PASSAGGIO OBBLIGATO

Marco53 Ven Giu 25 2010, 09:52

HA!

Mercoledì ero a Roma per lavoro (incontro al Ministero). Quando è finita la riunione ho pensato di bighellonare un po' prima di tornare a Termini e iniziare il rientro verso l'aeroporto. Giornata calda ma non troppo, marciapiedi caldi ma non troppo, sandali già fin troppo caldi e fastidiosi. ZAc e via a piedi scalzi, e stavolta senza finti sandali o altro. Le Birkenstock chiuse in un sacchetto e via che si va scalzi in mezzo a romani e turisti, spesso in infradito ma nessuno a piedi nudi...
Visito MelBrookStore in via Nazionale (una grossa libreria con una piacevole aria condizionata) e ci compro perfino un libro. Poi esco e passo alle bancarelle dei libri usati e poi mi dirigo verso la stazione percorrendo una via parallela che adesso non ricordo come si chiama.
In lontananza c'é un cantiere. Avvicinandomi vedo con un leggero orrore che stanno riasfaltando tutto: strada e marciapiedi (per fortuna una rampa per un garage, non proprio tutto il marciapiedi... Mad

).
Che fare? Sono stanco e tornare indietro comporta un bell'allungamento...
Non c'é praticamente nessuno nei paraggi e decido di passare sull'asfalto appena steso... Male che vada avrò di che smacchiare una volta tornato a casa.... clown

Non so se a qualcuno di voi è già capitato il passaggio scalzo su un pezzo di strada appena asfaltato.
Viene quasi da ridere dire che è perfino piacevole....
Comunque è una sensazione che mancava alla mia collezione di scalzista.... Ma è andata anche bene. Il tratto era breve e le tracce lasciate sotto la suola del piede minime (a parte due o tre chicchini di ghiaia fine che si sono "incollati" e che ho staccato con le dita) Wink

e la catramatura non era più bollente!
Non è da farsi tutti i giorni, ma essendo capitato il passaggio obbligato, sono riuscito a NON tirarmi indietro e cedere alla tentazione di rimettere i sandali salvifici.
Un po' come al nostro incontro di Milano quando ho affrontato Piazza Duomo e le sue schegge di vetro nonostante tutto e giusto per vedere se avessi potuto farcela What a Face

e sì che anche quella ce l'ho fatta!
Saluti spericolati
Marco

Rei Ven Giu 25 2010, 14:25

Marco53 ha scritto:Mercoledì ero a Roma per lavoro (incontro al Ministero).

Se mi avvisavi ci potevamo vedere...

Marco53 ha scritto:Visito MelBrookStore in via Nazionale...

Oh, beh, lì sono abituati al sottoscritto e non fanno una piega...

lucignolo Ven Giu 25 2010, 21:25

Marco53 ha scritto:Non c'é praticamente nessuno nei paraggi e decido di passare sull'asfalto appena steso... Male che vada avrò di che smacchiare una volta tornato a casa....

Mi sovvengono quelle immagini di alcuni anni fa, quando gli animalisti erano meno aggressivi di adesso e si pennellava la pelle dei topini con il catrame, per indurre la comparsa di tumori maligni.
Grazie al cielo non mi sono mai trovato costretto a fare certe cose. ma lo scopo era quello di studiare la cancerogenicità di certi composti catramosi e di studiare eventuali rimedi alla malattia.
Un dato certo era che prima o poi il catrame alterava la genetica cellulare, spegnendo gli interruttori che impediscono alle cellule di proliferare in modo anarchico.
Ecco perché, pur non facendo tragedie, evito il più possibile di calpestare superfici catramate fresche.
Nessuno morirà con certezza per un po' di catrame sotto le suole, ma staccare un biglietto della lotteria che ci farebbe vincere un bel tumore della pelle........beh, grazie, non ci sto.

