Curiosità

CentroParco di Segrate, verso le 8.00 di mattina di un’afosa giornata di Luglio.
Mi si fa incontro una signora di circa 70 anni dall’aspetto giovanile, in tenuta fucsia da jogging, e così mi apostrofa:
Signora: “Scusi lei è medico?“
Io: “No, perché?”
Signora: “Ho visto che cammina a piedi scalzi…”
Io: “Sì certo, è piacevole, è una pratica che migliora la postura e mi aiuta a vincere certi dolori alla schiena…”
Signora: “Ah certo, camminare scalzi fa sicuramente bene. Quasi quasi per solidarietà con lei mi tolgo anch’io le scarpe”.
Dopo un breve saluto procediamo in direzioni opposte, ma la signora in questione non tiene fede al suo proposito e continua la sua passeggiata calzata.
Nei giorni successivi ci scambiamo sguardi di complicità.

Brunico, una sera di fine Agosto in un negozio di articoli sportivi.
Dopo aver richiesto alcune informazioni su alcuni capi d’abbigliamento in negozio, al momento di uscire la commessa mi rivolge queste parole:
Commessa: “Abbiamo in saldo molti modelli di calzature”.
Io: “Ah, sì?”.
Commessa: “Giusto per scherzare. Ho visto che lei va in giro scalzo”.
Io: “Grazie mille. Ma le scarpe sono l’articolo su cui spendo meno…”

Questi due episodi mostrano che non sempre la gente ci “guarda di traverso”, ma talvolta, stupita della situazione, si rivolge a noi con un approccio simpatico e scherzoso.
Trascorrendo le vacanze in Alto Adige mi è capitato di incontrare qualche ragazzino che camminava scalzo per la strada, tornando da un allenamento sportivo, e solo un adulto che, sceso dalla sua BMW a piedi nudi, si è recato presso una struttura per fare una rapida verifica all’edificio.

Molto più facile incontrare anche su sentieri che percorro con mio figlio di 3 anni, spesso costretto a scarrozzarlo in passeggino, persone di varia estrazione ultra scarpate, con scarponcini di montagna alla caviglia, buoni per una scalata sull'Everest. Salvo poi essere costretti ad immergere i piedi nel vicino laghetto per un minimo di refrigerio, viste le alte temperature raggiunte quest’estate.