Pakistani ... indignati.
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Pakistani ... indignati.
L' altro giorno, girando scalzo per il centro della città sono entrato in un emporio pakistano. I titolari, vedendomi scalzo, hanno borbottato qualcosa tra di loro....
Dopo poco è entrato un turista italiano, sulla quarantina, anche lui scalzo. Con questo ci siamo guardati e abbiamo scambiato qualche parola . Lui va scalzo 365 giorni all'anno da oltre 10 anni.
Non conosceva il nostro Club e gli ho fornito tutti i ragguagli.
Solo al momento di uscire dal negozio i titolari si sono accorti che anche lui rta scalzo e ci hanno detto :"Italiani piedi sporchi ... In negozio .... Tutti piedi su pavimento..".
Siamo scoppiati a ridere e fra le risa abbiamo cercato di scusarci, ma i pakistani hanno tenuto il broncio.
Guardando contro luce poi ho visto che sul pavimento non c'era alcuna impronta. Preconcetti ? O stanno assorbendo il peggio della nostra "cultura" occidentale.
Mi risulta che molti vadano scalzi sia in Pakistan che in India ... ( anche a causa della povertà..). Possibile che siano irritati tanto vedendo scalzi due clienti italiani ?
P.S. Per Bfpaul : Paolo, contattano telefonicamente, perché ho perso la rubrica del vecchio Cell e ti devo parlare. Grazie.
Dopo poco è entrato un turista italiano, sulla quarantina, anche lui scalzo. Con questo ci siamo guardati e abbiamo scambiato qualche parola . Lui va scalzo 365 giorni all'anno da oltre 10 anni.
Non conosceva il nostro Club e gli ho fornito tutti i ragguagli.
Solo al momento di uscire dal negozio i titolari si sono accorti che anche lui rta scalzo e ci hanno detto :"Italiani piedi sporchi ... In negozio .... Tutti piedi su pavimento..".
Siamo scoppiati a ridere e fra le risa abbiamo cercato di scusarci, ma i pakistani hanno tenuto il broncio.
Guardando contro luce poi ho visto che sul pavimento non c'era alcuna impronta. Preconcetti ? O stanno assorbendo il peggio della nostra "cultura" occidentale.
Mi risulta che molti vadano scalzi sia in Pakistan che in India ... ( anche a causa della povertà..). Possibile che siano irritati tanto vedendo scalzi due clienti italiani ?
P.S. Per Bfpaul : Paolo, contattano telefonicamente, perché ho perso la rubrica del vecchio Cell e ti devo parlare. Grazie.
Re: Pakistani ... indignati.
Invece, qui abbiamo un negozio tenuto da negozianti del Bangladesh. Sempre visto la cosa con approvazione.
Re: Pakistani ... indignati.
Vorrei tanto capire quale sarebbe la differenza tra lo sporco "che porta in un negozio un piede nudo", e "quello che porta un paio di scarpe".
Forse cambierebbe solo il tipo di orma...
Comunque io quando rientro dalla terrazza scalzo, sul pavimento non rimane nulla... Se rientro anche solo con le infradito, vedo i segni contro luce.
Bho?
Forse cambierebbe solo il tipo di orma...
Comunque io quando rientro dalla terrazza scalzo, sul pavimento non rimane nulla... Se rientro anche solo con le infradito, vedo i segni contro luce.
Bho?
2Feet- Numero di messaggi : 150
Data d'iscrizione : 09.04.11
Re: Pakistani ... indignati.
Forse proprio perchè lo vedono come segno di povertà che hanno avuto questi preconcetti.
Qualche settimana fa un mio amico mi ha offerto un passaggio. poi aggiunge, riferito ai miei piedi scalzi: "non è che mi sporchi la macchina?" Cosi gli ho chiesto "quand'è l'ultima volta che hai pulito le tue scarpe?" "Una settimana fa" "io questa mattina, perciò le mie suole sono più pulite delle tue" ha sorriso e non ha più detto niente
Qualche settimana fa un mio amico mi ha offerto un passaggio. poi aggiunge, riferito ai miei piedi scalzi: "non è che mi sporchi la macchina?" Cosi gli ho chiesto "quand'è l'ultima volta che hai pulito le tue scarpe?" "Una settimana fa" "io questa mattina, perciò le mie suole sono più pulite delle tue" ha sorriso e non ha più detto niente
Pigreco- Numero di messaggi : 173
Età : 27
Data d'iscrizione : 24.03.16
Re: Pakistani ... indignati.
