Generazione "problematica"
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Generazione "problematica"
Mi sono accorto che le inibizioni maggiori riguardo all'andar scalzi ce le hanno le persone dai 30 ai 40 anni, e i maggiori proibizionisti e scalzofobici che ho incontrato appartengono proprio a questa fascia di età. Quelli di 20 anni si lanciano molto di più, mentre i più "anziani" hanno forse raggiunto una maggiore saggezza e se ne fregano un po' di più, però non è solo questo. Quelli della mia generazione, non conoscono proprio il tema, sono i più condizionati dai miti igiene, germi, il piede ha bisogno di tacco e sostegno, ecc...,insomma, sono non solo i più inibiti, ma anche i più ignoranti in materia. E i bambini piccoli, figli dei trentenni e quarantenni, si chiudono molto prima al mondo, perché i genitori miei coetanei li rovinano subito con falsi miti e pregiudizi. Sarà anche tipico della fascia di età o è successo qualcosa negli anni 70-80 che ci ha portato ad essere la generazione più chiusa?
Alexey- Numero di messaggi : 1416
Età : 43
Data d'iscrizione : 11.04.11
Re: Generazione "problematica"
Io una mezza idea ce l'avrei, anche se potrebbe essere una cavolata colossale. I miei nonni paterni (origini pugliesi) mi raccontavano che ai loro tempi, nell'immediato dopoguerra, i ragazzi giocavano a pallone per strada completamente scalzi, non perchè fossero barefooter ma proprio perchè i loro genitori non avevano abbastanza soldi per acquistare calzature. (non c'erano molte macchine all'epoca). Quindi prima del boom del miracolo italiano che sarebbe avvenuto vent'anni più tardi sostanzialmente l'Italia era ancora terrra d'emigrazione e non di immigrazione come oggi. Poi improvvisamente è accaduto il miracolo, il paese è diventato più ricco e per qualche ragione probabilmente essere scalzi contrastava troppo con la visione e l'ideale consumistico di "non più povertà" che si era venuto a creare. Ecco perchè i primi anni dopo il boom, cioè gli anni 70, a mio avviso hanno influenzato la cosa.
Per quello che riguarda i ventenni di oggi non ne sono tanto convinto, dipende moltissimo dalla persona e dalla sua formazione intellettuale. Non ci crederete mai, ma io ero convinto fino a qualche settimana fa che la predisposizione naturale di un ventenne ad andare in giro a piedi nudi fosse inversamente proporzionale al suo livello di cultura, perchè ero convinto che un giovane senza "istruzione raffinata" si facesse meno seghe mentali (perdonatemi il francesismo) al riguardo, salvo poi scoprire che le cose stavano esattamente all'opposto.
Per quello che riguarda i ventenni di oggi non ne sono tanto convinto, dipende moltissimo dalla persona e dalla sua formazione intellettuale. Non ci crederete mai, ma io ero convinto fino a qualche settimana fa che la predisposizione naturale di un ventenne ad andare in giro a piedi nudi fosse inversamente proporzionale al suo livello di cultura, perchè ero convinto che un giovane senza "istruzione raffinata" si facesse meno seghe mentali (perdonatemi il francesismo) al riguardo, salvo poi scoprire che le cose stavano esattamente all'opposto.
Laurentius- Numero di messaggi : 383
Età : 41
Data d'iscrizione : 11.09.13
Re: Generazione "problematica"
La seconda che hai detto: gli anni dei "paninari", della "Milano da bere" e via delirando hanno lasciato molti più danni di quanto si pensi.Alexey ha scritto:Sarà anche tipico della fascia di età o è successo qualcosa negli anni 70-80 che ci ha portato ad essere la generazione più chiusa?
