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Messaggio  Marco53 Mar Giu 28 2011, 09:47

Super Universalmente Versatili e anche un po’ 4x4. Asfalto, pavé, prato erboso, fango e pioggia. 4 giorni senza suole…. e nulla che le abbia impensierite !!! Very Happy
E’ la prima volta in assoluto che esco di casa con i sandali, li parcheggio nel baule della macchina e li rimetto dopo 4 giorni esatti al momento di incontrare mia moglie. Cool
Comincio dall’inizio. Ho programmato di andare con un amico al grandioso raduno di Volkswagen pre-1957 che si tiene ogni quattro anni a Bad Camberg, nel Taunus, in Germania, una zona boscosa e bellissima a circa 70-80 km da Francoforte.
E’ un raduno un po’ speciale e attira gente da tutto il mondo: quest’anno perfino un Maggiolino e un furgoncino dall’Indonesia (!!!). Shocked
All’andata (sono circa 900 km) ho fatto tappa dopo 620km a Speyer, e qui mi sono presentato per la prima volta a piedi nudi in un albergo per chiedere se avevano una doppia per me e il mio amico. Poi abbiamo fatto quattro passi per andare in una nota birreria dove si mangia anche molto bene. Nel tragitto si è messo a piovere (una sorta di temporale), ma ha smesso quasi subito e il ritorno l’abbiamo fatto all’asciutto. Per i miei piedini 46 e ½ niente da segnalare. tongue
La mattina del venerdì siamo andati a visitare un piccolo museo, quasi tutto dedicato alla marca NSU e al famoso motore rotativo Wankel. Piccolo ma ricco di cose da vedere e piastrellato con fresche e piacevoli mattonelle di marmo. Alle 12 si approdava a Bad Homburg, dove il mio amico aveva prenotato un hotel via Internet. Anche qui nessunissimo commento ai piedi scalzi. I love you
Dopo aver lasciato i bagagli siamo andati a Bad Camberg per il raduno: venerdì pomeriggio iniziano ad arrivare le prime auto e in effetti ce n’erano già tantissime. Purtroppo la gita non è stata assistita dal bel tempo. Le previsioni davano al massimo un po’ di copertura di nuvole ma senza pioggia, ma le hanno ciccate in pieno. No
Già venerdì sera ha cominciato a piovere. Sabato mattina sembrava meglio, ma a mano a mano che ci si avvicinava (la stanza d’albergo l’abbiamo trovata a Bad Homburg, circa 40 km distante) il cielo ingrigiva. Mezz’ora dopo l’arrivo già piovigginava e pioveva (in alternanza), ma senza mai smettere. Evil or Very Mad
E io unico scalzo in mezzo a un mucchio di gente con le scarpe fradicie… Laughing
Ah… sguazzare nelle pozzanghere e sentire il fanghetto fra le dita, come un bambino… e poi salire in paese per pranzo e andare al ristorante dove sei l’unico coi “piedi-da-fuori”… In paese mi sono fermato da un rigattiere dove c’erano cosette interessanti a prezzi molto buoni. Qui l’unica domanda, la solita: “Ma non ha freddo ?”… Beh. In effetti come giornata non c’è stato che dire: è cominciata con 13 gradi e salita a 16 verso l’una, ma i miei piedi non hanno dato segni di cedimento, nemmeno con tutta la piogga che veniva…. Le ho risposto con un sorriso specificando, come faccio sempre, che le mie “scarpe” sono “Wasserfest und von Innen beheitz” cioè a tenuta d’acqua e riscaldate da dentro. Ha sorriso e le è piaciuta la risposta. Wink
Domenica ho dovuto iniziare un precipitoso rientro. Purtroppo mia madre è stata male ed è stata portata al pronto soccorso. Qualcosa di serio, ma non gravissimo e comunque, presa a tempo, sta già in cura e sta molto meglio. Tuttavia era meglio non prolungare oltre la trasferta, che prevedeva un rientro più “soft” con una notte in più nella zona del lago di Costanza.
Quello che dava più fastidio era il fatto che domenica il tempo era stra-bello, con sole su tutta la linea e temperature gradevoli (in Svizzera però erano già sui 28-29° e camminare scalzi sull’asfalto cominciava a dare qualche problemuccio alle suole….). bounce bounce bounce
Quattro giorni di continua “full-immersion” dove i piedi scalzi hanno dato qualità anche alle sensazioni che di solito sono considerate fastidiose come la pioggia, e dove i piedi hanno retto bene anche nelle zone inghiaiate (quelle che proprio non si potevano evitare, a dire il vero…)
Saluti continuativi
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Messaggio  Alexey Mar Giu 28 2011, 10:09