Qui a Torino sono entrato parecchie volte scalzo in minimarket gestiti da persone di quell'area geografica (sinceramente non so dire se siano indiani, pakistani o del Bangladesh) e nessuno ha mai detto niente.
Secondo me conta comportarsi con naturalezza, camminare, muoversi, parlare (e pagare !) come se avessimo le scarpe.
Se tu non attiri l'attenzione sui tuoi piedi, la gente manco ti guarda, che siano italiani o stranieri.
Secondo me conta comportarsi con naturalezza, camminare, muoversi, parlare (e pagare !) come se avessimo le scarpe.
Se tu non attiri l'attenzione sui tuoi piedi, la gente manco ti guarda, che siano italiani o stranieri.
BarefootSoul- Numero di messaggi : 409
Età : 43
Data d'iscrizione : 07.03.16
Re: Pakistani ... indignati.
Ma il tuo amico, lava le suole delle scarpe?Pigreco ha scritto:Forse proprio perchè lo vedono come segno di povertà che hanno avuto questi preconcetti.
Qualche settimana fa un mio amico mi ha offerto un passaggio. poi aggiunge, riferito ai miei piedi scalzi: "non è che mi sporchi la macchina?" Cosi gli ho chiesto "quand'è l'ultima volta che hai pulito le tue scarpe?" "Una settimana fa" "io questa mattina, perciò le mie suole sono più pulite delle tue" ha sorriso e non ha più detto niente
C'è gente strana in giro .........
Giangiò- Numero di messaggi : 177
Età : 72
Data d'iscrizione : 25.03.15
La triste marcia della scarpa
Eccovi alcuni esempi che chiariscono quanto accaduto a Marc.
Mi si presenta una coppia cingalese, fa caldo e lei presenta una brutta micosi ai piedi, consiglio di andare scalza in casa e in infradito fuori. Risposta del marito : Qui si usano le scarpe. Esco dalla scrivania mostrandomi scalzo.. da allora vengono sempre in infradito.
Ho la fortuna di avere un caro amico a Delhi conosciuto circa 25 anni fa quando era un piccolo imprenditore e oggi... di più. Allora girava in ciabatte e camicia, ora non molla la giacca e le scarpe nemmeno nel torrido Luglio di Delhi.
Un tre anni fa essendo appunto a Delhi decidemmo di andare a rivedere il Taj Mahal (ad Agra, circa 200 km distante). Lì c' era una coda infinita per via dei controlli antiterrorismo, così assoldammo una guida che ci avrebbe permesso una via preferenziale. Per prima cosa il distinto ed esperto signore ci consegnò un pacchettino azzurro, guardiamo... un paio di sovrascarpe. Spiega che in alcuni punti occorre indossarle o togliere le scarpe sia per non ledere il marmo e sia per rispetto essendo una tomba. Mostro che siamo in infradito e che siamo avezzi ( mio moglie solo là) ad andare scalzi.....
Ci guarda con una sorta di disgusto, ma dato che pagavamo andava tutto bene.
Durante una sosta all' ombra gli chiedo come faccia a resistere con gli scarponcini scamosciati (più adatti a una serata a Cortina), e lui risponde piccato : "Per camminare ci vogliono le scarpe"
Come vedete si tratta di persone provenienti da Paesi dove l' andare scalzi è segno di povertà e la scarpa al contrario di un certo successo nella vita.
Volete una visione opposta ?
Andate a Darwin, estremo nord dell' Australia. La notte più fredda dell' anno non scende sotto i 25°, nella stagione calda si va tranquillamente a 38°, l' umidità è spesso alta (direi che sarebbe il mio clima ideale se non temessi le maledizioni dei molti che a 30° si sciolgono come neve al sole). la tenuta normale per tutti è : pantaloncini, infradito / nulla, canottiera. Dato però che sono dalla parte "ricca" del mondo non rinunciano alle loro abitudini quando sono qui in vacanza (solo un australiano completamente rimbecillito potrebbe pensare di venire qui a vivere, triste pensiero quanto fondato).