Marco53 Lun Giu 28 2010, 08:18

Grazie Rei per la disponibilità... Ma quando vado a Roma "in trasferta" il tempo è sempre molto tirato... Questa volta poi alla riunione si aggiungeva un piccolo rinfresco offerto dal funzionario ministeriale che, dopo tanti anni di stimato (sul serio!) lavoro, dal 1°luglio se ne va in pensione. Perciò non avevo nessuna certezza sui tempi e già mi ero preso un aereo un'ora dopo quella solita per essere più tranquillo. Ho giusto avuto un'oretta (quella!!!) per bighellonare un momentino...
Quanto a Flavio lo ringrazio per la sua nota catramata, ma ce ne vorrà di catramina per spegnere i miei interruttori posto che ce ne siano ancora di accesi.... Comunque 4 metri di asfalto corrispondono a 4-5 passi e in ogni caso, non avendo i piedi pulitissimi, di catrame se n'é attaccato sotto le suole del piede appena un paio di punti molto piccoli, più due o tre pezzettini di ghiaia piccoli anche loro che poi ho fatto saltar via... Se deve venirmi qualcosa sarà per il catrame delle sigarette dei miei genitori che ho dovuto sorbirmi per tutta l'infanzia e l'adolescenza Sad

altro che quello che deve passare (se ci riesce) attraverso le mie suole !!!!
Saluti asfaltati
Marco

lucignolo Lun Giu 28 2010, 09:55

Marco53 ha scritto:Se deve venirmi qualcosa sarà per il catrame delle sigarette dei miei genitori che ho dovuto sorbirmi per tutta l'infanzia e l'adolescenza altro che quello che deve passare (se ci riesce) attraverso le mie suole !!!!

In effetti la catramatura deve essere ripetuta più volte e deve rimanere a contatto della pelle per ore.
Peggio la catramatura dei polmoni.
Anch'io, durante l'infanzia e l'adolescenza, ho subito molto fumo passivo, però tieni presente che se non hai più fumato, grazie all'azione del muco e delle ciglia vibratili, dovresti aver eliminato da tempo il nemico.
Rimane lo smog, non tanto quello che ci fa diventare nere le suole e che fa tanto senso alla gente, ma quello che rimane in sospensione e che ci penetra nelle vie respiratorie giorno dopo giorno, più quello che mangiamo e beviamo tutti i giorni.
Se ci pensiamo bene, allora, una sporadica catramatura (che evito in quanto fifone) non rappresenta un pericolo degno di nota.

tarzone Lun Giu 28 2010, 17:20

Rispondo alle questioni catramose con un piccolo "off-topic".
Ero bambino, credo fosse il 1961 o 62, ero al mare a Laigueglia con i miei genitori, mio padre uscì dal mare completamente catramato, credo per una qualche macchia presente nel mare (inquinato anche allora), per togliersi il catrame di dosso non c' era nessun sapone adeguato.Mia madre gli fornì un detersivo in polvere, mi ricordo si chiamava OMO, esattamente come l' OMO primitivo al quale mio padre assomigliava. Ci vollero ripetuti lavaggi sotto la doccia per togliere tutto.
Mi padre morì di tumore nel 1983, ma sono sicuro non sia dipeso dall' asfaltatura delle spiagge liguri.
Saluti detergenti
Valerio

lucignolo Lun Giu 28 2010, 20:31

tarzone ha scritto:Mi padre morì di tumore nel 1983, ma sono sicuro non sia dipeso dall' asfaltatura delle spiagge liguri.

Certo che no.
In primo luogo immagino che non sia morto di un tumore alla pelle e se anche fosse erano passati 20 anni, troppi.
Il catrame lo si può togliere facilmente con una cosa sola: con un batuffolo imbevuto di olio di oliva o di semi!

Enzo Mar Giu 29 2010, 08:36

lucignolo Mar Giu 29 2010, 17:49

Enzo ha scritto:Oppure rapidamente con la trementina, l'acqua ragia, il solvente per le comuni vernici oleose (non alla nitro). Poi però bisogna lavare bene con il sapone. Il prodotto è efficace anche anche per togliere residui di resina di pino.

Esattissimo.
In pratica tutte le sostanze che non si miscelano con l'acqua vanno bene, però i vecchi oli d'oliva o di semi sono gli unici assolutamente innocui. Wink

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