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Messaggio  Takabara Lun Mag 02 2022, 13:19

Ciao a tutti!
Dopo la lunga camminata di ieri (sono nuovo, non è molto che cammino scalzo) mi sono uscito un paio di vescichette.
Niente di che, però ho questi due punti dove la pelle è più bianca e dura. Non è una bolla, ma si vede che non è proprio normale...
Che faccio? Devo fare qualcosa o me ne frego?
Comunque anche se ho i piedi un pò doloranti non ce l'ho fatta stamattina a non stare scalzo fino a lavoro. Qua adesso sto usando dei sandali, ma quando sto seduto li tolgo. Faccio male? E' che amo troppo stare scalzo!
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Messaggio  GECO Lun Mag 02 2022, 13:43

Sarebbe da vedere il piede per capire meglio.
Comunque in generale se vengono delle vesciche uno dopo essersi lavato i piedi buca le vesciche con un ago sterile in modo da far uscire il liquido. Se la cosa è seria meglio non andare scalzo per qualche giorno e poi riprendere. Cerca di 'ascoltare' i piedi e se senti fastidio rimetti i sandali prima che esca la vescica. Poi dipende se ti piace tanto stare scalzo te ne freghi e sopporti il fastidio... Dopo un po' la pelle si irrobustisce e diventa più difficile che si formino vesciche.
All'inizio è normale che accada.

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Messaggio  Takabara Lun Mag 02 2022, 13:56

GECO ha scritto:Sarebbe da vedere il piede per capire meglio.
Comunque in generale se vengono delle vesciche uno dopo essersi lavato i piedi buca le vesciche con un ago sterile in modo da far uscire il liquido. Se la cosa è seria meglio non andare scalzo per qualche giorno e poi riprendere. Cerca di 'ascoltare' i piedi e se senti fastidio rimetti i sandali prima che esca la vescica. Poi dipende se ti piace tanto stare scalzo te ne freghi e sopporti il fastidio... Dopo un po' la pelle si irrobustisce e diventa più difficile che si formino vesciche.
All'inizio è normale che accada.
Grazie del consiglio 😊
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Messaggio  Young_barefooter Lun Mag 02 2022, 15:16

Takabara ha scritto:Ciao a tutti!
Dopo la lunga camminata di ieri (sono nuovo, non è molto che cammino scalzo) mi sono uscito un paio di vescichette.
Niente di che, però ho questi due punti dove la pelle è più bianca e dura. Non è una bolla, ma si vede che non è proprio normale...
Che faccio? Devo fare qualcosa o me ne frego?
Comunque anche se ho i piedi un pò doloranti non ce l'ho fatta stamattina a non stare scalzo fino a lavoro. Qua adesso sto usando dei sandali, ma quando sto seduto li tolgo. Faccio male? E' che amo troppo stare scalzo!

Ciao, purtroppo all'inizio le vesciche sono inevitabili, credo che più o meno ci siamo passati tutti.
La pelle della pianta dei piedi  - dopo anni di camminata con le scarpe - è sottile e delicata, e deve abituarsi alla nuova situazione, le superfici ruvide (asfalto ecc.) soprattutto quando sono rese calde dal sole mettono la pelle a dura prova.
Io stesso ricordo le terribili vesciche degli inizi, bastava veramente poco per crearne anche di molto dolorose, qualche volta addirittura piene di sangue. Roba da non riuscire più a camminare, nemmeno con le scarpe.
Ai tempi dovevo pure fare finta di niente, abitavo coi miei genitori e temevo che vedendomi zoppicare mi avrebbero chiesto cosa avessi, scoprendo poi la verità...  Very Happy
Per fortuna col tempo e l'allenamento (soprattutto l'allenamento) quelle vesciche ora sono un lontano ricordo.

Considera che camminando scalzo è come se tu dovessi imparare nuovamente a camminare.
Mi spiego meglio: dopo anni passati a camminare con le scarpe il tuo apparato locomotorio si è adattato a quella (innaturale) situazione. Spesso camminando da tanto tempo con le scarpe ci trasciniamo inoltre vizi posturali e funzionali della camminata, che con le scarpe non ci danno immediati fastidi (ma alla lunga non giovano di certo alla salute).
Togliendo le scarpe il sistema piede-articolazioni-gamba-schiena si trova a lavorare in modo radicalmente diverso, e all'inizio tenderà a mantenere l'abituale "schema di funzionamento" (quello "scarpato" intendo). In pratica tu continui ad attuare la camminata come se avessi le scarpe, ma le scarpe non le hai e quindi senza la protezione delle suole artificiali potrebbero crearsi quelli che definisco "attriti anomali" tra la pianta del piede e la superficie di appoggio, che poi portano alle famigerate vesciche; la delicatezza della pelle unita alla scabrosità delle superfici non aiuta di certo. Gli amici scalzisti più sportivi sono certamente più bravi di me a descriverti per bene come funziona la camminata e come essa cambia indossando/non indossando le scarpe, se eventualmente ti interessa.

Riguardo il bucare le vesciche non è sempre raccomandato, di solito andrebbe eventualmente fatto se ti risulta davvero troppo difficile camminare a causa del dolore intenso prodotto dalla pressione esercitata dal liquido sugli strati sottostanti della pelle. Tieni conto che il liquido della vescica è sterile e ha una funzione protettiva (in pratica va a riempire lo spazio che a causa dello sfregamento va a formarsi tra lo strato più superficiale dell'epidermide e gli strati sottostanti), se tu la buchi di fatto ottieni una ferita aperta, quindi rischi di introdurre sporcizia e batteri, rischiando potenzialmente un'infezione.