Va da sè che gli immigrati da paesi spesso, se non quasi sempre, considerati "inferiori (soprattutto da chi non c' è stato e non ha nemmeno studiato un pocolino di storia e geografia) per prima cosa cercano di adeguarsi a quanto vedono, cioè che nessuno va scalzo e poi acquisicono i pregiudizi relativi.
Mi si presenta una coppia cingalese, fa caldo e lei presenta una brutta micosi ai piedi, consiglio di andare scalza in casa e in infradito fuori. Risposta del marito : Qui si usano le scarpe. Esco dalla scrivania mostrandomi scalzo.. da allora vengono sempre in infradito.
Ho la fortuna di avere un caro amico a Delhi conosciuto circa 25 anni fa quando era un piccolo imprenditore e oggi... di più. Allora girava in ciabatte e camicia, ora non molla la giacca e le scarpe nemmeno nel torrido Luglio di Delhi.
Un tre anni fa essendo appunto a Delhi decidemmo di andare a rivedere il Taj Mahal (ad Agra, circa 200 km distante). Lì c' era una coda infinita per via dei controlli antiterrorismo, così assoldammo una guida che ci avrebbe permesso una via preferenziale. Per prima cosa il distinto ed esperto signore ci consegnò un pacchettino azzurro, guardiamo... un paio di sovrascarpe. Spiega che in alcuni punti occorre indossarle o togliere le scarpe sia per non ledere il marmo e sia per rispetto essendo una tomba. Mostro che siamo in infradito e che siamo avezzi ( mio moglie solo là) ad andare scalzi.....
Ci guarda con una sorta di disgusto, ma dato che pagavamo andava tutto bene.
Durante una sosta all' ombra gli chiedo come faccia a resistere con gli scarponcini scamosciati (più adatti a una serata a Cortina), e lui risponde piccato : "Per camminare ci vogliono le scarpe"
Come vedete si tratta di persone provenienti da Paesi dove l' andare scalzi è segno di povertà e la scarpa al contrario di un certo successo nella vita.
Volete una visione opposta ?
Andate a Darwin, estremo nord dell' Australia. La notte più fredda dell' anno non scende sotto i 25°, nella stagione calda si va tranquillamente a 38°, l' umidità è spesso alta (direi che sarebbe il mio clima ideale se non temessi le maledizioni dei molti che a 30° si sciolgono come neve al sole). la tenuta normale per tutti è : pantaloncini, infradito / nulla, canottiera. Dato però che sono dalla parte "ricca" del mondo non rinunciano alle loro abitudini quando sono qui in vacanza (solo un australiano completamente rimbecillito potrebbe pensare di venire qui a vivere, triste pensiero quanto fondato).
Va da sè che gli immigrati da paesi spesso, se non quasi sempre, considerati "inferiori (soprattutto da chi non c' è stato e non ha nemmeno studiato un pocolino di storia e geografia) per prima cosa cercano di adeguarsi a quanto vedono, cioè che nessuno va scalzo e poi acquisicono i pregiudizi relativi.
Ultima modifica di aldo1953 il Lun Ago 22 2016, 10:51 - modificato 1 volta.
aldo1953- Numero di messaggi : 1171
Età : 71
Data d'iscrizione : 08.11.11
Re: Pakistani ... indignati.
Giangiò ha scritto:Ma il tuo amico, lava le suole delle scarpe?Pigreco ha scritto:Forse proprio perchè lo vedono come segno di povertà che hanno avuto questi preconcetti.
Qualche settimana fa un mio amico mi ha offerto un passaggio. poi aggiunge, riferito ai miei piedi scalzi: "non è che mi sporchi la macchina?" Cosi gli ho chiesto "quand'è l'ultima volta che hai pulito le tue scarpe?" "Una settimana fa" "io questa mattina, perciò le mie suole sono più pulite delle tue" ha sorriso e non ha più detto niente
C'è gente strana in giro .........
