire.
Magari conoscendoti un po' meglio (per questo dico: scrivi) un'ipotesi sarà possibile abbozzarla ....
bfpaul
Re: Primo intervento nel Forum
Accidenti, hai rovinato anni di pippe mentali, autosuggestioni, frustrazioni, paranoie e deliri di alcuni postanti passati e presenti che non hanno mai pensato di fare il semplice esperimento che hai fatto tu: sperimentare i fatti reali invece di farsi paranoie. Complimenti!Massimo ha scritto:Mi è sempre piaciuto camminare scalzo. Attorno ai 12 anni ho incominciato a farlo di nascosto, temendo che se qualcuno di mia conoscenza mi avesse visto avrei scatenato l'Apocalisse. Poi, ben oltre la maggiore età, trovai il coraggio per "dichiararmi" pubblivamente: feci così la sconcertante scoperta che familiari, amici e in generale chiunque ti conosca un minimo non formula il giudizio sulla tua persona in base a ciò che metti (o non metti) attorno ai piedi, e questo indipendentemente da cosa pensino personalmente del barefooting.
È successo anche ad una mia amica: a 17 anni andava scalza per le strade cittadine, adesso dice che le fa schifo e quindi solo al mare, campagna, casa e giardino.Massimo ha scritto:Secondo voi, che siete più navigati e "praticanti" di me, da cosa può dipendere questa involuzione? Ammetto che da solo non riesco a darmi una risposta e la cosa mi incuriosisce.
Io sospetto, nel suo caso, che il condizionamento strisciante ad indossare scarpe in ogni occasione, spiaggia e doccia compresi, l'abbia silenziosamente "corrotta".
Nel tuo caso, l'unico modo di saperlo e guardare seriamente dentro di te.
Pensa di uscire e di fare uno di quei percorsi cittadini che facevi a Roma, grande città dove è più facile restare anonimi.
Cosa è che ti blocca: la piccola città dove tutti sanno tutto di tutti? I commenti della gente? Lo sporco che ti fa schifo? Qualcosa d'altro? Solo tu lo puoi sapere, se guardi dentro di te con onestà e sincerità verso te stesso.
Poi scegli ciò che per te è più consono al tuo modo di essere: se per te la dimensione giusta è essere uno scalzo da parco, allora non farti problemi, se invece il desiderio di tornare a camminare scalzo anche nei percorsi cittadini è forte, fallo. Non aspettare che ti passino le paure per farlo, ma fallo e ti passeranno le paure (se di paure si tratta).
Rei- Numero di messaggi : 2678
Data d'iscrizione : 03.01.08
Re: Primo intervento nel Forum
Ciao Rei, grazie per le tue interessanti considerazioni, che condivido.
Non che la cosa non mi sia costata fatica, tutt'altro! A posteriori, però, mi sono accorto che si è trattato di fatica sprecata: la maggior parte di familiari e conoscenti si è incuriosita, qualcuno ha addirittura provato, e chi non ha capito perché mi piacesse andar scalzo ha comunque seguito la logica del "se sta bene a te, figurati a me", senza provare forme di vergogna "transitiva" per i miei piedi nudi, né praticare forme di ostracismo o di terrorismo psicologico nei miei confronti.
Mi permetto di aggiungere che meno si va scalzi e più si prova fastidio a farlo (o immaginarsi di farlo) in posti dove prima si sarebbe andati senza alcun problema e dove non ci sono controindicazioni o impedimenti oggettivi.
Non credo (o quantomeno non mi sembra) che il ridimensionamento del mio scalzismo sia da attribuire alla paura dell'altrui giudizio nella realtà del piccolo comune, dato che questo cambiamento è iniziato molto tempo prima della mia partenza dalla Capitale. Però hai perfettamente ragione: tutto è partito da me ed è a me che devo chiederne conto.
