Non tutto va così male....
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Non tutto va così male....
Una sera di Giugno avevo fatto molto tardi in studio, però ero sereno di avere lavorato bene, la sera era tersa e ancora luminosa... ecco lo stato d' animo giusto per scendere scalzo, come davvero di rado ho osato fare in zona di lavoro. Metto le infradito nella borsa e scendo le scale, passo davanti a due commesse di un negozio, il cui retro dà sul cortile, che si stavano godendo una pausa prima della chiusura. Dopo due metri sento : " Lo vedi ? Allora è vero che qui attorno c' è un signore che va scalzo." Mi blocco e torno indietro :" Sì, certo, sono io"
"E perchè lo fa ?" - " Beh, è comodo."
La più giovane, forse perchè finita la pausa, fa : " Seeee comodo ..." e rientra.
L' altra signora invece dice di essere interessata, mi fa molte domande. Alcune ingenue sulle solite eventuali motivazioni religiose / etiche, non parla di freddo ovviamente (in Giugno !). Poi mi chiede se sia difficile. Le spiego allora che la difficoltà fisica si supera presto e glielo dimostro zampettando sullo sconnesso asfalto del cortile, ma che la difficoltà maggiore è andare scalzi tra tutte persone che portano scarpe.
E qui accade il miracolo...
Mi dice :" Scusi, ma dov' è il problema ? Se lei sta bene con sè stesso, deve andare bene per tutti."
E mi racconta che anche lei, per via di alcuni suoi anticonformismi, non sempre è stata capita. Afferma che a casa sua non si entra con le scarpe e dice che vorrebbe provare. Le spiego che si deve iniziare piano piano per non farsi subito male, ma che poi è tutto un piacere.
Alla fine purtroppo era tardi davvero per cui ci salutammo, ma non prima di averle consegnato il bigliettino del Club.
"E perchè lo fa ?" - " Beh, è comodo."
La più giovane, forse perchè finita la pausa, fa : " Seeee comodo ..." e rientra.
L' altra signora invece dice di essere interessata, mi fa molte domande. Alcune ingenue sulle solite eventuali motivazioni religiose / etiche, non parla di freddo ovviamente (in Giugno !). Poi mi chiede se sia difficile. Le spiego allora che la difficoltà fisica si supera presto e glielo dimostro zampettando sullo sconnesso asfalto del cortile, ma che la difficoltà maggiore è andare scalzi tra tutte persone che portano scarpe.
E qui accade il miracolo...
Mi dice :" Scusi, ma dov' è il problema ? Se lei sta bene con sè stesso, deve andare bene per tutti."
E mi racconta che anche lei, per via di alcuni suoi anticonformismi, non sempre è stata capita. Afferma che a casa sua non si entra con le scarpe e dice che vorrebbe provare. Le spiego che si deve iniziare piano piano per non farsi subito male, ma che poi è tutto un piacere.
Alla fine purtroppo era tardi davvero per cui ci salutammo, ma non prima di averle consegnato il bigliettino del Club.
aldo1953- Numero di messaggi : 1171
Età : 71
Data d'iscrizione : 08.11.11
Re: Non tutto va così male....
Bravo Aldo!! L'altro giorno sono andato con amici a mangiare il gelato alla gelateria della zia di uno di loro, che mi ha detto: "che bello, anche a me piace, pensa che sono andata a Milano l'altro giorno e mi sono tolta le ciabatte e ho camminato scalza per tutta la città". Ottimo direi...
Alexey- Numero di messaggi : 1416
Età : 44
Data d'iscrizione : 11.04.11
Re: Non tutto va così male....
Consegnato il bigliettino?Alexey ha scritto:Bravo Aldo!! L'altro giorno sono andato con amici a mangiare il gelato alla gelateria della zia di uno di loro, che mi ha detto: "che bello, anche a me piace, pensa che sono andata a Milano l'altro giorno e mi sono tolta le ciabatte e ho camminato scalza per tutta la città". Ottimo direi...