Ciao, bel racconto e trovo molto bella la battuta che hai fatto al signore tedesco.
Camminare a piedi nudi con maltempo è stupendo ed è una grande dimostrazione della perfezione della macchina umana, macchina che nessuna tecnologia artificiale riesce nemmeno lontanamente ad eguagliare.
Non vedo l'ora di andare in vacanza anch'io, quest'anno andremo in Grecia, e ho intenzione di lasciare le infradito in borsa per tutto il tempo, almeno lì spero che mia moglie mi venga incontro visto che qui devo spesso venire incontro io a lei e nel centro della mia città mi tocca indossare le infradito.
Ho letto il post di Elan su Venezia e sono davvero molto contento che sua moglie sia molto aperta mentalmente e riesca a superare i "limiti sociali", è veramente molto fortunato.
Mi rendo conto che le pressioni di familiari e amici sono gli ostacoli più grandi da superare, e rispetto a questi i problemi con le altre persone non sono nulla.
La cosa che mi rattrista di più sono le persone che mi dicono: lo so che hai ragione, però non si può fare lo stesso...
Per me tutto è possibile invece, certo è vero che talvolta per non ferire le persone che ci stanno accanto occorre giungere a dei compromessi, però è altresì vero che non mi andrebbe di privarmi della "libertà" nel senso più assoluto del termine per compiacere gli altri.

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Messaggio  alberto66 Mar Giu 28 2011, 14:17

Nel leggere questi racconti non posso fare a meno di dire che io non sono ancora riuscito a rompere quella
timidezza-rispetto verso le persone che stanno con me quando voglio andare scalzo(a meno che non codividano...) Question Facci un esempio:questa domenica sono andato a Recco (GENOVA) a fare un giro con un mio amico per mangiare un po' di focaccia e prendere un po' di sole.Siamo andati con la mia macchina e ho guidato io,con i sandali(non aprrovo tanto le infradito per fare viaggi autostradali)Il suddetto amico e' al corrente che ame piace camminare a piedi nudi e non mi ha mai disapprovato ma lui e' un supercalzato di quelli che non abbandonano le calze neanche con 38°(non so come fa) No No .Insomma morale della favola arrivati la sul posto io mi sono messo le infradito pero con l'intento di non usarle e tenerle nella sacca, ma non e' stato cosi...
Si sono andato anche scalzo Arrow (un po), a parte che l'asfalto era anche rovente e io non ci sono abituato,
ma avrei potuto anche farlo per tutto il giorno. Roba da matti...Va be mi rifaro'.Tutto sommato mi sento piu a mio agio nel farlo da solo.Sara' un fatto psicologico,ma devo cercare di "corazzarmi " di piu' perche' tanto poi ognuno si fa i c... suoi e nonsi giustifica con nessuno. Non e' vero? Ciao
Alberto
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Messaggio  Andy Mar Giu 28 2011, 17:10

alberto66 ha scritto:avrei potuto anche farlo per tutto il giorno. Roba da matti...Va be mi rifaro'.Tutto sommato mi sento piu a mio agio nel farlo da solo.Sara' un fatto psicologico,ma devo cercare di "corazzarmi " di piu' perche' tanto poi ognuno si fa i c... suoi e nonsi giustifica con nessuno. Non e' vero? Ciao
Alberto
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Ciaooooooooooooooooo!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Agli inizi lo pensavo anch'io, come tutti, del resto.
Mi sono poi messo in testa che in fin dei conti si vive una volta sola, e basta. Quei momenti persi, le camminate scalze represse, se non vengono realizzate non ritornano più. Non si può tornare in dietro nel tempo per cogliere e realizzare un'occasione persa. E' persa per sempre Sad .
E per che cosa?
Per quello che ribolle dentro al cervello di un altro?
Magari mai visto e conosciuto?
Il bello è che non si tratta di importunare gli altri con una radio a pieno volume, o facendo chiasso giocando a pallone fra chi riposa, o impestare con il proprio fumo un locale chiuso: no: stiamo semplicemente parlando di un certo.... abbigliamento. E' così tanto fastidioso? Rolling Eyes
Come diceva Totò... "MA MI FACCIA IL PIACEREEEEE!!!!"