Al momento non mi manca il barefooting urbano, ma nulla esclude che il desiderio di scalzarmi per strada mi possa tornare. Se ciò dovesse accadere, dovrei fare esattamente come dici tu: liberare i piedi prima e pensarci poi. Non sempre le scarpe aiutano la mente a chiarirsi le idee!
Rei ha scritto:
Accidenti, hai rovinato anni di pippe mentali, autosuggestioni, frustrazioni, paranoie e deliri di alcuni postanti passati e presenti che non hanno mai pensato di fare il semplice esperimento che hai fatto tu: sperimentare i fatti reali invece di farsi paranoie. Complimenti!
Non che la cosa non mi sia costata fatica, tutt'altro! A posteriori, però, mi sono accorto che si è trattato di fatica sprecata: la maggior parte di familiari e conoscenti si è incuriosita, qualcuno ha addirittura provato, e chi non ha capito perché mi piacesse andar scalzo ha comunque seguito la logica del "se sta bene a te, figurati a me", senza provare forme di vergogna "transitiva" per i miei piedi nudi, né praticare forme di ostracismo o di terrorismo psicologico nei miei confronti.
Rei ha scritto:
È successo anche ad una mia amica: a 17 anni andava scalza per le strade cittadine, adesso dice che le fa schifo e quindi solo al mare, campagna, casa e giardino.
Io sospetto, nel suo caso, che il condizionamento strisciante ad indossare scarpe in ogni occasione, spiaggia e doccia compresi, l'abbia silenziosamente "corrotta".
Mi permetto di aggiungere che meno si va scalzi e più si prova fastidio a farlo (o immaginarsi di farlo) in posti dove prima si sarebbe andati senza alcun problema e dove non ci sono controindicazioni o impedimenti oggettivi.
Rei ha scritto:
Nel tuo caso, l'unico modo di saperlo e guardare seriamente dentro di te.
Pensa di uscire e di fare uno di quei percorsi cittadini che facevi a Roma, grande città dove è più facile restare anonimi.
Cosa è che ti blocca: la piccola città dove tutti sanno tutto di tutti? I commenti della gente? Lo sporco che ti fa schifo? Qualcosa d'altro? Solo tu lo puoi sapere, se guardi dentro di te con onestà e sincerità verso te stesso.
Non credo (o quantomeno non mi sembra) che il ridimensionamento del mio scalzismo sia da attribuire alla paura dell'altrui giudizio nella realtà del piccolo comune, dato che questo cambiamento è iniziato molto tempo prima della mia partenza dalla Capitale. Però hai perfettamente ragione: tutto è partito da me ed è a me che devo chiederne conto.
Rei ha scritto:
Poi scegli ciò che per te è più consono al tuo modo di essere: se per te la dimensione giusta è essere uno scalzo da parco, allora non farti problemi, se invece il desiderio di tornare a camminare scalzo anche nei percorsi cittadini è forte, fallo. Non aspettare che ti passino le paure per farlo, ma fallo e ti passeranno le paure (se di paure si tratta).
Al momento non mi manca il barefooting urbano, ma nulla esclude che il desiderio di scalzarmi per strada mi possa tornare. Se ciò dovesse accadere, dovrei fare esattamente come dici tu: liberare i piedi prima e pensarci poi. Non sempre le scarpe aiutano la mente a chiarirsi le idee!
Massimo- Numero di messaggi : 274
Data d'iscrizione : 02.01.08
Re: Primo intervento nel Forum
bfpaul ha scritto:
Beh, devo dire: bentornato!
Spero che ti farai sentire spesso ... e circa la tua domanda per il momento non saprei che dire.
Magari conoscendoti un po' meglio (per questo dico: scrivi) un'ipotesi sarà possibile abbozzarla ....
bfpaul
Grazie Paolo, scriverò con estremo piacere!
Massimo- Numero di messaggi : 274
Data d'iscrizione : 02.01.08
Re: Primo intervento nel Forum
Alt,alt... Do il benvenuto a Massimo... Mio concittadino e non lo sapevo . Spero di poterti incontrare nella nostra città. Ma dico io,possibile che non ci siamo mai incrociati prima d'ora??? Chicco.Massimo ha scritto:Salve a tutti, anzitutto mi presento: mi chiamo Massimo, tra di voi sono un Ospite e scrivo da Parma.
