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Messaggio  marco 45 Mer Mag 21 2008, 23:30

Oggi, nonostante la recente visita in occasione del raduno del 16 maggio, sono tornato a Milano per intervenute necessarie commissioni tra cui la visita a un paio di librerie del centro per acquisti. Parcheggiata la moto in Foro Bonaparte, lasciando le scarpe nel bauletto, ho raggiunto il centro. Uscito dalla libreria Feltrinelli mentre percorrevo corso Vittorio Emanuele ho notato una ragazzina, in compagnia di quelli che avevano tutta l'aria di essere i suoi genitori (non sembravano italiani) che si é sfilata i sandali, li ha messi in una borsa e ha cominciato a camminare scalza tra papà e mamma che parevano trovare la cosa del tutto naturale. Dopo poco li ho persi di vista ma credo che abbia continuato così per un bel pezzo. Poco più tardi, in galleria, una donna di circa cinquant'anni vestita in modo " etnico" con una veste tipo nord Africa lunga fino ai piedi camminava scalza. L’aspetto era ordinato e pulito anche se decisamente alternativo. Dopo poco ha cominciato anche una specie di canto non ben identificato ma ben udibile, per cui dall’alternativo si è passati decisamente allo stravagante. Non mi sembra che la cosa abbia destato particolare attenzione. Due altissimi e decorativi vigili che l’hanno incrociata l’hanno appena osservata sorridendo con aria divertita. Poteva essere anche una “performance” artistica, tipo viaggio in auto-stop con vestito da sposa, o una semplice dimostrazione di originalità ma era comunque un comportamento insolito a prescindere dai piedi scalzi. Ho presto perso di vista la situazione perché avevo da fare le mie cose.
Conclusione: due situazioni insolite, era un bel pezzo che non vedevo in giro gente scalza( a parte “noi”). La prima (la ragazzina in famiglia) una gradevole conferma che forse c’è ancora qualcuno che considera l’andare scalzi una cosa normale se ti va di farlo. La seconda ( la signora stravagante) suggeriva l’associazione dei piedi scalzi a un comportamento decisamente “originale” forse anche troppo “originale” (il canto in pubblico…) . Devo confessare che mentre il primo incontro mi ha fatto piacere, il secondo un pochino mi ha seccato, assolutamente non per il fatto in sé, ma per l’idea che poteva suggerire appunto di associazione tra piedi scalzi e comportamento (forse) disturbato.

marco 45

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