FRANCIA E GERMANIA

Ho concluso lunedì sera un breve viaggio-pellegrinaggio col Parroco ed un gruppo di anziani al Santuario di La Salette nei pressi di Grenoble.
Non ho avuto molte occaisoni per stare scalzo anche perchè il santuario si trova a 1800 metri e con questo clima lassù era ancora pieno inverno e la neve faceva capolino a poche centinaia di metri dal piazzale del Santuario.
Non ho invece mai tolto i miei snadali e qualcuno continuava a chiedermi se avevo freddo ai piedi (o se ero un frete travestio da laico!)
Lunedì pomeriggio a Chambrery un'occasione imperdibile. Per un malinteso con l'autista del bus, ci ritroviamo nella piazza ove dovevamo incontrarci con lui per la partenza, ma senza averlo avvertito dell'ora in cui ci seremmo dovuti trovare lì, se non genericamete verso le ore 16. Ebbene, con molta nostra sorpresa tutti i telefonini del gruppo sono spenti e non si riesce a comunicare con l'autista. Che fare? Dal momento poi che lui non ci aveva detto dove era in sosta.
Mi offro per un giro esplorativo dei parcheggi della città. L'offerta viene accettata e subito mi metto in moto, togliendomi isandali alla pria curva. Ho percosro la bella città cisalpina in lungo ed in largo per un'ora (senza trovare il bus) con i piedi che si alternavano tra le pietre già asciutte e quelle ancora bagnate (aveva piovuto fino alle 13). Una bella camminata che però non è passata inosservata ai tanti che ho incontrato e che spesso mi hanno dato qualche occhiata di traveso. Mah, poi dicono all'esetro!
Domani parto per la Germania, dove rimarrò ospite dei nostri "gemelli comunali" fino a domenica. Facendo parte della delegazione ufficiale come consigliere comunale, spero di avere comunque modo di approffittare di qualche momento scalzo. (ma chissà cosa dirà il sindaco!) (e chi se ne frega!)
Comunque domenica, dovendo anticipare il ritorno di un giorno per motivi di lavoro, tornerò a casa in treno con una sosta di mezz'ora a Monaco di Baviera. Vi assicuro che l'intera giornata non mi vedrà con alcuna calzatura.
Poi vi relazionerò sull'accaduto
PAOLO G.

Dunque sono tornato dalla Germania.
Per quanto abbia guardato, non ho trovato emuli in quel recondito angolo di colline teutoniche dove ero ospite. C'è forse da dire che il tempo inclemente, (3 giorni d'acqua su 4) forse non favorivano il bf.
Comunqe, una breve relazione.
Parto da Castel Bolognese giovedì mattina con i sandali e tutti a guradrmi come un alieno (cooooome, è freeeeddo, come faaaaai!) Anche il Sindaco mi guarda un po' stralunato (ma forse era l'ora antelucana), mentre la figlia di un componente la comitiva, che abita in Australia, si affrettava a relazionare come laggiù, estate o inverno che sia, la gente non fa caso alle calzature che spesso sono infradito (anche con giacca e cravatta od eleganti tailleur) o proprio non ci sono affatto.
Il secondo giorno, graziati dall'acqua, visitiamo la graziosa cittadina di Swabisch Hall, dove la guida ci mostra l'insegna di una discoteca ricavata in uno scantinato di un ex convento francescano. E poichè i francescani erano scalzi la discoteca non poteva che chiamarsi BARFUSS! (manderò foto)
Il pomeriggio, in parte libero, mi stacco dal gruppo per raggiungere la stazione ferroviaria e fare qualche foto. A questo punto via i sandali e così sono rimasto fino alla riunione del gruppo. Qualche richiamo della gente (oH, barfuss!), ma nient'altro.
Domeica mattina, via dall'albergo prestissimo per prendere il treno ad Aalen e di lì raggiungere Monaco di Baviera e casa. Arrivato in stazione ad AAlen (erano le 6.20, non c'era nessuno, salvo qualche ferroviare, due viaggiatori, uno sbronzo che dormiva su una panchina, mi tolgo i sandali e via scalzo fino a casa.
A Monaco salgo sull'eurocity per Roma dove mi accomodo nel mio posto riservato assieme ad una coppia di anziani romani che rientravano a casa. Tutto tranquillo, scendo più volte dal treno a fare foto, mangiamo i panini che avevamo acquistato a Monaco, gli altri posti man mano si riempiono (comprese due befane inglesi che con due paia di scarpe che parevano due padelle mi pestano entrando nello scompartimento ed uscendo sorridendomi un sorry!).
Solo in vista di Bologna, dopo 7 ore di viaggio, la coppia romana mi chiede, il perchè fossi scalzo (però, ha tenuto il rospo 7 ore, ho pensato) e così ho spiegato loro il perchè non soddisfacendo appieno la loro curiosità.
A Bologna cambio treno e salgo su quello di casa e solo in vista della stazione di casa indosso i sandali.
Bel viaggio, tranquillo e riposato.
Manderò foto
PAOLO G.