Un carnevale scalzo a Venezia
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8 partecipanti
:: NatiScalzi :: Ci vediamo a ....
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Un carnevale scalzo a Venezia
Il Carnevale di Venezia: “Maschere e trasgressività”, si dice; una ghiotta occasione per farlo in un modo che, credo, non si sia mai visto prima d’ora.
Unico ostacolo: il clima.
Fossimo a Rio…..ma da noi la festa in maschera si svolge in pieno inverno e quest’anno il bianco generale ha schierato bene le sue truppe.
Gelo, nebbia o pioggia? Stavolta il meteo parla chiaro: freddo sì, ma sole e bassa umidità, quindi ottima visibilità in qualsiasi momento della giornata.
Decidiamo di tentare: fitta rete di messaggi, ma alla fine, come dice una vecchia canzoncina, siamo rimasti in tre, tre briganti e tre somari, tutti in un colpo solo.
Io e Nancy (Lucina) incontreremo il buon Andrea(77) sull’Eurostar che parte da Brescia di buon mattino; ehilà, che freddo! Siamo a -1 °C, siamo gli unici in maschera, ma pesantemente vestiti sotto e calzati.
Anch’io indosso un paio di mocassini senza calze e davvero spero che le temperature si decidano a salire, perché saremo all’aperto per tutto il giorno!
Ecco Andrea, come si sarà vestito? Noooo, che delusione! Ma come, vieni così, come tutti i giorni?
Andrea ride e si giustifica: beh, è vestito scuro, no?
Arriviamo nella città lagunare sotto uno splendido sole ed un cielo blu senza una nuvoletta.
Freschino, sì, ma del tutto sopportabile.
Decidiamo di fare colazione in un baretto presso il Ponte degli Scalzi e perdiamo Andrea.
Forse in bagno……un rapimento? Aspetta e aspetta, quando cominciamo a preoccuparci si apre la porta del bagno e.........sorpresa….....tataaaaaa (squillo di trombe)!
Esce un fraticello con saio, cappuccio, cordone e piedi nudi.
Bravo Andrea, ci hai proprio colti di sorpresa.
Mentre risaliamo il Ponte nostro omonimo, molta gente è allibita nel vedere quello strano personaggio a piedi nudi, qualcuno lancia un brrrrrrrrr completo di brivido ostentato, ma è solo l’inizio.
Gli occhi si spalancano e si forma un piccolo capannello, mentre io e Nancy ci adeguiamo un po’ divertiti; che strani questi lampi…..temporale o barcavelox?
Ma no, sono i flash di molte macchine fotografiche, una signora chiede di essere immortalata con noi.
Imbocchiamo la prima calle con il solito bambino che strattona il padre: “Perché quei signori sono scalzi?” e la sua risposta si perde alle nostre spalle.
Nancy non è abituata alle basse temperature, accusa un pò di bruciore alle piante, ma è confortata da quel gradevole tepore emanato dalle piastrelle baciate dal sole.
La rassicuro che è normale, si tratta solo di insistere e lasciare che la circolazione sanguigna faccia il resto.
Tempo dieci minuti e tutti procederemo spediti e soddisfatti.
Piccola sosta in una piccola piazza per ammirare una casa ornata da balconi in ferro battuto; due signore fanno scattare i lampi delle loro fotocamere.
Ci spostiamo per non dare fastidio, ma veniamo invitati a restare dove siamo.
Si tratta di due moldave che posano a turno al nostro fianco e che ci fanno qualche domanda.
La marcia prosegue lungo il classico percorso che porterà a Piazza San Marco.
A Rialto la folla è notevole, si intravedono molte maschere e, nonostante la ressa, non si contano i colli incurvati verso il basso, sembra che i nostri piedi emanino un segnale invisibile che dice “Ehi, siamo qui!”.
Qualcuno sussurra, qualcuno guarda e sorride sorpreso, altri chiamano amici e parenti per segnalare la cosa insolita, qualche anziano scuote la testa e se ne va.