Sono stato al Festival della Letteratura di Mantova, come volontario. Dei 600 volontari, 550 erano più o meno ventenni, culturalmente preparatissimi (altrimenti vai al Festival delle Scemenze, non a quello della Letteratura), appassionati di cultura e letteratura, preparati, intelligenti e pieni di talento.Laurentius ha scritto:Per quello che riguarda i ventenni di oggi non ne sono tanto convinto, dipende moltissimo dalla persona e dalla sua formazione intellettuale. Non ci crederete mai, ma io ero convinto fino a qualche settimana fa che la predisposizione naturale di un ventenne ad andare in giro a piedi nudi fosse inversamente proporzionale al suo livello di cultura, perchè ero convinto che un giovane senza "istruzione raffinata" si facesse meno seghe mentali (perdonatemi il francesismo) al riguardo, salvo poi scoprire che le cose stavano esattamente all'opposto.
La crema della gioventù, quella parte che tanto si combatte e si costringe ad emigrare per essere sicuri di distruggere l'Italia.
Io ho portato le scarpe per i 5 giorni di festival, non perché mi fosse stato chiesto, ma perché, rappresentando anch'io il Festival, e per la prima volta, volevo evitare incidenti diplomatici.
(Nei prossimi anni chissà, potrebbero arrivare sorprese.)
Comunque, parlando con gli altri ragazzi, in particolare con la redazione testi, la punta di diamante, quelli che intervistano autori di tutto il mondo, spesso nella loro lingua, ho detto chiaramente che abitualmente giro scalzo.
- Anche per strada?
- Anche per strada.
- Fai bene.
Risposta standard, senza alcuna eccezione.
Rei- Numero di messaggi : 2678
Data d'iscrizione : 03.01.08
Re: Generazione "problematica"
Il che dimostra la teoria dell'inesattezza di quello che pensavo in origine sul fattore cultura inversamente proporzionale. Mi ci devo ancora abituare, dentro di me suona ancora quasi come un paradosso, ma piano piano me ne sto rendendo conto.Rei ha scritto:
Comunque, parlando con gli altri ragazzi, in particolare con la redazione testi, la punta di diamante, quelli che intervistano autori di tutto il mondo, spesso nella loro lingua, ho detto chiaramente che abitualmente giro scalzo.
- Anche per strada?
- Anche per strada.
- Fai bene.
Risposta standard, senza alcuna eccezione.
Laurentius- Numero di messaggi : 383
Età : 41
Data d'iscrizione : 11.09.13
Re: Generazione "problematica"
Riguardo alla questione giovani/maturi/anziani boh...tra le mie amicizie e conoscenze non vedo tutta questa chiusura. Certo, nessuno girerebbe scalzo per strada e meno che mai in mezzo ad un bosco ma tutti sanno che mi piace camminare scalza (anche se non lo dò troppo a vedere, non stando scalza in ambienti urbani e preferendo quelli naturali) e nessuno ha mai mosso obbiezione. Ragazzi e ragazze che non hanno problemi a stare scalzi in casa loro, magari anche su un bel prato mentre mia nonna mai e poi mai farebbe due passi a piedi nudi a casa sua
Angelica- Numero di messaggi : 379
Età : 35
Data d'iscrizione : 17.09.10
Re: Generazione "problematica"
Racconto un aneddoto, senza pretesa di ricavarne una lezione di alcun tipo ... la mia compagna non ama stare scalza, anzi lo ha sempre aborrito e confessa di essere stata una di quelle persone che metterebbero apposite scarpette anche al mare ... poi ha cambiato in parte le sue visioni ed ha partecipate alle mie vacanze a piedi nudi senza alcun problema. A volte penso che una parte della sua avversione a scalzarsi dipenda dal fatto che questo la costringe poi, la sera, prima di coricarsi, a fare una operazione in più: lavarsi i piedi, mentre, in caso contrario, si infila a letto senza ulteriori ritardi.
Però mi raccontava che sua madre era una che stava scalza appena poteva, dentro e fuori casa ... sua madre però, oggi, a 80 anni, sembra non ricordarsene e mi ha addrittura pregato, di non stare scalzo quando sono a casa sua.