Mi è sempre piaciuto camminare scalzo. Attorno ai 12 anni ho incominciato a farlo di nascosto, temendo che se qualcuno di mia conoscenza mi avesse visto avrei scatenato l'Apocalisse. Poi, ben oltre la maggiore età, trovai il coraggio per "dichiararmi" pubblivamente: feci così la sconcertante scoperta che familiari, amici e in generale chiunque ti conosca un minimo non formula il giudizio sulla tua persona in base a ciò che metti (o non metti) attorno ai piedi, e questo indipendentemente da cosa pensino personalmente del barefooting.
Per anni ho praticato il gimnopodismo nel tempo libero, in contesti esclusivamente cittadini, quasi ogni giorno (eccettuati i più caldi e i più freddi). Col tempo, però, mi sto trasformando sempre più in uno "scalzo da parco". In altre parole andare a piedi nudi per strada e con la frequenza di prima non mi aggrada più, mentre cresce in me il desiderio di praticare il barefooting in contesti naturali (cosa che prima, invece, non amavo affatto), più sporadicamente e quando sono in completo relax.
Secondo voi, che siete più navigati e "praticanti" di me, da cosa può dipendere questa involuzione? Ammetto che da solo non riesco a darmi una risposta e la cosa mi incuriosisce.
Mi scuso per la mia "inesistenza" nel Forum. In passato, sulle vecchie piattaforme e sull'antichissimo guestbook, intervenivo più spesso. Poi mi sono impigrito. Dell'epoca ricordo alcuni nomi: il fondatore Franco, il sempreverde Paolo S., Luca (già Daniele Conti), Temistocle, Valerio, Tiziana, Marvel... Mi scuso con chi ho omesso! Ho anche conosciuto personalmente Enzo (all'epoca vivevo a Roma), ma non ho mai partecipato a incontri di gruppo per scelta personale.
Sono lieto di essermi finalmente presentato a voi. A presto.
Massimo
ChiccoB- Numero di messaggi : 958
Età : 52
Data d'iscrizione : 05.09.08
Re: Primo intervento nel Forum
ChiccoB ha scritto:[Alt,alt... Do il benvenuto a Massimo... Mio concittadino e non lo sapevo . Spero di poterti incontrare nella nostra città. Ma dico io,possibile che non ci siamo mai incrociati prima d'ora??? Chicco.
Grazie Chicco! Magari ci siamo anche incrociati (sei mica tu lo scalzo che ho visto a zonzo per il Campus un bel po' di tempo fa?), ma ormai sono quasi un ex barefooter, quindi "podalicamente" irriconoscibile.
Massimo- Numero di messaggi : 274
Data d'iscrizione : 02.01.08
Re: Primo intervento nel Forum
Ehilà!! Beccato!!! Sì,sono proprio io lo scalzo a zonzo per il Campus!!! Se in futuro mi incontrerai,fermami e fatti riconoscere!! Chiedi il mio cellulare a Paolo Selis,così magari ci conosciamo anche di persona. Tu attualmente vivi sempre a Parma? Chicco.Massimo ha scritto:ChiccoB ha scritto:[Alt,alt... Do il benvenuto a Massimo... Mio concittadino e non lo sapevo . Spero di poterti incontrare nella nostra città. Ma dico io,possibile che non ci siamo mai incrociati prima d'ora??? Chicco.
Grazie Chicco! Magari ci siamo anche incrociati (sei mica tu lo scalzo che ho visto a zonzo per il Campus un bel po' di tempo fa?), ma ormai sono quasi un ex barefooter, quindi "podalicamente" irriconoscibile.
ChiccoB- Numero di messaggi : 958
Età : 52
Data d'iscrizione : 05.09.08
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