Nancy viene attirata da una colorita bancarella e decide di acquistare una di quelle mascherine tipiche veneziane che ha sempre desiderato; padre, figlio e spirito santo……oh, no mi sono sbagliato…e moglie, approfittando della nostra sosta al loro punto di vendita, intessono un intenso dialogo.
Sono sorpresi, incuriositi, ma per niente ostili, anzi, il padre spiega di amare molto andare scalzo, specialmente quando va a pescare.
La moglie vuole sapere se lo facciamo spesso.
Come no? Tutto l’anno. No al lavoro, no…..ma appena a casa le scarpe volano.
Ci lasciamo con cordialità.
Scatteranno molti flash prima del nostro arrivo in Piazza San Marco.
Non dico che sembra di essere in primavera, perché all’ombra si sente la differenza, ma al sole si sta davvero in modo meraviglioso.
Beh, ci sentiamo un po’ …..imbarazzati non sarebbe la parola più adeguata, ma davvero con tutte quelle maschere meravigliose, ci appare così strano fare spesso la posa con qualcuno che vuole scattare un’istantanea a tre maschere scalze, anzi, molti lo vogliono fare in mezzo a noi!
Rideranno con gli amici? Forse, ma non è questo il movente……si è mai visto qualcuno scalzo in maschera in pieno febbraio, persino nella mitica Venezia?
A proposito: io e Nancy eravamo vestiti da locandieri, di campagna visto che eravamo a piedi nudi.
Ci mangiamo una bella pizza…all’aperto, pensate, baciati da un bellissimo sole.
Il cameriere ci chiede se gli permettiamo di interrogarci sul perché della nostra nudità: rispondiamo che il motivo profondo è il piacere di farlo, il resto viene di conseguenza.
“Meraviglioso, assolutamente meraviglioso”, sarà la sua risposta e se ne va assicurandoci che non è una battuta, ma una convinzione.
Il tempo passa veloce ed ora anche la temperatura, pur rimanendo assolutamente gradevole, ce lo fa percepire.
Fra le calli capiterà ancora spesso di doverci fermare per qualche posa e lo facciamo con piacere.
Molte attenzioni fotografiche, dunque, durante una giornata splendida; volendo fare un bilancio sui fotografi, su dieci sette erano stranieri e non credo che si tratti di un caso.
Ci siamo trovati benissimo, fra strade incredibilmente pulite e gente festosa.
Sei scalzo, sei anomalo, ma qui fai parte del gioco.
Da domani si torna ad essere i soliti matti a piedi nudi.
Unico ostacolo: il clima.
Fossimo a Rio…..ma da noi la festa in maschera si svolge in pieno inverno e quest’anno il bianco generale ha schierato bene le sue truppe.
Gelo, nebbia o pioggia? Stavolta il meteo parla chiaro: freddo sì, ma sole e bassa umidità, quindi ottima visibilità in qualsiasi momento della giornata.
Decidiamo di tentare: fitta rete di messaggi, ma alla fine, come dice una vecchia canzoncina, siamo rimasti in tre, tre briganti e tre somari, tutti in un colpo solo.
Io e Nancy (Lucina) incontreremo il buon Andrea(77) sull’Eurostar che parte da Brescia di buon mattino; ehilà, che freddo! Siamo a -1 °C, siamo gli unici in maschera, ma pesantemente vestiti sotto e calzati.
Anch’io indosso un paio di mocassini senza calze e davvero spero che le temperature si decidano a salire, perché saremo all’aperto per tutto il giorno!
Ecco Andrea, come si sarà vestito? Noooo, che delusione! Ma come, vieni così, come tutti i giorni?
Andrea ride e si giustifica: beh, è vestito scuro, no?
Arriviamo nella città lagunare sotto uno splendido sole ed un cielo blu senza una nuvoletta.
Freschino, sì, ma del tutto sopportabile.
Decidiamo di fare colazione in un baretto presso il Ponte degli Scalzi e perdiamo Andrea.
