Che soddisfazione...

Quando ti passa accanto il cadavere del tuo nemico....
La palestra che frequentavo prima mi aveva proibito di stare scalzo, deriso, detto che non era decoroso mostrare i miei piedi "sporchi" e antigienico... Peccato che chi diceva questo, ha lasciato la palestra decadere vivendo di rendita per l'enorme affluenza ai corsi (perché gli istruttori sono bravi) e i soldi entravano comunque. Però non venivano investiti per la manutenzione delle macchine i l'acquisto di nuove... A quanto pare, una delle macchine si è rotta provocando l'infortunio di una persona (poverino gli auguro una pronta guarigione), però pare siano già in causa legale... Invece, nella mia nuova palestra, tutto funziona perfettamente, e il proprietario e gli altri membri, continuano a farmi i complimenti per la mia scelta, e uno di loro conosce anche i nati scalzi e si ricordava del servizio in tele...

Così periscano i nemici dei natiScalzi!

"Muoiano Sansone e tutti i farisei."

Filistei.

Ma che astiosi questi nati scalzi!

Sansone per fare perire tutti i filistei si immolò come un kamikaze o uno shahid dei nostri giorni.
Figura degna di rispetto, per carità ... ma pensavo che andare a piedi nudi assicurasse un atteggiamento più "gandhiano", solido  ma pacifico  e sorridente

Come ho già spiegato in altri post, il rompiscalzi è in effetti è un rompip... rompiscatole che rompe agli scalzi perché ha quel bersaglio sottomano.
Se non trova uno scalzo, troverà qualcosa d'altro, finché troverà il bersaglio sbagliato che lo distruggerà.  
Essendo appunto una persona votata all'odio e all'infastidimento del prossimo, è naturale per lui impegnarsi a non rispettare le regole di buona convivenza con il prossimo, compreso il rispetto di leggi e norme. Anche qui darà sfogo al suo egoismo predatorio fiché qualche solerte tutore della legge lo sgamerà e lo distruggerà.  
Solitamente il pestare i piedi alla persona sbagliata e l'incorrere nella giustizia umana (mai come in questo caso braccio esecutivo di quella divina) sono contemporanee o una conseguenza dell'altra.
Quindi, davanti ad un rompiscalzi avete due scelte: sedervi pazientemente sulla metaforica riva del metaforico fiume ed aspettare, spesso prima che poi, l'inevitabile passaggio del cadavere del vostro (e nostro) nemico, oppure, se ne avete l'occasione, il metodo che preferisco: dargli una spintarella per farlo cadere nel metaforico fiume di cui sopra.

Comunque sia, attivi o passivi che siate, il cadavere del vostro nemico passerà sicuramente lungo il metaforico fiume.

Rei ha scritto: Anche qui darà sfogo al suo egoismo predatorio fiché qualche solerte tutore della legge lo sgamerà e lo distruggerà.  
Solitamente il pestare i piedi alla persona sbagliata e l'incorrere nella giustizia umana (mai come in questo caso braccio esecutivo di quella divina) sono contemporanee o una conseguenza dell'altra.

Mah  ... se ci indichi costantemente la prospettiva giudiziaria come la soluzione a tutti i problemi credo che viviamo in paesi diversi. Io sto in Italia. E' un  paese dove i processi penali spesso finiscono per prescrizione, e i processi civili finiscono dopo decenni per la morte di uno dei contendenti. Dove la carcerazione preventiva da eccezione è diventata regola. Dove le intercettazioni telefoniche da strumento di indagine diventano munizioni per campagne giornalistiche su ordinazione. Sto in un paese condannato 257 volte dalla Corte di Giustizia europea per i suoi inadempimenti. In un paese dove i responsabili dei fatti della Diaz e di Bolzaneto hanno occupato per 10 anni i vertici della polizia di stato. In un paese dove il sistema giudiziario se lo conosci lo eviti, se lo conosci (forse) non ti uccide. Caro Rei, io sto in Italia: tu dove stai?

Rei ha scritto:
Quindi, davanti ad un rompiscalzi avete due scelte: sedervi pazientemente sulla metaforica riva del metaforico fiume ed aspettare, spesso prima che poi, l'inevitabile passaggio del cadavere del vostro (e nostro) nemico, oppure, se ne avete l'occasione, il metodo che preferisco: dargli una spintarella per farlo cadere nel metaforico fiume di cui sopra.
Comunque sia, attivi o passivi che siate, il cadavere del vostro nemico passerà sicuramente lungo il metaforico fiume.