Conoscendolo è probabile che lo faccia, e che si ricordi anche quando.
Aldo, ho letto con intersse il tuo post. È incredibile come le persone, tutti (e nel tutti mi metto anche io) siano condizionati dall'ambiente e dal paese in cui vivono.
Anche in Italia qualcuni lo considera un segno di povertà. Un giorno una professoressa, non mia, con cui stavo discutendo delo scalzismo mi fa "ma oer camminare scalzi ci vuole un certo look, per esempio il barbone che c'è in città" ......
Pigreco- Numero di messaggi : 173
Età : 27
Data d'iscrizione : 24.03.16
Re: Pakistani ... indignati.
Quell'insegnante non è alla moda.
Ho constatato su me stesso che il look più figo (per un uomo) per andare scalzi è: pantaloni neri, camicia bianca di qualità, papillon e anellino al dito (del piede).
Ho constatato su me stesso che il look più figo (per un uomo) per andare scalzi è: pantaloni neri, camicia bianca di qualità, papillon e anellino al dito (del piede).
Re: Pakistani ... indignati.
Chiedile allora di Beyoncé, che si è fatta tutta la vacanza italiana praticamente scalza.Pigreco ha scritto:Anche in Italia qualcuni lo considera un segno di povertà. Un giorno una professoressa, non mia, con cui stavo discutendo delo scalzismo mi fa "ma oer camminare scalzi ci vuole un certo look, per esempio il barbone che c'è in città" ......
Oppure falle leggere questo:
http://www.telegraph.co.uk/fashion/news/why-going-barefoot-has-become-the-new-status-symbol/?utm_source=dlvr.it&utm_medium=twitter
e/o questo:
https://www.the-pool.com/news-views/fashion-news/2016/22/going-barefoot-is-the-new-status-symbol
Sempre che il SUO look preveda di sapere l'inglese.
Rei- Numero di messaggi : 2678
Data d'iscrizione : 03.01.08
Re: Pakistani ... indignati.
Navigando in rete in questi anni mi sono imbattuto in numerosi siti web di associazioni/gruppi di persone che nello sport e/o nella vita di tutti i giorni per scelta vanno scalze, ho letto articoli dedicati all'argomento, mi sono confrontato con le vicende di persone che sui rispettivi blog raccontano delle loro avventure scalze quotidiane, insomma ho avuto modo di scoprire che nei paesi occidentali lo scalzismo è più diffuso di quello che credevo.
Allo stesso tempo ho notato che in questo universo di esperienze scalze condivise sul web la stragrande maggioranza è costituita da "bianchi". A parte infatti Beyoncé (e magari qualche altra "star" che non conosco) NON ho mai visto infatti persone comuni di colore praticare lo scalzismo per scelta (e non tutti loro sono necessariamente appartenenti a classi sociali disagiate/meno colte). E' solamente una mia impressione o qualcun altro lo ha notato?
Altra cosa probabilmente ovvia che mi è capitato di notare: a parte situazioni/luoghi/contesti di povertà estrema, nella restante maggioranza della popolazione la sensibilità/accettazione verso lo scalzismo è direttamente proporzionale al livello di cultura/benessere economico e sociale.
Mi viene da pensare che le classi meno colte/abbienti siano le più propense ad ambire agli stili di vita che vanno per la maggiore, ovvero basati sull'apparenza e sull'ostentazione di un benessere che di fatto molto spesso non c'è, dove naturalmente il NON indossare calzature non è nemmeno lontanamente concepibile.
Allo stesso tempo ho notato che in questo universo di esperienze scalze condivise sul web la stragrande maggioranza è costituita da "bianchi". A parte infatti Beyoncé (e magari qualche altra "star" che non conosco) NON ho mai visto infatti persone comuni di colore praticare lo scalzismo per scelta (e non tutti loro sono necessariamente appartenenti a classi sociali disagiate/meno colte). E' solamente una mia impressione o qualcun altro lo ha notato?
Altra cosa probabilmente ovvia che mi è capitato di notare: a parte situazioni/luoghi/contesti di povertà estrema, nella restante maggioranza della popolazione la sensibilità/accettazione verso lo scalzismo è direttamente proporzionale al livello di cultura/benessere economico e sociale.
