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Venezia un finesettimana straordinario

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Messaggio  aldo1953 Lun Mag 21 2012, 13:08

Bella forza, direte. A Venezia in dolce compagnia è sempre un finesettimana straordinario. E lo sappiamo bene infatti ogni anno non manchiamo di regalarci tre giorni là. Però questa volta è stato diverso... Parto con la cronaca. Venerdì, partenza in treno, con le Luna che per la maggior parte del tempo rimangono sotto il sedile. All' arrivo pranzo (idem) e poi caffè in un bar vicino all' attracco del vaporetto per Sant Erasmo, dove preferiamo dormire per la tranquillità e amenità dell' isola. Al bar mi scalzo e passeggio un po' attorno. Visto che tutto tace, inizio a dire che Venezia è un buon posto per camminare scalzi e via discorrendo. Mia moglie, che ha già capito tutto da cent' anni, mi dice " Se ne hai voglia perchè no ? Mi sembra il posto ideale" Così alla sera mi addormento come nella notte prima degli esami. La mattina appena sbarcati a Fondamente Nove le Luna finiscono nello zainetto e si parte. Provo un grande senso di eccitazione e libertà che poi diventa puro piacere, anzi doppio piacere, prima di tutto per il contatto con le pietre di Venezia, ora tiepide al sole e ora fresche, ruvide al punto giusto e fondamentalmente pulite: poi per il traguardo tanto agognato e ora raggiunto. Mia moglie entra in parecchi negozi (prevedibile) e io certo non aspetto fuori. Anzi in una calzoleria lussuosa interpreto involontariamente una scena comica consigliandole, io, scalzo, un paio di scarpe. A mezzogiorno ci regaliamo un caffè con musica in San Marco e poi si va a visitare la mostra di Klimt. Lì, rimetto le Luna, un po' per stare più tranquillo e un po' per non guastare tutto con qualche contestazione. Però all' uscita, già sullo scalone, le Luna tornano al loro posto, cioè nello zaino. Segue passeggiata a Rialto (altri negozi) e ritorno a San Marco per assitere alla America's Cup. Ci attardiamo e infine dobbiamo tornare a Fondamente Nove di passo veloce, anche perchè come da copione, per cercare scorciatoie ci perdiamo un paio di volte. Sul vaporetto mi rendo conto che nelle ultime ore non mi sono più accorto di essere scalzo se non per il senso di libertà e di comodità. Domenica : ci attardiamo in spiaggia a Sant Erasmo a prendere un po' di sole e alla sagra del carciofo e poi, con i bagagli, risbarchiamo a Venezia, direzione Stazione . Camminare è un po' più faticoso per via delle bottiglie di vino e dei barattoli di conserve che ho stipato nello zaino, ma per le Luna il posto c' è sempre. A metà strada inizia a piovere, sosta in un bar per indossare le k-way e poi via ancora. Noto che le pietre appena ruvide, anche bagnate non sono scivolose, e siccome abbiamo tempp, si fa qualche altra sosta in negozi. Alla fine mi ricalzo in Stazione per andare ai bagni e salire in treno. Questa è la fredda cronaca, ma ora parto con l' emotività....
Sono contento, contentissimo, arcicontento cheers cheers cheers cheers Very Happy Very Happy Very Happy Very Happy Capite, ho camminato per due giorni scalzo dal mattino alla sera, a Venezia, sottobraccio a mia moglie in perfetta armonia, ho fatto ciò che pensavo impossibile solo qualche mese fa, pure sotto la pioggia e in negozi di lusso ! Entusiasmo infantile, lo so, settimana scorsa ho fatto i 59 e dovrei essere più contenuto, ma non ce la faccio proprio. Chiudo con qualche notazione pratica. Nonostante abbia camminato per molte ore e anche con un certo carico non ho avuto alcun problema nè alle piante nè ai muscoli, anzi al ritorno mi sembravano fastidiosi anche i pochi grammmi delle Luna. Ho incontrato una sola persona scalza, una bella donna in San Marco, vestita con un lungo abito nero da cui ad ogni passo spuntava il piede nudo, per il resto un sacco di infradito spesso piuttosto malmesse. Alle spalle ho sentito solo due commenti in fondo positivi : una signora mentre camminavamo sotto la pioggia : "Ma è scalzo !", in tono di commiserazione e un ragazzo di una gita scolastica : "Avrà messo le scarpe in valigia per non consumarle, con quello che costa Venezia !". Nessuna commessa e nessun cameriere hanno mai nemmeno abbassato lo sguardo. E solo pochissimi per strada hanno guardato con gli occhi un po' straniti, ma roba di mezzo secondo (con quello che vedi in girò lì appena fa un po' caldo, non saranno due piedi nudi a stupire). Mia moglie da parte sua ha sempre girato con un paio di sandali rosa confetto, e quando l' ho invitata a provare.. ha detto che... ci sta pensando. Insomma... una esperienza da ricordare.