Puoi sempre tornare a prendere il gelato, sopratutto se è buono ...
bfpaul
Re: Non tutto va così male....
aldo1953 ha scritto:Una sera di Giugno avevo fatto molto tardi in studio, però ero sereno di avere lavorato bene, la sera era tersa e ancora luminosa... ecco lo stato d' animo giusto per scendere scalzo, come davvero di rado ho osato fare in zona di lavoro. Metto le infradito nella borsa e scendo le scale, passo davanti a due commesse di un negozio, il cui retro dà sul cortile, che si stavano godendo una pausa prima della chiusura. Dopo due metri sento : " Lo vedi ? Allora è vero che qui attorno c' è un signore che va scalzo." Mi blocco e torno indietro :" Sì, certo, sono io"
"E perchè lo fa ?" - " Beh, è comodo."
La più giovane, forse perchè finita la pausa, fa : " Seeee comodo ..." e rientra.
L' altra signora invece dice di essere interessata, mi fa molte domande. Alcune ingenue sulle solite eventuali motivazioni religiose / etiche, non parla di freddo ovviamente (in Giugno !). Poi mi chiede se sia difficile. Le spiego allora che la difficoltà fisica si supera presto e glielo dimostro zampettando sullo sconnesso asfalto del cortile, ma che la difficoltà maggiore è andare scalzi tra tutte persone che portano scarpe.
E qui accade il miracolo...
Mi dice :" Scusi, ma dov' è il problema ? Se lei sta bene con sè stesso, deve andare bene per tutti."
E mi racconta che anche lei, per via di alcuni suoi anticonformismi, non sempre è stata capita. Afferma che a casa sua non si entra con le scarpe e dice che vorrebbe provare. Le spiego che si deve iniziare piano piano per non farsi subito male, ma che poi è tutto un piacere.
Alla fine purtroppo era tardi davvero per cui ci salutammo, ma non prima di averle consegnato il bigliettino del Club.
Dov' è il problema?
Nelle teste di chi vede e disapprova senza sapere neppure perché .....
La signorina diceva bene e mi auguro possa leggere questo apprezzamento.
Oh, se non lo hai fatto, falle avere il nostro bigliettino ...
Aldo, non vorrei apparire "disfattista" o pessimista per partito preso.
Tutti quelli che mi conoscono barefooters e no, sanno bene quanto io consiglio di andare scalzi, senza mai pretendere né consenso né imitazione.
Credo però di essere assolutamente realista nel dire che noi testimoniamo la possibilità di essere barefooter o scalzisti che dir si voglia, senza grandi problemi di adattamento fisico; restano invece i problemi di tipo esistenziale, per così dire.
Personalmente ho anche dato la massima comprensione per chi ha manifestato questo tipo di problema e non ho certo cambiato idea, nonostante tutte le discussioni negli anni.
Il discorso da cui si è partiti però, era quello "del mettere la faccia" in ciò che si fa; nel nostro caso, nell'essere scalzisti. Nel mio caso non credo di doverlo dimostrare, chi ha curiosità in questo senso si vada a vedere il sito e troverà la mia faccia in interviste di telegiornali o la mia voce in radio.
Naturalmente, nessuno è tenuto a fare altrettanto, ma come si può dire:- Facciamo qualcosa perché qui, forse hanno già scritto o potrebbero farlo, una legge che ci impedisca di andare scalzi! - se non ci si prende la briga di protestare con chi diffonde queste notizie?
Diciamo che il Club rappresenta i Soci e che ci piacerebbe rappresentare tutti gli sconosciuti che vanno scalzi o amano farlo; attenzione però: Nessuno rappresenta un altro senza il di lui consenso e incarico. Ergo, il Club rappresenta un numero veramente esiguo di persone ma ciò che importa veramente - a mio avviso - è difendere il diritto "costituzionale" ad andare scalzi.
Insomma, non tanto un problema personale ma generale.
Dov' è il problema, allora?
Nel far valere certi i nostri diritti della comunità che non se ne cura.
bfpaul
Nelle teste di chi vede e disapprova senza sapere neppure perché .....
La signorina diceva bene e mi auguro possa leggere questo apprezzamento.
Oh, se non lo hai fatto, falle avere il nostro bigliettino ...
Aldo, non vorrei apparire "disfattista" o pessimista per partito preso.
Tutti quelli che mi conoscono barefooters e no, sanno bene quanto io consiglio di andare scalzi, senza mai pretendere né consenso né imitazione.
Credo però di essere assolutamente realista nel dire che noi testimoniamo la possibilità di essere barefooter o scalzisti che dir si voglia, senza grandi problemi di adattamento fisico; restano invece i problemi di tipo esistenziale, per così dire.