Mi viene da pensare che le classi meno colte/abbienti siano le più propense ad ambire agli stili di vita che vanno per la maggiore, ovvero basati sull'apparenza e sull'ostentazione di un benessere che di fatto molto spesso non c'è, dove naturalmente il NON indossare calzature non è nemmeno lontanamente concepibile.
Young_barefooter- Segretario Club NatiScalzi
- Numero di messaggi : 1601
Data d'iscrizione : 02.01.08
Re: Pakistani ... indignati.
young_barefooter ha scritto:
Altra cosa probabilmente ovvia che mi è capitato di notare: a parte situazioni/luoghi/contesti di povertà estrema, nella restante maggioranza della popolazione la sensibilità/accettazione verso lo scalzismo è direttamente proporzionale al livello di cultura/benessere economico e sociale.
Mi viene da pensare che le classi meno colte/abbienti siano le più propense ad ambire agli stili di vita che vanno per la maggiore, ovvero basati sull'apparenza e sull'ostentazione di un benessere che di fatto molto spesso non c'è, dove naturalmente il NON indossare calzature non è nemmeno lontanamente concepibile.
L' analisi è pienamente corretta e spietata. E sicuramente non è un caso che qui ci siano persone di cultura medio/alta (a prescindere dai titoli di studio: anche un luminare, lasciata la sua isola cartesiana, può essere un perfetto cretino)
John & Jane- Numero di messaggi : 476
Età : 76
Data d'iscrizione : 27.09.11
Re: Pakistani ... indignati.
Io credo che, oltre al livello culturale, ci voglia anche un minimo di "furbizia" di chi osserva le cose.
Ricordo che, durante un Campo Scuola a Gerfalco (GR), il responsabile della casa era un ordinario signore di una settantina d'anni, del tipo che è cresciuto o nelle miniere o nei campi.
Ci stava spiegando alcune cose e mi disse: "Le dico a te perché se vai scalzo vuol dire che sei più attento".
Ricordo che, durante un Campo Scuola a Gerfalco (GR), il responsabile della casa era un ordinario signore di una settantina d'anni, del tipo che è cresciuto o nelle miniere o nei campi.
Ci stava spiegando alcune cose e mi disse: "Le dico a te perché se vai scalzo vuol dire che sei più attento".
Re: Pakistani ... indignati.
Pigreco ha scritto:Giangiò ha scritto:Ma il tuo amico, lava le suole delle scarpe?Pigreco ha scritto:Forse proprio perchè lo vedono come segno di povertà che hanno avuto questi preconcetti.
Qualche settimana fa un mio amico mi ha offerto un passaggio. poi aggiunge, riferito ai miei piedi scalzi: "non è che mi sporchi la macchina?" Cosi gli ho chiesto "quand'è l'ultima volta che hai pulito le tue scarpe?" "Una settimana fa" "io questa mattina, perciò le mie suole sono più pulite delle tue" ha sorriso e non ha più detto niente
C'è gente strana in giro .........
Conoscendolo è probabile che lo faccia, e che si ricordi anche quando.
Aldo, ho letto con intersse il tuo post. È incredibile come le persone, tutti (e nel tutti mi metto anche io) siano condizionati dall'ambiente e dal paese in cui vivono.
Anche in Italia qualcuni lo considera un segno di povertà. Un giorno una professoressa, non mia, con cui stavo discutendo delo scalzismo mi fa "ma oer camminare scalzi ci vuole un certo look, per esempio il barbone che c'è in città" ......
Credo che il barbone che stia in città indossi le scarpe per forza. Non credo le mette "nell'armadio" aspettando la brutta stagione per indossarle. Anzi se dovesse incontrare uno scalzista se la prenderebbe anche a male, non capendo il motivo che spinge una persona che potrebbe comparsi 2 o 3 paia di scarpe al mese vada in giro scalzo.
2Feet- Numero di messaggi : 150
Data d'iscrizione : 09.04.11
Re: Pakistani ... indignati.