Forse in bagno……un rapimento? Aspetta e aspetta, quando cominciamo a preoccuparci si apre la porta del bagno e.........sorpresa….....tataaaaaa (squillo di trombe)!
Esce un fraticello con saio, cappuccio, cordone e piedi nudi.
Bravo Andrea, ci hai proprio colti di sorpresa.
Mentre risaliamo il Ponte nostro omonimo, molta gente è allibita nel vedere quello strano personaggio a piedi nudi, qualcuno lancia un brrrrrrrrr completo di brivido ostentato, ma è solo l’inizio.
Gli occhi si spalancano e si forma un piccolo capannello, mentre io e Nancy ci adeguiamo un po’ divertiti; che strani questi lampi…..temporale o barcavelox?
Ma no, sono i flash di molte macchine fotografiche, una signora chiede di essere immortalata con noi.
Imbocchiamo la prima calle con il solito bambino che strattona il padre: “Perché quei signori sono scalzi?” e la sua risposta si perde alle nostre spalle.
Nancy non è abituata alle basse temperature, accusa un pò di bruciore alle piante, ma è confortata da quel gradevole tepore emanato dalle piastrelle baciate dal sole.
La rassicuro che è normale, si tratta solo di insistere e lasciare che la circolazione sanguigna faccia il resto.
Tempo dieci minuti e tutti procederemo spediti e soddisfatti.
Piccola sosta in una piccola piazza per ammirare una casa ornata da balconi in ferro battuto; due signore fanno scattare i lampi delle loro fotocamere.
Ci spostiamo per non dare fastidio, ma veniamo invitati a restare dove siamo.
Si tratta di due moldave che posano a turno al nostro fianco e che ci fanno qualche domanda.
La marcia prosegue lungo il classico percorso che porterà a Piazza San Marco.
A Rialto la folla è notevole, si intravedono molte maschere e, nonostante la ressa, non si contano i colli incurvati verso il basso, sembra che i nostri piedi emanino un segnale invisibile che dice “Ehi, siamo qui!”.
Qualcuno sussurra, qualcuno guarda e sorride sorpreso, altri chiamano amici e parenti per segnalare la cosa insolita, qualche anziano scuote la testa e se ne va.
Nancy viene attirata da una colorita bancarella e decide di acquistare una di quelle mascherine tipiche veneziane che ha sempre desiderato; padre, figlio e spirito santo……oh, no mi sono sbagliato…e moglie, approfittando della nostra sosta al loro punto di vendita, intessono un intenso dialogo.
Sono sorpresi, incuriositi, ma per niente ostili, anzi, il padre spiega di amare molto andare scalzo, specialmente quando va a pescare.
La moglie vuole sapere se lo facciamo spesso.
Come no? Tutto l’anno. No al lavoro, no…..ma appena a casa le scarpe volano.
Ci lasciamo con cordialità.
Scatteranno molti flash prima del nostro arrivo in Piazza San Marco.
Non dico che sembra di essere in primavera, perché all’ombra si sente la differenza, ma al sole si sta davvero in modo meraviglioso.
Beh, ci sentiamo un po’ …..imbarazzati non sarebbe la parola più adeguata, ma davvero con tutte quelle maschere meravigliose, ci appare così strano fare spesso la posa con qualcuno che vuole scattare un’istantanea a tre maschere scalze, anzi, molti lo vogliono fare in mezzo a noi!
Rideranno con gli amici? Forse, ma non è questo il movente……si è mai visto qualcuno scalzo in maschera in pieno febbraio, persino nella mitica Venezia?
A proposito: io e Nancy eravamo vestiti da locandieri, di campagna visto che eravamo a piedi nudi.
Ci mangiamo una bella pizza…all’aperto, pensate, baciati da un bellissimo sole.
Il cameriere ci chiede se gli permettiamo di interrogarci sul perché della nostra nudità: rispondiamo che il motivo profondo è il piacere di farlo, il resto viene di conseguenza.