Personalmente consiglierei inoltre il richiamo della vaccinazione anti-tetanica.
Questo non è legato direttamente al rischio vesciche ma più in generale al rischio di ferirti camminando scalzo. Ricorda che le spore del tetano non sono solo presenti sul classico chiodo arrugginito, bensì sono praticamente ovunque sul terreno, naturale o artificiale che sia.
Basta acquistare la siringa già predisposta col siero in farmacia con la ricetta del medico, se sei capace te la fai tu direttamente, al massimo la fai dal medico di base come ho fatto io.


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Messaggio  Takabara Lun Mag 02 2022, 15:26

young_barefooter ha scritto:
Takabara ha scritto:Ciao a tutti!
Dopo la lunga camminata di ieri (sono nuovo, non è molto che cammino scalzo) mi sono uscito un paio di vescichette.
Niente di che, però ho questi due punti dove la pelle è più bianca e dura. Non è una bolla, ma si vede che non è proprio normale...
Che faccio? Devo fare qualcosa o me ne frego?
Comunque anche se ho i piedi un pò doloranti non ce l'ho fatta stamattina a non stare scalzo fino a lavoro. Qua adesso sto usando dei sandali, ma quando sto seduto li tolgo. Faccio male? E' che amo troppo stare scalzo!

Ciao, purtroppo all'inizio le vesciche sono inevitabili, credo che più o meno ci siamo passati tutti.
La pelle della pianta dei piedi  - dopo anni di camminata con le scarpe - è sottile e delicata, e deve abituarsi alla nuova situazione, le superfici ruvide (asfalto ecc.) soprattutto quando sono rese calde dal sole mettono la pelle a dura prova.
Io stesso ricordo le terribili vesciche degli inizi, bastava veramente poco per crearne anche di molto dolorose, qualche volta addirittura piene di sangue. Roba da non riuscire più a camminare, nemmeno con le scarpe.
Ai tempi dovevo pure fare finta di niente, abitavo coi miei genitori e temevo che vedendomi zoppicare mi avrebbero chiesto cosa avessi, scoprendo poi la verità...  Very Happy
Per fortuna col tempo e l'allenamento (soprattutto l'allenamento) quelle vesciche ora sono un lontano ricordo.

Considera che camminando scalzo è come se tu dovessi imparare nuovamente a camminare.
Mi spiego meglio: dopo anni passati a camminare con le scarpe il tuo apparato locomotorio si è adattato a quella (innaturale) situazione. Spesso camminando da tanto tempo con le scarpe ci trasciniamo inoltre vizi posturali e funzionali della camminata, che con le scarpe non ci danno immediati fastidi (ma alla lunga non giovano di certo alla salute).
Togliendo le scarpe il sistema piede-articolazioni-gamba-schiena si trova a lavorare in modo radicalmente diverso, e all'inizio tenderà a mantenere l'abituale "schema di funzionamento" (quello "scarpato" intendo). In pratica tu continui ad attuare la camminata come se avessi le scarpe, ma le scarpe non le hai e quindi senza la protezione delle suole artificiali potrebbero crearsi quelli che definisco "attriti anomali" tra la pianta del piede e la superficie di appoggio, che poi portano alle famigerate vesciche; la delicatezza della pelle e unita alla scabrosità delle superfici non aiuta di certo. Gli amici scalzisti più sportivi sono certamente più bravi di me a descriverti per bene come funziona la camminata e come essa cambia indossando/non indossando le scarpe, se eventualmente ti interessa.

Riguardo il bucare le vesciche non è sempre raccomandato, di solito va fatto se ti risulta molto difficile camminare a causa del dolore intenso prodotto dalla pressione esercitata dal liquido sugli strati sottostanti.
Il liquido della vescica è sterile e ha una funzione protettiva (in pratica va a riempire lo spazio che va a formarsi tra lo strato più superficiale dell'epidermide e gli strati sottostanti), se tu lo buchi di fatto ottieni una ferita aperta, quindi rischi di introdurre sporcizia e batteri, rischiando un'infezione.

Personalmente consiglierei inoltre il richiamo della vaccinazione anti-tetanica.
Questo non è legato direttamente al rischio vesciche ma più in generale al rischio di ferirti camminando scalzo. Ricorda che le spore del tetano non sono solo presenti sul classico chiodo arrugginito, bensì sono praticamente ovunque sul terreno, naturale o artificiale che sia.
Basta acquistare la siringa già predisposta col siero in farmacia con la ricetta del medico, se sei capace te la fai tu direttamente, al massimo la fai dal medico di base come ho fatto io.
Ciao! Ho capito la situazione... Ho anche letto su The Barefoot Hiker che il consiglio è di appoggiare più sulle dita e non sul tallone, come dici tu, è come imparare nuovamente a camminare...
Ho cercato anche su internet riguardo le vesciche e c'è chi dice di bucarle e chi no.
Magari meglio di no.
Io comunque giro sempre con un kit di pirmo soccorso, per cui se mai dovesse rompersi avrei per fortuna dell'acqua ossigenata e dei cerotti.
Comunque si, sono interessato a tutto ciò che è inerente allo scalzismo! Very Happy
Riguardo l'antitetanica, va bene, ci sta rifarla, però non me la vorrei fare da solo. Per farla dal medico tu sei andato e te l'ha fatta subito o hai dovuto prenotare, poi tornare... Insomma, rotture di scatole burocratiche? E ogni quanto devi rifarla?
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Messaggio  Young_barefooter Lun Mag 02 2022, 15:43

Takabara ha scritto:
Riguardo l'antitetanica, va bene, ci sta rifarla, però non me la vorrei fare da solo. Per farla dal medico tu sei andato e te l'ha fatta subito o hai dovuto prenotare, poi tornare... Insomma, rotture di scatole burocratiche? E ogni quanto devi rifarla?