2Feet ha scritto:
Credo che il barbone che stia in città indossi le scarpe per forza. Non credo le mette "nell'armadio" aspettando la brutta stagione per indossarle. Anzi se dovesse incontrare uno scalzista se la prenderebbe anche a male, non capendo il motivo che spinge una persona che potrebbe comparsi 2 o 3 paia di scarpe al mese vada in giro scalzo.
Con me il barbone in questione darebbe di matto: ho un armadio intero pieno di scarpe, praticamente come numero di paia superano abbondantemente quelle di mia moglie e dei bambini messe assieme!
La cosa è paradossale visto che le mie calzature preferite sono quelle "naturali" (come mi piace definirle).
Comunque non sono un collezionista patologico di cose che non uso, semplicemente sono da anni alla ricerca di una scarpa chiusa che mi risulti in qualche modo "sopportabile" da indossare nelle situazioni in cui non mi è possibile fare altrimenti.
Tempo sul forum mi erano state consigliate le Vivobarefoot, l'idea mi sembrava ottima ma non mi fido a comprare scarpe costose senza prima provarle, purtroppo in Italia non esistono punti vendita di quella marca e dovrei acquistarle su Internet.
Così alla fine continuo a comprare scarpe economiche nella speranza di trovare quelle giuste che però non trovo mai...
Probabilmente coi soldi spesi fino ad'ora avrei potuto farmi una scarpiera intera di Vivobarefoot!
Young_barefooter- Segretario Club NatiScalzi
- Numero di messaggi : 1601
Data d'iscrizione : 02.01.08
Re: Pakistani ... indignati.
young_barefooter ha scritto:
Tempo sul forum mi erano state consigliate le Vivobarefoot, l'idea mi sembrava ottima ma non mi fido a comprare scarpe costose senza prima provarle, purtroppo in Italia non esistono punti vendita di quella marca e dovrei acquistarle su Internet.
Così alla fine continuo a comprare scarpe economiche nella speranza di trovare quelle giuste che però non trovo mai...
Probabilmente coi soldi spesi fino ad'ora avrei potuto farmi una scarpiera intera di Vivobarefoot!
Amazon o qualcosa del genere ? Se non ti vanno, glieli rimandi a costo zero. (e secondo me è cmq poco probabile che le Vivo non ti vadano bene, perchè sono veramente morbide).
Sono un utente accanito di Amazon; gli rispedisco sicuramente il 25% delle cose, ma mai avuto nessun problema.
hadashi- Numero di messaggi : 772
Età : 53
Data d'iscrizione : 08.05.09
Re: Pakistani ... indignati.
Io condivido con REI la convizione che lo scalzismo sia destinato a crescere, o meglio, che la nostra società stia lentamente superando l'ossessione delle scarpe sempre e ovunque. Non dico che in futuro andranno tutti a piedi liberi, questo no, ma chi vorrà farlo non desterà più lo stupore di oggi.
Però non credo che la ragione stia tanto nell'esempio dei personaggi dello spettacolo, che fanno sì un po' tendenza, ma che alla fine dei conti fanno anche eccezione rispetto alla nostra vita di tutti i giorni.
Penso piuttosto che le nuove generazioni qui in occidente ormai non stiano più associando mentalmente l'assenza di scarpe alla povertà (chi ha mai visto un povero senza scarpe negli ultimi decenni qui in Italia?)
Un'altra ragione è la pulizia dei luoghi pubblici. Abbiamo delle ottime reti fognarie e la pulizia delle strade da noi è una prassi normale, quindi le nostre strade sono in condizioni igieniche più che accettabili ed il rischio di contrarre qualche malattia è veramente remoto. Non c'è confronto con il passato, nè tantomento con i Paesi più poveri.
In effetti in genere si scandalizza chi - per età o per Paese di provenienza - ha ancora viva l'immagine del piede privo di scarpe a causa della povertà.
Però non credo che la ragione stia tanto nell'esempio dei personaggi dello spettacolo, che fanno sì un po' tendenza, ma che alla fine dei conti fanno anche eccezione rispetto alla nostra vita di tutti i giorni.
