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Una 3 giorni scalzi con TV Svizzera

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Messaggio  Marco53 Mar Mag 26 2009, 08:57

Venerdì 22 è cominciata l’avventura di tre giorni con i sandali d’emergenza ben chiusi nel bagaglio. Mitica meta Very Happy : Appenzell. Destinazione: Friedrichshafen in Germania per la visita al Klassik Welt, una mega-manifestazione d’auto e camion d’epoca affiancata da aerei storici e manifestazione aeronautica.
Perché meta e destinanzione non coincidono? Ve lo spiego: lo scorso anno partimmo un po’ tardi e andare a cercare un albergo in Germania o sulla costa Svizzera del lago di Costanza avrebbe comportato il serio rischio di passare la notte in macchina, vista la gente che il Klassik Welt richiama, così decidemmo di fermarci ad Appenzell che è a circa 28 km dall’imbarco del traghetto per Friedrichshafen. Lì scoprimmo fra l'altro che l'organizzazione teutonica prevedeva già l'acquisto del biglietto combinato traghetto/fiera/navetta gratuita tutto insieme. La cosa è andata molto bene e così anche quest’anno abbiamo deciso di fare uguale.
In più avremmo avuto l’occasione di concludere il documentario della TV svizzera sul mondo dei nati-scalzi, proprio nel piccolo paese alpino dove tanti camminano lasciando le scarpe in un armadio fino all’inverno e dove è stato attrezzato il primo sentiero “ufficiale” nato per essere percorso assolutamente senza scarpe…
Bene. Venerdì mattina, prima che arrivasse Valerio con gli amici, ho cominciato la giornata torinese andando alla posta (coi finti sandali, però) e dal meccanico a consegnare il mio motorino che si era perso tutto l’olio del serbatoio. Il resto del tempo è stato in gran parte occupato dal viaggio, ma abbiamo fatto sosta per pranzo in autogrill a Bellinzona e compere alla MIGROS di Altstätten e alla COOP di Appenzell sempre scalzi e per la prima volta mi sono anche presentato scalzo presso la famiglia che ci avrebbe ospitato per due notti e che in questi due giorni e mezzo non ci ha mai visto con le scarpe. Finita la sistemazione in camera abbiamo fatto la passeggiata in “centro” (quasi come dire il giro dell’isolato di una nostra città) e siamo andati scalzi a cena da "Hof", un ristorante che amo moltissimo per la buona qualità e l’abbondanza delle porzioni in rapporto al prezzo.
La mattina seguente siamo andati a prendere il traghetto, poi la navetta per la Fiera di Friedrichshafen dove siamo giunti attorno alle 11.30 e dove siamo rimasti fino alle 17.00 a girare, vedere, scattare foto. Il tutto senza stancarci nemmeno troppo perché a piedi nudi ci si affatica meno che con le scarpe. Un po’ di disagio lo abbiamo provato nei cortili all’aperto, perché purtroppo hanno un vialetto stretto asfaltato (col sole e una temperatura sui 29°C cominciava anche a scottare) e come alternativa c'erano solo delle inghiaiate con ciottoli di breccia grossi e niente affatto arrotondati. Ma per vedere tutto quel ben di Dio di auto storiche ne valeva la pena. Alle 17 è iniziata la marcia al contrario, con il ritorno ad Appenzell verso le 19.00 e il primo contatto con Giovanna e Gaetano della TV Svizzera italiana.
Qualcuno ricorda Gaetano ? Venne a trovarci a Milano due anni fa, quando ci incontrammo con Paolo Selis per una passeggiata scalza in centro. Girava un breve documentario sull’argomento dei piedi scalzi che avrebbe dovuto essere pronto a settembre 2007, ma che decisero di ampliare con altre riprese per farne un vero documentario sullo stile di vita scalzo. Aprile 2008: vennero anche a Torino per girare delle scene coi miei piedini 46 largo Laughing in Piazza Castello e dintorni, ma che sfiga. Pioveva e c’erano 12 gradi Crying or Very sad . Fa niente. Girarono lo stesso e io con loro. Poi si tentò a luglio una sortita appenzellese per girare sul Barfussweg (sentiero scalzo), ma andò a monte perché le previsioni erano pessime e io – che li avrei incontrati rientrando dalle ferie in Foresta Nera – posso testimoniare che piovve due giorni di fila Crying or Very sad . In cambio tentarono di girare a Lugano con Andrea Grasselli… ma (indovinate) pioveva di nuovo Crying or Very sad Crying or Very sad Crying or Very sad . Finalmente il 2009, dopo un inverno terribile, un fine settimana di sole anche ad Appenzell Very Happy Very Happy Very Happy .
