Impressioni di... (quasi) settembre

Ciao a tutti!

Sabato sera, sempre complice il mio lavoro, mi sono recato nuovamente a La Spezia, che oramai ho adottato come mia palestra scalzista.
Non avevo tutto il tempo delle altre volte: sono arrivato verso le 22 in albergo e l'andata a letto incombeva, visto che l'indomani mi sarei dovuto svegliare alle 5:15. Ma la voglia di girare a piedi nudi era troppo forte! Quindi mi ero premunito e avevo con me una maglietta per cambiarmi (e non girare in divisa da lavoro) e un paio di infradito per uscire dall'albergo e non dare nell'occhio.

Grazie a Mau, che approfitto per ringraziare pubblicamente per i preziosi consigli che mi sta dando per vincere le mie paure, ho voluto sperimentare l'abbigliamento non proprio balnerare delle altre 3 domeniche scorse passate interamente scalzo tra La Spezia e le 5 terre. Sono uscito in pantaloni lunghi, abbigliamento che reputavo "non adatto" come accettazione dei canoni per girare scalzi. L'abbigliamento balneare mi aiuta, fra me e me penso sempre:"La gente pensa che sto tornando dal mare". Certo nulla vieta di andare al mare in pantaloni lunghi, visto che i miei erano anche leggeri....

Le mie impressioni sono state che la sensazione d'ansia era maggiore delle altre volte... l'aspetto estetico, devo dire, è molto più gradevole ed è meravigioso sentire l'aria, il vento esclusivamente con i piedi e non con mezza gamba aggiunta. Sono rimasto un po' deluso dall'aver provato più imbarazzo delle altre volte...sarà stato proprio la nuova veste...è proprio il caso di dirlo...a cui non sono ancora abituato.

Veniamo alle impressioni della gente: sguardi perplessi di cui ho nota 3 (tre) considerate che era sabato sera e il centro storico di La Spezia era pieno di ragazzi e ragazzetti in giro a bevicchiare. Uno dei tre che più mi ha colpito è stata quello di una bambina intorno ai 6-7 anni che mi incrocia. Segue i miei passi scalzi fino a quando non sono al suo fianco, al che tira su lo sguardo, ci guardiamo negli occhi e credo che abbia realizzato di avere avuto davanti una persona normalissima (almeno...io.. penso di avere un aspetto normale.... ). A sto punto strattona la madre con fare misto tra lo stupore, sbigottimento, meraviglia e mi indica. Ciò che mi ha colpito è stata l'enfasi e la reazione che ha avuto. Quasi come se non concepisse questa cosa: una persona normale che gira scalza per strada. Chissà cosa le avrà inculcato nella mente la madre...? quello che è stato detto alla maggior parte di noi: non si fa! è sbagliato! lo fanno i zingari! (ora non mi accusate di rassimo...) è sporco! Poverina...non le sarà permesso nemmeno di stare scalza in casa a quella bimba lì....e da grande, probabilmente...sarà una persona di quelle che si ferma con sguardo basito a guardarci...

Comunque, riassumendo... tutta l'altra moltitudine di gente non solo non ha fatto caso che ero scalzo, ma non ha fatto caso proprio a me... e io che penso sempre che sono tutti affacciati alle finestre o schierati lungo la strada ad aspettare il mio passaggio....

Buona giornata a tutti!

Semplicemente i bambini reagiscono in modo spontaneo mentre gli adulti il più delle volte vedono benissimo che siamo scalzi ma tengono per se i commenti che invece i bambini esternano a voce alta (seguendo il saggio Razzi 'amico caro fatti li c... tua'). Credo che molti adulti pensano esattamente quello che esterna il bambino perché l'idea che non si fa è sporco, non è decorso, ecc. è molto radicata ma ritengono poco educato dirtelo in faccia. Anzi magari ti dicono pure che fai bene ma tu non sai cosa pensano e non dicono. C'è un eccezione. Se pensano che tu sia straniero e non capisci quello che dicno allora si lasciano andare a commenti e qui se uno vuole essere bastardo gli fa vedere che invece tu hai sentito e capito tutto e a quel punto non sanno più cosa fare e dire ma hanno semplicemnte osato dire quello che quasi tutti pensano ma per educazione non dicono.

Danyscalzo ha scritto: Grazie a Mau, che approfitto per ringraziare pubblicamente per i preziosi consigli che mi sta dando per vincere le mie paure, ....

Mi ripeterò ma vorrei tanto che le nuove generazioni (sia i neofiti che i più giovani) non debbano più provare quel senso di solitudine scalza che ho vissuto io per anni.
Dani, te ne sono grato di questo riconoscimento.

Danyscalzo ha scritto: ... non ha fatto caso che ero scalzo, ma non ha fatto caso proprio a me...

Passare inosservati in fondo è anche un nostro obiettivo !!