Personalmente ho anche dato la massima comprensione per chi ha manifestato questo tipo di problema e non ho certo cambiato idea, nonostante tutte le discussioni negli anni.
Il discorso da cui si è partiti però, era quello "del mettere la faccia" in ciò che si fa; nel nostro caso, nell'essere scalzisti. Nel mio caso non credo di doverlo dimostrare, chi ha curiosità in questo senso si vada a vedere il sito e troverà la mia faccia in interviste di telegiornali o la mia voce in radio.
Naturalmente, nessuno è tenuto a fare altrettanto, ma come si può dire:- Facciamo qualcosa perché qui, forse hanno già scritto o potrebbero farlo, una legge che ci impedisca di andare scalzi! - se non ci si prende la briga di protestare con chi diffonde queste notizie?
Diciamo che il Club rappresenta i Soci e che ci piacerebbe rappresentare tutti gli sconosciuti che vanno scalzi o amano farlo; attenzione però: Nessuno rappresenta un altro senza il di lui consenso e incarico. Ergo, il Club rappresenta un numero veramente esiguo di persone ma ciò che importa veramente - a mio avviso - è difendere il diritto "costituzionale" ad andare scalzi.
Insomma, non tanto un problema personale ma generale.
Dov' è il problema, allora?
Nel far valere certi i nostri diritti della comunità che non se ne cura.
bfpaul
Re: Non tutto va così male....
Certo, è importante far conoscere il nostro club 😉
Quello che dice Paolo è verissimo, siamo una percentuale esigua di persone, ma possiamo far valere i nostri diritti e dobbiamo farlo prima che il vaso sia rotto, perché cambiare le cose una volta fatte è molto più dura, vedi Pavia, metropolitane varie ecc... Come si dice prevenire è meglio che curare, ma come si fa? Come già discusso intervenire subito appena vediamo episodi come questo, contattare giornali e riviste per interviste, articoli,ecc... Insomma, è molto buono il lavoro di "educare" dal basso e far conoscere la pratica in pratica, ma anche colpire dall'alto con i media, perché basta un articolo "sbagliato" su una rivista popolare a mandare a p...ne il lavoro di anni...
Quello che dice Paolo è verissimo, siamo una percentuale esigua di persone, ma possiamo far valere i nostri diritti e dobbiamo farlo prima che il vaso sia rotto, perché cambiare le cose una volta fatte è molto più dura, vedi Pavia, metropolitane varie ecc... Come si dice prevenire è meglio che curare, ma come si fa? Come già discusso intervenire subito appena vediamo episodi come questo, contattare giornali e riviste per interviste, articoli,ecc... Insomma, è molto buono il lavoro di "educare" dal basso e far conoscere la pratica in pratica, ma anche colpire dall'alto con i media, perché basta un articolo "sbagliato" su una rivista popolare a mandare a p...ne il lavoro di anni...
Alexey- Numero di messaggi : 1416
Età : 44
Data d'iscrizione : 11.04.11
Re: Non tutto va così male....
È sicuramente vero che gli impegni quotidiani ci rendono difficile fare le cose, ma per fare il copia incolla di una lettera e cambiare il nome ci vogliono pochi secondi, io l'ho fatto dal telefono...
Alexey- Numero di messaggi : 1416
Età : 44
Data d'iscrizione : 11.04.11
Re: Non tutto va così male....
Alexey ha scritto:Certo, è importante far conoscere il nostro club 😉
Quello che dice Paolo è verissimo, siamo una percentuale esigua di persone, ma possiamo far valere i nostri diritti e dobbiamo farlo prima che il vaso sia rotto, perché cambiare le cose una volta fatte è molto più dura, vedi Pavia, metropolitane varie ecc... Come si dice prevenire è meglio che curare, ma come si fa? Come già discusso intervenire subito appena vediamo episodi come questo, contattare giornali e riviste per interviste, articoli,ecc... Insomma, è molto buono il lavoro di "educare" dal basso e far conoscere la pratica in pratica, ma anche colpire dall'alto con i media, perché basta un articolo "sbagliato" su una rivista popolare a mandare a p...ne il lavoro di anni...
Eh, sei stato un vero profeta. E i fatti ti hanno dato ragione.
aldo1953- Numero di messaggi : 1171
Età : 71
Data d'iscrizione : 08.11.11
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