“Meraviglioso, assolutamente meraviglioso”, sarà la sua risposta e se ne va assicurandoci che non è una battuta, ma una convinzione.
Il tempo passa veloce ed ora anche la temperatura, pur rimanendo assolutamente gradevole, ce lo fa percepire.
Fra le calli capiterà ancora spesso di doverci fermare per qualche posa e lo facciamo con piacere.
Molte attenzioni fotografiche, dunque, durante una giornata splendida; volendo fare un bilancio sui fotografi, su dieci sette erano stranieri e non credo che si tratti di un caso.
Ci siamo trovati benissimo, fra strade incredibilmente pulite e gente festosa.
Sei scalzo, sei anomalo, ma qui fai parte del gioco.
Da domani si torna ad essere i soliti matti a piedi nudi.
lucignolo- Numero di messaggi : 2661
Età : 70
Data d'iscrizione : 02.01.08
Re: Un carnevale scalzo a Venezia
Ecco qua.lucignolo ha scritto:Il Carnevale di Venezia: “Maschere e trasgressività”, si dice; una ghiotta occasione per farlo in un modo che, credo, non si sia mai visto prima d’ora.
Unico ostacolo: il clima.
Fossimo a Rio…..ma da noi la festa in maschera si svolge in pieno inverno e quest’anno il bianco generale ha schierato bene le sue truppe.
Gelo, nebbia o pioggia? Stavolta il meteo parla chiaro: freddo sì, ma sole e bassa umidità, quindi ottima visibilità in qualsiasi momento della giornata.
Decidiamo di tentare: fitta rete di messaggi, ma alla fine, come dice una vecchia canzoncina, siamo rimasti in tre, tre briganti e tre somari, tutti in un colpo solo.
Io e Nancy (Lucina) incontreremo il buon Andrea(77) sull’Eurostar che parte da Brescia di buon mattino; ehilà, che freddo! Siamo a -1 °C, siamo gli unici in maschera, ma pesantemente vestiti sotto e calzati.
Anch’io indosso un paio di mocassini senza calze e davvero spero che le temperature si decidano a salire, perché saremo all’aperto per tutto il giorno!
Ecco Andrea, come si sarà vestito? Noooo, che delusione! Ma come, vieni così, come tutti i giorni?
Andrea ride e si giustifica: beh, è vestito scuro, no?
Arriviamo nella città lagunare sotto uno splendido sole ed un cielo blu senza una nuvoletta.
Freschino, sì, ma del tutto sopportabile.
Decidiamo di fare colazione in un baretto presso il Ponte degli Scalzi e perdiamo Andrea.
Forse in bagno……un rapimento? Aspetta e aspetta, quando cominciamo a preoccuparci si apre la porta del bagno e.........sorpresa….....tataaaaaa (squillo di trombe)!
Esce un fraticello con saio, cappuccio, cordone e piedi nudi.
Bravo Andrea, ci hai proprio colti di sorpresa.
Mentre risaliamo il Ponte nostro omonimo, molta gente è allibita nel vedere quello strano personaggio a piedi nudi, qualcuno lancia un brrrrrrrrr completo di brivido ostentato, ma è solo l’inizio.
Gli occhi si spalancano e si forma un piccolo capannello, mentre io e Nancy ci adeguiamo un po’ divertiti; che strani questi lampi…..temporale o barcavelox?
Ma no, sono i flash di molte macchine fotografiche, una signora chiede di essere immortalata con noi.
Imbocchiamo la prima calle con il solito bambino che strattona il padre: “Perché quei signori sono scalzi?” e la sua risposta si perde alle nostre spalle.
Nancy non è abituata alle basse temperature, accusa un pò di bruciore alle piante, ma è confortata da quel gradevole tepore emanato dalle piastrelle baciate dal sole.
La rassicuro che è normale, si tratta solo di insistere e lasciare che la circolazione sanguigna faccia il resto.
Tempo dieci minuti e tutti procederemo spediti e soddisfatti.