Penso piuttosto che le nuove generazioni qui in occidente ormai non stiano più associando mentalmente l'assenza di scarpe alla povertà (chi ha mai visto un povero senza scarpe negli ultimi decenni qui in Italia?)
Un'altra ragione è la pulizia dei luoghi pubblici. Abbiamo delle ottime reti fognarie e la pulizia delle strade da noi è una prassi normale, quindi le nostre strade sono in condizioni igieniche più che accettabili ed il rischio di contrarre qualche malattia è veramente remoto. Non c'è confronto con il passato, nè tantomento con i Paesi più poveri.
In effetti in genere si scandalizza chi - per età o per Paese di provenienza - ha ancora viva l'immagine del piede privo di scarpe a causa della povertà.
Biagio- Numero di messaggi : 377
Data d'iscrizione : 19.10.10
Re: Pakistani ... indignati.
Rei ha scritto:Chiedile allora di Beyoncé, che si è fatta tutta la vacanza italiana praticamente scalza.Pigreco ha scritto:Anche in Italia qualcuni lo considera un segno di povertà. Un giorno una professoressa, non mia, con cui stavo discutendo delo scalzismo mi fa "ma oer camminare scalzi ci vuole un certo look, per esempio il barbone che c'è in città" ......
Oppure falle leggere questo:
http://www.telegraph.co.uk/fashion/news/why-going-barefoot-has-become-the-new-status-symbol/?utm_source=dlvr.it&utm_medium=twitter
e/o questo:
https://www.the-pool.com/news-views/fashion-news/2016/22/going-barefoot-is-the-new-status-symbol
Sempre che il SUO look preveda di sapere l'inglese.
Personalmente lo stare scalzi non lo vedo come status symbol o cosa. Semplicemente uno va/sta scalzo perchè gli va di farlo o perchè gli piace. Senza farsi seghe mentali che è una "nuova moda" o altro.
Cosa che condivido è "l'accettazione", piano piano, dello scalzismo da parte della gente. Come una sorta di "vorrei provarci pure io ma non posso/voglio etc."
Il tutto secondo me
Biagio ha scritto:Io condivido con REI la convizione che lo scalzismo sia destinato a crescere, o meglio, che la nostra società stia lentamente superando l'ossessione delle scarpe sempre e ovunque. Non dico che in futuro andranno tutti a piedi liberi, questo no, ma chi vorrà farlo non desterà più lo stupore di oggi.
Però non credo che la ragione stia tanto nell'esempio dei personaggi dello spettacolo, che fanno sì un po' tendenza, ma che alla fine dei conti fanno anche eccezione rispetto alla nostra vita di tutti i giorni.
Penso piuttosto che le nuove generazioni qui in occidente ormai non stiano più associando mentalmente l'assenza di scarpe alla povertà (chi ha mai visto un povero senza scarpe negli ultimi decenni qui in Italia?)
Un'altra ragione è la pulizia dei luoghi pubblici. Abbiamo delle ottime reti fognarie e la pulizia delle strade da noi è una prassi normale, quindi le nostre strade sono in condizioni igieniche più che accettabili ed il rischio di contrarre qualche malattia è veramente remoto. Non c'è confronto con il passato, nè tantomento con i Paesi più poveri.
In effetti in genere si scandalizza chi - per età o per Paese di provenienza - ha ancora viva l'immagine del piede privo di scarpe a causa della povertà.
Esatto. Nella prima tre righe hai colto il punto. Andare scalzi sta, piano piano, diventando una "cosa normale" e non stravagante agli occhi della gente.
Come ho detto in altri topic: perchè viene considerato "normale" e non crea stupore camminare scalzi nell'erba, nella sabbia o nel lungomare in betonella? Mentre per strada e marciapiedi, composti dal medesimo materiale è "PERICOLOSO"? Perchè ci sono vetri, chiodi, siringhe, alieni, lava, Velociraptor etc?
Vorrà dire che i prossimi fine settimana di settembre che passerò, spero qualcuno, al mare, starò scalzo per strada e con le scarpe nella sabbia
FrancoR18- Numero di messaggi : 497
Età : 36
Data d'iscrizione : 20.09.15
Re: Pakistani ... indignati.