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Messaggio  Alexey Mar Giu 28 2011, 17:12

Ma si dai, se chi sta con te ti capisce fai come ti piace e fregatene degli estranei, il problema è affrontare mogli - genitori come accade ad alcuni di noi.
Se si hanno accanto persone ben determinate e testarde diventa molto ostico convincerle, però la cosa che mi fà più arrabbiare, come detto prima, è chi ti dice che hai ragione ma è meglio fare come fanno tutti gli altri, forse preferisco chi rimane contrario perchè non capisce...
Per quanto riguarda i genitori lo fanno spesso per proteggerci perchè "ignorano" le nostre ragioni, mentre i coniugi - fidanzati si sentono imbarazzati dallo stare con qualcuno "diverso" e si sentono a loro volta giudicati anche loro.
Però per loro siamo noi che dovremmo rinunciare al nostro essere per andare incontro alle loro esigenze, non capendo che il nostro non è solo un hobby, ma uno stile di vita, un modo di essere e di approciarsi col mondo; tutto perchè loro non riescono a fare il salto di qualità ed aprirsi mentalmente, nessuno obbliga loro ad essere barefooter, ma almeno potrebbero lasciare che lo fossimo noi e fregarsene una volta per tutte della gente che tanto ti critica sempre e comunque, perchè il modo più usuale di scaricare le frustrazioni personali è quello di criticare gli altri.
Per quanto mi riguarda mi sento più libero chiuso in una stanza a piedi nudi che nel luogo dei miei sogni indossando le scarpe.
Ciao,
Alessio

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Messaggio  Alexey Mar Giu 28 2011, 17:14

Andy ha scritto:
alberto66 ha scritto:avrei potuto anche farlo per tutto il giorno. Roba da matti...Va be mi rifaro'.Tutto sommato mi sento piu a mio agio nel farlo da solo.Sara' un fatto psicologico,ma devo cercare di "corazzarmi " di piu' perche' tanto poi ognuno si fa i c... suoi e nonsi giustifica con nessuno. Non e' vero? Ciao
Alberto
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Agli inizi lo pensavo anch'io, come tutti, del resto.
Mi sono poi messo in testa che in fin dei conti si vive una volta sola, e basta. Quei momenti persi, le camminate scalze represse, se non vengono realizzate non ritornano più. Non si può tornare in dietro nel tempo per cogliere e realizzare un'occasione persa. E' persa per sempre Sad .
E per che cosa?
Per quello che ribolle dentro al cervello di un altro?
Magari mai visto e conosciuto?
Il bello è che non si tratta di importunare gli altri con una radio a pieno volume, o facendo chiasso giocando a pallone fra chi riposa, o impestare con il proprio fumo un locale chiuso: no: stiamo semplicemente parlando di un certo.... abbigliamento. E' così tanto fastidioso? Rolling Eyes
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Sono perfettamente d'accordo con te, cogliamo ogni attimo della vita e godiamocelo fino in fondo!! Very Happy

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Messaggio  bfpaul Mar Giu 28 2011, 21:27

Alexey ha scritto:Ma si dai, se chi sta con te ti capisce fai come ti piace e fregatene degli estranei, il problema è affrontare mogli - genitori come accade ad alcuni di noi.
Se si hanno accanto persone ben determinate e testarde diventa molto ostico convincerle, però la cosa che mi fà più arrabbiare, come detto prima, è chi ti dice che hai ragione ma è meglio fare come fanno tutti gli altri, forse preferisco chi rimane contrario perchè non capisce...
Ecco il "solito" problema.
Ne abbiamo parlato mille volte, ma ogni volta c'è una sfumatura nuova ..
Senza alcuna pretesa di chiudere il discorso, anzi ...! Anch'io pensavo che fosse giusto non "creare difficoltà" a chi cammina con noi, a partire dai parenti, poi un po' mi sono ricreduto.
Ma scusate, chi cammina con le scarpe a fianco a noi, si pone forse il problema della possibilità di andare scalzo? No, hanno la verità in tasca, non si può andare scalzi, non va bene ..
E invece non è vero, noi scalzi ne siamo la più evidente dimostrazione; allora perché SEMPRE adeguarci, perché SEMPRE rispettare il disagio degli altri?
Forse che i calzati hanno analoghi riguardi nei nostri confronti? Non mi pare.