La protezione della vaccinazione anti-tetanica dura circa 10 anni. Non ci sono problemi burocratici particolari, basta richiedere al medico la "ricetta" per acquistare la dose in farmacia (il mio medico di norma mi manda le ricette in formato .pdf via mail, senza dover passare fisicamente in studio). In pratica passi in studio con la siringa e il medico ti fa la puntura, in totale perdi 10 minuti.
Ed è utile anche perchè in caso di incidente o altre grosse ferite ti farebbero in ospedale la profilassi anti-tetanica di urgenza, a base immunoglobuline specifiche antitetaniche, estratte dal plasma umano.
Anche se il rischio è bassissimo tale trattamento comporta un potenziale rischio di infezione da epatite C, HIV ecc.
Il siero che compri in farmacia è invece ricavato direttamente da colture batteriche e non dal plasma umano.
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Messaggio  Young_barefooter Lun Mag 02 2022, 15:57

Takabara ha scritto:.
Io comunque giro sempre con un kit di pirmo soccorso, per cui se mai dovesse rompersi avrei per fortuna dell'acqua ossigenata e dei cerotti.

Ricordati anche una pinzetta, utile per rimuovere eventuali spine o piccole schegge eventualmente difficili da togliere a mani nude.
Una volte estratto l'eventuale 'corpo estraneo ritenuto' meglio anche esercitare una pressione stile "pizzicotto" attorno alla ferita di modo da facilitare per qualche istane il sanguinamento.
La pressione esercitata dal sangue verso l'esterno ha infatti un effetto "meccanico" di trascinare fuori eventuale sporcizia rimasta nella ferita.
L'acqua ossigenata è ottima come "primo presidio" a seguito di una ferita perchè produce 3 "effetti" in uno: produce calore venendo a contatto col sangue, produce schiuma (quindi azione meccanica di rimozione della sporcizia), apporta infine ossigeno contrastando i batteri anaerobi come il tetano. Nella fase di guarigione meglio tuttavia un altro disinfettante per tenere pulita la ferita, l'acqua ossigenata andrebbe a erodere la crosta che si è formata.
Occhio a non usare "mercurocromo" o altre tinture disinfettanti, tingerebbero la zona della ferita rendendo più difficile "tenerla d'occhio" (per rilevare infiammazione o eventuali altri segni di infezione) nei giorni successivi.
Per favorire la guarigione puoi acquistare dell'olio essenziale di tea-tree, ha un effetto antibiotico naturale e aiuta a tenere pulita e asciutta la ferita (porto una boccetta di tea-tree sempre con me nel kit di pronto soccorso assieme a un cotto-fiocc per applicarla).
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Messaggio  Takabara Lun Mag 02 2022, 16:38

young_barefooter ha scritto:
Takabara ha scritto:.
Io comunque giro sempre con un kit di pirmo soccorso, per cui se mai dovesse rompersi avrei per fortuna dell'acqua ossigenata e dei cerotti.

Ricordati anche una pinzetta, utile per rimuovere eventuali spine o piccole schegge eventualmente difficili da togliere a mani nude.
Una volte estratto l'eventuale 'corpo estraneo ritenuto' meglio anche esercitare una pressione stile "pizzicotto" attorno alla ferita di modo da facilitare per qualche istane il sanguinamento.
La pressione esercitata dal sangue verso l'esterno ha infatti un effetto "meccanico" di trascinare fuori eventuale sporcizia rimasta nella ferita.
L'acqua ossigenata è ottima come "primo presidio" a seguito di una ferita perchè produce 3 "effetti" in uno: produce calore venendo a contatto col sangue, produce schiuma (quindi azione meccanica di rimozione della sporcizia), apporta infine ossigeno contrastando i batteri anaerobi come il tetano. Nella fase di guarigione meglio tuttavia un altro disinfettante per tenere pulita la ferita, l'acqua ossigenata andrebbe a erodere la crosta che si è formata.
Occhio a non usare "mercurocromo" o altre tinture disinfettanti, tingerebbero la zona della ferita rendendo più difficile "tenerla d'occhio" (per rilevare infiammazione o eventuali altri segni di infezione) nei giorni successivi.
Per favorire la guarigione puoi acquistare dell'olio essenziale di tea-tree, ha un effetto antibiotico naturale e aiuta a tenere pulita e asciutta la ferita (porto una boccetta di tea-tree sempre con me nel kit di pronto soccorso assieme a un cotto-fiocc per applicarla).
Ah quindi basta che gliela chiedo, mi da la ricetta, la stampo, compro la siringa e la porto da lui e lui me la fa? Perfetto! Va conservata al freddo o qualcosa del genere?
Riguardo le pinzette, quelle già le ho sempre dietro con me.
Invece, a parte l'acqua ossigenata, dovrei comprarmi un disnfettante... Magari spray?
Non conosco invece quell'olio in particolare...
Comuqnue grazie per tutti i consigli Very Happy
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Messaggio  FrancoR18 Lun Mag 02 2022, 21:13

Takabara ha scritto:
young_barefooter ha scritto:
Takabara ha scritto:.
Io comunque giro sempre con un kit di pirmo soccorso, per cui se mai dovesse rompersi avrei per fortuna dell'acqua ossigenata e dei cerotti.