Prima o poi il cadavere del nemico passa certamente, ma prima o poi passa anche il nostro: è nella nostra natura. Di fronte ai nemici c'è anche una terza possibilità: non fare la guerra. Senza la guerra i nemici spariscono. Se si può convincerli con le argomentazioni ma soprattutto con la sicurezza e la serenità dei nostri atteggiamenti, bene. Altrimenti come diceva il poeta: "non ragioniam di lor ma guarda e passa".

Grand Choeur ha scritto:Filistei.

Avete ragione, errore mio:( 

Diciamo che nel caso descritto il proprietario ha fatto tutto da solo, io mi sono semplicemente limitato a cambiare palestra...in questo caso il suo astio verso i piedi nudi era anche associato ad una totale mancanza di serietà, e se l' è messa in quel posto da solo... Ah dimenticavo, le prime volte che andavo li avevano utilizzato come prima scusa la scemenza "se ti cade il peso sul piede", poi ritrattato in seguito alla mia risposta, facendo poi emergere la loro visione del decoro e dello scalzista "voncione"... Guarda un po' cosa succede poi, si fa male uno calzatissimo per colpa della loro negligenza...

Allora uno dovrebbe allenarsi con le scarpe antinfortunistiche.
Però è anche vero che la palestra tutela il suo interesse. L'assicurazione può far storie se ad un cliente scalzo o in infradito è caduto un peso sul piede e rifiutarsi di pagare. Al contrario, se con le scarpe da ginnastica, anche se non offrono nessuna protezione, non può obbiettare perchè sono calzature regolamentari da allenamento.
Lo so che è un ragionamento del piffero ma le assicurazioni si aggrappano a tutto pur di non risarcire.

Angelica ha scritto:Allora uno dovrebbe allenarsi con le scarpe antinfortunistiche.
Però è anche vero che la palestra tutela il suo interesse. L'assicurazione può far storie se ad un cliente scalzo o in infradito è caduto un peso sul piede e rifiutarsi di pagare. Al contrario, se con le scarpe da ginnastica, anche se non offrono nessuna protezione, non può obbiettare perchè sono calzature regolamentari da allenamento.
Lo so che è un ragionamento del piffero ma le assicurazioni si aggrappano a tutto pur di non risarcire.

Oh, io proporrei all'assicuratore di mettersi le scarpe adeguate e poi fargli cadere un peso sul piede: vediamo che succede.
Ovviamente in tribunale, alla prima udienza.  

Che le assicurazioni si attacchino a tutto è vero, ma bisogna vedere se un certo tipo di abbigliamento è prescritto. Se è così e non si rispetta la regola, l'assicurazione può avere ragione. Se non c'è una regola allora, riprendendo il ragionamento di Rei, è l'assicurazione che deve dimostrare che una calzatura sarebbe stata meglio (in che modo non lo so...).

Grand Choeur ha scritto:Che le assicurazioni si attacchino a tutto è vero

A Roma si dice: "S'attaccheno puro ar fumo della pippa" (intendendo pipa)

Concordo perfettamente, sono consapevole che si cerchi di attaccarsi ad ogni appiglio, ma i luoghi in cui sono prescritte delle calzature sono ben segnalati (cantieri ecc...) ed è specificato il tipo di calzatura (antinfortunistica), nella quasi totalità dei casi mi risulta accompagnata da altri requisiti (casco, guanti, ecc...). Tutto il resto, mi sa che sono più pippe mentali di noi barefooters (che in qualche modo ci sentiamo un pochino dentro di noi colpevoli e la nostra mente inconscia si focalizza più sulla possibile minaccia che su una raccolta di dati oggettivi che possano far pensare altro). Me me sono accorto su me stesso perché ultimamente dalle persone sto ricevendo un sacco di piacevoli sorprese, anche chi era inizialmente schivo, una volta appreso da me che non sono pazzo e ho delle motivazioni, che siano più o meno condivisibili, si è poi aperto e accettato di buon grado la mia "scalzita".
Tecnicamente, come dice Rei, una superga non protegge più del piede nudo quando un bel disco o manubrio ci cade sopra, e anche se sono consapevole che in Italia ne succedono di cotte e di crude, mi sembra francamente difficile che ci si possa appigliare a questo, anche alla luce degli esempi e regolamentazioni sopra esposte riguardanti gli ambienti a rischio, contemplati dal decreto 81/2008 (ex 626).

Mi sembra che se da una parte è vero che non bisogna credere di essere applauditi dalla folla in ovazione al nostro passaggio, dall'altra non dobbiamo fasciarci la testa pensando che tutto il mondo ce l'abbia con noi, non siamo mica così importanti 😃