Furore
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Furore
Qui in Piemonte i contadini tutti gli anni all'inizio dell’inverno vangano in profondità i campi dove semineranno il mais. In questo modo il gelo penetrando nelle zolle di argilla le spacca e le sbriciola, così poi in primavera il terreno sarà soffice e ben lavorato. Di solito evito questi terreni perché c’è da sprofondare una spanna nel fango.
Quest’anno, visto il terreno asciutto, ho provato ad attraversare ed è stato sorprendente: piacevole e terribile allo stesso tempo. La sensazione è stata quella di camminare su una spiaggia. La terra è talmente asciutta e polverizzata che i piedi non lasciano nemmeno l’impronta dove passano, ma solo una fossetta come sulla sabbia. Mi è subito tornato alla mente il primo capitolo di Furore di Steinbeck. L’ultima acqua qui è caduta con la nevicata dell’8 dicembre e da allora non si sono viste che poche inutili gocce.
Quest’anno, visto il terreno asciutto, ho provato ad attraversare ed è stato sorprendente: piacevole e terribile allo stesso tempo. La sensazione è stata quella di camminare su una spiaggia. La terra è talmente asciutta e polverizzata che i piedi non lasciano nemmeno l’impronta dove passano, ma solo una fossetta come sulla sabbia. Mi è subito tornato alla mente il primo capitolo di Furore di Steinbeck. L’ultima acqua qui è caduta con la nevicata dell’8 dicembre e da allora non si sono viste che poche inutili gocce.
Biagio- Numero di messaggi : 369
Data d'iscrizione : 19.10.10
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