Però mi raccontava che sua madre era una che stava scalza appena poteva, dentro e fuori casa ... sua madre però, oggi, a 80 anni, sembra non ricordarsene e mi ha addrittura pregato, di non stare scalzo quando sono a casa sua.
Elan- Numero di messaggi : 1087
Età : 71
Data d'iscrizione : 06.10.10
Re: Generazione "problematica"
Se non ha voglia di lavarsi i piedi, ho scoperto un sistema rapidissimo: sistolata e strusciare i piedi su pietra ruvida. Viene via almeno il 90%. Per il resto basta un minuto di calpestio nella sabbia bagnata. Tempo totale: circa due minuti.
Re: Generazione "problematica"
Non corrisponde certo al concetto di "pulito" di Fulvia ... io mi accontento anche di meno, ma lei è sempre in guardia e mi ricaccia in bagno
Elan- Numero di messaggi : 1087
Età : 71
Data d'iscrizione : 06.10.10
Re: Generazione "problematica"
Se provasse si accorgerebbe che con la sabbia vengono meglio che con il sapone. E con meno fatica.
Re: Generazione "problematica"
=================================Grand Choeur ha scritto:Se non ha voglia di lavarsi i piedi, ho scoperto un sistema rapidissimo: sistolata e strusciare i piedi su pietra ruvida. Viene via almeno il 90%. Per il resto basta un minuto di calpestio nella sabbia bagnata. Tempo totale: circa due minuti.
Ciaoooooo!!!!!!!!
Siiiiiiiii!!!!!!!!!!!!! Anch'io faccio così!!!! -Per chi ha la casa con giardino-: brevissima strusciata sul marciapiede (bagnato con l'innaffiatoio), dopodiché 4 passi sull'erba. Fine. Vengono puliti al 99 %.
Ciaoooooo!!!!!
- A - N - D - Y -
Andy- Numero di messaggi : 291
Data d'iscrizione : 02.01.08
Re: Generazione "problematica"
Trovo molto interessante questa discussione e ho letto con interesse i vostri interventi.
"Generazione problematica" quella dei ventenni, non c'è dubbio. Ora, esaminando il livello culturale medio dei giovani di oggi (e non parlo solo di Cagliari ma di altre città italiane dove lavoro e dove risiedo per lunghi periodi), devo dire che, al di là delle classiche spavalderie, almeno rispetto ai ventenni della mia generazione (ora cinquantenni), non si mettono molto "in gioco", preferiscono restare omologati rispetto a quei canoni culturali che (per loro) rappresentano una garanzia di integrazione sociale. Non sanno e non vogliono andare "contro corrente", permangono in una sorta di "stagnazione culturale", passatemi il termine, che li imprigiona in alcune "logiche" comportamentali dalle quali non riescono ad uscire a motivo della "paura" e forse anche della "pigrizia".
Leggendo distrattamente i vostri interventi nell'ordine, parrebbe che, essendo passati dal problema culturale a quello igienico, il tread possa essere scivolato "off topic"; ma da una lettura più attenta è emerso uno spunto di riflessione molto interessante..... Spesso la paura di sporcarsi i piedi e la rogna, poi, di doverseli lavare, costituisce un deterrente fortissimo al non andare scalzi, e non solo per i giovani. Il tornare a casa, magari dopo una serata con amici, il togliersi scarpe e calze e buttarsi a letto (saltando il passaggio del lavaggio), rappresenta per me una forma di mancanza di igiene assoluta; una forma di cattiva educazione e di scarso rispetto per se stessi e per chi condivide il letto con loro.
Questo fatto, a quanto pare molto diffuso, mi convince ancora di più sul fatto che l'uso delle scarpe (anche quando non è necessario), rappresenti una "sub cultura" mascherata da un falso perbenismo. In pratica il ragionamento può essere questo :"Mi metto le scarpe chiuse perché così non ho bisogno poi di lavarmi i piedi..."