Mentre noi sabato eravamo alla Fiera, loro nel pomeriggio cominciarono con Andrea Grasselli le riprese lungo la Barfussweg, intervistando fra l’altro contadini e contadine scalze delle fattorie vicine. Domenica mattina presto girammo in paese, dove mi sono esibito nel raccontare più cose e fatti appenzellesi di una guida locale (almeno i miei piedi nudi si meriterebbero la cittadinanza onoraria Wink ). Poi andammo alla Barfussweg che inizia a Gonten per terminare alla stazione ferroviaria di Appenzell. La cosa più divertente è stata la torbiera. Un tratto facoltativo con fango, in cui ci si può sprofondare fino al ginocchio. Un punto divertentissimo per grandi e bambini, anche se i primi erano un po’ divisi tra il riluttante e l’inorridito…. Mad
Con sorpresa anche Giovanna la regista ha voluto provare e ha dovuto ammettere Embarassed che le sensazioni trasmesse dai piedi nel fango erano davvero “deliziose”. Forse è difficile descrivere le sensazioni perché per apprezzarle bisogna saper risvegliare il bambino che è in noi, quello che finiva sempre nelle pozzanghere con urli e strepiti delle mamme che ci sgridavano…
Quindi, con le gambe che sembravano infilate dentro stivali marroni, abbiamo riguadagnato la macchina, non prima di esserci nettati in un torrentello che passava lì vicino e senza il quale non saremmo nemmeno potuti salire in macchina senza farla diventare una specie di porcilaia… hahahaha (come dice qualcuno di nostra conoscenza).
Alle 13.20 abbiamo preso commiato da Andrea Grasselli e dalla piccola troupe televisiva, con la certezza che adesso hanno materiale sufficiente da montare un documentario vero e la promessa di averne una copia per noi, anche se ci vorrà ancora un po' di tempo.
Ancora un pranzo scalzo da “Hof” in Appenzell, questa volta nel fresco dehors sotto le piante (il caldo ha sfìiorato i 31°C, una temperatura che in tante occasioni passate in Appenzell nelle varie stagioni non avevo mai visto) e alla fine il mesto rientro in Italia.
Per i neofiti aggiungo che, dopo due giorni e mezzo, i km scalzi al Klassik Welt sassi-aguzzi-compresi, il su e giù per Appenzell e sulla Barfussweg che non è tutta solo inerbita, il fango e quant’altro, avevo le piante dei piedi un po’ irritate e mi sono sentito in dovere di farle riposare camminando con le infradito. Lo dico senza vergognarmene perché ricordo a tutti che quello di camminare scalzi non è una gara o una sfida (un po’ sfida verso noi stessi lo diventa Razz ), ma che non siamo obbligati da nessuno e che sono i piedi stessi a “comunicarci” come ci dobbiamo regolare. Perciò ricordatelo tutti. Piedi scalzi sì, ma dev’essere un piacere. Se diventa fachirismo siamo fuori strada…. E ben vengano le “Notschuhe” come dicono i tedeschi, ovvero le scarpe d’emergenza!
Saluti appenzellesi
Marco
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Messaggio  contessa scalza Mar Mag 26 2009, 11:29

che bel girone che avete fatto!!!!! Beati voi!!!!!!!!
non vedo l'ora di vedere il documentario......
e.... "Piedi scalzi sì, ma dev’essere un piacere. Se diventa fachirismo siamo fuori strada…", lo condivido pienamente.
Saluti C.
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Messaggio  lucignolo Mar Mag 26 2009, 21:33

Marco53 ha scritto:Perciò ricordatelo tutti. Piedi scalzi sì, ma dev’essere un piacere. Se diventa fachirismo siamo fuori strada…. E ben vengano le “Notschuhe” come dicono i tedeschi, ovvero le scarpe d’emergenza!
Questo dovrebbe essere scolpito su una lastra di pietra come i dieci comandamenti, perché il camminare scalzi non deve mai andare al di la del piacere puro.
Si possono fare cose impensabili, certamente, ma salendo un gradino alla volta verso la cima della torre. Smile
lucignolo
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