Piccola sosta in una piccola piazza per ammirare una casa ornata da balconi in ferro battuto; due signore fanno scattare i lampi delle loro fotocamere.
Ci spostiamo per non dare fastidio, ma veniamo invitati a restare dove siamo.
Si tratta di due moldave che posano a turno al nostro fianco e che ci fanno qualche domanda.
La marcia prosegue lungo il classico percorso che porterà a Piazza San Marco.
A Rialto la folla è notevole, si intravedono molte maschere e, nonostante la ressa, non si contano i colli incurvati verso il basso, sembra che i nostri piedi emanino un segnale invisibile che dice “Ehi, siamo qui!”.
Qualcuno sussurra, qualcuno guarda e sorride sorpreso, altri chiamano amici e parenti per segnalare la cosa insolita, qualche anziano scuote la testa e se ne va.
Nancy viene attirata da una colorita bancarella e decide di acquistare una di quelle mascherine tipiche veneziane che ha sempre desiderato; padre, figlio e spirito santo……oh, no mi sono sbagliato…e moglie, approfittando della nostra sosta al loro punto di vendita, intessono un intenso dialogo.
Sono sorpresi, incuriositi, ma per niente ostili, anzi, il padre spiega di amare molto andare scalzo, specialmente quando va a pescare.
La moglie vuole sapere se lo facciamo spesso.
Come no? Tutto l’anno. No al lavoro, no…..ma appena a casa le scarpe volano.
Ci lasciamo con cordialità.
Scatteranno molti flash prima del nostro arrivo in Piazza San Marco.
Non dico che sembra di essere in primavera, perché all’ombra si sente la differenza, ma al sole si sta davvero in modo meraviglioso.
Beh, ci sentiamo un po’ …..imbarazzati non sarebbe la parola più adeguata, ma davvero con tutte quelle maschere meravigliose, ci appare così strano fare spesso la posa con qualcuno che vuole scattare un’istantanea a tre maschere scalze, anzi, molti lo vogliono fare in mezzo a noi!
Rideranno con gli amici? Forse, ma non è questo il movente……si è mai visto qualcuno scalzo in maschera in pieno febbraio, persino nella mitica Venezia?
A proposito: io e Nancy eravamo vestiti da locandieri, di campagna visto che eravamo a piedi nudi.
Ci mangiamo una bella pizza…all’aperto, pensate, baciati da un bellissimo sole.
Il cameriere ci chiede se gli permettiamo di interrogarci sul perché della nostra nudità: rispondiamo che il motivo profondo è il piacere di farlo, il resto viene di conseguenza.
“Meraviglioso, assolutamente meraviglioso”, sarà la sua risposta e se ne va assicurandoci che non è una battuta, ma una convinzione.
Il tempo passa veloce ed ora anche la temperatura, pur rimanendo assolutamente gradevole, ce lo fa percepire.
Fra le calli capiterà ancora spesso di doverci fermare per qualche posa e lo facciamo con piacere.
Molte attenzioni fotografiche, dunque, durante una giornata splendida; volendo fare un bilancio sui fotografi, su dieci sette erano stranieri e non credo che si tratti di un caso.
Ci siamo trovati benissimo, fra strade incredibilmente pulite e gente festosa.
Sei scalzo, sei anomalo, ma qui fai parte del gioco.
Da domani si torna ad essere i soliti matti a piedi nudi.
In quel contesto, dove niente può stupire, le persone sono gradevolmente curiose e simpaticamente pronte anche ad apprezzare una singolarità; tornati nel solito tran tran di ogni giorno, probabilmente ben pochi di quelli che vi hanno chiesto lumi e che hanno mostrato interesse e curiosità avrebbero avuto uguale comportamento, non credete?
A proposito: niente foto? Non ve ne manderanno e/o non ne avete fatto?
E poi: ho letto con piacere che Nancy ha iniziato a sopportare il freddo. Se la vedo giusta, la cosa continuerà e sono sicuro che farà grandi progressi. Forza Nancy, facci vedere di cosa sei capace!