Ovvio che chi cammina scalzo ha necessità di curare con più attenzione l'igiene del piede; non ci nascondiamo che camminando scalzi, come nel mio caso, anche in pieno centro cittadino, si calpesta un sacco di robaccia. Tuttavia ho notato, col passare degli anni, che più cammino scalzo e meno mi si sporcano i piedi; forse perché la pelle diventa più liscia, levigata e meno porosa, trattiene meno sporcizia, particolato compreso. I classici "piedi neri" dei primi anni di camminate scalzo, non li ho più avuti; oggi mi basta un po' d'acqua e neppure le vigorose strofinate di pietra pomice come quando ero all'inizio. Ma vi dirò di più: con l'uso delle "veroniche" (le salviette struccanti che usano le donne), i piedi tornano puliti perfettamente, oltre che idratati ... senza troppe manovre.
"Generazione problematica" quella dei ventenni, non c'è dubbio. Ora, esaminando il livello culturale medio dei giovani di oggi (e non parlo solo di Cagliari ma di altre città italiane dove lavoro e dove risiedo per lunghi periodi), devo dire che, al di là delle classiche spavalderie, almeno rispetto ai ventenni della mia generazione (ora cinquantenni), non si mettono molto "in gioco", preferiscono restare omologati rispetto a quei canoni culturali che (per loro) rappresentano una garanzia di integrazione sociale. Non sanno e non vogliono andare "contro corrente", permangono in una sorta di "stagnazione culturale", passatemi il termine, che li imprigiona in alcune "logiche" comportamentali dalle quali non riescono ad uscire a motivo della "paura" e forse anche della "pigrizia".
Leggendo distrattamente i vostri interventi nell'ordine, parrebbe che, essendo passati dal problema culturale a quello igienico, il tread possa essere scivolato "off topic"; ma da una lettura più attenta è emerso uno spunto di riflessione molto interessante..... Spesso la paura di sporcarsi i piedi e la rogna, poi, di doverseli lavare, costituisce un deterrente fortissimo al non andare scalzi, e non solo per i giovani. Il tornare a casa, magari dopo una serata con amici, il togliersi scarpe e calze e buttarsi a letto (saltando il passaggio del lavaggio), rappresenta per me una forma di mancanza di igiene assoluta; una forma di cattiva educazione e di scarso rispetto per se stessi e per chi condivide il letto con loro.
Questo fatto, a quanto pare molto diffuso, mi convince ancora di più sul fatto che l'uso delle scarpe (anche quando non è necessario), rappresenti una "sub cultura" mascherata da un falso perbenismo. In pratica il ragionamento può essere questo :"Mi metto le scarpe chiuse perché così non ho bisogno poi di lavarmi i piedi..."
Ovvio che chi cammina scalzo ha necessità di curare con più attenzione l'igiene del piede; non ci nascondiamo che camminando scalzi, come nel mio caso, anche in pieno centro cittadino, si calpesta un sacco di robaccia. Tuttavia ho notato, col passare degli anni, che più cammino scalzo e meno mi si sporcano i piedi; forse perché la pelle diventa più liscia, levigata e meno porosa, trattiene meno sporcizia, particolato compreso. I classici "piedi neri" dei primi anni di camminate scalzo, non li ho più avuti; oggi mi basta un po' d'acqua e neppure le vigorose strofinate di pietra pomice come quando ero all'inizio. Ma vi dirò di più: con l'uso delle "veroniche" (le salviette struccanti che usano le donne), i piedi tornano puliti perfettamente, oltre che idratati ... senza troppe manovre.