Alexey ha scritto:Per quanto riguarda i genitori lo fanno spesso per proteggerci perchè "ignorano" le nostre ragioni, mentre i coniugi - fidanzati si sentono imbarazzati dallo stare con qualcuno "diverso" e si sentono a loro volta giudicati anche loro.
Però per loro siamo noi che dovremmo rinunciare al nostro essere per andare incontro alle loro esigenze, non capendo che il nostro non è solo un hobby, ma uno stile di vita, un modo di essere e di approciarsi col mondo; tutto perchè loro non riescono a fare il salto di qualità ed aprirsi mentalmente, nessuno obbliga loro ad essere barefooter, ma almeno potrebbero lasciare che lo fossimo noi e fregarsene una volta per tutte della gente che tanto ti critica sempre e comunque, perchè il modo più usuale di scaricare le frustrazioni personali è quello di criticare gli altri.
Per quanto mi riguarda mi sento più libero chiuso in una stanza a piedi nudi che nel luogo dei miei sogni indossando le scarpe.
Ciao,
Alessio
Bravo, è proprio ciò che intendo dire.
Togliamoci dalla testa di essere quelli che "gli altri non capiscono" e spieghiamoci, accidenti!
Diciamo le nostre ragioni e chiediamo che siano rispettate, come quelle di chiunque. Finché ci sentiremo in buona compagnia per le "difficoltà psicologiche" e le useremo per giustificarci, non andremo avanti.
Andiamo scalzi e "pretendiamo" che gli altri rispettino il nostro modo di agire come noi rispettiamo il loro, ma niente debolezze, niente paure, niente deflessioni dalla nostra convinzione.
Coraggio!!
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Messaggio  Alexey Mar Giu 28 2011, 22:28

Hai perfettamente ragione, per non far sentire a disagio gli altri talvolta ci sentiamo a disagio noi stessi (perchè io con le scarpe mi sento a disagio), e questo è in contraddizione con l'amore e il rispetto che dobbiamo avere per la nostra persona, impedendo la piena realizzazione del sè.
Grazie mille per le tue come sempre illuminanti riflessioni.
Alessio
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Messaggio  Marco53 Mer Giu 29 2011, 10:10

Caro Alberto, concordo con Andy perché anche io di occasioni ne ho perse non so quante Sad .
Ci vuole un po' di sforzo - è vero! - per convincersi, e le nostre esperienze raccontate ci aiutano anche in questo cammino scalzo verso la liberazione (dalle scarpe, almeno quelle!). Al punto da arrivare a essere l'unico scalzo in un raduno con centinaia di persone, tempo brutto e in più con diversi amici tutti calzati vicino a noi. Parlo di amici, con la A maiuscola e non di semplici conoscenti, ma in entrambi i casi il discorso non cambia. Agli Amici, proprio perché sono tali, non gliene importa nulla se tu vai calzato o meno. D'altronde non si tratta di andare in giro con a fianco uno semi-nudo con solo un tanga gay di colore rosso Embarassed come in certe sfilate, ma semplicemente di accettare che l'Amico vicino a te sia contento di come sta (scalzo).
Per i conoscenti il discorso può essere assolutamente identico. Visto che ti conosco appena perché devo farmi dei falsi ragionamenti sul fatto di essere o non essere accettato coi piedi scalzi ? Suspect
Io sono scalzo. Tu hai le scarpe. Io accetto te e tu accetti me. Magari da conoscenti occasionali scatta anche la molla di una duratura amicizia Laughing con o senza scarpe che sia.
Il giorno di sabato al raduno siamo stati insieme (il mio amico ed io) ad un altro amico che era venuto per l'occasione, con la giovane figlia appassionata di Maggiolini. Abbiamo passeggiato anche in paese, visitato un negozio, andati insieme al ristorante. Perché farsi dei problemi? Io ero scalzo, loro no. Sarò forse simpatico, ma a loro interessava il dialogo che si faceva, mica gli interessavano i miei piedi. E' così che si fa!
Saluti incoraggianti Cool
Marco
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Messaggio  bfpaul Mer Giu 29 2011, 10:57

Marco53 ha scritto:Caro Alberto, concordo con Andy perché anche io di occasioni ne ho perse non so quante Sad .
Ci vuole un po' di sforzo - è vero! - per convincersi, e le nostre esperienze raccontate ci aiutano anche in questo cammino scalzo verso la liberazione (dalle scarpe, almeno quelle!). Al punto da arrivare a essere l'unico scalzo in un raduno con centinaia di persone, tempo brutto e in più con diversi amici tutti calzati vicino a noi. Parlo di amici, con la A maiuscola e non di semplici conoscenti, ma in entrambi i casi il discorso non cambia. Agli Amici, proprio perché sono tali, non gliene importa nulla se tu vai calzato o meno. D'altronde non si tratta di andare in giro con a fianco uno semi-nudo con solo un tanga gay di colore rosso Embarassed come in certe sfilate, ma semplicemente di accettare che l'Amico vicino a te sia contento di come sta (scalzo).
Per i conoscenti il discorso può essere assolutamente identico. Visto che ti conosco appena perché devo farmi dei falsi ragionamenti sul fatto di essere o non essere accettato coi piedi scalzi ? Suspect
Io sono scalzo. Tu hai le scarpe. Io accetto te e tu accetti me. Magari da conoscenti occasionali scatta anche la molla di una duratura amicizia Laughing con o senza scarpe che sia.
Una cosa è il rispetto degli altri, ma se questi non capiscono che la stessa cosa vale nei nostri confronti e che possono tranquillamente camminare in nostra compagnia, beh, allora le strade sono due: la loro, che percorreranno calzati e la nostra che calpesteremo scalzi. Se le due strade si incontrano bene, altrimenti ciascuno va per la sua.
Il nostro rispetto nei confronti degli altri resta, il loro nei nostri confronti, no.
Ce ne faremo una ragione, ma evitiamo di essere "quelli sempre disponibili" come se dovessimo farci perdonare qualcosa ...
Mi pare che cominciamo a capirlo e che il numero di amici che condividono questi pensieri sia in aumento.
Bene così!!