(perché Nancy è tosta, credete!)
bfpaul
Re: Un carnevale scalzo a Venezia
Ti ringrazio. Spero vivamente che in futuro sia propio così; piano piano pure io posso vincere il freddo..........e questo solo per cominciare.bfpaul ha scritto:E poi: ho letto con piacere che Nancy ha iniziato a sopportare il freddo. Se la vedo giusta, la cosa continuerà e sono sicuro che farà grandi progressi. Forza Nancy, facci vedere di cosa sei capace!
(perché Nancy è tosta, credete!)
Lucina- Numero di messaggi : 17
Data d'iscrizione : 21.05.08
Re: Un carnevale scalzo a Venezia
Presto arriveranno.bfpaul ha scritto:A proposito: niente foto? Non ve ne manderanno e/o non ne avete fatto?
lucignolo- Numero di messaggi : 2661
Età : 70
Data d'iscrizione : 02.01.08
Re: Un carnevale scalzo a Venezia
Faccio i miei migliri complimenti al mitico "trio"!Che bella soddisfazione essere accolti in così amichevole contesto!Sono sicuro che molti dei Veneziani,prenderanno ad esempio il nostro "stile" di vita,considerandoci un po' meno "matti" e iniziatori di un nuovo(ma anche molto vecchio e saggio)stile di vita! Chicco.
ChiccoB- Numero di messaggi : 958
Età : 52
Data d'iscrizione : 05.09.08
Re: Un carnevale scalzo a Venezia
Una giornata e un racconto pieno di SUCCESSI !!!!
Vi meritate un grande APPLAUSO!!!
Un EV-VIVA per gli EROI SCALZI lombardi!!!!
.... e Lucina 4 President
Ciaooo
C.S.
Vi meritate un grande APPLAUSO!!!
Un EV-VIVA per gli EROI SCALZI lombardi!!!!
.... e Lucina 4 President
Ciaooo
C.S.
Re: Un carnevale scalzo a Venezia
Io non me la sentirei di andare scalzo a Venezia,preferisco la campagna alla città. Ad ogni modo siete forti.ALEBO
ALEBO- Numero di messaggi : 527
Data d'iscrizione : 26.01.09
Re: Un carnevale scalzo a Venezia
Vedo che Flavio ha già fatto un resoconto eccezionale come al solito.
Sabato sera sono arrivato a casa che erano le 21.00 passate (al mattino ho parcheggiato la macchina di fretta e ho dovuto girare un po' x ritrovarla...) poi giunto a casa mi sono fatto una doccia, ho mangiato e alla fine ho preparato lo zaino x il giorno dopo. Domenica sono arrivato a casa molto stanco dato le due giornate intense e con sveglie mattutine. Riesco solo ora a leggere e scrivere qualche cosa sul nostro carnevale scalzo a Venezia.
Venerdì sera tornando dall'ufficio mi fermo ad un supermercato vicino a casa dove avevo già visto che vendevano delle spade nn proprio da ninja ma sarebbero andate bene comunque. Arrivato li vedo un costume da frate e nn ho resistito alla tentazione.
Al mattino esco di casa alle 7.00 e fa decisamente freddo prendo la macchina, cambio le scarpe con dei sandali e corro in stazione.
Decido di stare in 'borghese' un po' x vergogna, un po' per praticità (sul treno fa caldo e mi devo spogliare e con la tonaca sarebbe stato scomodo) in + volevo fare la doppia sorpresa a Falvio e Nancy (prima delusi del fatto che nn fossi mascherato e poi con un colpo di teatro esco dal bagno travestito da frate (ovviamente scalzo).
Come diceva Flavio arrivati a Venezia ci accorgiamo subito che non è molto frereddo (all'omra si sfiorano i 10° e al sole si sta davvero bene). Giornata tersa e x fortuna nn ventosa.
I primi 5 minuti sono comunqu un po' traumatici anche x me (è tanto che nn mi scalzavo) ma muovendoci la circolazione si mette in moto e ben presto il freddo scompare.