Ricordati anche una pinzetta, utile per rimuovere eventuali spine o piccole schegge eventualmente difficili da togliere a mani nude.
Una volte estratto l'eventuale 'corpo estraneo ritenuto' meglio anche esercitare una pressione stile "pizzicotto" attorno alla ferita di modo da facilitare per qualche istane il sanguinamento.
La pressione esercitata dal sangue verso l'esterno ha infatti un effetto "meccanico" di trascinare fuori eventuale sporcizia rimasta nella ferita.
L'acqua ossigenata è ottima come "primo presidio" a seguito di una ferita perchè produce 3 "effetti" in uno: produce calore venendo a contatto col sangue, produce schiuma (quindi azione meccanica di rimozione della sporcizia), apporta infine ossigeno contrastando i batteri anaerobi come il tetano. Nella fase di guarigione meglio tuttavia un altro disinfettante per tenere pulita la ferita, l'acqua ossigenata andrebbe a erodere la crosta che si è formata.
Occhio a non usare "mercurocromo" o altre tinture disinfettanti, tingerebbero la zona della ferita rendendo più difficile "tenerla d'occhio" (per rilevare infiammazione o eventuali altri segni di infezione) nei giorni successivi.
Per favorire la guarigione puoi acquistare dell'olio essenziale di tea-tree, ha un effetto antibiotico naturale e aiuta a tenere pulita e asciutta la ferita (porto una boccetta di tea-tree sempre con me nel kit di pronto soccorso assieme a un cotto-fiocc per applicarla).
Ah quindi basta che gliela chiedo, mi da la ricetta, la stampo, compro la siringa e la porto da lui e lui me la fa? Perfetto! Va conservata al freddo o qualcosa del genere?
Riguardo le pinzette, quelle già le ho sempre dietro con me.
Invece, a parte l'acqua ossigenata, dovrei comprarmi un disnfettante... Magari spray?
Non conosco invece quell'olio in particolare...
Comuqnue grazie per tutti i consigli Very Happy

Se ti può essere d'aiuto nel borsello a tracolla o nella tasca laterale dei pantaloni a pinocchietto (si, sono un pò fermo agli anni 90 pantaloni parlando Very Happy ) mi porto nell'ordine:
-Amuchina o disinfettante generico
-piccola custodia con al suo interno pinzette, 2-3 cerotti e delle salviette disinfettanti per ferite. Le ho trovate, a fatica, so un noto store online che comincia per A (non so se si può fare pubblicità indiretta o meno nel caso me ne scuso). Più che altro mi interessava la loro portabilità rispetto alle classiche salviette disinfettanti ben più grandi ma ingombranti da portarsi dietro.


Discorso vesciche ci siamo passati tutti: vuoi per la foga iniziale per per il poco allenamento, l'importante è ascoltare i propri piedi per prevenire disastri Neutral
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Messaggio  Fasu79 Mar Mag 03 2022, 00:09

Anche io ho il tuo stesso problema…. Amo troppo stare scalzo😂😂😂
Quindi le vesciche non mi fermano… ho camminato con “zone bianche”, veschiche con bolla e anche post-vescica e non mi è mai successo niente.
Ora per evitare le vesciche metto crema idratante prima e dopò la camminata. Così ho risolto. Ho anche fatto 70km in 2 giorni senza problemi.
Però io faccio asfalto ( città) , quasi mai in natura.
Ciao

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Messaggio  Takabara Mar Mag 03 2022, 06:45

FrancoR18 ha scritto:
Takabara ha scritto:
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Io comunque giro sempre con un kit di pirmo soccorso, per cui se mai dovesse rompersi avrei per fortuna dell'acqua ossigenata e dei cerotti.

Ricordati anche una pinzetta, utile per rimuovere eventuali spine o piccole schegge eventualmente difficili da togliere a mani nude.
Una volte estratto l'eventuale 'corpo estraneo ritenuto' meglio anche esercitare una pressione stile "pizzicotto" attorno alla ferita di modo da facilitare per qualche istane il sanguinamento.
La pressione esercitata dal sangue verso l'esterno ha infatti un effetto "meccanico" di trascinare fuori eventuale sporcizia rimasta nella ferita.
L'acqua ossigenata è ottima come "primo presidio" a seguito di una ferita perchè produce 3 "effetti" in uno: produce calore venendo a contatto col sangue, produce schiuma (quindi azione meccanica di rimozione della sporcizia), apporta infine ossigeno contrastando i batteri anaerobi come il tetano. Nella fase di guarigione meglio tuttavia un altro disinfettante per tenere pulita la ferita, l'acqua ossigenata andrebbe a erodere la crosta che si è formata.
Occhio a non usare "mercurocromo" o altre tinture disinfettanti, tingerebbero la zona della ferita rendendo più difficile "tenerla d'occhio" (per rilevare infiammazione o eventuali altri segni di infezione) nei giorni successivi.
Per favorire la guarigione puoi acquistare dell'olio essenziale di tea-tree, ha un effetto antibiotico naturale e aiuta a tenere pulita e asciutta la ferita (porto una boccetta di tea-tree sempre con me nel kit di pronto soccorso assieme a un cotto-fiocc per applicarla).
Ah quindi basta che gliela chiedo, mi da la ricetta, la stampo, compro la siringa e la porto da lui e lui me la fa? Perfetto! Va conservata al freddo o qualcosa del genere?
Riguardo le pinzette, quelle già le ho sempre dietro con me.
Invece, a parte l'acqua ossigenata, dovrei comprarmi un disnfettante... Magari spray?
Non conosco invece quell'olio in particolare...
Comuqnue grazie per tutti i consigli Very Happy