Marco53 ha scritto:Il giorno di sabato al raduno siamo stati insieme (il mio amico ed io) ad un altro amico che era venuto per l'occasione, con la giovane figlia appassionata di Maggiolini. Abbiamo passeggiato anche in paese, visitato un negozio, andati insieme al ristorante. Perché farsi dei problemi? Io ero scalzo, loro no. Sarò forse simpatico, ma a loro interessava il dialogo che si faceva, mica gli interessavano i miei piedi. E' così che si fa!
Saluti incoraggianti Cool
Marco
Ecco, quelli sono amici.
Sono quelli che ti rispettano e che non si vergognano di te in ogni caso.

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Messaggio  ChiccoB Gio Giu 30 2011, 23:30

bfpaul ha scritto:
Marco53 ha scritto:Caro Alberto, concordo con Andy perché anche io di occasioni ne ho perse non so quante Sad .
Ci vuole un po' di sforzo - è vero! - per convincersi, e le nostre esperienze raccontate ci aiutano anche in questo cammino scalzo verso la liberazione (dalle scarpe, almeno quelle!). Al punto da arrivare a essere l'unico scalzo in un raduno con centinaia di persone, tempo brutto e in più con diversi amici tutti calzati vicino a noi. Parlo di amici, con la A maiuscola e non di semplici conoscenti, ma in entrambi i casi il discorso non cambia. Agli Amici, proprio perché sono tali, non gliene importa nulla se tu vai calzato o meno. D'altronde non si tratta di andare in giro con a fianco uno semi-nudo con solo un tanga gay di colore rosso Embarassed come in certe sfilate, ma semplicemente di accettare che l'Amico vicino a te sia contento di come sta (scalzo).
Per i conoscenti il discorso può essere assolutamente identico. Visto che ti conosco appena perché devo farmi dei falsi ragionamenti sul fatto di essere o non essere accettato coi piedi scalzi ? Suspect
Io sono scalzo. Tu hai le scarpe. Io accetto te e tu accetti me. Magari da conoscenti occasionali scatta anche la molla di una duratura amicizia Laughing con o senza scarpe che sia.
Una cosa è il rispetto degli altri, ma se questi non capiscono che la stessa cosa vale nei nostri confronti e che possono tranquillamente camminare in nostra compagnia, beh, allora le strade sono due: la loro, che percorreranno calzati e la nostra che calpesteremo scalzi. Se le due strade si incontrano bene, altrimenti ciascuno va per la sua.
Il nostro rispetto nei confronti degli altri resta, il loro nei nostri confronti, no.
Ce ne faremo una ragione, ma evitiamo di essere "quelli sempre disponibili" come se dovessimo farci perdonare qualcosa ...
Mi pare che cominciamo a capirlo e che il numero di amici che condividono questi pensieri sia in aumento.
Bene così!!

Marco53 ha scritto:Il giorno di sabato al raduno siamo stati insieme (il mio amico ed io) ad un altro amico che era venuto per l'occasione, con la giovane figlia appassionata di Maggiolini. Abbiamo passeggiato anche in paese, visitato un negozio, andati insieme al ristorante. Perché farsi dei problemi? Io ero scalzo, loro no. Sarò forse simpatico, ma a loro interessava il dialogo che si faceva, mica gli interessavano i miei piedi. E' così che si fa!
Saluti incoraggianti Cool
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Ecco, quelli sono amici.
Sono quelli che ti rispettano e che non si vergognano di te in ogni caso.

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Ecco,questo è l'esatto comportamento che hanno i miei amici,ogni qualvolta esco scalzo con loro. I veri amici,se sono tali,rispettano le idee,pur magari non condividendole. E questo è il bello dell'amicizia... Chicco.

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