Ci accorgiamo ben presto che nonostante la folla e le maschere di notevole bellezza i nostri piedi scalzi non passano inosservati. Incominciano i commenti ma anche molte persone che ci fotografano o si fanno fotografare con noi. Gente che ci chiede se nn abbiamo freddo, xché lo facciamo,...
Devo dire che la cosa è un po' imbarazzante, un po' anche seccante ma anche un po' divertente sentire i commenti e vedere gli sguardi.
Il tragitto dalla stazione a piazza San Marco è purtroppo in ombra (calli strette). In piazza invece c'è uno splendido sole che ci permette di pranzare all'aperto.
Il cameriere si accorge solo alla fine che siamo scalzi e resta esterefatto.
Nel pomeriggio c'è uno spettacolo di trempolieri vestiti da dinosauri davvero bravi. Diciamo che solo loro riescono a distrarre le persone in tal modo da nn farci notare (d'altronde i dinosauri si sono istinti ben prima di noi scalzi...).
Si, devo dire che la sensazione era un po' quella di essere degli animali leggendari
Devo dire che mi sono stupito molto della pulizia delle strade nonostante la folla e la festa c'era solo qualche coriandolo. Niente spuma, ninte gente fastidiosa, pochissimi vetri. Alla fine arrivato a casa i piedi erano quasi puliti nonostante un intera giornata scalza.
Mi unisco anch'io ai complimenti a Nancy anche se io conoscendola non dubitavo che avrebbe vinto anche il freddo (che poi non era poi così terribile x fortuna). Personalmente proprio x paura del freddo mi ero coperto che sembravo l'omino michelin.
Mi dispiace x chi non è potuto, o non ha voluto, venire.
Sero, ma nn mi illudo, che alla prossima saremo + numerosi.
Ciao
Andrea
Sabato sera sono arrivato a casa che erano le 21.00 passate (al mattino ho parcheggiato la macchina di fretta e ho dovuto girare un po' x ritrovarla...) poi giunto a casa mi sono fatto una doccia, ho mangiato e alla fine ho preparato lo zaino x il giorno dopo. Domenica sono arrivato a casa molto stanco dato le due giornate intense e con sveglie mattutine. Riesco solo ora a leggere e scrivere qualche cosa sul nostro carnevale scalzo a Venezia.
Venerdì sera tornando dall'ufficio mi fermo ad un supermercato vicino a casa dove avevo già visto che vendevano delle spade nn proprio da ninja ma sarebbero andate bene comunque. Arrivato li vedo un costume da frate e nn ho resistito alla tentazione.
Al mattino esco di casa alle 7.00 e fa decisamente freddo prendo la macchina, cambio le scarpe con dei sandali e corro in stazione.
Decido di stare in 'borghese' un po' x vergogna, un po' per praticità (sul treno fa caldo e mi devo spogliare e con la tonaca sarebbe stato scomodo) in + volevo fare la doppia sorpresa a Falvio e Nancy (prima delusi del fatto che nn fossi mascherato e poi con un colpo di teatro esco dal bagno travestito da frate (ovviamente scalzo).
Come diceva Flavio arrivati a Venezia ci accorgiamo subito che non è molto frereddo (all'omra si sfiorano i 10° e al sole si sta davvero bene). Giornata tersa e x fortuna nn ventosa.
I primi 5 minuti sono comunqu un po' traumatici anche x me (è tanto che nn mi scalzavo) ma muovendoci la circolazione si mette in moto e ben presto il freddo scompare.
Ci accorgiamo ben presto che nonostante la folla e le maschere di notevole bellezza i nostri piedi scalzi non passano inosservati. Incominciano i commenti ma anche molte persone che ci fotografano o si fanno fotografare con noi. Gente che ci chiede se nn abbiamo freddo, xché lo facciamo,...
Devo dire che la cosa è un po' imbarazzante, un po' anche seccante ma anche un po' divertente sentire i commenti e vedere gli sguardi.