Se ti può essere d'aiuto nel borsello a tracolla o nella tasca laterale dei pantaloni a pinocchietto (si, sono un pò fermo agli anni 90 pantaloni parlando Very Happy ) mi porto nell'ordine:
-Amuchina o disinfettante generico
-piccola custodia con al suo interno pinzette, 2-3 cerotti e delle salviette disinfettanti per ferite. Le ho trovate, a fatica, so un noto store online che comincia per A (non so se si può fare pubblicità indiretta o meno nel caso me ne scuso). Più che altro mi interessava la loro portabilità rispetto alle classiche salviette disinfettanti ben più grandi ma ingombranti da portarsi dietro.


Discorso vesciche ci siamo passati tutti: vuoi per la foga iniziale per per il poco allenamento, l'importante è ascoltare i propri piedi per prevenire disastri Neutral
Anche io sono abbastanza fornito tra cerotti, pinzette e acqua ossigenata 😊 Ieri ho anche preso un disinfettante, che non si sa mai 😊
Per le salviette devo informarmi!
Comunque son sempre meno dolorose, anzi, ormai ne sento solo più una.
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Messaggio  Takabara Mar Mag 03 2022, 06:46

Fasu79 ha scritto:Anche io ho il tuo stesso problema…. Amo troppo stare scalzo😂😂😂
Quindi le vesciche non mi fermano… ho camminato con “zone bianche”, veschiche con bolla e anche post-vescica e non mi è mai successo niente.
Ora per evitare le vesciche metto crema idratante prima e dopò la camminata. Così ho risolto. Ho anche fatto 70km in 2 giorni senza problemi.
Però io faccio asfalto ( città) , quasi mai in natura.
Ciao
😂 Troppo fastidiose le scarpe! Sento che mi schiacciano le dita!
La crema idratante non la metto... Però metto sempre dell'olio di mandorle dolci prima di andare a letto 😁
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Messaggio  Marco53 Mar Mag 03 2022, 09:01

Fermo restando il vaccino antitetanico che è sempre consigliato (il tetano è piuttosto pericoloso anche se non se ne parla praticamente più), io sono della schiera di quelli che le vesciche le buca, anzi le bucava perché sono anni che non ne ho più prese, a riconferma che occorre avere molta pazienza a che si riformi la suola naturale. Di solito le bucavo a casa con un ago disinfettato (è sufficiente passarlo sulla fiamma di una candela) e poi lavavo e disinfettavo, cerottavo e non camminavo scalzo per pochi giorni, il tempo che si riformasse l'epidermide sotto la bolla.
Torno a confermare quello che ha detto young_barefooter:
"Considera che camminando scalzo è come se tu dovessi imparare nuovamente a camminare.
Mi spiego meglio: dopo anni passati a camminare con le scarpe il tuo apparato locomotorio si è adattato a quella (innaturale) situazione. Spesso camminando da tanto tempo con le scarpe ci trasciniamo inoltre vizi posturali e funzionali della camminata, che con le scarpe non ci danno immediati fastidi (ma alla lunga non giovano di certo alla salute).
Togliendo le scarpe il sistema piede-articolazioni-gamba-schiena si trova a lavorare in modo radicalmente diverso, e all'inizio tenderà a mantenere l'abituale "schema di funzionamento" (quello "scarpato" intendo)."

Un tacco, per basso che sia (3 cm nelle scarpe da uomo, spesso), costringe a camminare con tutti gli angoli fra le ossa falsati. Se il nostro apparato scheletrico/muscolare fosse rigido e non compensasse, cammineremmo spencolati in avanti come la torre di Pisa, e pensa alle compensazioni delle donne quando mettono i famosi tacchi 12 (ma anche meno). Natura ci ha fatti senza tacchi e trovo assolutamente demenziale che qualche sedicente ortopedico consigli (sentito anche in TV) di avere almeno 3 cm di tacco. Se leggi quello che dicono i pediatri medici tedeschi il consiglio è esattamente opposto, cioé mandare i bambini a piedi nudi il più possibile.
Quando poi sei abituato e i piedi hanno "fame" di essere liberi ecco che nasce il fastidio di portare le scarpe, e il mio consiglio di cercare (e ce ne sono) quelle senza tacco quando è necessario metterle.
I miei mocassini provengono dalla Germania, hanno morbidissime suole di lattice e usano pelle di alce per la tomaia (più morbida di quella di vitello).
Comunque da giovane pativo di mal di schiena. Ci sono stati anni che inghiottivo tre/quattro scatole di compresse antiinfiammatorie all'anno. Da quando ho aumentato le escursioni scalze tengo a casa una scatolina di compresse per ogni evenienza, ma finisce che scadono prima di averne consumato meno della metà. Perché qualche mal di schiena, alla mia età, capita ancora, ma considero un enorme successo aver riacquistato la postura in modo da aver diminuito del 95% e anche più il problema.
Saluti posturali
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Messaggio  bfpaul Mar Mag 03 2022, 09:22