aldo1953

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Messaggio  John & Jane Sab Mag 26 2012, 10:25

aldo1953 ha scritto:
Bella forza, direte. A Venezia in dolce compagnia è sempre un finesettimana straordinario. E lo sappiamo bene infatti ogni anno non manchiamo di regalarci tre giorni là. Però questa volta è stato diverso... Parto con la cronaca. Venerdì, partenza in treno, con le Luna che per la maggior parte del tempo rimangono sotto il sedile. All' arrivo pranzo (idem) e poi caffè in un bar vicino all' attracco del vaporetto per Sant Erasmo, dove preferiamo dormire per la tranquillità e amenità dell' isola. Al bar mi scalzo e passeggio un po' attorno. Visto che tutto tace, inizio a dire che Venezia è un buon posto per camminare scalzi e via discorrendo. Mia moglie, che ha già capito tutto da cent' anni, mi dice " Se ne hai voglia perchè no ? Mi sembra il posto ideale" Così alla sera mi addormento come nella notte prima degli esami. La mattina appena sbarcati a Fondamente Nove le Luna finiscono nello zainetto e si parte. Provo un grande senso di eccitazione e libertà che poi diventa puro piacere, anzi doppio piacere, prima di tutto per il contatto con le pietre di Venezia, ora tiepide al sole e ora fresche, ruvide al punto giusto e fondamentalmente pulite: poi per il traguardo tanto agognato e ora raggiunto. Mia moglie entra in parecchi negozi (prevedibile) e io certo non aspetto fuori. Anzi in una calzoleria lussuosa interpreto involontariamente una scena comica consigliandole, io, scalzo, un paio di scarpe. A mezzogiorno ci regaliamo un caffè con musica in San Marco e poi si va a visitare la mostra di Klimt. Lì, rimetto le Luna, un po' per stare più tranquillo e un po' per non guastare tutto con qualche contestazione. Però all' uscita, già sullo scalone, le Luna tornano al loro posto, cioè nello zaino. Segue passeggiata a Rialto (altri negozi) e ritorno a San Marco per assitere alla America's Cup. Ci attardiamo e infine dobbiamo tornare a Fondamente Nove di passo veloce, anche perchè come da copione, per cercare scorciatoie ci perdiamo un paio di volte. Sul vaporetto mi rendo conto che nelle ultime ore non mi sono più accorto di essere scalzo se non per il senso di libertà e di comodità. Domenica : ci attardiamo in spiaggia a Sant Erasmo a prendere un po' di sole e alla sagra del carciofo e poi, con i bagagli, risbarchiamo a Venezia, direzione Stazione . Camminare è un po' più faticoso per via delle bottiglie di vino e dei barattoli di conserve che ho stipato nello zaino, ma per le Luna il posto c' è sempre. A metà strada inizia a piovere, sosta in un bar per indossare le k-way e poi via ancora. Noto che le pietre appena ruvide, anche bagnate non sono scivolose, e siccome abbiamo tempp, si fa qualche altra sosta in negozi. Alla fine mi ricalzo in Stazione per andare ai bagni e salire in treno. Questa è la fredda cronaca, ma ora parto con l' emotività....
Sono contento, contentissimo, arcicontento cheers cheers cheers cheers Very Happy Very Happy Very Happy Very Happy Capite, ho camminato per due giorni scalzo dal mattino alla sera, a Venezia, sottobraccio a mia moglie in perfetta armonia, ho fatto ciò che pensavo impossibile solo qualche mese fa, pure sotto la pioggia e in negozi di lusso ! Entusiasmo infantile, lo so, settimana scorsa ho fatto i 59 e dovrei essere più contenuto, ma non ce la faccio proprio. Chiudo con qualche notazione pratica. Nonostante abbia camminato per molte ore e anche con un certo carico non ho avuto alcun problema nè alle piante nè ai muscoli, anzi al ritorno mi sembravano fastidiosi anche i pochi grammmi delle Luna. Ho incontrato una sola persona scalza, una bella donna in San Marco, vestita con un lungo abito nero da cui ad ogni passo spuntava il piede nudo, per il resto un sacco di infradito spesso piuttosto malmesse. Alle spalle ho sentito solo due commenti in fondo positivi : una signora mentre camminavamo sotto la pioggia : "Ma è scalzo !", in tono di commiserazione e un ragazzo di una gita scolastica : "Avrà messo le scarpe in valigia per non consumarle, con quello che costa Venezia !". Nessuna commessa e nessun cameriere hanno mai nemmeno abbassato lo sguardo. E solo pochissimi per strada hanno guardato con gli occhi un po' straniti, ma roba di mezzo secondo (con quello che vedi in girò lì appena fa un po' caldo, non saranno due piedi nudi a stupire). Mia moglie da parte sua ha sempre girato con un paio di sandali rosa confetto, e quando l' ho invitata a provare.. ha detto che... ci sta pensando. Insomma... una esperienza da ricordare.