Re: Generazione "problematica"
La scarpa, storicamente, aldilà del ruolo di status symbol che rappresentava, è stata introdotta come prodotto di massa per motivi "igienici" a seguito delle epidemie che colpirono l'Europa. E questo fu un'errore dato dalla cattiva applicazione del ragionamento induttivo ellenico, cioè coprendo le zone di contatto con il mondo evito il contagio, teoria poi confutata dalla teoria dei germi di Koch, iniziando ad utilizzare il metodo scientifico piuttosto che il ragionamento induttivo. Nonostante sia passato un bel po' di tempo, però, e la scienza (non la pseudoscienza che spesso utilizzano anche podiatri, chiropratici & co.) abbia confutato queste ipotesi, le persone continuano a credere a questi miti, ignorando la verità, anche se è stato ampiamente dimostrato che la carica batterica più elevata si trova proprio all'interno delle amate compagne di vita, covo ideale per germi e batteri.
Alexey- Numero di messaggi : 1416
Età : 43
Data d'iscrizione : 11.04.11
Re: Generazione "problematica"
A proposito di persone problematiche, ieri sera tardi, dovendo parcheggiare la macchina in stazione perché mia suocera era di ritorno dalle ferie e le serviva, sono tornato a casa a piedi, incontrando la stupidità notturna... Prima ho incontrato un gruppo di ragazzi, che dall'altra parte della strada hanno cominciato:" ma è scalzo o ha le ciabatte, no no è proprio scalzo, e poi uno di loro: aue, ma lo sai checcestanno le giabbatte?" Io li ho guardati ma non li ho degnati di risposta, prima sarebbe meglio imparare l' italiano per alcuni, lingua madre e non opzionale, poi l'intelligenza dell'osservazione era disarmante, degna di un misto tra alcuni dei più grandi nobel. Successivamente, passando di fronte ad un bar, dei ragazzi seduti hanno cominciato ancora:"ma è scalzo, e una: avrà caldo ai piedi", e giù a ridere, altra ventata di cultura e intelligenza... Ah dimenticavo,nel pomeriggio mi aveva fermato un bambino straniero ( rumeno o albanese..) e mi ha chiesto se non avessi le scarpe, poi mi ha chiesto se ho il pigiama, la macchina, ecc... Gli ho detto che mi piace girare così ma non ci ha creduto, poi mi ha chiesto se non ho una mamma che può comprarmi le scarpe, al che gli ho risposto che sono un povero orfanello. Questo per dire che per gli extracomunitari la scarpa è ancora uno status symbol , e sono quelli che fanno più fatica af accettare il fatto che noi abbiamo fatto il passaggio successivo, quello di rinunciare a certe cose deliberatamente, per scelta invece che per necessità.
Alexey- Numero di messaggi : 1416
Età : 43
Data d'iscrizione : 11.04.11
Re: Generazione "problematica"
Tanto di cappello per la pazienza visto che ti sono capitate tutte 'ste cose contemporaneamente.Alexey ha scritto:A proposito di persone problematiche, ieri sera tardi, dovendo parcheggiare la macchina in stazione perché mia suocera era di ritorno dalle ferie e le serviva, sono tornato a casa a piedi, incontrando la stupidità notturna... Prima ho incontrato un gruppo di ragazzi, che dall'altra parte della strada hanno cominciato:" ma è scalzo o ha le ciabatte, no no è proprio scalzo, e poi uno di loro: aue, ma lo sai checcestanno le giabbatte?" Io li ho guardati ma non li ho degnati di risposta, prima sarebbe meglio imparare l' italiano per alcuni, lingua madre e non opzionale, poi l'intelligenza dell'osservazione era disarmante, degna di un misto tra alcuni dei più grandi nobel. Successivamente, passando di fronte ad un bar, dei ragazzi seduti hanno cominciato ancora:"ma è scalzo, e una: avrà caldo ai piedi", e giù a ridere, altra ventata di cultura e intelligenza... Ah dimenticavo,nel pomeriggio mi aveva fermato un bambino straniero ( rumeno o albanese..) e mi ha chiesto se non avessi le scarpe, poi mi ha chiesto se ho il pigiama, la macchina, ecc... Gli ho detto che mi piace girare così ma non ci ha creduto, poi mi ha chiesto se non ho una mamma che può comprarmi le scarpe, al che gli ho risposto che sono un povero orfanello. Questo per dire che per gli extracomunitari la scarpa è ancora uno status symbol , e sono quelli che fanno più fatica af accettare il fatto che noi abbiamo fatto il passaggio successivo, quello di rinunciare a certe cose deliberatamente, per scelta invece che per necessità.