Marco53 ha scritto:Fermo restando il vaccino antitetanico che è sempre consigliato (il tetano è piuttosto pericoloso anche se non se ne parla praticamente più), io sono della schiera di quelli che le vesciche le buca, anzi le bucava perché sono anni che non ne ho più prese, a riconferma che occorre avere molta pazienza a che si riformi la suola naturale. Di solito le bucavo a casa con un ago disinfettato (è sufficiente passarlo sulla fiamma di una candela) e poi lavavo e disinfettavo, cerottavo e non camminavo scalzo per pochi giorni, il tempo che si riformasse l'epidermide sotto la bolla.
Torno a confermare quello che ha detto young_barefooter:
"Considera che camminando scalzo è come se tu dovessi imparare nuovamente a camminare.
Mi spiego meglio: dopo anni passati a camminare con le scarpe il tuo apparato locomotorio si è adattato a quella (innaturale) situazione. Spesso camminando da tanto tempo con le scarpe ci trasciniamo inoltre vizi posturali e funzionali della camminata, che con le scarpe non ci danno immediati fastidi (ma alla lunga non giovano di certo alla salute).
Togliendo le scarpe il sistema piede-articolazioni-gamba-schiena si trova a lavorare in modo radicalmente diverso, e all'inizio tenderà a mantenere l'abituale "schema di funzionamento" (quello "scarpato" intendo)."

Un tacco, per basso che sia (3 cm nelle scarpe da uomo, spesso), costringe a camminare con tutti gli angoli fra le ossa falsati. Se il nostro apparato scheletrico/muscolare fosse rigido e non compensasse, cammineremmo spencolati in avanti come la torre di Pisa, e pensa alle compensazioni delle donne quando mettono i famosi tacchi 12 (ma anche meno). Natura ci ha fatti senza tacchi e trovo assolutamente demenziale che qualche sedicente ortopedico consigli (sentito anche in TV) di avere almeno 3 cm di tacco. Se leggi quello che dicono i pediatri medici tedeschi il consiglio è esattamente opposto, cioé mandare i bambini a piedi nudi il più possibile.
Quando poi sei abituato e i piedi hanno "fame" di essere liberi ecco che nasce il fastidio di portare le scarpe, e il mio consiglio di cercare (e ce ne sono) quelle senza tacco quando è necessario metterle.
I miei mocassini provengono dalla Germania, hanno morbidissime suole di lattice e usano pelle di alce per la tomaia (più morbida di quella di vitello).
Comunque da giovane pativo di mal di schiena. Ci sono stati anni che inghiottivo tre/quattro scatole di compresse antiinfiammatorie all'anno. Da quando ho aumentato le escursioni scalze tengo a casa una scatolina di compresse per ogni evenienza, ma finisce che scadono prima di averne consumato meno della metà. Perché qualche mal di schiena, alla mia età, capita ancora, ma considero un enorme successo aver riacquistato la postura in modo da aver diminuito del 95% e anche più il problema.
Saluti posturali
Marco53

Leggi in proposito quanto dicono i barefooter, vedi Frazine, Howell e altri o gli scienziati e  professionisti seri.
https://www.natiscalzi.it/info---medicina.html  

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Messaggio  Takabara Mar Mag 03 2022, 09:25

Marco53 ha scritto:Fermo restando il vaccino antitetanico che è sempre consigliato (il tetano è piuttosto pericoloso anche se non se ne parla praticamente più), io sono della schiera di quelli che le vesciche le buca, anzi le bucava perché sono anni che non ne ho più prese, a riconferma che occorre avere molta pazienza a che si riformi la suola naturale. Di solito le bucavo a casa con un ago disinfettato (è sufficiente passarlo sulla fiamma di una candela) e poi lavavo e disinfettavo, cerottavo e non camminavo scalzo per pochi giorni, il tempo che si riformasse l'epidermide sotto la bolla.
Torno a confermare quello che ha detto young_barefooter:
"Considera che camminando scalzo è come se tu dovessi imparare nuovamente a camminare.
Mi spiego meglio: dopo anni passati a camminare con le scarpe il tuo apparato locomotorio si è adattato a quella (innaturale) situazione. Spesso camminando da tanto tempo con le scarpe ci trasciniamo inoltre vizi posturali e funzionali della camminata, che con le scarpe non ci danno immediati fastidi (ma alla lunga non giovano di certo alla salute).
Togliendo le scarpe il sistema piede-articolazioni-gamba-schiena si trova a lavorare in modo radicalmente diverso, e all'inizio tenderà a mantenere l'abituale "schema di funzionamento" (quello "scarpato" intendo)."