Il tragitto dalla stazione a piazza San Marco è purtroppo in ombra (calli strette). In piazza invece c'è uno splendido sole che ci permette di pranzare all'aperto.
Il cameriere si accorge solo alla fine che siamo scalzi e resta esterefatto.
Nel pomeriggio c'è uno spettacolo di trempolieri vestiti da dinosauri davvero bravi. Diciamo che solo loro riescono a distrarre le persone in tal modo da nn farci notare (d'altronde i dinosauri si sono istinti ben prima di noi scalzi...).
Si, devo dire che la sensazione era un po' quella di essere degli animali leggendari
Devo dire che mi sono stupito molto della pulizia delle strade nonostante la folla e la festa c'era solo qualche coriandolo. Niente spuma, ninte gente fastidiosa, pochissimi vetri. Alla fine arrivato a casa i piedi erano quasi puliti nonostante un intera giornata scalza.
Mi unisco anch'io ai complimenti a Nancy anche se io conoscendola non dubitavo che avrebbe vinto anche il freddo (che poi non era poi così terribile x fortuna). Personalmente proprio x paura del freddo mi ero coperto che sembravo l'omino michelin.
Mi dispiace x chi non è potuto, o non ha voluto, venire.
Sero, ma nn mi illudo, che alla prossima saremo + numerosi.
Ciao
Andrea
Andrea77- Numero di messaggi : 1101
Data d'iscrizione : 02.01.08
lucignolo- Numero di messaggi : 2661
Età : 70
Data d'iscrizione : 02.01.08
Re: Un carnevale scalzo a Venezia
Meravigliaaaaaa!!!!Siete stupendi!!!!Grandi ragazzi!Avete saputo abbinare in maniera ECCELLENTE i vostri stupendi abiti ai piedi nudi!Avete avuto un grande gusto! Chicco.
ChiccoB- Numero di messaggi : 958
Età : 52
Data d'iscrizione : 05.09.08
Re: Un carnevale scalzo a Venezia
Lucignolooooo il costume sembra essere nato con te!!!!!
Una seconda pelle
(FANTASTICO poi il cappello)
Bellissimi tutti e 3 complimenti !!!!!
C.S.
Una seconda pelle
(FANTASTICO poi il cappello)
Bellissimi tutti e 3 complimenti !!!!!
C.S.
Re: Un carnevale scalzo a Venezia
Ah, mi consideri un locandiere? Una persona rustica?contessa scalza ha scritto:Lucignolooooo il costume sembra essere nato con te!!!!!
Una seconda pelle
(FANTASTICO poi il cappello)
Bellissimi tutti e 3 complimenti !!!!!
Dai, a parte le battute sono una persona semplice che ama le persone semplici.
Voglio che tutti sappiano una cosa: la regista dei travestimenti è Nancy, mia moglie.
Da parte mia ha il più assoluto nulla osta: non ha mai sbagliato!
lucignolo- Numero di messaggi : 2661
Età : 70
Data d'iscrizione : 02.01.08
Re: Un carnevale scalzo a Venezia
Ora capisco il buon gusto dei vostri costumi
Sai che i baffi ti donano
Sai che i baffi ti donano
Andrea77- Numero di messaggi : 1101
Data d'iscrizione : 02.01.08
Re: Un carnevale scalzo a Venezia
Ah Flavio, vedo che ormai conosci bene anzi benissimo, il sito!Andrea77 ha scritto:Ora capisco il buon gusto dei vostri costumi
Sai che i baffi ti donano
(ieri ho fatto gli straordinari ... )
bfpaul
Re: Un carnevale scalzo a Venezia
complimenti a voi tre, nancy, flavio e andrea! veramente bella iniziativa! belli i costumi, perfettamente assortiti con i vostri piedi scalzi.
e grazie a paolo per gli straordinari!
ciao ciao.
andrea
e grazie a paolo per gli straordinari!
ciao ciao.
andrea
Andrea Grasselli- Numero di messaggi : 396
Età : 58
Data d'iscrizione : 02.01.08
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