Quello che dici vale in Europa, dove le persone di colore sono quasi sempre di provenienza africana e di solito scappati dal paese di origine per fame e/o guerre.young_barefooter ha scritto:Allo stesso tempo ho notato che in questo universo di esperienze scalze condivise sul web la stragrande maggioranza è costituita da "bianchi". A parte infatti Beyoncé (e magari qualche altra "star" che non conosco) NON ho mai visto infatti persone comuni di colore praticare lo scalzismo per scelta (e non tutti loro sono necessariamente appartenenti a classi sociali disagiate/meno colte). E' solamente una mia impressione o qualcun altro lo ha notato?
Negli Stati Uniti è diverso: anche tra gli afroamericani lo scalzismo è diffuso.
Magari vediamo meno foto, ma quello è un problema più di visibilità delle persone di colore sui media che di poca diffusione dello scalzismo.
Rei- Numero di messaggi : 2678
Data d'iscrizione : 03.01.08
Re: Pakistani ... indignati.
Franco R18 ha scritto:Vorrà dire che i prossimi fine settimana di settembre che passerò, spero qualcuno, al mare, starò scalzo per strada e con le scarpe nella sabbia [/quote]
E fai bene, visto cosa ci può essere nascosto sotto la sabbia di certe spiagge libere in Italia......
Almeno per strada le trappole si vedono...
E fai bene, visto cosa ci può essere nascosto sotto la sabbia di certe spiagge libere in Italia......
Almeno per strada le trappole si vedono...
Giangiò- Numero di messaggi : 177
Età : 72
Data d'iscrizione : 25.03.15
Re: Pakistani ... indignati.
Giangiò ha scritto:E fai bene, visto cosa ci può essere nascosto sotto la sabbia di certe spiagge libere in Italia......
Almeno per strada le trappole si vedono...
E se proprio vogliamo fare i puntigliosi: l'unico inconveniente scalzo avuto è stata una scheggia di vetro pestata nel lungomare in betonella (fortuna non è andata in profondità: estratta, a casa disinfettato e due giorni di cerotto).
FrancoR18- Numero di messaggi : 497
Età : 36
Data d'iscrizione : 20.09.15
Re: Pakistani ... indignati.
Francamente le nostre strade non mi sembrano tanto pulite e credo che anche questo blocchi più di una persona.
Molti infatti vanno scalzi in casa, nei giardini e in spiaggia ma reputano schifoso/poco igienico andare per strada. Noto tra l'altro che anche vari gruppi di barefooter esteri vanno scalzi prevalentemente in natura.
Poi per i più anziani c'è un discorso di decoro che mi pare sia meno radicato fra i giovani anche perché spesso vestono in modo tutt'altro che decoroso pur essendo calzati.
L'unica speranza, secondo me, è che a poco a poco la cosa si diffonda e che quindi se prima vedevi uno scalzo per Milano ogni morto di Papa altrove mi è capitato di vederne almeno uno al giorno in una settimana di ferie. Capite che c'è una bella differenza per uno che non va scalzo e ne vede 1 all'anno da uno che comunque non va scalzo ma ne vede 1 alla settimana e non sempre lo stesso (almeno nella bella stagione).
Molti infatti vanno scalzi in casa, nei giardini e in spiaggia ma reputano schifoso/poco igienico andare per strada. Noto tra l'altro che anche vari gruppi di barefooter esteri vanno scalzi prevalentemente in natura.
Poi per i più anziani c'è un discorso di decoro che mi pare sia meno radicato fra i giovani anche perché spesso vestono in modo tutt'altro che decoroso pur essendo calzati.
L'unica speranza, secondo me, è che a poco a poco la cosa si diffonda e che quindi se prima vedevi uno scalzo per Milano ogni morto di Papa altrove mi è capitato di vederne almeno uno al giorno in una settimana di ferie. Capite che c'è una bella differenza per uno che non va scalzo e ne vede 1 all'anno da uno che comunque non va scalzo ma ne vede 1 alla settimana e non sempre lo stesso (almeno nella bella stagione).
GECO- Numero di messaggi : 1082
Data d'iscrizione : 25.05.16
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