Un tacco, per basso che sia (3 cm nelle scarpe da uomo, spesso), costringe a camminare con tutti gli angoli fra le ossa falsati. Se il nostro apparato scheletrico/muscolare fosse rigido e non compensasse, cammineremmo spencolati in avanti come la torre di Pisa, e pensa alle compensazioni delle donne quando mettono i famosi tacchi 12 (ma anche meno). Natura ci ha fatti senza tacchi e trovo assolutamente demenziale che qualche sedicente ortopedico consigli (sentito anche in TV) di avere almeno 3 cm di tacco. Se leggi quello che dicono i pediatri medici tedeschi il consiglio è esattamente opposto, cioé mandare i bambini a piedi nudi il più possibile.
Quando poi sei abituato e i piedi hanno "fame" di essere liberi ecco che nasce il fastidio di portare le scarpe, e il mio consiglio di cercare (e ce ne sono) quelle senza tacco quando è necessario metterle.
I miei mocassini provengono dalla Germania, hanno morbidissime suole di lattice e usano pelle di alce per la tomaia (più morbida di quella di vitello).
Comunque da giovane pativo di mal di schiena. Ci sono stati anni che inghiottivo tre/quattro scatole di compresse antiinfiammatorie all'anno. Da quando ho aumentato le escursioni scalze tengo a casa una scatolina di compresse per ogni evenienza, ma finisce che scadono prima di averne consumato meno della metà. Perché qualche mal di schiena, alla mia età, capita ancora, ma considero un enorme successo aver riacquistato la postura in modo da aver diminuito del 95% e anche più il problema.
Saluti posturali
Marco53
Ciao Marco 😊
Riguardo all'antitetanica ho fatto come ha suggerito young_barefooter e ho avuto dal medico la ricetta per l'antitetanica in siringa, oggi andrò in farmacia 👍🏻
Si, vero, infatti preferisco perseverare anche perché, vesciche a parte, senti che il piede nella scarpa è intrappolato!
Non sto usando le scarpe ma i sandali quando sono a lavoro, o nei negozi (per evitare discussioni con chi ci lavora preferisco indossarli).
Comunque anche io per anni mi son fidato di chi parla bene delle scarpe, però noi siamo nati senza, ed è così bello non avere i piedi chiusi in quelle bare! Io invece sofferto, e soffro ancora di micosi, e chissà come mai!
Le voglio limitare il più possibile.
Sono contento per la tua schiena 😊
Già che siamo qua, tu ci saresti a fare una passeggiata assieme, come suggerito da BarefootSoul? Anche lui è di Torino, o comunque in zona.
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Messaggio  Takabara Mar Mag 03 2022, 09:26

bfpaul ha scritto:
Marco53 ha scritto:Fermo restando il vaccino antitetanico che è sempre consigliato (il tetano è piuttosto pericoloso anche se non se ne parla praticamente più), io sono della schiera di quelli che le vesciche le buca, anzi le bucava perché sono anni che non ne ho più prese, a riconferma che occorre avere molta pazienza a che si riformi la suola naturale. Di solito le bucavo a casa con un ago disinfettato (è sufficiente passarlo sulla fiamma di una candela) e poi lavavo e disinfettavo, cerottavo e non camminavo scalzo per pochi giorni, il tempo che si riformasse l'epidermide sotto la bolla.
Torno a confermare quello che ha detto young_barefooter:
"Considera che camminando scalzo è come se tu dovessi imparare nuovamente a camminare.
Mi spiego meglio: dopo anni passati a camminare con le scarpe il tuo apparato locomotorio si è adattato a quella (innaturale) situazione. Spesso camminando da tanto tempo con le scarpe ci trasciniamo inoltre vizi posturali e funzionali della camminata, che con le scarpe non ci danno immediati fastidi (ma alla lunga non giovano di certo alla salute).
Togliendo le scarpe il sistema piede-articolazioni-gamba-schiena si trova a lavorare in modo radicalmente diverso, e all'inizio tenderà a mantenere l'abituale "schema di funzionamento" (quello "scarpato" intendo)."

Un tacco, per basso che sia (3 cm nelle scarpe da uomo, spesso), costringe a camminare con tutti gli angoli fra le ossa falsati. Se il nostro apparato scheletrico/muscolare fosse rigido e non compensasse, cammineremmo spencolati in avanti come la torre di Pisa, e pensa alle compensazioni delle donne quando mettono i famosi tacchi 12 (ma anche meno). Natura ci ha fatti senza tacchi e trovo assolutamente demenziale che qualche sedicente ortopedico consigli (sentito anche in TV) di avere almeno 3 cm di tacco. Se leggi quello che dicono i pediatri medici tedeschi il consiglio è esattamente opposto, cioé mandare i bambini a piedi nudi il più possibile.
Quando poi sei abituato e i piedi hanno "fame" di essere liberi ecco che nasce il fastidio di portare le scarpe, e il mio consiglio di cercare (e ce ne sono) quelle senza tacco quando è necessario metterle.
I miei mocassini provengono dalla Germania, hanno morbidissime suole di lattice e usano pelle di alce per la tomaia (più morbida di quella di vitello).
Comunque da giovane pativo di mal di schiena. Ci sono stati anni che inghiottivo tre/quattro scatole di compresse antiinfiammatorie all'anno. Da quando ho aumentato le escursioni scalze tengo a casa una scatolina di compresse per ogni evenienza, ma finisce che scadono prima di averne consumato meno della metà. Perché qualche mal di schiena, alla mia età, capita ancora, ma considero un enorme successo aver riacquistato la postura in modo da aver diminuito del 95% e anche più il problema.
Saluti posturali
Marco53

Leggi in proposito quanto dicono i barefooter, vedi Frazine, Howell e altri o gli scienziati e  professionisti seri.
 