Caro Aldo, che dire? Non ci conosciamo: io e mia moglie abbiamo fatto parte della banda di pazzi che hanno invaso Roma il 19 maggio. Io sono quello con la maglietta verde e mia moglie la bionda con la camicetta a quadri; a Venezia siamo stati in occasione del nostro venticinquesimo: un'intera settimana scalza, con ciabatte sempre al
seguito ma MAI indossate. E nessuno ha fatto una piega! Alloggiavamo all'isola di S. Elena e arrivavamo anche fino a Cannaregio; sempre a piedi: solo per la Giudecca il traghetto è indispensabile, a meno di non andare a nuoto. E il bello è che le piante dei piedi manco ti diventano nere: solo leggermente ombrate, anche dopo chilometri. Per noi andare scalzi non è una novità: lo facciamo da trent'anni e ogni volta ci sentiamo dei ragazzini.
Se vuoi vedere come siamo fatti, siamo nella Foto Gallery (John & Jane). Per tua moglie: sequestra i suoi sandali!
Vedrai che ci prenderà gusto, fidati: Venezia è una città magica.
Ciao, da Giancarlo e Rita


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Messaggio  aldo1953 Lun Mag 28 2012, 15:17

John & Jane ha scritto:
aldo1953 ha scritto:
Bella forza, direte. A Venezia in dolce compagnia è sempre un finesettimana straordinario. E lo sappiamo bene infatti ogni anno non manchiamo di regalarci tre giorni là. Però questa volta è stato diverso... Parto con la cronaca. Venerdì, partenza in treno, con le Luna che per la maggior parte del tempo rimangono sotto il sedile. All' arrivo pranzo (idem) e poi caffè in un bar vicino all' attracco del vaporetto per Sant Erasmo, dove preferiamo dormire per la tranquillità e amenità dell' isola. Al bar mi scalzo e passeggio un po' attorno. Visto che tutto tace, inizio a dire che Venezia è un buon posto per camminare scalzi e via discorrendo. Mia moglie, che ha già capito tutto da cent' anni, mi dice " Se ne hai voglia perchè no ? Mi sembra il posto ideale" Così alla sera mi addormento come nella notte prima degli esami. La mattina appena sbarcati a Fondamente Nove le Luna finiscono nello zainetto e si parte. Provo un grande senso di eccitazione e libertà che poi diventa puro piacere, anzi doppio piacere, prima di tutto per il contatto con le pietre di Venezia, ora tiepide al sole e ora fresche, ruvide al punto giusto e fondamentalmente pulite: poi per il traguardo tanto agognato e ora raggiunto. Mia moglie entra in parecchi negozi (prevedibile) e io certo non aspetto fuori. Anzi in una calzoleria lussuosa interpreto involontariamente una scena comica consigliandole, io, scalzo, un paio di scarpe. A mezzogiorno ci regaliamo un caffè con musica in San Marco e poi si va a visitare la mostra di Klimt. Lì, rimetto le Luna, un po' per stare più tranquillo e un po' per non guastare tutto con qualche contestazione. Però all' uscita, già sullo scalone, le Luna tornano al loro posto, cioè nello zaino. Segue passeggiata a Rialto (altri negozi) e ritorno a San Marco per assitere alla America's Cup. Ci attardiamo e infine dobbiamo tornare a Fondamente Nove di passo veloce, anche perchè come da copione, per cercare scorciatoie ci perdiamo un paio di volte. Sul vaporetto mi rendo conto che nelle ultime ore non mi sono più accorto di essere scalzo se non per il senso di libertà e di comodità. Domenica : ci attardiamo in spiaggia a Sant Erasmo a prendere un po' di sole e alla sagra del carciofo e poi, con i bagagli, risbarchiamo a Venezia, direzione Stazione . Camminare è un po' più faticoso per via delle bottiglie di vino e dei barattoli di conserve che ho stipato nello zaino, ma per le Luna il posto c' è sempre. A metà strada inizia a piovere, sosta in un bar per indossare le k-way e poi via ancora. Noto che le pietre appena ruvide, anche bagnate non sono scivolose, e siccome abbiamo tempp, si fa qualche altra sosta in negozi. Alla fine mi ricalzo in Stazione per andare ai bagni e salire in treno. Questa è la fredda cronaca, ma ora parto con l' emotività....
Sono contento, contentissimo, arcicontento cheers cheers cheers cheers Very Happy Very Happy Very Happy Very Happy Capite, ho camminato per due giorni scalzo dal mattino alla sera, a Venezia, sottobraccio a mia moglie in perfetta armonia, ho fatto ciò che pensavo impossibile solo qualche mese fa, pure sotto la pioggia e in negozi di lusso ! Entusiasmo infantile, lo so, settimana scorsa ho fatto i 59 e dovrei essere più contenuto, ma non ce la faccio proprio. Chiudo con qualche notazione pratica. Nonostante abbia camminato per molte ore e anche con un certo carico non ho avuto alcun problema nè alle piante nè ai muscoli, anzi al ritorno mi sembravano fastidiosi anche i pochi grammmi delle Luna. Ho incontrato una sola persona scalza, una bella donna in San Marco, vestita con un lungo abito nero da cui ad ogni passo spuntava il piede nudo, per il resto un sacco di infradito spesso piuttosto malmesse. Alle spalle ho sentito solo due commenti in fondo positivi : una signora mentre camminavamo sotto la pioggia : "Ma è scalzo !", in tono di commiserazione e un ragazzo di una gita scolastica : "Avrà messo le scarpe in valigia per non consumarle, con quello che costa Venezia !". Nessuna commessa e nessun cameriere hanno mai nemmeno abbassato lo sguardo. E solo pochissimi per strada hanno guardato con gli occhi un po' straniti, ma roba di mezzo secondo (con quello che vedi in girò lì appena fa un po' caldo, non saranno due piedi nudi a stupire). Mia moglie da parte sua ha sempre girato con un paio di sandali rosa confetto, e quando l' ho invitata a provare.. ha detto che... ci sta pensando. Insomma... una esperienza da ricordare.