Laurentius- Numero di messaggi : 383
Età : 41
Data d'iscrizione : 11.09.13
Re: Generazione "problematica"
Insomma, vedo con piacere che il forum scoppietta senza doverci soffiare sopra, come una volta.
Lucignolo provoca e soffia sul fuoco, ma ora è bene che stia un po' a guardare in silenzio.
Provo un malcelato orgoglio nel leggere i nuovi barefooters, forse più determinati di noi o, comunque, che si fanno meno pippe mentali.
Posso non essere d'accordo con alcuni punti di vista, ma questo non toglie nulla al loro valore aggiunto, perché anche le mie sono solo opinioni e niente di più.
Bene.
Vedo, però, che, alla fine, viene fuori che non ero poi così paranoico, perché i problemi, le contrarietà, le critiche e le barriere sociali non sono solo frutto di una mia malattia mentale e questo lo dico senza alcun intento di alimentare polemiche.
Questione di sincerità e di obiettività.
Il nostro forum ci guadagna in credibilità, cancellando qualsiasi sospetto di essere talebani, ciechi, sordi ed illusi.
Amiamo stare scalzi e lo facciamo con consapevolezza e pazienza.
Il nostro ariete è proprio questo.
Lucignolo provoca e soffia sul fuoco, ma ora è bene che stia un po' a guardare in silenzio.
Provo un malcelato orgoglio nel leggere i nuovi barefooters, forse più determinati di noi o, comunque, che si fanno meno pippe mentali.
Posso non essere d'accordo con alcuni punti di vista, ma questo non toglie nulla al loro valore aggiunto, perché anche le mie sono solo opinioni e niente di più.
Bene.
Vedo, però, che, alla fine, viene fuori che non ero poi così paranoico, perché i problemi, le contrarietà, le critiche e le barriere sociali non sono solo frutto di una mia malattia mentale e questo lo dico senza alcun intento di alimentare polemiche.
Questione di sincerità e di obiettività.
Il nostro forum ci guadagna in credibilità, cancellando qualsiasi sospetto di essere talebani, ciechi, sordi ed illusi.
Amiamo stare scalzi e lo facciamo con consapevolezza e pazienza.
Il nostro ariete è proprio questo.
lucignolo- Numero di messaggi : 2661
Età : 69
Data d'iscrizione : 02.01.08
Re: Generazione "problematica"
Io penso che sia sempre una questione di cercare di valutare le cose in modo il più possibile distaccato, anche se è una delle cose più difficili, i condizionamenti ce li portiamo dietro tutti in qualsiasi momento della giornata, però sono proprio quelli che ci fanno pensare che tutto il mondo ce l'abbia con noi quando uno ci critica e allo stesso tempo sono quelli che ci fanno credere che tutti ci mettano il tappetino rosso tra glu applausi quando troviamo qualcuno che ci stima. La cosa migliore, per quanto difficile, sarebbe valutare in modo distaccato i dati reali a disposizione, indubbiamente con l'elevato margine di errore ed incertezza che le statistiche fatte in casa comportano, però forse meglio basarsi su quelle che sull'emotività pura.
Alexey- Numero di messaggi : 1416
Età : 43
Data d'iscrizione : 11.04.11
Re: Generazione "problematica"
E' vero comunque quello che dice Alexey; i popoli che hanno sofferto fame e/o dittatura sono i meno tolleranti nei nostri confronti.
Gli unici appunti che mi sono stati mossi per strada, vedendomi camminare scalzo, venivano da Rom, Senegalesi e Cinesi.