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Ciao! Grazie 😊🙏🏼
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Messaggio  GECO Gio Mag 05 2022, 11:22

Sulle vesciche se cerchi su siti e forum che parlano del Cammino di Santiago trovi spiegazioni molto dettagliate in merito.
Anni fa feci gli ultimi 200km e rimasi scioccato a vedere come molti si conciavano i piedi nonostante camminassero con le scarpe. In alcuni casi direi proprio perché camminavano con le scarpe...
Suscitai la loro meraviglia ed invidia vedendomi scalzo senza nessuna vescica anche se alternavo sandali al piede scalzo perché su certi terreni non riuscivo a camminare scalzo.
Io restavo perplesso a vedere come riuscissero a camminare nonostante certe vesciche devastanti. Questo però ti fa camminare male e dare problemi posturali a ginocchia o altro.
Sul discorso delle scarpe con il 'tacco' fai conto che le normali scarpe da running raccomandate dai più con super ammortizzazione hanno un DROP (differenza tra tacco e punta) di 1cm (10mm) Per arrivare a correre con DROP zero (puoi avere anche una suola di 1-2cm ma senza differenza tra tacco e punta) serve una transizione di qualche mese con esercizi per il tendine d'Achille che passando da DROP 10mm a 0 si deve allungare... Il tempo di transizione poi aumenta se vuoi usare le scarpe con le dita (o minimal con suola di pochi millimetri) oltre al tallone d'Achille devi rinforzare i piedi (non come suola ma come struttura muscolare tendini ecc) Per finire a correre completamente scalzo dove va fatta la suola.
Io partendo dalla camminata scalza ero già quasi ok anche se la suola deve ulteriormente irrobustirsi soprattutto sulle dita che quando cammini non sfregano come quando corri.
Tieni conto che ci sono persone che sono riuscite a correre varie maratone a piedi scalzi e persino gare da 100km alien affraid
Certamente per arrivare a certi livelli ci vuole MOLTA volontà (anche con le scarpe) ma senza arrivare a tanto in pratica con l'allenamento si fa praticamente tutto o con limiti davvero molto alti. Come in tutti gli sport ci vuole costanza e pazienza facendo le cose per gradi.

GECO

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Messaggio  Takabara Gio Mag 05 2022, 11:32

GECO ha scritto:Sulle vesciche se cerchi su siti e forum che parlano del Cammino di Santiago trovi spiegazioni molto dettagliate in merito.
Anni fa feci gli ultimi 200km e rimasi scioccato a vedere come molti si conciavano i piedi nonostante camminassero con le scarpe. In alcuni casi direi proprio perché camminavano con le scarpe...
Suscitai la loro meraviglia ed invidia vedendomi scalzo senza nessuna vescica anche se alternavo sandali al piede scalzo perché su certi terreni non riuscivo a camminare scalzo.
Io restavo perplesso a vedere come riuscissero a camminare nonostante certe vesciche devastanti. Questo però ti fa camminare male e dare problemi posturali a ginocchia o altro.
Sul discorso delle scarpe con il 'tacco' fai conto che le normali scarpe da running raccomandate dai più con super ammortizzazione hanno un DROP (differenza tra tacco e punta) di 1cm (10mm) Per arrivare a correre con DROP zero (puoi avere anche una suola di 1-2cm ma senza differenza tra tacco e punta) serve una transizione di qualche mese con esercizi per il tendine d'Achille che passando da DROP 10mm a 0 si deve allungare... Il tempo di transizione poi aumenta se vuoi usare le scarpe con le dita (o minimal con suola di pochi millimetri) oltre al tallone d'Achille devi rinforzare i piedi (non come suola ma come struttura muscolare tendini ecc) Per finire a correre completamente scalzo dove va fatta la suola.
Io partendo dalla camminata scalza ero già quasi ok anche se la suola deve ulteriormente irrobustirsi soprattutto sulle dita che quando cammini non sfregano come quando corri.
Tieni conto che ci sono persone che sono riuscite a correre varie maratone a piedi scalzi e persino gare da 100km  alien  affraid
Certamente per arrivare a certi livelli ci vuole MOLTA volontà (anche con le scarpe) ma senza arrivare a tanto in pratica con l'allenamento si fa praticamente tutto o con limiti davvero molto alti. Come in tutti gli sport ci vuole costanza e pazienza facendo le cose per gradi.
Pensa te... Vero però che le scarpe chiudono completamente il piede, ci credo che dopo km avessero delle brutte vesciche! Io non le sto sopportando davvero più. Metto i sandali a lavoro o se.sono obbligato, ma per il resto vado scalzo. Oggi sono andato scalzo anche sotto la pioggia. Bellissimo! Appena arrivato in macchina però li ho asciugati con uno straccio preso apposta per quello... Comunque ho letto di maratone e di gente che corre scalza... La corsa non è il mio sport, quindi non so se.correro mai scalzo... Salvo brevi tratti, per necessità... Però ci fa capire come funzionino i nostri piedi, e quanto li blocchiamo dentro le scarpe...
Comunque vesciche quasi sparite o comunque non più doloranti 😊
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