Caro Aldo, che dire? Non ci conosciamo: io e mia moglie abbiamo fatto parte della banda di pazzi che hanno invaso Roma il 19 maggio. Io sono quello con la maglietta verde e mia moglie la bionda con la camicetta a quadri; a Venezia siamo stati in occasione del nostro venticinquesimo: un'intera settimana scalza, con ciabatte sempre al
seguito ma MAI indossate. E nessuno ha fatto una piega! Alloggiavamo all'isola di S. Elena e arrivavamo anche fino a Cannaregio; sempre a piedi: solo per la Giudecca il traghetto è indispensabile, a meno di non andare a nuoto. E il bello è che le piante dei piedi manco ti diventano nere: solo leggermente ombrate, anche dopo chilometri. Per noi andare scalzi non è una novità: lo facciamo da trent'anni e ogni volta ci sentiamo dei ragazzini.
Se vuoi vedere come siamo fatti, siamo nella Foto Gallery (John & Jane). Per tua moglie: sequestra i suoi sandali!
Vedrai che ci prenderà gusto, fidati: Venezia è una città magica.
Ciao, da Giancarlo e Rita


Grazie prima di tutto per l' attenzione, sono certamente ancora definibile come neofita e perciò questo mi gratifica. Certo che sono già impaziente della prossima tornata a Venezia, come dicevo non ce la facciamo certo sfuggire. Anch' io ho notato la pulizia alla fine della giornata, ovvio che non c' è traffico.... di auto e i pedoni notoriamente non inquinano ( a parte alcuni poco amanti del sapone). Quanto ai sandali di mia moglie, credo che sarà dura. Io stesso ho superato nella vita fobie che ora mi sembrano assurde ma allora mi vincolavano mica male. Mi vergognerei addirittura a esporle. Per fortuna che il tempo, a volte, passa a favore.
Spero presto di trovare il tempo di selezionare qualche foto per il sito.
Ciao

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Messaggio  Grand Choeur Lun Mag 28 2012, 16:13

Beh, dai, però ha detto che ci sta pensado...
Magari accadrà quando meno te lo aspetti!
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Messaggio  John & Jane Lun Mag 28 2012, 17:03

Grand Choeur ha scritto:Beh, dai, però ha detto che ci sta pensado...
Magari accadrà quando meno te lo aspetti!
Per Aldo:
io tutte le fobie e paranoie le ho rimosse proprio con l'andarmene in giro scalzo; cosa che ancora oggi è per me l'anti stress per eccellenza. Quarant'anni fa (o poco più) lo faceva solo qualche straniero e un bel po' di corbellature le dovevi pur sopportare. Pazienza; anticipai mentalmente, all'epoca, la famosa frase del marchese Del Grillo: "Io so' io e voi nun sète un ca...."
Ciao, Gianc

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