Volevo poi rispondere a Flavio a proposito dei "nuovi barefooters" : Flavio, i nuovi ragazzi sono una preziosità , è vero ... e poi i nuovi barefooters aiutano e stimolano noi ad essere "barefooters nuovi".
Gli unici appunti che mi sono stati mossi per strada, vedendomi camminare scalzo, venivano da Rom, Senegalesi e Cinesi.
Volevo poi rispondere a Flavio a proposito dei "nuovi barefooters" : Flavio, i nuovi ragazzi sono una preziosità , è vero ... e poi i nuovi barefooters aiutano e stimolano noi ad essere "barefooters nuovi".
Re: Generazione "problematica"
Riprendo l'argomento perché continuo a ricevere complimenti dalle persone un po' più anziane, che dimostrano di sapere che andare scalzi fa bene. Ieri dal macellaio una signora ha detto che mi vede sempre e sa che fa bene, anche se si stava chiedendo come facessi a resistere in inverno. Mentre gli unici che fino ad ora si sono dimostrati chiusi e ignoranti in materia appartengono agli anni 70 e primi anni 80, dai 30 ai 45 anni pare veramente esserci un buio preoccupante. Mi pare anche che qui nel forum questa fascia di età, che è anche la mia, sia una minoranza, o perlomeno sono in pochi a scrivere
Alexey- Numero di messaggi : 1416
Età : 43
Data d'iscrizione : 11.04.11
Re: Generazione "problematica"
Alexey ha scritto:Riprendo l'argomento perché continuo a ricevere complimenti dalle persone un po' più anziane, che dimostrano di sapere che andare scalzi fa bene. Ieri dal macellaio una signora ha detto che mi vede sempre e sa che fa bene, anche se si stava chiedendo come facessi a resistere in inverno. Mentre gli unici che fino ad ora si sono dimostrati chiusi e ignoranti in materia appartengono agli anni 70 e primi anni 80, dai 30 ai 45 anni pare veramente esserci un buio preoccupante. Mi pare anche che qui nel forum questa fascia di età, che è anche la mia, sia una minoranza, o perlomeno sono in pochi a scrivere
Cosa resterà, di questi anni '80?
Dice la canzone ed io aggiungo: anche degli anni '70.
Una grande delusione, credevamo di cambiare il mondo e forse ci siamo riusciti, ma che sia in meglio, ho qualche dubbio ...
Una delle cose negative è proprio questa: volevamo mandare tutti all'università - ed è un'ottima cosa, s'intende - ma abbiamo abbassato da allora il valore dell'università, volevamo migliorare la cultura - ma che meraviglia! - e oggi siamo all'inizio di un nuovo analfabetismo.
Basta, la smetto, una cosa è certa: molte idee sagge sono state avversate perché dovevamo diventare "più moderni, più avanzati, più ...", ma sapete dirmi dove stanno tutte queste belle cose?
Ah, a proposito: dagli anni '80 in poi hanno smesso di andare scalzi anche gli zingari ..
Guardate che io sono un inguaribile ottimista, sia chiaro!
bfpaul
Dice la canzone ed io aggiungo: anche degli anni '70.
Una grande delusione, credevamo di cambiare il mondo e forse ci siamo riusciti, ma che sia in meglio, ho qualche dubbio ...
Una delle cose negative è proprio questa: volevamo mandare tutti all'università - ed è un'ottima cosa, s'intende - ma abbiamo abbassato da allora il valore dell'università, volevamo migliorare la cultura - ma che meraviglia! - e oggi siamo all'inizio di un nuovo analfabetismo.
Basta, la smetto, una cosa è certa: molte idee sagge sono state avversate perché dovevamo diventare "più moderni, più avanzati, più ...", ma sapete dirmi dove stanno tutte queste belle cose?
Ah, a proposito: dagli anni '80 in poi hanno smesso di andare scalzi anche gli zingari ..
Guardate che io sono un inguaribile ottimista, sia chiaro!
bfpaul
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