Modesta proposta per il futuro

Fra qualche mese verrà l'inverno, le feste ed il rinnovo della tessera per i soci.
Ho notato che sulle tessere attuali il retro è completamente vuoto.
Pensavo che non sarebbe male, così lo avremmo sempre a portata di mano, utilizzare lo spazio per questa scritta:

Art. 187 del Testo unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza” (T.U.L.P.S.), capitolo 15 (Degli esercizi pubblici):
Salvo quanto dispongono gli artt. 689 e 691 del codice penale (*), gli esercenti non possono senza un legittimo motivo, rifiutare le prestazioni del proprio esercizio a chiunque le domandi e ne corrisponda il prezzo.

ed in carattere più piccolo:

(*)
Articolo 689: Somministrazione di bevande alcooliche a minori o a infermi di mente.
Articolo 691: Somministrazione di bevande alcooliche a persona in stato di manifesta ubriachezza.

Che ne dite?
Se la proposta passa alla svelta, Paolo Selis ha un bel po' di tempo per farsi tutte le prove tipografiche del caso per avere la migliore resa.

Ok, giusto.

Allora faccio una proposta per TUTTI: se non ve la sentite di ricordarlo a memoria, copiatevi il testo dell'articolo e stampatevelo (*) su un cartoncino grosso come un biglietto da visita e tenetelo nel portafogli.
Potrete tirarlo fuori alla bisogna, facendo nel contempo vedere che avete i soldi per comprare qualcosa.  

(*) Se siete fini calligrafi potete farlo anche a mano: è più elegante.
Io non posso: ho ereditato la calligrafia da mio padre (medico):

Buona anche questa, e una non esclude l'altra.

Rei ha scritto:Buona anche questa, e una non esclude l'altra.

Il momento migliore per fare la spesa in un grande e frequentatissimo supermercato è la domenica mattina, appena aperto: un deserto.
Poi, mentre sei alla cassa, arriva la massa e c’è l’assalto ai carrelli.
Stamattina “all’alba” ero al grande supermercato dove ho inaugurato con una guardia giurata la citazione del mitico articolo 187.
Ero alla cassa self-service e, visto che c’ero solo io, ho scambiato qualche chiacchiera con la commessa che fa assistenza al gruppo di quattro casse self-service.
In effetti ha attaccato bottone lei ed ho scoperto che mi conosceva di fama: la famosa guardia giurata che si era arrabbiata perché nessuno gli aveva parlato dell’art. 187 aveva cominciato il passaparola, che alla fine è arrivato a tutti.   Il concetto è: “Devi conoscere questa legge per non far finire il supermercato nei guai e quindi anche tu, visto che si rivarranno su di te.”.
Mi ha detto anche che le colleghe già informate informano immediatamente le nuove, in modo da evitare che anche una sola persona non lo sappia.
Per essere chiaro: non hanno parlato di me (anche se un accenno lo fanno  ) ma dell’art. 187 e delle sue conseguenze con TUTTI i clienti.
Abbiamo anche parlato dell’esibire la tessera in fase di contestazione e siamo giunti alla conclusione che in questo caso:

1) Per prima cosa citare e/o esibire il mitico art. 187 ed invitare la persona contestatrice a controllare, se vuole, l’effettiva esistenza della legge, chiedendo ai superiori. Questo blocca tutte le contestazioni delle persone non informate (spesso non per colpa loro) e qualche volta porta pure a conversazioni piacevoli ed interessanti.

2) Qualora ci si scontri con il cretino che per far vedere che è cretino vuole violare la legge, tirare fuori la tessera (per chi ce l’ha) e dire che c’è un’associazione legalmente riconosciuta che ha i titoli per piantare una bella grana al titolare dell’esercizio.
(Sorvolare sul fatto che questo non significa che lo farà sicuramente, ma solo che ha i titoli per farlo.  )
A questo punto, se è uno di quei cinque esercenti italiani che vogliono violare questa legge, potrebbe spaventarsi e fare marcia indietro.
Se non lo fa, raccontate la storia qui e vediamo come farvi avere un piccolo indennizzo (il locale del rompiscalzi  ).
Se invece  è un dipendente, fate chiamare un superiore, meglio il titolare, e godetevi lo spettacolo del cazziatone megagalattico che si prenderà.
La possibilità teorica che il titolare dia ragione al dipendente teoricamente esiste, ma assomma ad un centesimo di quella che oggi all’Angelus il Papa annunci di essersi convertito allo Shintoismo.